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cloudwalker
Utente V.I.P.


Città: genova
Prov.: Genova

Regione: Liguria


265 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 25 gennaio 2008 : 09:17:42 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

E' da tanto tempo che mi frulla questo pensiero in testa.
vedo molti fotografi dilettanti e non, che ottengono immagini incredibili attraverso l'elaborazione al pc con questo o quel programma di fotoritocco.
mi sono domandata se sia giusto. se sia giusto che partendo da un'immagine a volte banale, si aggiungano effetti fantasmagorici, fino a stravolgerne l'essenza.
è fotografia questa?
me lo chiedo sinceramente. non è più giusto correre con le proprie forze e arrivare al traguardo stremati, o non arrivare per niente, piuttosto che trovare escamotage?
è giusto fare foto sotto/sovraesposte, prive di vita e colore, e poi "doparle" fino a farle diventare capolavori posticci?
se non si fosse capito sono un ultras della fotografia così come viene, col cuore e la capacità che possediamo....
ma.. se volete partecipare ala discussione, potete dirmi la vostra e vediamo di mettere a fuoco i nostri ispettivi (e rispettabili) punti di vista

°°°Mentre I Morti Seguono La Corrente, I Vivi Ci Nuotano Contro°°°

Roberto Cobianchi
Utente Senior


Città: Bologna
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


4227 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 gennaio 2008 : 09:36:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
la stessa domanda gira ripetutamente nei vari forum di fotografia e puntualmente dopo pagine di discussione ognuno rimane della propria idea
personalmente ritengo che un minimo di Post produzione nel digitale sia obbligatoria.
per questo intendo :
livelli
un filo di saturazione
maschera di contrasto
clonare via i puntini di polvere e piccole cose
questo e' necessario per i limiti stessi del digitale
(uso il RAW)
Se usi il JPG potresti consideralo gia' come l'immagine finale
non accetto, nella naturalistica, la creazione di un'immagine inserendo particolari che non esistono.
Non sopporto nemmeno i crop esagerati che si vedono spesso in giro.

Comunque penso che ognuno debba fare alla fine quello che lo gratifica maggiormente.

Ciao Roberto
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


21536 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 25 gennaio 2008 : 09:45:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di cloudwalker:

è fotografia questa?
me lo chiedo sinceramente. non è più giusto correre con le proprie forze e arrivare al traguardo stremati, o non arrivare per niente, piuttosto che trovare escamotage?
è giusto fare foto sotto/sovraesposte, prive di vita e colore, e poi "doparle" fino a farle diventare capolavori posticci?
se non si fosse capito sono un ultras della fotografia così come viene, col cuore e la capacità che possediamo....


Cristina,

condivido totalmente quanto da te detto, anche se a volte un minimo di intervento lo devi sempre fare per eliminare certi difettucci che durante la ripresa non si sono notati, aumentando un pò il contrasto e togliere qualche dominante inaspettata, ma non certo per strasvolgere totalmente il soggetto, che andrebbe a perdere totalmente il senso della sua origine e non più in sintonia con questo forum naturalistico, prendendo l'aspetto di concorso fotografico del circolo amatorile sotto casa.
Anche se le nuove teconlogie più avanzate portano automaticamente a una ripresa diversa, questo lo potuto notare facendo grande passo da una Nikon coolpix 995, - che non mi mai tradito, nonostante le scarse capacità di risoluzione, mi ha dato sempre ottime soddisfazioni - passando poi alla reflex Nikon D300.

Un abbraccio

simo




Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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Fitz
Utente Senior


Città: Carbonia
Prov.: Carbonia Iglesias

Regione: Sardegna


1489 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 25 gennaio 2008 : 11:02:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
se non si fosse capito sono un ultras della fotografia così come viene, col cuore e la capacità che possediamo....


Sono perfettamente d'accordo col tuo pensiero...a me le foto piacciono così come vengono scattate, con i loro pregi ed i loro difetti...credo che l'abilità del fotografo stia nel cercare il massimo nel momento del scatto...pensare di scattare un'immagine senza preoccuparsi troppo dei parametri, della composizione, tanto poi c'è il fotoritocco...beh, ovviamente mio parere personale, credo sia più da "tecnici informatici" che da amanti della fotografia.

