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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
Grazie a tutti per la collaborazione


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 In rischio un laghetto, che fare?!
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 14 novembre 2007 : 22:03:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di bernardo borri:

Le trachemys da adulte non diventano per nulla vegetariane, e questo lo so per certo.

Bernardo Borri

Già lo postato almeno una decina di volte su rettili ecc.
Le Trachemys da adulte nell'Habitat naturale hanno scarsa capacità predatoria e adottano una dieta prettamente vegetariana.
Non è che si fanno buddiste e diventano vegetariane , semplicemente per vari motivi non ce la fanno a cattura le prede, ma se per caso trovano un pesce morto o malato, ma anche un uccellino, un topo ecc, se lo pappano, cosa che fanno all'occasione anche le Testudo, e in cattività.

Non devi basare le tue osservazioni sulla tartaruga tenuta in un terracquario in pochi litri d'acqua o in una vasca in cui la densità delle tartarughe è assolutamente innaturale per i continui rilasci di esemplari allevati impropriamente a carne e pesce, Sono dati fuorvianti e non applicabili in un bacino esteso.
In cattività la tartaruga riuscirà a mangiarsi il pesciolino rosso, e guarda caso ciò avverrà al 90% di notte, quando il pesce dorme e il rettile è attivo, inoltre una dieta prettamente carnivora reca gravi danni.


Se le mie Testudo, per cui un eccesso di proteine è esiziale, le nutro a polpette se la pappano eccome, eppure le fa male fino a portarle alla gotta e alla morte.

Su qualsiasi manuale o sito web americano troverai conferma sulle abitudini in Natura delle Trachemys. In Europa le prime osservazioni e deduzioni su una specie sconosciuta ai biologi europei erano falsate perché venivano effettuate su esemplari in cattività e portava a conclusioni errate.

L'errore fu corretto in seguito ad alcuni programmi di cattura e soppressione sistematica delle Trachemys in furono effettuate delle autopsie e analisi del cibo presente nelle viscere.
Grande fu lo stupore nel scoprirle vegetariane, l'impatto sull'ambiente è stato stimato pari a quello di un palmipede.
Dovremmo iniziare a sopprimere anche le papere nei laghetti....?!
Per non essere noioso non posterò i soliti link sull'argomento, ma uno nuovo, di Marta Vanzi, una specialista molto competente:

Alimentazione in natura

Le Trachemys sono onnivore e in natura si alimentano di pesci, rane, girini, vermi, lumache, insetti, larve, animali morti e piante acquatiche. Gli individui giovani sono prevalentemente carnivori, infatti occupano le acque più basse, dove abbondano gli insetti. Man mano crescono si spostano verso acque più profonde, dove è meno facile trovare prede animali, e scelgono una dieta prevalentemente vegetariana.

Link

Comunque da mie osservazioni dirette i girini di Bufo sono schifati dalle Tachemys anche in piccoli bacini.
Si avranno danni maggiori se in un laghetto si rilascia il pesciolino rosso vinto a una fiera.
Il vero problema è il sovraffollamento per i continui rilasci che impediscono il raggiungimento di un equilibrio naturale.

Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.
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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 15 novembre 2007 : 13:33:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Devo dire che complessivamente la tua teoria mi sembra assai valida e mi lascia esterefatto!
Bisogna però tener presente che l'alimentazione di un animale, qualsiasi esso sia, può cambiare molto coi fattori climatici, la conformazione dell'ambiente e tutto il resto.
Il rospo comune (ricordo il tuo post) probabilmente riesce a riprodursi perchè i girini di questo anfibio sono già tossici dalla nascita e li schifa persino il gambero della louisiana all'inizio (poi se li mangia lo stesso...), il pesce rosso non li degna della minima considerazione (solo quelli di b. bufo). Io comunque credo che al momento che altri cibi vengano a mancare, la tartaruga si mangi pure i girini di rospo.
Nella vasca dove hai visto convivere rospi e tartarughe probabilmente ci saranno rive a strapiombo a 90° dove è difficile cacciare i girini da parte delle tartarughe, ed abbondanza dei cibi più disparati.
E comunque per i girini di altri anuri la cosa è mooooolto diversa, perchè non sono così velenosi e disgustosi, nemmeno quelli di B. viridis.

