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 Cerithiopsis atalaya
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PS
Utente Senior



Regione: Friuli-Venezia Giulia


4462 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 17 aprile 2007 : 15:42:43 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Gastropoda Ordine: Famiglia: Cerithiopsidae Genere: Cerithiopsis Specie:Cerithiopsis atalaya
Ho fatto qualche prova fotografica, specialmente per quello che riguarda lo sfondo. Come "cavia" ho usato il Cerithiopsis atalaya, visto che fino ad ora non è presente sul forum.
Il risultato non mi sembra male, considerate che lo sfondo nero uniforme è così com'è venuto dalla foto, senza alcuna modifica con programmi di fotoritocco.
Cosa ne dite?

Immagine:
Cerithiopsis atalaya
229,88 KB

Immagine:
Cerithiopsis atalaya
62,65 KB

argonauta
Utente Super


Città: Guidonia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


6664 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 17 aprile 2007 : 17:28:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Stupendo!!!! Se mi permetti, per una opera davvero sopraffina inserisci una foto con i particolari della teleoconca.

Mario

Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima?
(Victor Hugo)
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


9027 Messaggi
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Inserito il - 18 aprile 2007 : 01:12:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissima,forse con un po' di luce radente si riescono ad evidenziare meglio i particolari della protoconca.
Che attrezzatura hai usato?

La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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PS
Utente Senior



Regione: Friuli-Venezia Giulia


4462 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 18 aprile 2007 : 08:34:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie a entrambi, molto gentili.
Come giustamente chiesto da Mario ho inserito anche una foto della teleoconca.

Per l’attrezzatura, non è nulla di speciale, una semplice compatta della Olympus (6 megapixcel) con l’obiettivo della macchina appoggiato sull’oculare del microscopio. Riguardo alla protoconca, purtroppo aumentando gli ingrandimenti (siamo a 40x sul microsopio) oltre alla difficoltà di mettere a fuoco, sicuramente a questi ingrandimenti la qualità ottica del mio microscopio è peggiore rispetto agli ingrandimenti minori, questa almeno è la mia opinione. Come illuminazione ho usato due faretti laterali, con luce abbastanza radente.
Come sfondo invece ho usato la parte nera che si trova all’inizio e alla fine di ogni rullino dei negativi fotografici.

Immagine:
Cerithiopsis atalaya
286,25 KB
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francesca rosati
Utente Senior


Città: Roma


1003 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 18 aprile 2007 : 08:52:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Peter:

Grazie a entrambi, molto gentili.
Come giustamente chiesto da Mario ho inserito anche una foto della teleoconca.

Per l’attrezzatura, non è nulla di speciale, una semplice compatta della Olympus (6 megapixcel) con l’obiettivo della macchina appoggiato sull’oculare del microscopio. Riguardo alla protoconca, purtroppo aumentando gli ingrandimenti (siamo a 40x sul microsopio) oltre alla difficoltà di mettere a fuoco, sicuramente a questi ingrandimenti la qualità ottica del mio microscopio è peggiore rispetto agli ingrandimenti minori, questa almeno è la mia opinione. Come illuminazione ho usato due faretti laterali, con luce abbastanza radente.
Come sfondo invece ho usato la parte nera che si trova all’inizio e alla fine di ogni rullino dei negativi fotografici.

Immagine:
Cerithiopsis atalaya
286,25 KB



Peter! hai usato dunque due faretti laterali (da quanto?? e di che tipo?) senza utilizzare la luce propria del miscroscopio?
E il decimetro come l'hai fatto? E la compatta era in automatico o in manuale?
ti faccio queste domande perchè anch'io uso sbattere l'obiettivo della compatta (Canon power shot A540) sull'oculare...
grazie in ante
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PS
Utente Senior



Regione: Friuli-Venezia Giulia


4462 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 18 aprile 2007 : 11:03:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho usato due faretti laterali con luce alogena, da 30 watt. Ancora meglio dovrebbe essere una luce fredda tipo quelle della lampade a basso consumo, che producono una luce simile a quella naturale. Niente luce propria del microscopio, però questo può cambiare in base al microscopio.
Il decimetro l’ho fatto con un programma di disegno tecnico, l’Autocad.
Per questo genere di foto uso sempre la macchina in manuale, escludendo tutti gli automatismi, cioè imposto il diaframma (chiuso almeno f/8 o superiori) e poi per trovare la luce giusta cambio il tempo di posa. Poi escludo il flash e imposto la macchina in modalità macro. Come ISO, meglio tenersi bassi, cioè 100 (io o usato questa impostazione), o meno.

