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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Jose Martin
Utente V.I.P.
Città: Estepona
Regione: Spain
243 Messaggi Biologia Marina |
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Italo
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3803 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 maggio 2007 : 13:36:55
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E' una delle varie forme attribuibili a T. rufa; questa in profondità è frequentemente bianca. Da studiare.
Ciao, Italo
La nostra vita è il risultato dei nostri pensieri (Marc'Aurelio) |
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francesca rosati
Utente Senior
Città: Roma
1003 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 10 maggio 2007 : 14:48:24
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| Messaggio originario di Italo:
E' una delle varie forme attribuibili a T. rufa; questa in profondità è frequentemente bianca. Da studiare.
Ciao, Italo
La nostra vita è il risultato dei nostri pensieri (Marc'Aurelio)
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da studiare? Italo, la mia domandona è un po' stupida, però vorrei sapere quali sono i passi che occorrerebbe fare per studiare questa specie. come si organizza una ricerca su Turbonilla rufa?
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Italo
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3803 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 maggio 2007 : 15:34:38
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Questa sì che è una bella domanda... si potrebbe farla oggetto di trattazione in uno dei prossimi incontri ravvicinati. Dunque, schematicamente:
1) raccogliere quanto più materiale possibile di queste "forme strane" eventualmente, se rare, chiedendo collaborazione agli amici sparsi in Europa; 2) effettuare i confronti con la forma tipica utilizzando foto al SEM, altrimenti non si vede nulla; 3) raccogliere una bibliografia, quanto più possibile completa, dei lavori che trattano T. rufa e le sue forme, sinonimi inclusi; 4) confrontare, ove possibile, il materiale tipico di tutte le forme, varietà e sinonimi di T. rufa, conservato nei vari musei del mondo (soprattutto Roma, Parigi, Londra); 5) individuare tutte le specie affini a T. rufa (gli spagnoli ne hanno recentemente descritte una mezza dozzina per il West Africa) anche in località lontane dal Mediterraneo (per alcune specie si citano ritrovamenti anche nell'Atlantico Americano) e ripetere il punto 4 con lo studio del materiale tipico; 6) alla luce di quanto sopra, decidere che valore dare alle forme citate: sinonimo, anomalia, forma locale, sottospecie, specie... 7) Pubblicare un articolo scientifico che affronti e risolva il problema. Ho volutamente trascurato un ulteriore punto "studiare le parti molli" perché per i Pyramidellidae è pressocché impossibile disporre di materiale rinvenuto vivente e comunque, pur disponendone, non si è in grado (almeno io) di fare studi anatomici, enzimatici e genetici. Tutto questo in teoria. Nella pratica si è certamente un pochino meno rigorosi, ma è un rischio, perché si può finire con lo scrivere delle sciocchezze... Ma non era mia intenzione scoraggiarti!
Ciao, Italo
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francesca rosati
Utente Senior
Città: Roma
1003 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 10 maggio 2007 : 15:48:22
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| Messaggio originario di Italo:
... si potrebbe farla oggetto di trattazione in uno dei prossimi incontri ravvicinati.
Ciao, Italo
La nostra vita è il risultato dei nostri pensieri (Marc'Aurelio)
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SIIIIII!!!! sarebbe molto interessante incontrarsi e fare un progetto... altra domanda è quanto costerebbe un tale progetto di ricerca: per un ente di ricerca avrebbe un costo ma per un gruppo di appassionati ne avrebbe un altro. f.
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Italo
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3803 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 maggio 2007 : 16:12:32
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I costi vivi sarebbero soprattutto quelli del punto 4, ma uno può cogliere l'occasione di una vacanza per fare una visita al museo di interesse, anche se poi non è che chiunque può essere ammesso alla consultazione dei tipi, ci vuole una lettera di presentazione o quant'altro. Alcuni musei, su richiesta documentata, mandano foto dei tipi conservati presso di loro, ma sono una eccezione e comunque la foto, soprattutto se ottica, in genere non risolve il problema (l'ho avute da musei giapponesi). Alcuni musei mandano materiale, ma generalmente NON tipi, per studio a persone di fiducia. Io e il mio amico Mauro abbiamo avuto in prestito tutti i Caecidae (alcune migliaia di esemplari) da due musei australiani (WAM e AMS) per una revisione delle specie dell'Australia, attualmente in corso; idem per i caecidae raccolti dal Museo di Parigi in New Caledonia. Ci saranno poi le spese per le foto, per la bibliografia, per le spedizioni postali... ma sono decisamente minori. E' opportuno precisare che una eventuale ricerca sulla T. rufa può essere fatta in contemporanea con molte altre ricerche (Rissoidae, Caecidae, Trochidae...) e quindi le spese vengono notevolmente ripartite e ammortizzate.
Ciao, Italo
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