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ELAFO
Utente Senior


Città: Olbia
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4216 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 31 marzo 2008 : 19:05:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grande Alberto, hai fatto foto stupende!! Come sempre del resto!


ELAFO
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Alberto Tovoli
Utente nuovo

Città: Camugnano
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


18 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 31 marzo 2008 : 19:12:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Faccio digiscoping con materiale Nikon: Cannocchiale ED82a, oculare 30x,fotocamera Coolpix P4, treppiedi Manfrotto. Qualità non paragonabile a reflex+tele, ma mi diverto un sacco.
Ciao, Alberto.

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ELAFO
Utente Senior


Città: Olbia
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4216 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 31 marzo 2008 : 19:14:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Alberto Tovoli:

Faccio digiscoping con materiale Nikon: Cannocchiale ED82a, oculare 30x,fotocamera Coolpix P4, treppiedi Manfrotto. Qualità non paragonabile a reflex+tele, ma mi diverto un sacco.
Ciao, Alberto.

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E aggiungo, che è davvero bravo!!!

ELAFO

Modificato da - ELAFO in data 31 marzo 2008 19:20:34
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ELAFO
Utente Senior


Città: Olbia
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4216 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 01 aprile 2008 : 20:40:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Immagine:
PASSIONE PER IL CERVO
36,81 KB
Stamattina presto prima che il sole sorgesse, guardavo questo cervo brucare (non fate caso alla qualità terribile dell'immagine, l'ho inserita solo per rendere l'idea).
Ero in auto, ho accostato e ho cominciato ad osservarlo col binocolo. Lui mi ha guardato per qualche secondo poi ha continuato a mangiare come niente fosse.
Sono convinto (anzi certo!) che se mi trovavo a piedi se la svignava a zampe levate!
Mi viene da pensare che non considerano le auto come un fattore di minaccia, forse perchè non presenti nel loro processo evolutivo. L'uomo invece è visto come pericolo perchè da sempre lo ha cacciato. Siete d'accordo con la mia teoria?!



ELAFO

Modificato da - ELAFO in data 01 aprile 2008 20:45:21
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Roberto Cobianchi
Utente Senior


Città: Bologna
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


4223 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 01 aprile 2008 : 20:49:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
io uso spesso fotografare dall'auto, sicuramente percepiscono meno il pericolo.
E non solo gli ungulati

Ciao Roberto
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ELAFO
Utente Senior


Città: Olbia
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4216 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 01 aprile 2008 : 20:59:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Roberto Cobianchi:

io uso spesso fotografare dall'auto, sicuramente percepiscono meno il pericolo.
E non solo gli ungulati

Ciao Roberto
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Peccato che col nuovo orario non riesco più a scattare foto.. Ho un 70-300 poco luminoso..(mannaggia essere operaio da 1000 euro al mese!!!).
Ora li filmo con la mia mini dv prima di entrare al lavoro...
Pensa che facendo così lo scorso anno, proprio in un filmato, ho riconosciuto il propietario di una stanga che ho trovato!
Ciao Roberto!


ELAFO

Modificato da - ELAFO in data 01 aprile 2008 21:00:27
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pardus
Utente Senior

Città: solaro
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


1277 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 02 aprile 2008 : 10:05:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao
confermo, la macchina non viene percepita come pericolo, e la teoria di elafo e' piu' che giusta
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ELAFO
Utente Senior


Città: Olbia
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4216 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 02 aprile 2008 : 18:24:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di pardus:

ciao
confermo, la macchina non viene percepita come pericolo, e la teoria di elafo e' piu' che giusta

Grazie Pardus!

ELAFO
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ELAFO
Utente Senior


Città: Olbia
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4216 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 aprile 2008 : 22:32:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
IL CERVO E IL GALLO CEDRONE

Leggendo una rivista naturalistica dell'ottobre 2006, ho trovato un' intervista al responsabile scientifico del Parco nazionale dello Stelvio. Si discuteva sulla popolazione di cervi in quella zona e i diversi problemi che ne conseguono.

