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 Psathyrella hirtosquamulosa (Peck) A. H. Smith
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Enzo Musumeci
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Una rarissima specie di Psathyrella endemica del Nord America


Psathyrella hirtosquamulosa (Peck) A. H. Smith


ENZO MUSUMECI
Wiesendamm 10 a
4057 Basel (CH)
email: emusumeci@balcab.ch




ALESSIO PIEROTTI
Via Poccianti 12
571OO Livorno (ITA)
email : alepierotti@yahoo.it,



RIASSUNTO


Gli autori descrivono la prima segnalazione in territorio elvetico di una rara specie di Psathyrella, P. hirtosquamulosa (Peck)A. H. Smith, e discutono la relazione tra questo taxon e P. populina (Britz.)Kits van Wav.


Psathyrella hirtosquamulosa (Peck) A. H. Smith

Sinonimi: Hypholoma hirtosquamuloso (Peck) Sacc., Syll. Fung. 5: XXX. 1887




ECOLOGIA – HABITAT :



Flüh ( CH ) Cantone Soletta 1 Settembre 2006

Temperatura : 7° - 21° Umidita’ : 94-48 %

HABITAT : Zona collinare in lieve inclinazione 410 m.s.l.m.
Bosco interno, margine sentiero forestale, nelle vicinanze di un ruscello in tratto molto umido-ombroso con ( Acer-Fraxinus-Alnus-Fagus-Sambucus ) su terreno calcareo, substrato misto argilloso-sassoso ricco di carbonati. Superficie cosparsa per vasta area da detriti legnosi di varia grandezza molto degradati e colonizzati da muschi. Rinvenuti 16 esemplari, vegetavano su tronco di Acer molto degradato e colonizzato completamente da formazioni muscose.

Altre specie rinvenute nelle vicinanze : Pluteus umbrosus (Pers.) P.Kumm.- Pluteus depauperatus Romagn.- Cystolepiota bucknallii (Berk & Broome ) Singer & Clèmencon – Rhodocybe truncata (Quèl.) Bon.

Essiccata Cod.: 2908-06 al Museo di storia naturale di Lugano (CH)


Diagnosi originale: Pileus hairy-squamulose, hygrophanous, grayish-brown when moist, gray when dry; lamellae narrow, rounded at the stem, gray, then brown; stem short, firm, equal, hollow, slightly hairy-squamulose and colored like the pileus; spores subelliptical, nucleate, .00025’ long. Plant 1’ high, pileus 6”-10” broad, stem .5” thick. Prostrate trunks of maple tress in woods. Portville. September.


DESCRIZIONE MACROSCOPICA :


Cappello : 1 - 2,5 cm, inizialmente subgloboso, in evoluzione emisferico-convesso infine aperto quasi disteso con umbone nullo o molto debolmente accennato. Cuticola poco igrofana, rivestita interamente da prominenti fibrille lanose di colore grigio argentate su fondo grigio-brunastro e nettamente dissociate dalla cuticola, che conferiscono al cappello un aspetto lanuginoso-villoso. Presenti anche nel rivestimento delle scaglie spinulose rialzate di colore bruno-nerastro sparse in superficie, tuttavia poco persistenti e gradualmente detersili ,fino a scomparire quasi completamente negli esemplari maturi. Il margine appare regolare ,non striato, con orlo decorato da minuti residui del velo parziale.

Lamelle : abbastanza fitte frammiste a lamellule, fragili e sottili con orlo finemente fioccoso biancastro.Da adnate a leggermente decorrenti per un brevissimo tratto al gambo. Grigio-biancastre, in evoluzione grigiastre infine brunastre.

Gambo : 2,5 – 5,5 X 0,2 – 0,3 cm, cilindrico, a volte arcuato con base terminante con un leggero bulbo. Anchesso di fragile consistenza, alla sezione fistoloso-cavo. Superficie biancastra uniforme decorata all’apice da una fine pruinosita’ concolore, altrove rivestita da fasci di ife subsquamuliformi-spinulose piuttosto diradate di colore bruno-nerastro. Zona anulare evidenziata brevemente nel primo stadio di crescita sottoforma di fibrille lanose ben presto evanescenti.

