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 Bolinus brandaris ..neri
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albert2006
Utente V.I.P.


Città: Cagliari
Prov.: Cagliari

Regione: Sardegna


313 Messaggi
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Inserito il - 12 novembre 2007 : 15:37:21 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Posto delle immagini di B.brandaris, provenienza Stagno di Marceddì- Oristano. dim. 55-65 mm.
Chiedo, conferma per altri ritrovamenti con questa particolare colorazione.
Saluti
Alberto

Immagine:
Bolinus brandaris ..neri
91,88 KB

Immagine:
Bolinus brandaris ..neri
57,35 KB

Immagine:
Bolinus brandaris ..neri
91,09 KB

PS
Utente Senior



Regione: Friuli-Venezia Giulia


4462 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 12 novembre 2007 : 15:47:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Personalmente mai visti.
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Fabiolino pecora nera
Moderatore


Città: Napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


5000 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 12 novembre 2007 : 15:56:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Neanche io li ho mai visti, ma sappi che non sono una morpha o qualcos'altro, si tratta di esemplari che assumono questa colorazione perchè vivono in ambiente completamente anossico (stagno appunto, o lagune con poco ricambio d'acqua e fondale fangoso)

Fabiolino pecora nera
...il vero, l'unico, l'originale...
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Ermanno
Moderatore


Città: Longare
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


6436 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 12 novembre 2007 : 15:58:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono segnalati dal Settepassi nel suo primo, famoso, atlante.... e se non ricordo male, proprio da lì!!
Questa sera controllo e ti saprò dire.

Ermanno
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Calogero
Utente V.I.P.

Città: roma


296 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 12 novembre 2007 : 16:03:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In questo momento il monitor adoperato non mi esplicita il vero colore delle tue foto, però, nel 19...anta Zanardi segnalò una varietà ex colore di brandaris come "cagliaritanus", per esemplari ritrovati in lagune costiere limitrofe, che si presentavano fra il marroncino con due fascie di colore marrone scuro, o completamente marrone scuro, con le due fascie meno evidenti, per esemplari reperiti anche viventi.
Fermo restando io rimanga parzialmente in accordo a quanto espresso da Fabiolino, faccio la domanda di rito:
nella stessa zona sono stati reperiti esemplari viventi?

Ciao.

Carlo
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raphitoma
Utente V.I.P.

Città: anguillara
Prov.: Roma

Regione: Lazio


450 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 12 novembre 2007 : 17:19:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, carlo sono opercolati, immagino siano stati presi vivi o morti da poche ore. Sicuri che una anossia tale da provocare tale disastro cromatico possa permettere la sopravvivenza di un organismo? Piuttosto, mi domando se nel medesimo stagno esemplari di altre specie hanno la stessa veste? o per lo meno qualcosa di paragonabile? Esistono poi brandaris non niger? In realtà penso alla Nuova Caledonia, e alla presenza di concentrazioni elevate di determinati sali (non ricordo quali). comunque curiosi davvero.
stefano
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Calogero
Utente V.I.P.

Città: roma


296 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 12 novembre 2007 : 17:43:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Stè,
vedo tutto quasi nero...ma se presi vivi, sarei curioso di sapere di che colore si presentavano le parti molli. All'"epoca" ho reperito un nassarius "bellissimus" con conchiglia e parti molli verdi, ancora presente in collezione, e forse, come per Pseudosimnia, può accadere che ci sia una ragione trofica a far scaturire l'insolita veste cromatica dei nicchi.
Ciao

Carlo
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Fabiolino pecora nera
Moderatore


Città: Napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


5000 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 12 novembre 2007 : 17:47:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nella foto di gruppo in basso quando tutti i Bolinus sono fotografati dal lato dell'apertura si nota come il margine dell'apertura appena formato abbia i colori normali dei Bolinus giallo arancioni, quindi credo che la cosa sia successiva alla deposizione di calcare. Anche le punte delle spine hanno colorazione normale, il che mi fa credere che in generale sotto la patina di nero il colore sia quello normale. Se non fosse situazione di anossia sarebbe qualcosa del tipo presenza di sostanze particolari nel substrato, un po' come quando i Cyclope neritea o le Natiche risultano completamente rosse perchè vivono in ambiente ferroso. Quindi ancora una volta non credo sia una particolare forma ma qualcosa dovuto all'ambiente. In effetti sarebbe interessante sapere se è una cosa solo dei Bolinus o anche di altre specie provenienti da lì...


Fabiolino pecora nera
...il vero, l'unico, l'originale...
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Murex76
Moderatore


Città: Palermo & Jesi (AN)


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Biologia Marina

Inserito il - 12 novembre 2007 : 17:49:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Wow, che belli!

