Fiori e Aphyllophorales , Natura Mediterraneo

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Discussione

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FOX
Moderatore

Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana

21536 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 21 marzo 2008 : 12:46:09

Complimenti Renato..

mi piace molto questa associazione tra specie e habitat..

Una domanda non da profana, ma da profanissima di questo settore..

Spesso mi è capitato di trovare la Bjerkandera adusta, anche di recente nella Tenuta di San Rossore, poi altra vista su una pianta in città, ora vedo qui le tue foto...tutte con un aspetto morfologico diverso...

E' possibile che si tratti sempre della stessa specie o di varie forme?

simo

Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan

Aphyllo
Moderatore

Città: firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana

9108 Messaggi
Micologia

Inserito il - 21 marzo 2008 : 14:32:02

Ciao Simo, la tua è una domanda interessante.
Le Aphyllophorales sono un campo dove non a caso si da quasi sempre la precedenza alla microscopia: la variabilità morfologica nella stessa specie è spesso molto accentuata, anche perchè sono carpofori che spesso vegetano per un anno mentre tanti altri sono addiritura pluriennali. Puoi immaginarti quali variazioni possono avere, interrompendo la crescita, riprendendola in senso verticale, orrizzontale o spesso in ambedue i sensi, passando dal freddo dell'inverno al caldo torrido dell'estate, da poca a tanta luce e trovando a volte limitazioni di spazio per crescere.
In più aggiungi che rami e rametti a terra possono essere spostati e modificare la crescita dei lignicoli che ospitano poichè questa è sempre gravitropica (condizionata dalla gravità terrestre).
La microscopia invece è molto più stabile e ad essa conviene riferirsi principalmente.
Nel caso di Bjerkandera adusta però l'identificazione macroscopica è relativamente semplice perchè l'imenio è pressochè inconfondibile con i suoi pori grigio-chiari e così minuti.
Però se dai un'occhiata al CABI puoi trovare elencate:

Bjerkandera adusta f. adusta (Willd.) P. Karst. (1880)
Bjerkandera adusta f. cinerata (P. Karst.) Doma#324;ski, Orlo#347; & Skirg. (1967)
Bjerkandera adusta f. resupinata (Bourdot & Galzin) Doma#324;ski, Orlo#347; & Skirg. (1967)
Bjerkandera adusta f. solubilis (Velen.) Bondartsev (1953)
Bjerkandera adusta f. tegumentosa (Velen.) Bondartsev (1953)
Bjerkandera adusta f. zonatula (Quél.) Doma#324;ski, Orlo#347; & Skirg. (1967)

Personalmente sono per estendere i caratteri macroscopici di un'unica specie più che crearne tante forme nuove (vedi quello che è successo con il gen. Stereum). Purtroppo la voglia dei micologi di lasciare la propria firma sta creando questa confusione e le Aphyllophorales si prestano molto bene!!

Fomes
Moderatore

Città: Prov. Milano

5273 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 21 marzo 2008 : 15:40:05

Ciao Simonetta,
Aphyllo ha esposto,come sempre, in modo chiaro i motivi della variabilità morfologica .
Nel caso del mio ritrovamento ho sperato che la raccolta fosse riconducibile a B.fumosa, ma le misure sporali sono quelle di B.adusta:

Label Lunghezza Larghezza Q
1 Min 3.790 1.910 1.530
2 Media 4.129 2.351 1.766
3 Max 4.660 2.590 1.980
4 Varianza 0.078 0.059 0.024
5 SQM 0.292 0.254 0.161
6 Kurtosis -4.881 -5.077 -5.299
7 Correlazione 0.437 0 0

Di seguito ti mostro altre 2 raccolte di B.adusta per avvalorare la tesi di Aphyllo.
Il primo carpoforo con crescita resupinata, il secondo con crescita completamente circolare (in questo caso la microscopia risolse l’iniziale enigma identificativo a me e ad Aphyllo).