Carne : Strato carnoso del cappello molto sottile, fibrosa nel gambo. Biancastra, grigio-biancastra. Odore poco rilevante, sapore non accertato.



DESCRIZIONE MICROSCOPICA :



Spore : 6-7 (7,5) X 4,8-5,5 (6) my, bruno-ocracee al MS, liscie con membrana mediamente spessa.
Proiezione laterale : grossolanamente suballantoidi-subfaseoliformi con parete depressa lateralmente
Proiezione centrale : scudiformi-triangolariformi
Troncate alla base con apicolo debolmente evidenziato, poro germinativo appena accennato.

Basidi : 16-20 x 7-9 my, tetrasporici, piuttosto piccoli. Subclaviformi con rare giunte a fibbia.

Cheilocistidi : 25-50 X 10-18 my, numerosi sul filo lamelle, piuttosto variabili con diverse tipologie. Subutriformi, subfusiformi, claviformi-piriformi fino a sferopedunculati con membrana facilmente collassante. A volte caratterizzati da un pigmento bruno-violaceo intracellulare, esteriormente rivestiti da masse amorfe incrostanti di colore grigio-verdastro evocanti delle pseudocristallizzazioni piuttosto frammentate, poco omogenee. Giunti a fibbia presenti.

Pleurocistidi : 28-40 x 9-15 my, poco numerosi ma regolarmente distribuiti sulla faccia delle lamelle. Prevalentemente subutriformi anchessi rivestiti in superficie da masse amorfe incrostanti. Giunti a fibbia presenti.

Epicute : Peli superficiali costituiti da voluminose ife lungamente cilindriche-suballantoidi larghe 8-22 my, pigmentate e con giunti a fibbia. Rivestimento pileico a struttura subimeniforme o evocante una lontana struttura pseudoparenchimatica formata da cellule irregolarmente claviformi-subpiriformi fino a irregolarmente angolose molto difficili da frammentare con misure di 28-60 x 30-50 my, le cellule superficiali possono presentare una debole pigmentazione.

Caulocistidi : presenti su tutta la superficie del gambo, anchessi variabili morfologicamente.




Inquadramento sistematico


P. hirtosquamulosa trova collocazione, in accordo con la matrice sistematica impostata da Kits van Waveren (1985), nel sottogenere Psathyra (Fr.)Kits van Wav., sezione Pseudostropharia A. H. Smith.
Il sottogenere Psathyra è definito per accogliere le specie con velo presente ma spesso molto fugace, spore piccole, di lunghezza raramente eccedente i 10 µm, non opache o soltanto raramente tali, frequentemente faseoliformi e basidi clavati non più larghi di 10 µm. La specie con cappello fibrilloso o squamuloso confluiscono nella sezione Pseudostropharia.
Secondo Fouchier (1995) trovano collocazione in questa sezione P. melanthina (Britz.)Kits van Wav., P. maculata (Parker)A. H. Smith, P. cotonea (Quél.)Konrad & Maubl., P. storea (Fr.)M. Bon, P. caput-medusae (Fr.) Konrad & Maubl., P. populina (Britz.)Kits van Wav. e ovviamente P. hirtosquamulosa.