A si biri da Fitz

Gli alberi sono le colonne del mondo, quando tutti gli alberi saranno tagliati il cielo cadrà sopra di noi (proverbio indio)
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D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


6700 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 25 gennaio 2008 : 11:18:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi inserisco solo per mugugnare un po' a proposito della mia fotocamera: purtroppo posseggo nulla più di una piccola compatta che mi dà di che disperarmi per via del flash troppo debole. OGNI foto che faccio risulta come velata da uno strato grigio!
Così uso il fotoritocco per riportare l'immagine alla qualità che avevo visto nel mirino (per quanto possibile).
Potrebbe essere un modo d'agire eticamente corretto e valido per qualunque foto e fotografo: usare l'elaborazione per sopperire alle carenze della fotocamera...
Credo che almeno questo sia accettabile. Magari dichiarandolo nelle informazioni della foto. Che ne pensate?





Dario.
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Roberto Cobianchi
Utente Senior


Città: Bologna
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


4227 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 gennaio 2008 : 12:20:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
tenete presente che il RAW e' un'immagine grezza ...... non e' una pellicola o una diapositiva, questo lo e' piu' il jpg....

Ciao Roberto
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cloudwalker
Utente V.I.P.


Città: genova
Prov.: Genova

Regione: Liguria


265 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 25 gennaio 2008 : 12:38:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
vedo che tutti cancellate solo piccole imperfezioni. certo fare una bellissima foto per poi scoprire il puntolino nero (magari un gabbiano in lontananza) completamente inaspettato, dà fastidio anche a me quello lo levo.
così come, a volte, cancello i fili della luce eh eh eh



più che altro intendo grandi elaborazioni, filtri, distorsioni, effetti di luce, arcobaleni fittizi ecc.
faccio un esempio: ho visto una meravigliosa foto in bianco e nero, una specie di muro diroccato, con vicino una fiat 5oo che era l'unico elemento di colore, un rosso fuoco.
beh il risultato era magnifico, ma era finto....
questo già lo considero "impuro", non lo farei

°°°Mentre I Morti Seguono La Corrente, I Vivi Ci Nuotano Contro°°°
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 25 gennaio 2008 : 13:22:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Con tutto rispetto, credo che la domanda è basata su una contrapposizione falsa: uso della tecnologia della macchina fotografica e l'obiettivo vs. uso della tecnologia del computer e del software di elaborazione. Sempre di tecnologia stiamo parlando. Il divario vero sta invece nello scopo del fotografo scattando la foto.
Se un fotografo vuol dimostrare che è, appunto, un bravo fotografo nel senso stretto della parola, è giustissimo che fa di tutto per dimostrare la sua padronanza dei trucchi (cioè, le tecniche) da applicare al momento dello scatto. Va benissimo, ma bisogna sempre ricordare che scattando in jpg o tif, la macchina fotografica stessa fa una foto-elaborazione generica in modo suo che non interpreta sempre il soggetto nello stesso modo del fotografo, mentre la necessità di un minimo di foto-elaborazione è addirittura sottointesa nella scelta di scattare in RAW. Il fotografo deve anche essere in grado di/disposto a sborsare somme non trascurabili per avere l'attrezzatura all'altezza di tradurre la sua bravura tecnica in risultati.
Molto diverso è il caso di un fotografo che non è interessato a dimostrare la sua bravura o le capacità della sua attrezzatura, ma vorrebbe esclusivamente trasmettere ciò che ha davanti ai suoi occhi agli occhi di chi guarderà la sua foto nel modo più immediato possibile. A quel punto, l'unica cosa che conta sono gli occhi che guardano e gli occhi che ricevono, tutto il resto, dal momento dello scatto fino alla pubblicazione della foto, diventa irrilevante. Ciò che conta è la capacità del risultato di trasmettere l'intento e le emozioni che hanno spinto il fotografo a fare quello scatto in particolare e dovrebbe essere il soggetto, e solo il soggetto, di attirare l'attenzione di chi guarda la foto, non il fotografo, né l'attrezzatura, né la tecnica che dovrebbero diventare tutti e tre invisibili quanto possibile.