Si dovrebbe essere la varietà di colore che viene definita "cagliaritanus".
La colorazione così scura dipende come scritto da Fabio, dal luogo in cui vivono.
Se ne rinvengono di questa colorazione anche da altre località: Portogallo, Algeria, e da vari laghetti costieri italiani.
Un fenomeno simile si manifesta negli H. trunculus provenienti dal Lago Faro e Ganzilli, che come questi brandaris hanno una colorazione molto scura.



Giuseppe
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Fabiolino pecora nera
Moderatore


Città: Napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Biologia Marina

Inserito il - 12 novembre 2007 : 17:50:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Calogero:

Ciao Stè,
vedo tutto quasi nero...ma se presi vivi, sarei curioso di sapere di che colore si presentavano le parti molli. All'"epoca" ho reperito un nassarius "bellissimus" con conchiglia e parti molli verdi, ancora presente in collezione, e forse, come per Pseudosimnia, può accadere che ci sia una ragione trofica a far scaturire l'insolita veste cromatica dei nicchi.
Ciao
Carlo


Ma parlare di ragione trofica per l'intera popolazione sembra strano, anche perchè significa che dovrebbero avere tutti la stessa alimentazione, ma il brandaris è un generalista massimo e si nutre di carogne, vivi e così via, quindi ognuno di loro nella sua vita si sarà nutrito di certo di cose diverse volta per volta rispetto a qualsiasi altro...

Fabiolino pecora nera
...il vero, l'unico, l'originale...
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raphitoma
Utente V.I.P.

Città: anguillara
Prov.: Roma

Regione: Lazio


450 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 12 novembre 2007 : 20:15:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' vero, murex mi ha fatto venire in mente i conus di Gianzirri. Nerissimi e a volte molto turricolati. I nostri conus mangiano policheti, quindi dubito che la loro colorazione possa dipendere da quello che si mangiano. Boh, non so che dire, non so veramente nulla sulle cause alla base del melanismo. Magari basta un parassita o un certo contaminante a scatenare una sovrapproduzione di pigmenti neri (melanina???). sulle cipraee niger di nuova caledonia qualcuno sa qualcosa?
stefano
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theco
Utente Super




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Inserito il - 12 novembre 2007 : 22:09:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'alimentazione mi sembra una possibilità un po' problematica, non mi sembra di ricordare altri casi di pigmentazione derivanti dallo stile alimentare.

Una cosa certa è che uno stagno costiero ha un valore della salinità, quasi prossimo a quello marino, ma di certo inferiore, per via dei contatti con la falda ed eventualmente con l'idrografia superficiale. Non ho idea se una concentrazione salina ridotta può essere causa di melanismo.

Personalmente mi affascina di più un'altra possibilità, benchè non abbia la minima prova per sostenerla: non conosco i predatori naturali di brandaris in mare, ma se esistono sono probabilmente molluschi o echinodermi, o altri organismi che non utilizzano la vista per predare.

In uno stagno costiero la profondità dell'acqua è solitamente modesta e per di più può essere anche molto variabile in funzione delle maree, tanto da lasciare per certi periodi ampi tratti scoperti o sommersi da pochi cm di acqua.
In una situazione come questa un gasteropode deve temere soprattutto la predazione da parte di uccelli e se voi voleste mimetizzarvi con il fondo fangoso di uno stagno, per proteggervi da sguardi provenienti dall'alto, che colore scegliereste?

Immagino che un brandaris bianco classico, su un fondo nerastro in pochi cm di acqua, sarebbe individuabile in volo da grande distanza. Ho pensato a questa possibilità perchè in realtà quegli esemplari non sono veramente neri, ma sono proprio color fango di fondo stagno...

Ciao, Andrea
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albert2006
Utente V.I.P.


Città: Cagliari
Prov.: Cagliari

Regione: Sardegna


313 Messaggi
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Inserito il - 12 novembre 2007 : 22:16:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Gli esemplari sono stati acquistati da un rivenditore di frutti di mare al mercato del pesce di Cagliari, freschissimi, col mollusco fuori dal guscio,
che ho potuto notare, con una colorazione, decisamente più scura del solito.
Gli altri diversi nicchi(facenti parte il gruppo) presentavano colore marrone scuro in tutte le gradazioni. (vedi sotto)
Le immagini non hanno reso fedelmente il nero delle conchiglie che sono più scure di come appaiono.
ciao
Alberto

Immagine:
Bolinus brandaris ..neri
70,6 KB
Immagine:
Bolinus brandaris ..neri
69,74 KB

Immagine:
Bolinus brandaris ..neri
78,61 KB


I due estremi
I chiari provenienza Adriatico:
Bolinus brandaris ..neri
54,86 KB Alberto

Modificato da - albert2006 in data 12 novembre 2007 22:30:35
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Murex76
Moderatore


Città: Palermo & Jesi (AN)


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Biologia Marina

Inserito il - 12 novembre 2007 : 22:20:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Andrea, uhm... non credo la tua ipotesi sia plausibile, gli uccelli non proprio, in ogni caso, i laghi o stagni costieri spesso sono collegati al mare da piccoli canali, per cui la marea influenza queste zone in modo molto limitato.
In ogni caso, non si tratta solo di salinità, ma anche di temperatura delle acque, materiale in sospensione, fondale....