Discussione



Come brevemente accennato nell’introduzione, la specie oggetto di questo articolo, P. hirtosquamulosa (Peck)A. H. Smith, è una specie estremamente rara; in base alla letteratura da noi consultata risulta infatti conosciuta solo per gli Stati Uniti, Canada (Smith 1972), Francia (Fouchier & Fournier 2000), Ucraina (Prydiuk 2000) e Italia (Zecchin 1997);
La rarità di questo taxon si rispecchia nel numero limitato di descrizioni e citazioni presenti in letteratura: oltre ai lavori originali di Peck (1873) e Smith (1972), P. hirtosquamulosa è descritta in Fouchier (1995), Zecchin (1997) e Fouchier & Fournier (2000), brevemente delineata in Moser (1980) e citata in Kuhner & Romagnesi (1953), Romagnesi (1982) e Kits van Waveren (1985). L’iconografia comprende, oltre alla foto b/n pubblicata in Smith (1972), i fotocolor pubblicati nei già menzionati lavori di Zecchin e Fouchier & Fournier.
Il taxon più prossimo a P. hirtosquamulosa è P. populina (Britz.)Kits van Wav.: le due entità costituiscono un cluster ben definito nell’ambito della sezione Pseudostropharia per le spore subtriangolari e i cistidi con apice coperto da una massa mucosa incrostante che si colora in verdastro con le basi forti. Possibili confusioni possono verificarsi anche con P. melanthina, soprattutto in mancanza di un riscontro microscopico che risulta ben differenziata per l’assenza totale di Pleurocistidi, l’assenza di masse amorfe incrostanti con spore notevolmente piu’ grandi e mai con morfologia subtriangolariforme.
Il delicato rapporto tra la specie da noi descritta e P. populina è stato analizzato da Fournier & Fouchier (2000) e Zecchin (1997). Psathyrella. populina ,si distingue per le colorazioni beige-bruno ocraceo fino ad assumere in eta’ delle tinte giallo dorato. Nel rivestimento pileico le scaglie squamuliformi appaiono piu’ prominenti e voluminose disposte concentricamente in superficie, inoltre possiede un habitus notevolmente piu’ tozzo-robusto.La carne manifestamente amara con pigmento vacuolare delle ife del rivestimento pileico e il poro germinativo delle spore ben evidente; la presenza di toni verdastri nelle tinte del rivestimento pileico in P. populina, enfatizzata da Kits van Waveren (1985) e Fouchier (1995), non sembra in realtà avere alcun significato tassonomico. L’iconografia classica di P. populina è la tavola pubblicata da Imler nel 1955 (sub nomine Drosophila sylvestris); per la Svizzera, P. populina è stata esaurientemente descritta da Peter Baumann (1987).
Zecchin (1997) cita tre taxa in relazione con P. hirtosquamulosa, :Agaricus battarrae Fr., H. lepidotum Bres. e Stropharia aculeata Quél.; queste specie erano già state discusse da Kits van Wavaren (1985), a cui si rimanda per ulteriori dettagli, che aveva escluso qualsiasi relazione con P. hirtosquamulosa e P. populina.
È per concludere vogliamo segnalare l’habitat di crescita descritto da Peck, che rinvenne la specie su legno marcescente di Acer, che collima perfettamente con la nostra raccolta.Altra documentazione importante su questa rara entita’ è possibile visionarla nel Forum micologico Naturamediterraneo di Roma.


BIBLIOGRAFIA



BAUMANN P. (1987). Ein wenig bekannter Saumpilz: Psathyrella populina (Britz.)Kits van. Waveren. SZP/BSM 65 (9-10): 170-174.
FOUCHIER F. (1995). Le Genre Psathyrella (Fries)Quélet. Flore des espèces européennes et méditerranéennes (avec clé dichotomique d’après Kits van Waveren). FAMM Monogr. Mycol. 1: 6-97.
FOURNIER J. & FOUCHIER F. (2000). Étude comparative de deux espèces taxonomiquement très poches: Psathyrella populina (Britz.)Kits van Wav. et P. hirtosquamulosa (Peck)Smith. Bull. FAMM, ns, 17: 19-29.
IMLER L. (1955). Drosophila sylvestris (Gill.)Kühn.-Romagn. Bull. Soc. Mycol. Fr. 71 (3): atlas, pl. CVI.
KITS VAN WAVEREN E. (1985). The Dutch, French and British species of Psathyrella. Persoonia, suppl. 2: 1-300.
KÜHNER R. & ROMAGNESI H. (1953). Flore Analytique des Champignons Supérieus. Paris.
MOSER M. (1980). Guida alla determinazione dei funghi. Volume 1 (Polyporales, Boletales, Agaricales, Russulales). Saturnia; Trento.
PARKER C. S. (1933). A taxonomic study of the genus Hypholoma in North America. Mycologia 25: 160-212 + pl. 26-31.
PECK C. H. (1873). Descriptions of New Species of Fungi. Bull. Buffalo Soc. Nat. Sc. 1 (2): 41-72.
PRYDIUK M. P. (2002). Epigeous basidial macromycetes of beech forests of the Crimean Nature Reserve. Nature Reserve in Ukraine 8 (1): 55-59 [in ucraino].
ROMAGNESI H. (1982). Etudes complémentaires de quelques espèces de Psathyrella ss. Lato (Drosophila Quélet). Bull. Soc. Mycol. Fr. 98 (1): 5-68.
SACCARDO P. A. (1887). Sylloge Fungorum omnium hucusque cognitorum. Vol. 5. Hymenomycetes: Agaricinae. Padova.
SMITH A. H. (1972). The North American species of Psathyrella. Mem. N. Y. Bot. Gdn. 24: 1-633.
ZECCHIN G. (1997). Una Psathyrella Americana in Friuli: Psathyrella hirtosquamulosa. Boll. Gr. Micol. Bres., ns 40 (2-3): 499-506.

