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 Trachemys scripta "infestans"!
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Giggetto
Utente V.I.P.

Città: Manfredonia
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


461 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 07 ottobre 2007 : 10:45:05 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Salve a tutti.
Ho trovato in una palude una Trachemys scripta elegans di grosse dimensioni.
Ho pensato bene di prelevarla perchè oltre a competere con la nostra Emys orbicularis divora una notevole quantità di anfibi autoctoni presenti nel laghetto: rana dalmatina, rospi comuni e smeraldini,tritoni italici e crestati, ululoni.

Ora ce l'ho a casa e la sto tenendo io. Ma non so per quanto tempo ancora posso occuparmene.

La mia domanda è: cosa bisogna farne di queste tartarughe americane una volta cresciute, dato che la gente (ignorante) le libera nel loro presunto ambiente naturale?

Grazie

perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 ottobre 2007 : 14:18:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se hai possibilità di tenerla hai fatto bene a prelevarla. Qui a Roma il Bioparco (ex giardino zoologico) mette a disposizione degli spazi dove chi non può più tenerle le può lasciare senza che vadano a colonizzare nuovi ambienti.
C'è anche da dire però che queste Trackemys da adulte hanno una dieta prettamente vegetariana, le proteine sono apporte in gran parte da animali morti (le ho viste più volte mangiare pesci morti) e quindi il loro impatto sulla fauna autoctona è relativo. Da giovani invece sono molto più carnivore probabilmente perchè sono in crescita, poi qui credo che Tartagnan potrà chiarirci molte cose.
Per quanto riguarda la riproduzione degli anfibi sono molto più impattanti i pesci, le gambusie per esempio nonostante la loro minuta stazza sono le peggiori, divorano qualunque animaletto e molto spesso sono introdotte in corpi d'acqua così piccoli che le povere larve non hanno modo di nascondersi e finiscono per essere mangiate. Ovviamente tutto ciò non giustifica affatto un ignorante rilascio in natura di Trackemys.
La Emys è molto ma molto più elusiva e anche dove è presente è spesso invisibile. Ti porto un esempio che può essere chiarificatore: presso la mia università sono stati costruiti in una zona controllata e di pochi ettari una serie di stagni e oramai più di 10 anni fa sono state introdotte 5 Emys, nessuno ne ha più avuto notizia. Quest'anno a Maggio dentro un pozzetto di cemento pieno d'acqua ne ho trovate due di pochi cm per puro caso!
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


0 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 07 ottobre 2007 : 19:03:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Perfect, meriti un 30 e lode!!

Quoto tutto quanto hai scritto.

Confermo la difficoltà di potere osservare le Emys selvatiche in natura.
E' piu facile osservare le Trachemys in Italia perché essendo state tutte svezzate dall'uomo sono generalmente meno timide se non addirittura ''sfrontate''.

Immagine:
Trachemys scripta
48,82 KB


Anche la mia Emys CB F1 della foto come mi vede sale a galla e cerca di azzannarmi le dita.

Per gli scettici sulle abitudini alimentari delle due specie fate questo piccolo esperimento.

Provate ad allevare le due specie in vasche separate, inserite in entrambe un tappeto galleggiante di Lemna minor.
Dopo un po' di tempo nella vasca con le Trachemys non ne troverete neppure una, le divorano.
In quella con le Emys invece d'estate ne tolgo a manciate ogni giorno e le do in pasto alle carpe koi.

Le Emys, inoltre si sentono molto a loro agio nei luoghi con le Lemna minor, se fate caso la livrea a fondo nero con punteggiature gialle è perfetta per confondersi tra esse, soprattutto quando sporge solo il capo fuori dall'acqua.

Immagine:
Trachemys scripta
139,7 KB


Modificato da - u / c in data 07 ottobre 2007 19:06:58
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