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 Forum Animali - Natura Mediterraneo
   ACARI, SCORPIONI E RAGNI
 Acari
 Acaro mimetico - Provincia di Parma
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bizzarromatteo
Utente Junior

Città: Bedonia
Prov.: Parma

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 25 ottobre 2017 : 08:35:32 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

A causa delle piccole dimensioni non ho potuto fare riprese migliori ma spero che il dato etologico sia comunque interessante: come si può notare il dorso dell'animale era coperto di un mucchietto di piccoli sassolini 'incollati', suppongo con funzione di mimesi criptica.

Appennino parmense a c.ca 650 mt s.l.m., lettiera di bosco misto di latifoglie, terreno umido in prossimità di un rio. Dimensioni del corpo inferiori a 1 mm.


elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


33001 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 ottobre 2017 : 09:13:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non è un acaro.
E' un opilione.

Forse, un Trogulidae.
Si ricoprono normalmente di fango secco e sassolini.

luigi
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bizzarromatteo
Utente Junior

Città: Bedonia
Prov.: Parma

Regione: Emilia Romagna


52 Messaggi
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Inserito il - 25 ottobre 2017 : 13:32:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nella prima inquadratura quello in primo piano è un trogulidae (penso Anelasmocephalus sp., ho già sottoposto il video nella sezione dedicata). Ma non è lui il vero soggetto di questo thread!
Nella prima inquadratura è l'animale indicato dalla freccia rossa, nelle successive si distingue dagli altri acari presenti per i sassolini.

Modificato da - bizzarromatteo in data 25 ottobre 2017 13:33:10
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


33001 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 ottobre 2017 : 14:58:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Hai ragione. Scusa!
Dovrei guardare sempre i filmati a schermo intero e invece a volte li guardo così come appaiono.

Un acaro coperto di sassolini non l'avevo mai visto, ma ne ho fotografato a suo tempo uno simile, che era stato ipotizzato come Gymnodamaeidae o Damaeidae.

Vedi qui: Link


luigi

Modificato da - elleelle in data 25 ottobre 2017 15:04:05
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bizzarromatteo
Utente Junior

Città: Bedonia
Prov.: Parma

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 25 ottobre 2017 : 17:12:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Fantastico elleelle! Le info che mi hai dato sono praticamente una conferma di un dato scovato in letteratura, da Encyclopedia of Life: "Damaeid mites are mostly long-legged, middle sized to large forms (rarely smaller than 500 µm , some species exceeding 1 500 µm ) with roughly triangular prodorsum, which is separated from usually circular or ovoid notogaster by a deep dorsosejugal furrow. The nymphs and partly also adults, as in other euphéréderm families, carry gastronotic exuviae. Some species are remarkable by carrying a bulk of adherent dirt on the notogaster, serving probably as a kind of camouflage against predators (Luxton 1981)."
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ValerioW
Moderatore


Città: Padova
Prov.: Padova

Regione: Veneto


8059 Messaggi
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Inserito il - 04 novembre 2017 : 14:20:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi permetto di inserirmi in questa discussione. Leggendo il testo sull'evoluzione e l'ecologia degli acari di "Walter & Proctor", in effetti tra gli oribatidi vengono segnalate alcune famiglie con generi in grado di utilizzare cerotegumenti, in cui si appiccicano materiali presenti nel suolo (es. Cosmochthonius sp.). Il risultato è che hanno un rivestimento utile (robusto e mimetico) sia contro eventuali aggressori che verso le prede.

爱 自 然
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bizzarromatteo
Utente Junior

Città: Bedonia
Prov.: Parma

Regione: Emilia Romagna


52 Messaggi
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Inserito il - 06 novembre 2017 : 13:22:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie ValerioW! :)

Messaggio originario di ValerioW:

Mi permetto di inserirmi in questa discussione. Leggendo il testo sull'evoluzione e l'ecologia degli acari di "Walter & Proctor", in effetti tra gli oribatidi vengono segnalate alcune famiglie con generi in grado di utilizzare cerotegumenti, in cui si appiccicano materiali presenti nel suolo (es. Cosmochthonius sp.). Il risultato è che hanno un rivestimento utile (robusto e mimetico) sia contro eventuali aggressori che verso le prede.
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