WEB : Link











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HABITAT : Zona collinare in lieve inclinazione 410 m.s.l.m.
Bosco interno, margine sentiero forestale, nelle vicinanze di un ruscello in tratto molto umido-ombroso con ( Acer-Fraxinus-Alnus-Fagus-Sambucus ) su terreno calcareo, substrato misto argilloso-sassoso ricco di carbonati. Superficie cosparsa per vasta area da detriti legnosi di varia grandezza molto degradati e colonizzati da muschi. Rinvenuti 16 esemplari, vegetavano su tronco di Acer molto degradato e colonizzato completamente da formazioni muscose.

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Cappello : 1 - 2,5 cm, inizialmente subgloboso, in evoluzione emisferico-convesso infine aperto quasi disteso con umbone nullo o molto debolmente accennato. Cuticola poco igrofana, rivestita interamente da prominenti fibrille lanose di colore grigio argentate su fondo grigio-brunastro e nettamente dissociate dalla cuticola, che conferiscono al cappello un aspetto lanuginoso-villoso. Presenti anche nel rivestimento delle scaglie spinulose rialzate di colore bruno-nerastro sparse in superficie, tuttavia poco persistenti e gradualmente detersili ,fino a scomparire quasi completamente negli esemplari maturi. Il margine appare regolare ,non striato, con orlo decorato da minuti residui del velo parziale.

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Cappello : 1 - 2,5 cm, inizialmente subgloboso, in evoluzione emisferico-convesso infine aperto quasi disteso con umbone nullo o molto debolmente accennato. Cuticola poco igrofana, rivestita interamente da prominenti fibrille lanose di colore grigio argentate su fondo grigio-brunastro e nettamente dissociate dalla cuticola, che conferiscono al cappello un aspetto lanuginoso-villoso. Presenti anche nel rivestimento delle scaglie spinulose rialzate di colore bruno-nerastro sparse in superficie, tuttavia poco persistenti e gradualmente detersili ,fino a scomparire quasi completamente negli esemplari maturi. Il margine appare regolare ,non striato, con orlo decorato da minuti residui del velo parziale.

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Ordine: Agaricales Famiglia: Psathyrellaceae Genere: Psathyrella Specie:Psathyrella hirtosquamulosa
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Cappello : 1 - 2,5 cm, inizialmente subgloboso, in evoluzione emisferico-convesso infine aperto quasi disteso con umbone nullo o molto debolmente accennato. Cuticola poco igrofana, rivestita interamente da prominenti fibrille lanose di colore grigio argentate su fondo grigio-brunastro e nettamente dissociate dalla cuticola, che conferiscono al cappello un aspetto lanuginoso-villoso. Presenti anche nel rivestimento delle scaglie spinulose rialzate di colore bruno-nerastro sparse in superficie, tuttavia poco persistenti e gradualmente detersili ,fino a scomparire quasi completamente negli esemplari maturi. Il margine appare regolare ,non striato, con orlo decorato da minuti residui del velo parziale.

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Cappello : 1 - 2,5 cm, inizialmente subgloboso, in evoluzione emisferico-convesso infine aperto quasi disteso con umbone nullo o molto debolmente accennato. Cuticola poco igrofana, rivestita interamente da prominenti fibrille lanose di colore grigio argentate su fondo grigio-brunastro e nettamente dissociate dalla cuticola, che conferiscono al cappello un aspetto lanuginoso-villoso. Presenti anche nel rivestimento delle scaglie spinulose rialzate di colore bruno-nerastro sparse in superficie, tuttavia poco persistenti e gradualmente detersili ,fino a scomparire quasi completamente negli esemplari maturi. Il margine appare regolare ,non striato, con orlo decorato da minuti residui del velo parziale.