Il tutto con una compatta e microscopio, se poi un giorno riuscirò a comprarmi una reflex digitale ne riparleremo, in quanto è da affrontare tutto il discorso sugli obiettivi.

Ricordarsi sempre di posizionare la conchiglia il più possibile parallela al piano del sensore della fotocamera.


Buona luce!!
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francesca rosati
Utente Senior


Città: Roma


1003 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 18 aprile 2007 : 16:59:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Peter! le prossime foto cercherò di farle seguendo queste indicazioni.
baci a tutti
f.
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francesca rosati
Utente Senior


Città: Roma


1003 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 18 aprile 2007 : 23:24:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ho preso una conchiglia a caso e ho fatto delle prove, ma l'illuminazione non va ancora. la mia macchina non va oltre f/8. E' possibile? e purtroppo lo sfondo è ancora un po' peloso...


Immagine:
Cerithiopsis atalaya
107,67 KB


Immagine:
Cerithiopsis atalaya
118,54 KB


Immagine:
Cerithiopsis atalaya
114,23 KB

Modificato da - francesca rosati in data 18 aprile 2007 23:27:02
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PS
Utente Senior



Regione: Friuli-Venezia Giulia


4462 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 19 aprile 2007 : 14:37:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Francesca, perchè dici che l'illuminazione non va ancora? La conchiglia in realtà ha un colore diverso da quello che si vede qua sul forum?

Lo sfondo direi che è abbastanza buono. Io ne ho provati tanti ed il migliore che ho trovato e quello dei negativi dei rullini. Detto questo però la cosa importante è trovare uno sfondo abbastanza uniforme e di un colore molto diverso dalla conchiglia. In questo modo con un programma di fotoritocco, non ci dovrebbero essere molte difficoltà a creare uno sfondo nero (o altro colore) uniforme.

Molte compatte digitali non vanno oltre l'f/8, perchè hanno un sensore piccolo, rispetto a quello delle reflex digitali e quindi un f/8 è già un diaframma molto chiuso che offre una buona profondità di campo. Così almeno ho capito io, se qualcuno più esperto vorrà darci qualche altra spiegazione ben venga.

Resto in attesa di altre prove!
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Mathilda
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3970 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 19 aprile 2007 : 15:41:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di francesca rosati:
... ho preso una conchiglia a caso ...


.. a parte il colore, cara Francesca, ma cos'è?

A.

"Nulla è più urgente di una giornata al mare" Ivano Fossati (ne sono convinta anch'io)
Un popolo istruito non può essere governato
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francesca rosati
Utente Senior


Città: Roma


1003 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 19 aprile 2007 : 18:03:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Mathilda:

Messaggio originario di francesca rosati:
... ho preso una conchiglia a caso ...


.. a parte il colore, cara Francesca, ma cos'è?

A.

"Nulla è più urgente di una giornata al mare" Ivano Fossati (ne sono convinta anch'io)
Un popolo istruito non può essere governato


Behh... mhmmm... è una turista... ha un permesso di soggiorno turistico... sshhh!!!
comunque per sapere esattamente come si chiami dovresti chiedere all'inesauribile Raphitoma, l'unico, vero, inimitabile PUSHER!!
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francesca rosati
Utente Senior


Città: Roma


1003 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 19 aprile 2007 : 21:23:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
i colori sono abbastanza fedeli agli originali. altro esempio:


Immagine:
Cerithiopsis atalaya
224,25 KB
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francesca rosati
Utente Senior


Città: Roma


1003 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 19 aprile 2007 : 22:29:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
questo esemplare è di 10 mm di lunghezza. Senza microscopio, ho usato una lente close up (ma non so quanto faccia differenza) e opzione macro in manuale. il rosso è l'approssimazione migliore che mi sia venuta dopo un'ora di prove. l'originale è un pelino più pallido. Forse troppa luce gialla? devo trovare altre lampadine...
TV: 1/50
AV: 8.0
ISO: 100
Che significa "distanza focale 5.8 mm" e "bilanciamento bianco: auto"?
grazie Peter!


Immagine:
Cerithiopsis atalaya
222,84 KB
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PS
Utente Senior



Regione: Friuli-Venezia Giulia


4462 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 20 aprile 2007 : 08:26:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Francesca, continua a provare e vedrai che i risultati arriveranno. Mi raccomando due cose sono molto importanti; la messa a fuoco che deve essere molto precisa e molta attenzione ai tempi di posa. Nella macro è facile fare dei micro movimenti che sono apparentemente invisibili, ma poi la foto appare poco definita.