Per raphithoma.... a Ganzirri c'è anche il Nassarius tinei ad essere scuro.......

A presto

Giuseppe
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Murex76
Moderatore


Città: Palermo & Jesi (AN)


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Biologia Marina

Inserito il - 12 novembre 2007 : 22:30:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per Alberto,
è la forma che il Settepassi chiamò ,,,,,,polii var. di colore cagliaritanus.

A presto


Giuseppe
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Calogero
Utente V.I.P.

Città: roma


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Biologia Marina

Inserito il - 13 novembre 2007 : 08:45:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Riflettendo...ma non vi sembra strano che in altri stagni/lagune costiere non si trovi questo "ecotipo"? Inoltre, non vi pare che stiamo parlando di una popolazione ben definita? Avete mai rinvenuto in acque salmastre, comunque comunicanti con il largo, esemplari di questa specie con la stessa colorazione?
Ciao.

Carlo
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albert2006
Utente V.I.P.


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Prov.: Cagliari

Regione: Sardegna


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Inserito il - 13 novembre 2007 : 15:54:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Stamani ho "reperito" altri Bolinus Brandaris polii var. cagliaritanus e con loro degli Hexaplex trunculus raccolti nello stesso stagno e con la solita colorazione scura.
Posto le immagini anche dei molluschi che sembrano essere differenti dai soliti brandaris.
ciao
Alberto

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Bolinus brandaris ..neri
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Bolinus brandaris ..neri
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Bolinus brandaris ..neri
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Bolinus brandaris ..neri
127,4 KB


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Bolinus brandaris ..neri
135,52 KB
Immagine:
Bolinus brandaris ..neri
148,74 KB

Inserisco, per confronto, la nota tratta dall'Atlante di Francesco Settepassi sul B.brandaris polii-distans var. colore cagliaritanus Settepassi.

Immagine:
Bolinus brandaris ..neri
158,63 KB

Modificato da - albert2006 in data 13 novembre 2007 16:45:25
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Calogero
Utente V.I.P.

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Inserito il - 13 novembre 2007 : 17:20:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se il fenomeno si estende ad altre specie provenienti dal medesimo sito, allora ci avviciniamo parzialmente alla tesi di Fabiolino,cioè non siamo in presenza di morpha ma bensì di una variazione indotta. Ma personalmente non mi sentirei di imputarlo ad una situazione anossica, in quanto esistono queste condizioni in moltissimi bacini costieri del Mediterraneo, e tale fenomeno non è conosciuto per altre località. Naticarius e Cyclope diventano rossicce per un accumulo di sostanze sulla superficie del nicchio, quindi una sorta di deposito incrostante; mentre per le bestioline di Alberto, il "precipitato" è stato assorbito nel calcare della conchiglia, cosa che traspare benissimo dal callo columellare, liscio e lucido, al di sotto di colore scuro.
Probabilmente siamo in presenza di una polluzione di qualche tipo, che ha "contaminato" le popolazioni di brandaris e trunculus, entrambi ormai cagliaritanus.
Ciao.


Carlo
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ang
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Inserito il - 13 novembre 2007 : 23:50:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
vedo che anche voi avete a che fare con popolazioni inaspettatamente scure, nella sezione molluschi terrestri e dulciacquicoli c'è un post del tutto analogo, vedi qui
mi chiedevo se è mai stata verificata l'ipotesi di accumulo di metalli (pesanti?) eventualmente presenti nei fondali in cui vivono queste specie, il che a mio avviso spiegherebbe il fatto che questo fenomeno si presenta in più specie nello stesso posto

ciao

ang

C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick)
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Calogero
Utente V.I.P.

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Biologia Marina

Inserito il - 14 novembre 2007 : 10:26:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Devo dire che solitamente le monache vestono scuro... scherzi a parte, è un argomento affascinante, salvo il fatto che i vari tipi di melanismo indotto, nel quale credo rientri anche la tua ipotesi di accumulo di metalli pesanti, scaturiscono da situazioni di questo tipo. Infatti le Cypraee neocaledoniane, con forte frequenza rostrate e/o melaniche o anche "niger", per cui parzialmente melaniche, sembra che si concentrino in aree con presenza di scarichi industriali, da cui ne consegue che le varie tipologie di anomalia, sarebbero imputabili proprio a queste polluzioni.
Ciao.

Carlo
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ang
Moderatore


Città: roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 16 novembre 2007 : 00:21:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sempre sul melanismo ho trovato questo, non so se può interessare

ciao

ang

C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick)
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