Sarah


...solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo lo cambiano davvero (dallo spot Apple "Think Different", 1998).
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Roberto Cobianchi
Utente Senior


Città: Bologna
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


4227 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 gennaio 2008 : 14:58:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di cloudwalker:

così come, a volte, cancello i fili della luce eh eh eh


vedi, gia' questo e' una discreta falsificazione della realta', non sei poi tanto integralista

Ciao Roberto
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Modificato da - Roberto Cobianchi in data 25 gennaio 2008 14:59:24
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paoli
Moderatore


Città: Castelnuovo Garfagnana
Prov.: Lucca

Regione: Toscana


2784 Messaggi
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Inserito il - 25 gennaio 2008 : 15:15:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi pare di avere capito che la discussione verte sul fatto che debba esistere un'etica anche per la fotografia naturalistica. Io credo che un'etica esista, ed è quella che ognuno di noi ha dentro di se. La fotografia digitale ha aperto questo mondo a persone che ne erano fuori per varie ragioni. E si aperto un mondo nuovo, che rispetto alla fotografia tradizionale forse ha poco da spartire. Ma così è.
I punti di vista di ognuno hanno quindi la medesima valenza, quello che conta è la gratificazione personale nel creare in qualsiasi modo delle immagini. Libertà, si chiama. In tempi dove sono in troppi a riempirsi la bocca della parola libertà, quelle che individualmente possiamo prenderci, non lasciamocele sfuggire.
Scusate se mi sono dilungato, tanti saluti a tutti, Maurizio.

"i dilettanti hanno costruito l'arca, i professionisti il Titanic"...anonimo...
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Angelo p
Utente Senior


Città: Albenga
Prov.: Savona

Regione: Liguria


3071 Messaggi
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Inserito il - 25 gennaio 2008 : 19:25:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Roberto Cobianchi:

.......... Comunque penso che ognuno debba fare alla fine quello che lo gratifica maggiormente.


Quoto pienamente e totalmente.
Il post di Roberto avrebbe dovuto essere l'ultimo di questa bella discussione poiché riassume lo spirito del fotografo naturalista.
A mio modesto avviso.....
a p

P.S. Ritocchi ed aggiustamenti, spesso, sono necessari; trucchi, fotomontaggi ed altre elaborazioni strane sono dei falsi che possono anche piacere, ma restano dei falsi.

Modificato da - Angelo p in data 25 gennaio 2008 19:28:14
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cloudwalker
Utente V.I.P.


Città: genova
Prov.: Genova

Regione: Liguria


265 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 25 gennaio 2008 : 19:28:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di lynkos:

Con tutto rispetto, credo che la domanda è basata su una contrapposizione falsa: uso della tecnologia della macchina fotografica e l'obiettivo vs. uso della tecnologia del computer e del software di elaborazione. Sempre di tecnologia stiamo parlando. Il divario vero sta invece nello scopo del fotografo scattando la foto.
Se un fotografo vuol dimostrare che è, appunto, un bravo fotografo nel senso stretto della parola, è giustissimo che fa di tutto per dimostrare la sua padronanza dei trucchi (cioè, le tecniche) da applicare al momento dello scatto. Va benissimo, ma bisogna sempre ricordare che scattando in jpg o tif, la macchina fotografica stessa fa una foto-elaborazione generica in modo suo che non interpreta sempre il soggetto nello stesso modo del fotografo, mentre la necessità di un minimo di foto-elaborazione è addirittura sottointesa nella scelta di scattare in RAW. Il fotografo deve anche essere in grado di/disposto a sborsare somme non trascurabili per avere l'attrezzatura all'altezza di tradurre la sua bravura tecnica in risultati.
Molto diverso è il caso di un fotografo che non è interessato a dimostrare la sua bravura o le capacità della sua attrezzatura, ma vorrebbe esclusivamente trasmettere ciò che ha davanti ai suoi occhi agli occhi di chi guarderà la sua foto nel modo più immediato possibile. A quel punto, l'unica cosa che conta sono gli occhi che guardano e gli occhi che ricevono, tutto il resto, dal momento dello scatto fino alla pubblicazione della foto, diventa irrilevante. Ciò che conta è la capacità del risultato di trasmettere l'intento e le emozioni che hanno spinto il fotografo a fare quello scatto in particolare e dovrebbe essere il soggetto, e solo il soggetto, di attirare l'attenzione di chi guarda la foto, non il fotografo, né l'attrezzatura, né la tecnica che dovrebbero diventare tutti e tre invisibili quanto possibile.