"(..) Altre interazioni negative si verificano col gallo cedrone, una specie già in sofferenza per altri motivi. Il cervo staziona volentieri nelle zone ad arbusteto con mirtillo e ginepro, dove il tetraonide alleva la prole, e fa piazza pulita della copertura vegetale, riducendo la biodiversità e di conseguenza la biomassa di insetti di cui si alimentano i pulcini del gallo cedrone. D'altra parte limitando la crescita degli arbusti sui pascoli, il cervo potrebbe favorire altre specie, come il gallo forcello che in quegli spazi aperti ha le arene nuziali".

MI PIACEREBBE UN COMMENTO DI UN AMANTE DEI GALLIFORMI COM' E', AD ESEMPIO, TETRAO.
La notizia mi ha incuriosito molto.

L'intervista prosegue però sottolineando come l'uomo ha messo del suo per complicare le cose nel delicato equilibrio della natura:
"l'uomo ha tolto al cervo gli spazi naturali, ha eliminato i suoi predatori, lo ha riportato dove faceva piacere a lui e poi si lamenta delle conseguenze"



SE QUALCUNO VUOL DIRE LA SUA MI FAREBBE MOLTO PIACERE. GRAZIE.

ELAFO
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AngelaI
Utente Super


Città: Sant'Elia Fiumerapido (FR) - 03049
Prov.: Frosinone

Regione: Lazio


13740 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 04 aprile 2008 : 10:11:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Riguardo la percezione del pericolo da parte dei cervi noi ci siamo fatti una nostra idea, non sappiamo quanto sia valida.
Nel PNA i cervi nel periodo invernale vivono nelle vicinanze dei centri abitati, dai boschi si spingono nei prati e nelle radure dove trovano cibo anche quando più in alto c'è la neve. Da questi luoghi si sentono continuamente i rumori della civiltà, quelli delle auto, le campane, le voci, la gente che lavora. Un giorno abbiamo visto dei cervi non molto distanti da un contadino che tagliava legna con una motosega: continuavano a mangiare senza dare segno di spavento.

Quando però vedono che c'è un interesse nei loro confronti fuggono.
Ad esempio quando sentono che spegni il motore dell'auto guardano per vedere cosa fai, se resti nell'auto potrebbero anche tornare tranquilli poco dopo, ma come scendi e ti dirigi verso di loro scappano.
Anche se li guardi con insistenza sembra che avvertino un pericolo.
Ci è sembrato inoltre che quando la luce è forte sono ancora più sensibili.
Al mattino presto, verso sera o nelle giornate scure, magari un po' piovose o nebbiose sono meno sensibili, come se si sentissero più protetti.
Un'altra cosa che crediamo di avere capito è che non bisogna mai tagliargli la strada di fuga verso il bosco, perchè a quel punto si sentono veramente minacciati. Se possono vedere i tuoi movimenti e sono certi di tenerti a debita distanza ti danno qualche minuto in più prima di scappare.
Pochissime volte siamo riusciti a fare delle foto senza essere visti, di solito mimetizzati dietro gli alberi. Le altre volte hanno sempre deciso loro se darci del tempo o meno per qualche scatto.
A volte noi ci muoviamo senza guardarli, fermandoci e dandogli le spalle, anche continuando a parlare a bassa voce tra di noi. Solo quando siamo arrivati alla distanza che ci interessa iniziamo a fare foto e quindi siamo costretti a guardarli. A volte può essere utile sedersi e aspettare che si tranquillizzino di nuovo. In questo modo una volta siamo arrivati a meno di 10 metri e ci siamo seduti al centro della raduna dove hanno continuato per lungo tempo a mangiare guardandoci con la coda dell'occhio.
Tutto questo però vale molto meno per i cervi che vivono nei boschi più lontano dai centri abitati e che non sono abituati all'uomo e quindi sono più sensibili verso i rumori e gli odori estranei.
Ci è sembrato inoltre che il periodo in cui si concedono di più è l'autunno inoltrato e l'inverno. Infatti noi da marzo abbiamo molti più problemi ad avvicinarci di quanti ne avevamo prima.
Parliamo di femmine, piccoli e fusoni, per i maschi adulti è tutt'altra cosa.

