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 MOLLUSCHI TERRESTRI E DULCIACQUICOLI
 Sphincterochila (Albea) candidissima (Draparnaud, 1801)
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Lepurisposu
Utente Senior


Città: Su Masu

Regione: Sardegna


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Inserito il - 30 aprile 2007 : 12:29:27 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Gastropoda Famiglia: Sphincterochilidae Genere: Sphincterochila (Albea) Specie: Sphincterochila (Albea) candidissima
Roccaglie calcaree della Sardegna con macchia termomediterranea a Ginepro turbinato, a tratti degradata dall' associazione Olivastro-Genista corsica.

stazione calcarea
Sphincterochila (Albea) candidissima (Draparnaud, 1801)
97,63 KB

Una popolazione di Sphincterochila candidissima (Draparnaud, 1801) occupa tutta la regione calcarea, che ospita anche Pomatias sulcatus, Mastus pupa, Lauria cylindracea, Ichnusotricha berninii, Eobania vermiculata.

Il candore del nicchio e la particolarità della spira appiattita e delle suture sono praticamente inconfondibili, ma la spira può variare di altezza.

S. candidissima
Sphincterochila (Albea) candidissima (Draparnaud, 1801)
53,04 KB

S. candidissima
Sphincterochila (Albea) candidissima (Draparnaud, 1801)
73,34 KB

Il colore della mantello è bruno-grigiastro più o meno tubercolato, gli occhi sono posti su delle appendici relativamente corte.

S. candidissima
Sphincterochila (Albea) candidissima (Draparnaud, 1801)
67,48 KB

Gli individui giovanili sono invece piuttosto appiattiti, con una carena molto accentuata.

S. candidissima juv.
Sphincterochila (Albea) candidissima (Draparnaud, 1801)
25,21 KB

Una particolarità che colpisce è il fatto che questa specie spesso entra in riposo -formando l'epifragma- direttamente sulla superficie della roccia, allo scoperto, senza infossarsi o nascondersi sotto una pietra o in un anfratto, e senza neanche fissarsi ad uno stelo, così che si possono trovare numerosi nicchi apparentementi vuoti (e il bianco opaco del guscio confonde ancora di più) sparsi per terra, che invece sono occupati dal gastropode in riposo.

S. candidissima
Sphincterochila (Albea) candidissima (Draparnaud, 1801)
56,9 KB

La specie, a geonemia mediterranea, è diffusa in tutta l' Africa settentrionale, nella Penisola iberica e in Francia meridionale (in Provenza e Linguadoca è spesso molto abbondante), in Liguria occidentale,in Puglia, in Sicilia e a Malta.
Alcuni autori sostengono che la diffusione di questa specie in molte delle regioni sopra citate è di origine antropica recente: per quanto riguarda la Sardegna, dove la specie è diffusa in diverse stazioni calcaree, spesso mai abbondante, "..esistono, tuttavia, i presupposti per pensare anche ad una presenza originaria sui calcari sardi (non esistono comunque i presupposti per un arrivo recente mediante collegamenti pliocenici o quaternari Liguria-Corsica-Sardegna o Toscana-Corsica-Sardegna tramite Arcipelago Toscano)"
(Giusti et Castagnolo, I Molluschi Viventi, terrestri e d'acqua dolce, nello studio biogeografico dell' isola di Sardegna. Notulae Malacologicae, XXX. Lavori della Società Italiana di Biogeografia, 1983).

Un' altra specie molto interessante che ha sicuramente vissuto vicende geonemiche simili a Sphincterochila candidissima è Sphincterochila cariosula (Michaud): è una specie presente in Nord-Africa, nel Sud della Spagna e Maiorca.
Il perchè in Sardegna non sia presente questa specie, ma al contrario S. candidissima è ancora da chiarire completamente: "..la sola spiegazione è che le due specie fossero presenti sul fianco sud-occidentale del paleocontinente europeo, prima dello smembramento della catena alpidica nelle diverse microplacche Corso-Sarda, Calabro-Peloritana, della Piccola Kabilia e della Grande Kabilia. Solo succesivamente essi si sarebbero suddivise, in seguito al verificarsi di processi di esclusione competitiva, gli ambienti insulari delle Isole Baleari e della Sardegna e ciò, ovviamente, senza una precisa logica geografica." (Giusti et Castagnolo, I Molluschi Viventi, terrestri e d'acqua dolce, nello studio biogeografico dell' isola di Sardegna. Notulae Malacologicae, XXX. Lavori della Società Italiana di Biogeografia, 1983).

Il Cossignani segnala delle Sphincterochila sp. per la Sicilia, considerandole molto simili a Sphincterochila cariosula, non segnalata per l' Isola, ma a parer mio l' autore prende come discriminante l' altezza della spira, che da quel che ho potuto osservare in Sardegna invece è un carattere molto variabile.

Sarebbe interessante avere maggiori informazioni su Sphincterochila cariosula dal nostro amico Sebas, che di certo conosce la specie meglio di noi.

