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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
Alfredo
Utente Senior
Città: Torino
Regione: Piemonte
1893 Messaggi Micologia |
Inserito il - 21 giugno 2005 : 09:57:24
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concordo con Marco
Alfy |
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ferdinando
Utente V.I.P.
Città: Llés de Cerdanya
Prov.: Estero
Regione: Spain
408 Messaggi Micologia |
Inserito il - 21 giugno 2005 : 10:37:47
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Effettivamente per essere un'amoenicolor dovrebbe avere il gambo con colorazione lilacina. Grazie, Ferdinando.
P.s.: Dato che ho ancora i campioni in frigorifero, che reazioni chimiche mi possono dare la certezza di R. romellii? |
Modificato da - ferdinando in data 21 giugno 2005 10:39:43 |
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russula
Utente Senior
Città: Pergine Valsugana
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
1158 Messaggi Micologia |
Inserito il - 21 giugno 2005 : 13:49:54
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Nessuna reazione chimica ti può dare la certezza, per quanto ne so io, R. romellii è abbastanza 'anonima' a questo riguardo. Per fare un breve riassunto delle caratteristiche di R. romelli, abbiamo:
- polvere sporale giallo carico; - gambo bianco (mai con sfumature rosate); - dimensioni grandi (cappello 8-15 cm di diametro); - carne piuttosto fragile; - sapore completamente mite; - nessun odore particolare; - nessun viraggio particolare; - cappello con colorazioni prevalentemente violacee o verdastre, spesso con una decolorazione crema al centro.
Se tutto questo torna, non ci sono molte alternative tra le specie comuni. R. amoenicolor è diversa, oltre che per il gambo spesso colorato, per la polvere sporale più pallida, per la presenza di un odore di pesce, per la superficie opaca e un po' untuosa del cappello, ecc. ecc.
Tornando a Russula romellii, c'era qualche faggio dove hai raccolto i tuoi funghi? È molto raro che R. romellii formi micorrize con altre piante.
Ciao, russula |
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russula
Utente Senior
Città: Pergine Valsugana
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
1158 Messaggi Micologia |
Inserito il - 21 giugno 2005 : 14:15:12
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Ooops! Io e brisa abbiamo risposto quasi in contemporanea, senza che io potessi vedere il suo intervento. I dati da lui riportati (immagino presi da Galli) sono senz'altro corretti, però non sono granché significativi. Volevo quindi sottolineare ancora una volta che le reazioni chimiche nel genere Russula hanno sì una certa importanza, ma solo in determinati casi.
Mi spiego: una reazione bruno violacea scura al fenolo è presente in oltre la metà delle russule; l'arancio pallido al solfato ferroso è probabilmente il risultato più comune che si può avere. Il guaiaco è lentamente positivo per moltissime specie. In conclusione, verificare queste tre reazioni è più o meno come osservare che una russula ha gambo cilindrico, cappello convesso e lamelle mediamente fitte (descrizione che può andar bene per i tre quarti delle specie).
Molto diverso sarebbe il caso, ad esempio, di R. olivacea o R. vinosobrunnea, nelle quali la reazione vivacemente viola al fenolo è quasi sufficiente per circoscrivere la specie.
In definitiva, leggendo una qualunque descrizione di una russula, non date per scontato che una reazione chimica sia tassonomicamente significativa solo perché viene descritta; andate a cercare invece nelle osservazioni, nelle chiavi, ecc. quelle effettivamente rilevanti. Non solo: se una reazione non corrispondesse al 100% (faccio per dire, se in una presunta R. romellii non si verificasse la reazione arancio pallido col solfato ferroso), non traetene conclusioni affrettate. Spesso una descrizione viene (purtroppo) stilata sulla base di dati insufficienti e c'è il rischio di fare una regola di una reazione che magari non è così costante. Un esempio eclatante, sempre nelle Russulales: per Lactarius trivialis diverse monografie parlano di una reazione giallo arancio del lattice con la potassa (KOH 30%). Voi provate e fatemi sapere...
Ciao, russula |
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ferdinando
Utente V.I.P.
Città: Llés de Cerdanya
Prov.: Estero
Regione: Spain
408 Messaggi Micologia |
Inserito il - 21 giugno 2005 : 14:37:28
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Il problema è appunto che i faggi più vicini sono a qualche chilometro. I ritrovamenti sono stati effettuati in un castagneto da frutto, nelle vicinanze c'erano solo betulle. Ferdinando |
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Alfredo
Utente Senior
Città: Torino
Regione: Piemonte
1893 Messaggi Micologia |
Inserito il - 21 giugno 2005 : 17:16:37
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....guarda caso anche marco vede romellii un po' ovunque
Alfy |
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Batman
Moderatore
Città: Arezzo
Prov.: Arezzo
Regione: Toscana
3594 Messaggi Micologia |
Inserito il - 22 giugno 2005 : 09:06:19
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Ciao Marco, per un trentino doc forse è più facile raccogliere Russula romellii soto faggio, ma nel centro Italia nei boschi di castagno e soprattutto in giugno è una delle russule più frequenti insieme a Russula rubroalba. Saluti Otzi
Antonio Gennari |
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russula
Utente Senior
Città: Pergine Valsugana
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
1158 Messaggi Micologia |
Inserito il - 22 giugno 2005 : 09:30:43
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Anch'io la raccolgo molto spesso anche sotto castagno, però da noi castagneti puri praticamente non ce ne sono, e quindi è difficile escludere la simbiosi col faggio.
La tua conferma è molto interessante, perché mi pare che Sarnari (che pure il centro Italia lo ha girato in lungo e in largo) parli di ritrovamenti "eccezionali" in assenza di faggio. Da quanto dici tu, invece, la cosa sarebbe del tutto normale... forse però è la memoria che mi tradisce, andrò a verificare anche questo.
Ciao, russula |
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