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mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Micologia

Inserito il - 02 luglio 2007 : 21:23:38 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ordine: Agaricales Famiglia: Cortinariaceae Genere: Cortinarius Specie:Cortinarius violaceus
Specie interessante non tanto per la rarità quanto per la sua "abilità" di colorare di viola il piatto della pietanza che lo contiene,tanto che alcuni rifugi e ristornati lo usavano come "piatto speciale".
Personalmente ho sentito metteri in dubbio la sua commestibilità da più di una fonte,quindi in ogni caso SCONSIGLIABILE SINO A PROVA CONTRARIA.
rimane però lla sua curiosa particolarità.
Cresce sotto latifoglia in zone solitamente ombrose,oltre al colore lo caratterizzano il cappello peloso/fibrilloso ed il grosso bulbo clavato.



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Cortinarius violaceus
133,27 KB

Modificato da - Andrea in Data 22 febbraio 2009 19:43:40

mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


4540 Messaggi
Micologia

Inserito il - 02 luglio 2007 : 21:24:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


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Cortinarius violaceus
191,55 KB
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mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


4540 Messaggi
Micologia

Inserito il - 02 luglio 2007 : 21:24:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


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Cortinarius violaceus
201,82 KB
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Gaspy
Utente Senior


Città: Trieste
Prov.: Trieste

Regione: Friuli-Venezia Giulia


1703 Messaggi
Micologia

Inserito il - 05 luglio 2007 : 21:20:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
[quote]Messaggio originario di mauretto:

Specie interessante non tanto per la rarità quanto per la sua "abilità" di colorare di viola il piatto della pietanza che lo contiene,tanto che alcuni rifugi e ristornati lo usavano come "piatto speciale".
Personalmente ho sentito metteri in dubbio la sua commestibilità da più di una fonte,quindi in ogni caso SCONSIGLIABILE SINO A PROVA CONTRARIA.


Questa è un'altra leggenda metropolitana emersa da uno scoop di Tebbett & Caddy, successivamente provati millantatori da Laasch. Essi sostenevano che tutti i cortinari posseiedono le cortinarine A,B e C dei ciclopeptidi che agiscono per accumulo. Ma essi stessi affermavano che solo la cortinarina B associata all'orellanina era tossica.
Direi anzi che per la ricchezza di ferro il C. violaceus e l'ancor più comune C. hercynicus potrebbero essere utili nelle carenze di ferro.
Certe favole sono dure a morire.........
Gaspy

B.Gasparini
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



9799 Messaggi

Inserito il - 05 luglio 2007 : 21:28:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vorrei continuare con un aneddoto sui cortinari, ripetuto da uno dei miei maestri del corso di micologia:

I cortinari sono tutti buoni ....... ma da buttare

In effetti solo C. praestans (peraltro raro nella mia regione) è un buon commestibile. Anche il C. violaceus è commestibile però di minor pregio. Personalmente, quest'ultimo, non l'ho mai ammesso al consumo durante le visite dei funghi.

Alessandro PD


Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori

Modificato da - a p in data 05 luglio 2007 21:30:09
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Orlando55
Utente Senior

Città: s. pietro in g.
Prov.: Cosenza

Regione: Calabria


1515 Messaggi
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Inserito il - 05 luglio 2007 : 23:51:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ordine: Agaricales Famiglia: Cortinariaceae Genere: Cortinarius Specie:Cortinarius balteatocumatilis
Ciao Amici, per quanto ho potuto constatare in merito alla commestibilità dei Cortinarius, un pò dovunque in Italia , vengono consumate molte specie a carne bianca; a tal proposito ad esdmpio, in un'area sulla destra del Fiume Crati a Nord di Cosenza, da tempi indefiniti, è molto apprezzato il C. variiformis, detto localmente "mussu é perciellu" che cresce nei cisteti della macchia mediterranea, purtroppo non ho una foto digitale da postare.
Personalmente, pur non essendo un accanito micofago, consumo, trovandolo di buon gusto, il C. balteatocumatilis, abbastanza comune dalle mie parti.

saluti Orlando

Immagine:
Cortinarius violaceus
121,15 KB

Modificato da - Andrea in data 02 agosto 2007 14:40:45
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mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


4540 Messaggi
Micologia

Inserito il - 06 luglio 2007 : 11:36:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti!