Per ora è tutto,
un carissimo saluto a tutti,
Frantzì-Lèpurisposu


àiri a pinta de caddaxu. pinnicadì linna crabaxu

Modificato da - Subpoto in Data 02 maggio 2007 23:28:32

ang
Moderatore


Città: roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 30 aprile 2007 : 12:42:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
complimenti frantzì, bellissimo post!
non conosco la specie per l'Italia, non c'è nelle zone che bazzico normalmente, l'ho trovata invece in pieno deserto israeliano, non so però a che specie appartengano, probabilmente sono due specie
belle le foto che hai fatto, specialmente quella dell'animale in attività, è la prima volta che lo vedo;
non è che hai fatto una foto anche delle chiocciole a riposo? in effetti pensavo che ritirarsi su superfici non orizzontali fosse una strategia universale dei molluschi terrestri

ancora complimenti

ciao

ang

C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick)
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Sebas
Moderatore


Città: Málaga

Regione: Spain


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Inserito il - 30 aprile 2007 : 14:15:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Complimenti Frantzì, il post e le fotografie sono bellisime. Sembri essere che il taxon S. cariosula sta diviso in due sottospecie: S. cariosula cariosula, del nord di África e Mallorca, e S. cariosula hispanica del sud di Spagna. La specie sembra che entrò nella penisola iberica nel miocene, occupando la fascia più meridionale. Mentre che la popolazione di Mallorca è molto probabile che è dovuto al trasporto umano, in realtà solo abita in Mallorca e nel resto dei Baleares non esiste né fossile.
Adesso deve esce per il lavoro, domani tenterò postare alcune fotografie. Saluti.

Sebas
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papuina
Utente Senior


Città: SAN PIETRO IN CASALE
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 01 maggio 2007 : 22:29:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Concordo sull'abbondanza nel sud della Francia io le ho viste solo in Costa Azzurra
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Lepurisposu
Utente Senior


Città: Su Masu

Regione: Sardegna


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Inserito il - 01 maggio 2007 : 22:55:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao papuina,
io ho visto questa specie in in una zona costiera al confine tra Provenza e Linguadoca, l'areale non era molto vasto ma dove presente la specie sembrava molto abbondante..
Lèpurisposu

àiri a pinta de caddaxu. pinnicadì linna crabaxu

Modificato da - Lepurisposu in data 01 maggio 2007 23:33:45
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ang
Moderatore


Città: roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 02 maggio 2007 : 11:37:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
frantzì, ho controllato su Giusti-Manganelli-Sghembri, dice che a Malta questa specie la si trova sul suolo nudo, alla base della vegetazione: è questo che intendevi?

ciao

ang

ps: sebas, hai un nuovo avatar?

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Sebas
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Città: Málaga

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Flora e Fauna

Inserito il - 02 maggio 2007 : 12:01:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Ang, sì, ho un nuovo avatar: Iberus rositai, endemico di una sierra di Málaga. Eccolo la fotografia originale.

Immagine:
Sphincterochila (Albea) candidissima (Draparnaud, 1801)
235,68 KB
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ang
Moderatore


Città: roma

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Inserito il - 02 maggio 2007 : 12:04:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
bello, ricorda la signata var. moltenii... oops, stiamo divagando rispetto al topic del post, scusa frantzì

ang

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Sebas
Moderatore


Città: Málaga

Regione: Spain


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Inserito il - 02 maggio 2007 : 12:18:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Hai ragione, scusa Frantzì!
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Lepurisposu
Utente Senior


Città: Su Masu

Regione: Sardegna


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Inserito il - 02 maggio 2007 : 13:17:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Macchè ragazzi, figuratevi bellisssimo l' Iberus!

per quant riguarda il discorso sulle Sphincterochila si, intendevo proprio quello che dicono i professori per le Sphincterochila di Malta, solo che più che sotto i cespugli da me giacciono proprio sulla pietra nuda..calcare levigatissimo con tappeti di muschio sparsi, qualche erbacea e si, anche zone cespugliate. Ma stanno anche tranquillamente allo scoperto, lontane dai cespugli, sotto il sole cocente.
Frantzì

àiri a pinta de caddaxu. pinnicadì linna crabaxu
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Alberto Gozzi
Moderatore


Città: Trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Inserito il - 02 maggio 2007 : 18:04:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

grande,Frantzì !!!!!!!


foto splendide e argomenti moooolto interessanti ................alberto
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 03 maggio 2007 : 00:40:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissimo lavoro sull'habitat di questa specie, sarà utilissimo per i confronti con i ritrovamenti in altre località.

La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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pierlu
Utente Senior


Città: La Maddalena
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


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Inserito il - 03 maggio 2007 : 22:01:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Francesco ottimo lavoro speriamo che salti fuori qualche altro appassionato di malacologia terrestre dulciaquicola della nostra terra, per adesso mi sa che siamo in pochi e io posso fare solo quello del ricercatore lasciando a voi il lavoro della clasificazione.
Un caro saluto a tutti Pierlu
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ang
Moderatore


Città: roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 04 maggio 2007 : 10:06:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
speriamo che salti fuori qualche altro appassionato di malacologia terrestre dulciaquicola della nostra terra


pierlu, ma ci hai i poteri? l'hai evocato tu antas?

ang

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