Angela e Gianni

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pardus
Utente Senior

Città: solaro
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


1277 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 aprile 2008 : 11:18:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao
secondo me dipende molto dalla distanza che hai da loro per la via di fuga.
Mi spiego meglio.

Nelle zone dove vado io (Cernobbio, provincia di Como) e' aperta la caccia al Cervo e quindi credo che siano timorosi nei confronti dell'uomo, spesso mi e' capitato di essere avvistato da loro metri prima che iniziassero a scappare, osservavano il mio comportamento e se mi avvicinavo oltre a quella che loro considerano la distanza per fuggire, cio' avveniva...... in un occasione ho provato ad non accorgermi di loro (stavo guardando per terra per trovare orme ed fatte) e di avvicinarmi ad un gruppo di cervi vicino ad una curva di un sentiero sottovento, ho alzato gli occhi ed ero a meno di 5 metri da un grosso esamplare che mi aveva sicuramente visto mentre mi avvicinavo e guardavo per terra, ma appena ho alzato gli occhi e li ho visti, sono fuggiti, per fermarsi a circa 20 metri da me.

A me e' capito solo 1 volta di riuscire a vederli senza essere prima visto da loro(ho postato la foto di una femmina che ho fatto in quella occasione).

In poche parole secondo me se tu li vedi ad una certa distanza che loro non considerano pericolosa non si allontanano piu' di tanto, questa distanza pero' e' minore rispetto a quella del capriolo, ne ho visti centinaia di questo piccolo cervide e tante volte prima che scappavano ero a 5-8 metri senza grossi probelmi, mi guardavano e basta.

Modificato da - pardus in data 04 aprile 2008 11:19:34
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Neto
Moderatore


Città: Dozza
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


2826 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 04 aprile 2008 : 13:13:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
[quote "l'uomo ha tolto al cervo gli spazi naturali, ha eliminato i suoi predatori, lo ha riportato dove faceva piacere a lui e poi si lamenta delle conseguenze"



SE QUALCUNO VUOL DIRE LA SUA MI FAREBBE MOLTO PIACERE. GRAZIE.

ELAFO
[/quote]
Come non essere d'accordo, all'uomo in senso generale aggiungerei l'uomo cacciatore, che in questo senso di responsabilità ne ha da vendere
Riguardo all'avvicinamento dell'animale, mi sento di confermare l'ipotesi di Angela e Gianni, tenendo sempre presente che prima ancora di vederti ti hanno sentito, sia dall'inevitabile rumore che, anche minimo, fai, sia dall'odore.

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Tetrao
Utente Senior


Città: Bormio
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


2749 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 aprile 2008 : 23:24:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Eccomi,presente!

Non so se il problema già sia presente anche sugli Appennini,in caso contrario ve ne accorgerete presto (visto l'impressionante numero di cervi che vedo in queste pagine),ma, soprattutto le zone di svernamento,anni di pascolamento intensivo bruciano tutto!Solo erba secca rimane e poca pure di quella!
Manderò alcune foto al riguardo!

Ora entrando nello specifico,premmettendo di conoscere ben poco il Cedrone,non mi preoccuperei molto,Cervo e Cedrone in inverno frequentano ambienti diversi,il cervo cerca zone ripide e solive il Cedrone resta nell'Abetaia!
In estate poi l'areale del Cervo cambia e gli spazi si espandono a dismisura ed il carico sulla vegetazione naturalmente diminuisce!
Può esserci qualche caso specifico,ma per sentito dire il Cedrone non se l'è mai passata cosi' bene come negli ultimi anni!Con molti Cervi!
Beh, forse la mia è un esagerazione,ma almeno in Trentino sembra in ripresa!