Sarah


...solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo lo cambiano davvero (dallo spot Apple "Think Different", 1998).



ma è giusto secondo te inserire gli effetti cromatici di un tramonto laddove tramonto non c'è?
secondo me la "purezza fotografica" sta anche nel captare la luce, essere li nel momento giusto, lottare con tempi e diaframmi ecc.
certamente lotti anche con photoshop, ma a volte i risultati sono casuali. questi risultati si possono definire arte?


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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 26 gennaio 2008 : 05:28:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di cloudwalker:

ma è giusto secondo te inserire gli effetti cromatici di un tramonto laddove tramonto non c'è?

Secondo me, tutto sta nell'intento. Se l'intenzione è di "ingannare", cioè di far credere che un tramonto "photoshoppato" sia vero, allora non è giusto. Se invece l'intento è puramente creativo, non vedo nulla di male.
a volte i risultati sono casuali. questi risultati si possono definire arte?

Libri interi sono stati scritti sulla definizione precisa di "arte". Nel mio parere, i risultati possono essere divertenti, belli, stimolanti... e anche "arte". Ma di certo non sono fotografia naturalistica .


Sarah


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Cate
Utente Senior


Città: Nettuno
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3585 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 gennaio 2008 : 18:03:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

"più che altro intendo grandi elaborazioni, filtri, distorsioni, effetti di luce, arcobaleni fittizi ecc."

Spero che non ti riferisci alle mie foto, quali ho elaborato un po',cioè mettendo qualche cornice carina e ridimensionandole o schiarendole, ma arcobaleno è reale, ti mando la foto originale, forse Ti rassicuro di più.....
Immagine:
Photoshop... trucchi  leali?
111,08 KB

Cate

Modificato da - Cate in data 28 gennaio 2008 18:05:00
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cloudwalker
Utente V.I.P.


Città: genova
Prov.: Genova

Regione: Liguria


265 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 31 gennaio 2008 : 13:38:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
no Cate non mi riferivo a te, parlando di arcobaleno fittizio mi era perfino venuto in mente un filtro cokin che esistva anni fa e si posizionava davanti all'obiettivo. ti assicuro che era una discussione originata da tutt'altre immagini

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Giancarlo33
Utente Junior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


25 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 03 febbraio 2008 : 22:01:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di lynkos:

Con tutto rispetto, credo che la domanda è basata su una contrapposizione falsa: uso della tecnologia della macchina fotografica e l'obiettivo vs. uso della tecnologia del computer e del software di elaborazione. Sempre di tecnologia stiamo parlando. Il divario vero sta invece nello scopo del fotografo scattando la foto.
Se un fotografo vuol dimostrare che è, appunto, un bravo fotografo nel senso stretto della parola, è giustissimo che fa di tutto per dimostrare la sua padronanza dei trucchi (cioè, le tecniche) da applicare al momento dello scatto. Va benissimo, ma bisogna sempre ricordare che scattando in jpg o tif, la macchina fotografica stessa fa una foto-elaborazione generica in modo suo che non interpreta sempre il soggetto nello stesso modo del fotografo, mentre la necessità di un minimo di foto-elaborazione è addirittura sottointesa nella scelta di scattare in RAW. Il fotografo deve anche essere in grado di/disposto a sborsare somme non trascurabili per avere l'attrezzatura all'altezza di tradurre la sua bravura tecnica in risultati.
Molto diverso è il caso di un fotografo che non è interessato a dimostrare la sua bravura o le capacità della sua attrezzatura, ma vorrebbe esclusivamente trasmettere ciò che ha davanti ai suoi occhi agli occhi di chi guarderà la sua foto nel modo più immediato possibile. A quel punto, l'unica cosa che conta sono gli occhi che guardano e gli occhi che ricevono, tutto il resto, dal momento dello scatto fino alla pubblicazione della foto, diventa irrilevante. Ciò che conta è la capacità del risultato di trasmettere l'intento e le emozioni che hanno spinto il fotografo a fare quello scatto in particolare e dovrebbe essere il soggetto, e solo il soggetto, di attirare l'attenzione di chi guarda la foto, non il fotografo, né l'attrezzatura, né la tecnica che dovrebbero diventare tutti e tre invisibili quanto possibile.