Per Gaspy,io ricordavo alcuni articoli letti che ne mettevano in dubbio la commestibilità,garzie dell'info e magari dei cannelloni psichedelici un giorno li tento...

Per il resto,ti posso dire per certo che fino a 4/5 anni fa(non ricordo di preciso)due distini commercianti di funghi a Pergine Valsugana e Trento mi avevano riferito di aver messo,sotto segnalazione dell'autorità competente, il C.violaceus come non commestibile e non commerciabile.

Grazie della "prova contraria",è sempre bello togliersi dei dubbi(e degli errori).

Modificato da - mauretto in data 06 luglio 2007 11:38:14
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Gaspy
Utente Senior


Città: Trieste
Prov.: Trieste

Regione: Friuli-Venezia Giulia


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Micologia

Inserito il - 06 luglio 2007 : 12:40:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Premesso che non voglio incoraggiare a cibarsi di qualsiasi fungo (o pianta o animale)
Premesso che per me la commestibilità dei funghi è assolutamente secondaria al valore scientifico
distinguo (e giusto in questi giorni l'abbiamo discusso sul forum Mycologia Europea)tra una potenziale pericolosità ed i regolamenti, che spesso sono fatti da assolutamente incompetenti e che non tengono conto dei vari fattori collegati alla potenziale pericolosità.
Innanzi tutto per dire che il C. violaceus è pericoloso devono dirmi in base a quali sostanze tossiche siano state rilevate.
In seconda devono dimostrarmi con prove in vivo gli effetti tossici e le quantità (DL/K)necessarie per provocare lesioni gravi.
In terza bisogna asserire le quantità ingerite per essere tossiche. Anche l' acqua è tossica ingerita in quantità enormi!
L'Agaricus urinascens metabolizza enormi quantità di cadmio e quindi è da considerarsi non commestibile: ma per una reale tossicità bisognerebbe cibarsene per 360 giorni all' anno!
Modus in rebus direbbero i latini, ma gli amministratori solerti ne dicono tante che metà sarebbero anche troppe!
Gaspy

Per quanto riguarda i Cortinarius velenosi certamente quelli del sottogenere Orellani, certamente il C. infractus, probabilmente tutte le dermocybe ed incostantemente i Phlegmaciuma carne gialla. Tutti gli altri,fino a prova contraria,sono innocui: poi per la commestibilità, dipende dai gusti..........


B.Gasparini

Modificato da - Gaspy in data 06 luglio 2007 12:57:23
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mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


4540 Messaggi
Micologia

Inserito il - 06 luglio 2007 : 13:32:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Da quello che posso notare io con le mie miere conoscenze,le grosse diatribe in micologia si hanno sulle fantomatiche "varietà" e sulla tossicità...
L'argomento è interessante in ogni caso,ma come dici tu anche io in ambito scientifico pretendo prove certe per credere.
In micoFAGIA però applico la regola "se non sai non ci pensare nemmeno".
Di rischiare ne vale davvero la pena!
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Gaspy
Utente Senior


Città: Trieste
Prov.: Trieste

Regione: Friuli-Venezia Giulia


1703 Messaggi
Micologia

Inserito il - 06 luglio 2007 : 14:30:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

In micoFAGIA però applico la regola "se non sai non ci pensare nemmeno".
Di rischiare ne vale davvero la pena!
[/quote]
e su ciò concordiamo perfettamente, ma non solamene per i funghi!
Gaspy

B.Gasparini
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cos
Utente Senior


Città: San Giorgio delle Pertiche
Prov.: Padova

Regione: Veneto


578 Messaggi
Micologia

Inserito il - 06 luglio 2007 : 16:52:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Gaspy:

.
In terza bisogna asserire le quantità ingerite per essere tossiche.