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Lamelle : abbastanza fitte frammiste a lamellule, fragili e sottili con orlo finemente fioccoso biancastro.Da adnate a leggermente decorrenti per un brevissimo tratto al gambo. Grigio-biancastre, in evoluzione grigiastre infine brunastre.

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Lamelle : abbastanza fitte frammiste a lamellule, fragili e sottili con orlo finemente fioccoso biancastro.Da adnate a leggermente decorrenti per un brevissimo tratto al gambo. Grigio-biancastre, in evoluzione grigiastre infine brunastre.

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Lamelle : abbastanza fitte frammiste a lamellule, fragili e sottili con orlo finemente fioccoso biancastro.Da adnate a leggermente decorrenti per un brevissimo tratto al gambo. Grigio-biancastre, in evoluzione grigiastre infine brunastre.

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Gambo : 2,5 – 5,5 X 0,2 – 0,3 cm, cilindrico, a volte arcuato con base terminante con un leggero bulbo. Anchesso di fragile consistenza, alla sezione fistoloso-cavo. Superficie biancastra uniforme decorata all’apice da una fine pruinosita’ concolore, altrove rivestita da fasci di ife subsquamuliformi-spinulose piuttosto diradate di colore bruno-nerastro. Zona anulare evidenziata brevemente nel primo stadio di crescita sottoforma di fibrille lanose ben presto evanescenti.

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Gambo : 2,5 – 5,5 X 0,2 – 0,3 cm, cilindrico, a volte arcuato con base terminante con un leggero bulbo. Anchesso di fragile consistenza, alla sezione fistoloso-cavo. Superficie biancastra uniforme decorata all’apice da una fine pruinosita’ concolore, altrove rivestita da fasci di ife subsquamuliformi-spinulose piuttosto diradate di colore bruno-nerastro. Zona anulare evidenziata brevemente nel primo stadio di crescita sottoforma di fibrille lanose ben presto evanescenti.

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Spore : 6-7 (7,5) X 4,8-5,5 (6) my, bruno-ocracee al MS, liscie con membrana mediamente spessa.
Proiezione laterale : grossolanamente suballantoidi-subfaseoliformi con parete depressa lateralmente
Proiezione centrale : scudiformi-triangolariformi
Troncate alla base con apicolo debolmente evidenziato, poro germinativo appena accennato.

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Spore : 6-7 (7,5) X 4,8-5,5 (6) my, bruno-ocracee al MS, liscie con membrana mediamente spessa.
Proiezione laterale : grossolanamente suballantoidi-subfaseoliformi con parete depressa lateralmente
Proiezione centrale : scudiformi-triangolariformi
Troncate alla base con apicolo debolmente evidenziato, poro germinativo appena accennato.

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Spore : 6-7 (7,5) X 4,8-5,5 (6) my, bruno-ocracee al MS, liscie con membrana mediamente spessa.
Proiezione laterale : grossolanamente suballantoidi-subfaseoliformi con parete depressa lateralmente
Proiezione centrale : scudiformi-triangolariformi
Troncate alla base con apicolo debolmente evidenziato, poro germinativo appena accennato.

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Spore : 6-7 (7,5) X 4,8-5,5 (6) my, bruno-ocracee al MS, liscie con membrana mediamente spessa.
Proiezione laterale : grossolanamente suballantoidi-subfaseoliformi con parete depressa lateralmente
Proiezione centrale : scudiformi-triangolariformi
Troncate alla base con apicolo debolmente evidenziato, poro germinativo appena accennato.

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Spore : 6-7 (7,5) X 4,8-5,5 (6) my, bruno-ocracee al MS, liscie con membrana mediamente spessa.
Proiezione laterale : grossolanamente suballantoidi-subfaseoliformi con parete depressa lateralmente
Proiezione centrale : scudiformi-triangolariformi
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