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ELAFO
Utente Senior


Città: Olbia
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4216 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 aprile 2008 : 23:44:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Angela e Gianni:

Riguardo la percezione del pericolo da parte dei cervi noi ci siamo fatti una nostra idea, non sappiamo quanto sia valida.
Nel PNA i cervi nel periodo invernale vivono nelle vicinanze dei centri abitati, dai boschi si spingono nei prati e nelle radure dove trovano cibo anche quando più in alto c'è la neve. Da questi luoghi si sentono continuamente i rumori della civiltà, quelli delle auto, le campane, le voci, la gente che lavora. Un giorno abbiamo visto dei cervi non molto distanti da un contadino che tagliava legna con una motosega: continuavano a mangiare senza dare segno di spavento.

Quando però vedono che c'è un interesse nei loro confronti fuggono.
Ad esempio quando sentono che spegni il motore dell'auto guardano per vedere cosa fai, se resti nell'auto potrebbero anche tornare tranquilli poco dopo, ma come scendi e ti dirigi verso di loro scappano.
Anche se li guardi con insistenza sembra che avvertino un pericolo.
Ci è sembrato inoltre che quando la luce è forte sono ancora più sensibili.
Al mattino presto, verso sera o nelle giornate scure, magari un po' piovose o nebbiose sono meno sensibili, come se si sentissero più protetti.
Un'altra cosa che crediamo di avere capito è che non bisogna mai tagliargli la strada di fuga verso il bosco, perchè a quel punto si sentono veramente minacciati. Se possono vedere i tuoi movimenti e sono certi di tenerti a debita distanza ti danno qualche minuto in più prima di scappare.
Pochissime volte siamo riusciti a fare delle foto senza essere visti, di solito mimetizzati dietro gli alberi. Le altre volte hanno sempre deciso loro se darci del tempo o meno per qualche scatto.
A volte noi ci muoviamo senza guardarli, fermandoci e dandogli le spalle, anche continuando a parlare a bassa voce tra di noi. Solo quando siamo arrivati alla distanza che ci interessa iniziamo a fare foto e quindi siamo costretti a guardarli. A volte può essere utile sedersi e aspettare che si tranquillizzino di nuovo. In questo modo una volta siamo arrivati a meno di 10 metri e ci siamo seduti al centro della raduna dove hanno continuato per lungo tempo a mangiare guardandoci con la coda dell'occhio.
Tutto questo però vale molto meno per i cervi che vivono nei boschi più lontano dai centri abitati e che non sono abituati all'uomo e quindi sono più sensibili verso i rumori e gli odori estranei.
Ci è sembrato inoltre che il periodo in cui si concedono di più è l'autunno inoltrato e l'inverno. Infatti noi da marzo abbiamo molti più problemi ad avvicinarci di quanti ne avevamo prima.
Parliamo di femmine, piccoli e fusoni, per i maschi adulti è tutt'altra cosa.

Angela e Gianni



Ciao Angela e Gianni,
vi ringrazio per il vostro intervento. Condivido pienamente quello che dite. Avete fatto un'analisi perfetta!
Complimenti

ELAFO
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ELAFO
Utente Senior


Città: Olbia
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4216 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 aprile 2008 : 23:46:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di pardus:

ciao
secondo me dipende molto dalla distanza che hai da loro per la via di fuga.
Mi spiego meglio.

Nelle zone dove vado io (Cernobbio, provincia di Como) e' aperta la caccia al Cervo e quindi credo che siano timorosi nei confronti dell'uomo, spesso mi e' capitato di essere avvistato da loro metri prima che iniziassero a scappare, osservavano il mio comportamento e se mi avvicinavo oltre a quella che loro considerano la distanza per fuggire, cio' avveniva...... in un occasione ho provato ad non accorgermi di loro (stavo guardando per terra per trovare orme ed fatte) e di avvicinarmi ad un gruppo di cervi vicino ad una curva di un sentiero sottovento, ho alzato gli occhi ed ero a meno di 5 metri da un grosso esamplare che mi aveva sicuramente visto mentre mi avvicinavo e guardavo per terra, ma appena ho alzato gli occhi e li ho visti, sono fuggiti, per fermarsi a circa 20 metri da me.

A me e' capito solo 1 volta di riuscire a vederli senza essere prima visto da loro(ho postato la foto di una femmina che ho fatto in quella occasione).