Sarah


...solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo lo cambiano davvero (dallo spot Apple "Think Different", 1998).


ecco finalmente anche un fotografo dilettante puo' scattare una foto che sente nel cuore senza essere preso in giro dai cosidetti PROFESSIONISTI
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Francesco Ciabattini
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3437 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 03 febbraio 2008 : 23:42:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono uno dei “vecchi” del forum non solo, ahimé, per l’età anagrafica, ma anche per quella di iscrizione al forum – 21 febbraio 2005 .
Se avessi la pazienza di andare a ricercare tutti i miei messaggi relativi al modo di riprendere le immagini e alla elaborazione post scatto, vi assicuro che ne troverei diverse decine.
Attualmente la maggior parte degli utenti sono orientati a sostenere le tesi di lynkos e di paoli che condivido in pieno.
Ma non è stato sempre così!
Vi erano alcuni che all’inizio erano contrari anche all’uso del flash, senza tener conto che in alcuni casi l’illuminazione pretesa “naturale” senza l’ausilio di quella cosiddetta “artificiale” del flash produceva immagini ben diverse da quelle percepite dall’occhio umano. particolarmente nel caso di scatti effettuati con il sole che creano zone d’ombra assolutamente illeggibili.
Ho scritto pagine intere per convincere coloro che si opponevano a qualsiasi elaborazione post scatto, che la stessa fotocamera, per quanto prestigiosa, è essa stessa “una macchina” che elabora la realtà percepita dall’occhio umano e spesso determina delle alterazioni che semmai è proprio una sapiente elaborazione post scatto quella che tende a correggere.
Ma qui il discorsi si fa più delicato.
Intanto si dovrebbe distinguere radicalmente la fotografia naturalistica di tipo scientifico da quella creativa e, se è lecito usare questo termine, artistica.
Nel primo caso l’immagine deve necessariamente essere, per quanto è possibile, molto aderente a ciò che percepisce l’occhio umano.
Basterebbe far riferimento all’immagine di un fungo laddove una semplice sfumatura cromatica può essere significativa per l’attribuzione ad una o a un’altra specie.
La stessa cosa va detta, ad esempio, per la determinazione tassonomica di un insetto.
Ma anche qui, sia il tipo di ripresa che la elaborazione post scatto sono determinanti affinché il risultato sia proprio quello che l’occhio umano ha percepito.
Il discorso cambia radicalmente quando si passa alla fotografia creativa o artistica.
Qui vale in senso assoluto la libertà di cui parla paoli!
Quando molti, purtroppo molti, decenni or sono, studiavo al liceo la storia dell’arte, si insegnava di evitare il cosiddetto “pregiudizio della verisimiglianza”, per cui un’opera non doveva essere giudicata in conformità alla maggiore somiglianza con la realtà esterna.
Vero è che stiamo parlando di fotografia, ma le interpretazioni fotografiche di ciascuno anche verso lo stesso soggetto possono essere le più diverse in armonia con la propria sensibilità ed il proprio gusto artistico.
E qui, sia la ripresa che la elaborazione post scatto debbono godere della più assoluta libertà!.
Francesco


Photoshop... trucchi  leali? Francesco Ciabattini

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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


6360 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 01 aprile 2008 : 00:42:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
qualcuno, leggendomi in altre sezioni del forum ha appreso che sono un ex fotografo nonchè uno studioso di scienza delle comunicazioni e semantica dell'immagine, e scusatemi se è poco.
quanti di noiamano la donna acqua e sapone? e quanti la preferiscono con un filino di trucco che le rafforza i bagliori degli occhi o il rossore delle guance? o chi la preferisce con rossetti che le evidenziano le labbra e gliele rendono più sensuali e matite e fard e terre indiane e ombretti che ora esaltano lo zigomo ora le "alleggeriscono" la mascella quadrata o le affinano il naso un po' a patata? o addirittura ci sveniamo per sottoporre la nostra a seri interventi chirurgici che addirittura invece di valorizzarne i pregi ne accentuano i difetti?
e quanti di noi amerebbero un romantico amplesso sotto i raggi di un sole filtrato tra le foglie di un ippocastano in una tiepida serata di primaveramentre altri si "accontenterebbero" di un rapporto sadomaso tra le umide e scure pareti di una cantina?
amici miei, la foto è un amore, una passione, una donna a cui dobbiamo piacere e lei deve piacere a noi.
la amiamo bianco e nero o a colori, su pellicola o digitale, con o senza flash, così come l'abbiamo scattata o con tonnellate di interventi con Adobe, fotoshop o corel draw, ma sostanzialmente "DEVE PIACERCI"
se poi la postiamo nelle sezioni dei vari forum di varie categorie dobbiamo accettare che a qualcuno non possa piacere il nostro prodotto. e non siamo in diritto di arrabbiarci se un altro non ha i nostri stessi gusti.
ci dobbiamo arrabbiare di brutto solo con gli insolenti, i maleducati, coloro che bestemmiano Dio solo per dimostrare che non esiste. ma se non esiste che lo bestemmi a fare?
ma queste persone vanno ignorate, vanno tacitamente escluse un contesto sociale a cui con tanta umiltà cerchiamo di appartenere.
umilmente vostro
ninocasola43
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un poldo
Utente nuovo