Il bilaniamento del bianco (dal sito NITAL)
La luce che usiamo per le nostre foto cambia in continuazione durante l'arco della giornata e risente del fatto che il cielo sia nuvoloso oppure sia completamente sereno. Il cambiamento diventa ancora più marcato, poi, se passiamo dalla luce solare a quella artificiale, oppure se mescoliamo le due. I fotografi professionisti lo sanno bene, infatti dispongono di filtri e di pellicole particolari per far fronte a ogni occasione. Tuttavia le fotocamere digitali nascono per mettere chiunque nella condizione di scattare foto ben fatte e corrono in nostro soccorso con un sistema di correzione automatico della luce disponibile così da conservare i colori più naturali possibile.
In pratica è come se la macchina disponesse al proprio interno di una serie di filtri elettronici e li utilizzi automaticamente ogni volta che sia necessario, per togliere le dominanti di colore che farebbero apparire innaturale la scena inquadrata. La tecnica si chiama bilanciamento del punto di bianco perché mira a individuare gli oggetti bianchi nella scena e a farli apparire completamente neutri, senza dominanti rossastre, bluastre o giallastre che invece trasparirebbero usando l'impostazione sbagliata per il tipo di luce. Una volta che si è corretto il bianco, anche tutti gli altri colori appariranno naturali.

Lunghezza o distanza focale (dal sito NITAL)
Nel mondo fotografico, per distinguere un grandangolo da un tele o da un obiettivo normale non si usa l'angolo di visione, bensì la lunghezza focale. Quest'ultima misura in millimetri la distanza tra la superficie del sensore o pellicola e il centro della lente dell'obiettivo con il fuoco impostato all'infinito (nel caso di un obiettivo zoom che si compone di diverse lenti, se ne prende il "punto centrale" che non è necessariamente collocato al centro dell'obiettivo stesso). Le misure comunemente riconosciute e ricordate dagli addetti ai lavori si riferiscono a fotocamere con pellicole da 35 millimetri, ossia le classiche macchine fotografiche che andavano per la maggiore prima dell'avvento delle digitali. La misura di 35 mm si riferisce alla larghezza complessiva della pellicola (compresa le due strisce forate per il trascinamento).
Il fotogramma vero e proprio misura 26 x 36 millimetri, con una diagonale di 43 millimetri (potete verificarlo voi stessi guardando una qualsiasi diapositiva). Quando la lunghezza focale dell'obiettivo si avvicina alla diagonale dell'area sensibile della pellicola o del sensore si ottiene una visione normale. Quando le lunghezze sono inferiori si entra nel mondo degli obiettivi grandangolari e quando sono superiori ci si sposta nei teleobiettivi. Perciò, nel mondo della fotografia classica, quando si usa un obiettivo da 40 o 50 mm si ottiene un angolo di visione normale, quando invece se ne usa uno da 35 mm (presente in gran parte delle fotocamere compatte) si ottiene una visione leggermente grandangolare che diventa decisamente grandangolare con obiettivi da 28 e 24 mm. Sul fronte opposto, i teleobiettivi iniziano a 70 mm (idonei per i ritratti) e proseguono fino a 500 mm e oltre per le riprese a grande e gradissima distanza.
Nel mondo delle digitali i valori cambiano perché il sensore è più piccolo di un fotogramma da 24 x 36 mm (salvo che in alcune macchine di altissima risoluzione). Inoltre le macchine hanno sensori di dimensioni diverse tra loro, che variano in base alla risoluzione e alla tecnologia costruttiva; di conseguenza non è possibile creare un sistema di misura universale come nel caso delle macchine a pellicola. Per tal motivo, ogni costruttore fornisce, oltre alla misura della lunghezza focale reale del proprio obiettivo (di solito pochi millimetri), anche un valore equivalente che la paragona a ciò che si otterrebbe su una macchina con pellicola da 35 mm. Perciò quando leggete 35 – 110 mm "equivalenti a 35 mm", o qualcosa del genere, sapete che l'obiettivo zoom montato sulla vostra digitale può spaziare da una visione leggermente grandangolare a un tele.

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francesca rosati
Utente Senior


Città: Roma


1003 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 22 aprile 2007 : 16:43:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao Peter, grazie dei consigli. con due lampadine a basso consumo da 11 W i colori sono fedelissimi.


Immagine:
Cerithiopsis atalaya
131,64 KB
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