In poche parole secondo me se tu li vedi ad una certa distanza che loro non considerano pericolosa non si allontanano piu' di tanto, questa distanza pero' e' minore rispetto a quella del capriolo, ne ho visti centinaia di questo piccolo cervide e tante volte prima che scappavano ero a 5-8 metri senza grossi probelmi, mi guardavano e basta.


Complimenti anche a te per la tua passione!

ELAFO
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ELAFO
Utente Senior


Città: Olbia
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4216 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 aprile 2008 : 23:56:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tetrao:

Eccomi,presente!

Non so se il problema già sia presente anche sugli Appennini,in caso contrario ve ne accorgerete presto (visto l'impressionante numero di cervi che vedo in queste pagine),ma, soprattutto le zone di svernamento,anni di pascolamento intensivo bruciano tutto!Solo erba secca rimane e poca pure di quella!
Manderò alcune foto al riguardo!

Ora entrando nello specifico,premmettendo di conoscere ben poco il Cedrone,non mi preoccuperei molto,Cervo e Cedrone in inverno frequentano ambienti diversi,il cervo cerca zone ripide e solive il Cedrone resta nell'Abetaia!
In estate poi l'areale del Cervo cambia e gli spazi si espandono a dismisura ed il carico sulla vegetazione naturalmente diminuisce!
Può esserci qualche caso specifico,ma per sentito dire il Cedrone non se l'è mai passata cosi' bene come negli ultimi anni!Con molti Cervi!
Beh, forse la mia è un esagerazione,ma almeno in Trentino sembra in ripresa!




Grazie Tetrao! Ho voluto proprio una tua opinione conoscendo la tua passione per i galliformi. In effetti gli ungulati hanno in qualche modo cambiato il volto al territorio. Basta passeggiare in un'abetaia in queste zone per capirlo: non c'è praticamente albero che non abbia almeno una scortecciatura!
Sono il primo ad amare questi splendidi animali, ma non nascondo anche un certo timore sul loro futuro e su quello del bosco (e sottobosco).
Grazie ancora

ELAFO
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ELAFO
Utente Senior


Città: Olbia
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4216 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 aprile 2008 : 00:06:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Neto:

[quote "l'uomo ha tolto al cervo gli spazi naturali, ha eliminato i suoi predatori, lo ha riportato dove faceva piacere a lui e poi si lamenta delle conseguenze"



SE QUALCUNO VUOL DIRE LA SUA MI FAREBBE MOLTO PIACERE. GRAZIE.

ELAFO

Come non essere d'accordo, all'uomo in senso generale aggiungerei l'uomo cacciatore, che in questo senso di responsabilità ne ha da vendere
Riguardo all'avvicinamento dell'animale, mi sento di confermare l'ipotesi di Angela e Gianni, tenendo sempre presente che prima ancora di vederti ti hanno sentito, sia dall'inevitabile rumore che, anche minimo, fai, sia dall'odore.

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[/quote]
L'udito e l'odorato in effetti sono sviluppatissimi in questi animali.
Ciao Neto, a presto...

ELAFO
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ELAFO
Utente Senior


Città: Olbia
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 05 aprile 2008 : 00:31:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I CERVI E LA CITTA'

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ELAFO
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Paolo Martinelli
Utente Senior

Città: San Giovanni in Persiceto
Prov.: Bologna

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Inserito il - 08 aprile 2008 : 00:21:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bella questa, mi ricorda le mie ferie nel parco d'Abruzzo dove i cervi li vedevo tranquillamente ai margini delle strade e vicino ai paesi in certe ore del giorno (vero Gino?).
Paolo.
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Paolo Martinelli
Utente Senior

Città: San Giovanni in Persiceto
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


1104 Messaggi
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Inserito il - 08 aprile 2008 : 00:35:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sempre dall'escursione al Brasimone del 3-4. Un gruppo di cervi. Direi un fusone e tre femmine tra cui due quasi del tutto bianche. Si può parlare di una forma di albinismo?
Paolo.
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