Città: Varedo


11 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 30 giugno 2008 : 22:30:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di cloudwalker:

E' da tanto tempo che mi frulla questo pensiero in testa.
vedo molti fotografi dilettanti e non, che ottengono immagini incredibili attraverso l'elaborazione al pc con questo o quel programma di fotoritocco.
mi sono domandata se sia giusto. se sia giusto che partendo da un'immagine a volte banale, si aggiungano effetti fantasmagorici, fino a stravolgerne l'essenza.
è fotografia questa?
me lo chiedo sinceramente. non è più giusto correre con le proprie forze e arrivare al traguardo stremati, o non arrivare per niente, piuttosto che trovare escamotage?
è giusto fare foto sotto/sovraesposte, prive di vita e colore, e poi "doparle" fino a farle diventare capolavori posticci?
se non si fosse capito sono un ultras della fotografia così come viene, col cuore e la capacità che possediamo....
ma.. se volete partecipare ala discussione, potete dirmi la vostra e vediamo di mettere a fuoco i nostri ispettivi (e rispettabili) punti di vista

°°°Mentre I Morti Seguono La Corrente, I Vivi Ci Nuotano Contro°°°


Vedi, prima ancora di chiederci se è giusto o sbagliato correggere, velatamente o energicamente, gli scatti digitali, io credo sia sbagliato pensare che è stato l'avvento della fotografia digitale a far sì che anche i più dilettanti potessero fare fotografie di un certo livello con l'aiuto di Photoshop.

Forse molti dei partecipanti al forum hanno provato in passato (o lo fanno tuttora) a stamparsi da soli in casa le proprie fotografie, quelle in bianco e nero.
Anche lì, se ci pensi, quando metti la pellicola nell'ingranditore per stamparla su carta fotosensibile, giochi con dei filtri, con il tempo di esposizione, con dei pennellini o altri arnesi che ti permettono di schermare o bruciare solo alcune zone dell'immagine o addirittura, se si possiede una notevole dimestichezza, far scomparire determinati particolari.
Ti dirò di più, se utilizzi Photoshop avrai certamente notato che molti dei comandi presenti sull'interfaccia derivano pari pari dalla fotografia analogica e dalle tecniche sviluppate in quel settore.

Certo, la fotografia digitale ha decisamente aiutato l'arte della fotografia ad essere molto più alla portata di tutti; ha semplificato anche le cose perchè le modifiche che fai sull'immagine digitale in post produzione le fai su un qualcosa che vedi mentre le modifiche su immagini "analogiche" le facevi alla cieca, se un pezzo di carta bianco e in un ambiente con una inquietante luce rossa.

E poi sicuramente, come dice Francesco:
"Intanto si dovrebbe distinguere radicalmente la fotografia naturalistica di tipo scientifico da quella creativa e, se è lecito usare questo termine, artistica."
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storvandre
Utente V.I.P.

Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


128 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 04 luglio 2008 : 22:55:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
scusate la "intromissione", non ho certo grande esperienza di fotografia, ma conosco la tecnologia informatica: forse l'attuale livello di tecnologia disponibile er il "fotoritocco" è sovrastimata. secondo me, una cattiva foto in partenza MOLTO difficilmente può essere ritoccata fino a diventare veramente buona.

tutti gli effetti che si possono applicare non migliorano QUELLA foto, ma possono utilizzarla per farne altro, così come una zuppa campbell in un quadro di warhol. in quel caso il software non è che uno strumento, un pennello, uno scalpello, per fare ALTRO rispetto alla fotografia in sé, che diventa elemento passivo della produzione artistica.