Bernardo Borri
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Najas
Utente Junior

Città: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 15 novembre 2007 : 21:27:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tartagnan:

Si avranno danni maggiori se in un laghetto si rilascia il pesciolino rosso vinto a una fiera.




Anch'io non vorrei ripetermi continuamente... ma il punto è proprio che non andrebbe rilasciato NIENTE...
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Lonardo
Utente Junior

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 15 novembre 2007 : 22:06:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di perfect:

Messaggio originario di Lonardo:Un altro esempio tra i tanti di ambiente umido a rischio a Roma è la cava Covalca sulla Laurentina (Link) destinata all'interramento e a uso discarica.




Ci sono buone probabilità che si riesca ad evitare l'interramento?


Le probabilità ci sono ma non sono buone. Sono andato a fare un sopralluogo con funzionari regionali in qualità di esperto erpetologo per mettere in rilievo l'enomre importanza che quel sito ha per la riproduzione degli anfibi (e non solo), soprattuto in una campagna romana ormai degradata oltre il suo limite di sostenibilità. Abbiamo fatto delle petizioni fino a prima dell'estate. Vedremo. Se prima le possibilità erano nulle, ora sono un pò più di zero, ma niente di trascendentale.

Leonardo.
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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 novembre 2007 : 23:13:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Lonardo:

Messaggio originario di perfect:

Messaggio originario di Lonardo:Un altro esempio tra i tanti di ambiente umido a rischio a Roma è la cava Covalca sulla Laurentina (Link) destinata all'interramento e a uso discarica.




Ci sono buone probabilità che si riesca ad evitare l'interramento?


Le probabilità ci sono ma non sono buone. Sono andato a fare un sopralluogo con funzionari regionali in qualità di esperto erpetologo per mettere in rilievo l'enomre importanza che quel sito ha per la riproduzione degli anfibi (e non solo), soprattuto in una campagna romana ormai degradata oltre il suo limite di sostenibilità. Abbiamo fatto delle petizioni fino a prima dell'estate. Vedremo. Se prima le possibilità erano nulle, ora sono un pò più di zero, ma niente di trascendentale.

Leonardo.

L'invaso è a ridosso di Fonte Laurentina, mi sembra una follia che possa essere interrata per uso discarica.
Non ci si può appellare alla direttiva habitat per il fatto che è un sito utilizzato per la riproduzione di diverse specie di anfibi? Se non sbaglio ho letto tempo fa che ci si riproduce il punteggiato quali altre specie sono presenti?
Leggevo sul link che hai postato che ci sarebbe la possibilità dell'inclusione all'interno della Riserva di Decima, sarebbe l'ideale, almeno per evitare l'interramento.

Modificato da - perfect in data 15 novembre 2007 23:14:24
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 15 novembre 2007 : 23:26:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di bernardo borri:
[
Nella vasca dove hai visto convivere rospi e tartarughe probabilmente ci saranno rive a strapiombo a 90° dove è difficile cacciare i girini da parte delle tartarughe, ed abbondanza dei cibi più disparati.
E comunque per i girini di altri anuri la cosa è mooooolto diversa, perchè non sono così velenosi e disgustosi, nemmeno quelli di B. viridis.

Bernardo Borri


Certo, i girini di rospo sono immangiabili.
La vasca è una fontana in un parco di Roma, villa Sciarra per l'esattezza.
Ed era anche piena di carpe koi e pesci rossi, oltre che di 6/7 vecchie Trachemys e una volta anche una Emys...Fino a quando sono spariti tutti i pesci..Ho idea che qualcuno approfittando di uno svuotamento da manutenzione si sia fregato tutti i pesci e l'Emys, alcune Koi erano molto grandi e sicuramente di valore.
Ecco una coppia ripresa proprio in quella fontana il 12-4- 2004 quando c'erano ancora i pesci.



Immagine:
In rischio un laghetto, che fare?!
41,23 KB

Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.
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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


3002 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 16 novembre 2007 : 13:37:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
si, si, l'avevo vista questa foto nell'altro post; comunque almeno senza pescioni c'è un problema in meno! Forse adesso togliendo le tartarughe arriverebbe anche qualche tritone...

Bernardo Borri
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 16 novembre 2007 : 13:54:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di bernardo borri:
Forse adesso togliendo le tartarughe arriverebbe anche qualche tritone...

Bernardo Borri

Dubito..è in pieno centro, vicino Trastevere...

Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.
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