B.Gasparini


Ciao Bruno,
Mi permetto di dire la mia rispetto questa tua affermazione.

Un elemento Tossico è Tossico e basta.
La quantità non centra.



Ciao
Giuseppe
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Gaspy
Utente Senior


Città: Trieste
Prov.: Trieste

Regione: Friuli-Venezia Giulia


1703 Messaggi
Micologia

Inserito il - 07 luglio 2007 : 10:16:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di cos:

Messaggio originario di Gaspy:

.
In terza bisogna asserire le quantità ingerite per essere tossiche.

B.Gasparini


Ciao Bruno,
Mi permetto di dire la mia rispetto questa tua affermazione.

Un elemento Tossico è Tossico e basta.
La quantità non centra.

Allora prova con un bicchierino di grappa o con un litro.
Gaspy

Ciao
Giuseppe


B.Gasparini
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Gaspy
Utente Senior


Città: Trieste
Prov.: Trieste

Regione: Friuli-Venezia Giulia


1703 Messaggi
Micologia

Inserito il - 07 luglio 2007 : 14:45:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non prendere la mia per una battuta dissacrante.
Ogni giorno consumiamo prodotti tossici; tanto per fare un esempio il prezzemolo, che se usassimo come la salata, ci porterebbe in ospedale.-
Alcune sostanze sono tossiche per alcuni e non per altri.
La digitalina, l'arnica, l'aconitina, tutti alcaloidi mortali vengono usate tanto nella medicina tradizionale che in quella omeopatica dove vengono anche impiegati metalli pesanti quali mercurio ed arsenico.
Il limitato uso toglie la tossicità? Assolutamente no, ma gli enzimi (nel caso dell' alcool l'alcooldeidrogenasi)li metabolizzano rendendoli innocui o,, addirittura utili.
L'imgestione o comunque l'assorbimento di una quantità superiore alla tollerabilità biologica determina l'avvelenamento e cioè l'assorbimento da parte di organi dove tale prodotto non dovrebbe arrivare.
Una sporata di Amanita phalloides è certamente tossica, ma non causa effetti perniciosi perché viene assorbita con facilità e l'effetto annullato dagli enzimi.
Nel caso dei metalli pesanti nei funghi distinguiamo tra quelli assorbiti e quelli metabolizzati.
I primi si eliminano in buona parte con la pulitura e l'asportazione dell' imenio che funge da spugna. I secondi non si eliminano e restano tossici. Se, come detto facessimo uso prolungato tale da superare la soglia di tollerabilità ne risulterebbe un danno.
Diverso è il discorso per lesostanze radioattive (Cesio, ****o, ecc).Qui non vale la quantità di metallo, ma il quantitativo di radioattività emessa.
Mentre i metalli metabolizzati dal Cortinarius (Rozites) caperatus non sarebbero di per sè pericolosi dati i consumi che normalmente si farebbero di tale fungo, i metalli che da esso metabolizzeremmo, potrebbero diventare pericolosi anche per accumulo dato il quantitativo di scorie radioattive che si fissano nel nostro organismo.
Per fare un esempio. Somministrando a dei topi per via orale (non intraperitoneale)dell'amanitina in quantità tale da uccidere un uomo, il topo non ne risente, espellendola in toto per vie urinarie. Si avvelena se i suoi reni non funzionano adeguatamente.
Termino sperando di aver fatto capire la differenza tra "sostanza tossica" ed "avvelenamento", perché i due concetti sono indubbiamente correlati, ma non identici, il secondo dipendendo dalla biologia
Spero di aver chiarito il concetto.
Gaspy

B.Gasparini
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Taurus
Utente Senior


Città: Lozzo di Cadore
Prov.: Belluno

Regione: Veneto


1221 Messaggi
Micologia

Inserito il - 03 settembre 2007 : 14:54:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tutto OK

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La bellezza è l'unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana.
Ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni, ed è un possesso per tutta l'eternità.
(Oscar Wilde)

Maurizio BL
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