gli altri effetti, al momento, sono solo giocattoli la cui falsità si nota lontano un miglio. appunto, per ora... magari in un futuro non troppo remoto staremo qui a discutere se sia davvero il caso di non lasciar fare tutto al computer, e buttare via le ottiche, visto che potrebbe essere veramente difficile distinguere un arcobaleno vero da uno "finto". o forse non accadrà mai, perché è qualcosa che non pertiene alla sfera dell'elaborazione, difficile dirlo. 60 anni fa si pensava che l'intelligenza artificiale fosse dietro l'angolo, ma ancora oggi i computer sono diventati infinitamente piu veloci, ma ciononostante nemmeno di una virgola meno stupidi.

personalmente sono dell'idea che l'elaborazione elettronica abbia buone possibilita con gli aspetti quantitativi (vedi il gap tra pellicola e digitale), ma con gli aspetti estetici, idiosincratici, artistici, quantistici, catastrofici, cognitivi, sintetici, beh... forse ci sono dei limiti che non possono essere sfondati né aggirati...

dicendo questo penso a quanto ad esempio la bellezza di un corpo umano (che nella mia mente è femminile, concedetemelo) possa essere fotoritoccato per distanziarsi dalla realtà, senza perdere l'anima della bellezza e sembrare un manichino... in fondo anche qui parliamo di indeterminatezza di Heisenberg: quanto posso ritoccare prima di distruggere l'oggetto e trasformarlo in altro SENZA raggiungere lo scopo? quanto posso analizzare una cellula prima di causarne la distruzione e perdere il soggetto di studio?

perdonate la digressione filosofica, ma forse è pertinente, a modo suo...


---
La natura non fa nulla di inutile. (Aristotele)
---
Link

Modificato da - storvandre in data 04 luglio 2008 23:01:32
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orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


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Flora e Fauna

Inserito il - 25 settembre 2008 : 13:41:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi intrometto anch'io . Stavo scorrendo questa sezione per cercare di scoprire qualche indicazione che mi permettesse di migliorare la qualità delle mie foto che, in mancanza di sufficiente luce naturale e a volte anche con quella, risultano per lo più di scarsa qualità.
Qui mi trovo tra molti fotografi, ovvero tra molte persone che danno un loro significato e una loro interpretazione dell'immagine. È, questa, l'attività degli artisti. Io non lo sono. Il mio intento è soprattutto quello di documentare, di apportare il mio modesto contributo alla conoscenza del mondo.
Provengo dalla foto analogica e ho un minimo di esperienza di laboratorio fotografico. Di quel posto, cioè, dove miscelando tempi di esposizione, maschere, scelta di pellicola e di carta (avevo una predilezione per la carta Agfa e per le pellicole Ilford 400, B/N), si fanno più o meno le stesse cose che con i progammi di grafica si ottengono con meno spesa, fatica e tempo.
Questo per dire che, in fondo, ci stiamo facendo dei falsi problemi.
Se qualcuno, anche fotografando la natura, vuole proporre la sua immagine, la sua percezione della natura e per farlo si appoggia sui mezzi che la tecnologia gli offre, perché no? La nostra percezione del mondo può essere simile alle fotografie "leggermente fuori fuoco" di Robert Capa piuttosto che alla perfezione artificiale di Robert Mattelhorpe, al mondo flou di David Hamilton in contrapposizione alla freddezza quasi crudele di Helmut Newton.
Credo che il problema si ponga nelle nostre intenzioni: ho visto in questo forum fotografie di farfalle talmente contrastate che le nervature delle ali sembravano di legno. Chi ha elaborato l'immagine sarà contento del risultato, immagino. Questo è un bene, ma resta sempre oscura l'intenzione. Quando non c'è il sole non ci sono ombre; non ha senso, a mio modestissimo parere inventarle artificialmente. Un maestro, per la fotografia naturale, potrebbe essere Robert Doisneau che dava la sensazione di catturare la realtà così com'era e che, di fatto, la filtrava attraverso i suoi sensibilissimi occhi.

Sono stato un po' confuso per dire che, alla fine, non c'è differenza fra fotografia analogica e fotografia digitale: la qualità passa attraverso la nostra sensibilità e la nostra capacità tecnica: con la macchina prima che con gli interventi in laboratorio o sul computer. (IMHO)

Ciao!




Alessandro

"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat)
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