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   CORTINARIUS
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 Cortinarius pansa
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Gaspy
Utente Senior


Città: Trieste
Prov.: Trieste

Regione: Friuli-Venezia Giulia


1703 Messaggi
Micologia

Inserito il - 27 dicembre 2004 : 22:20:03 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ordine: Agaricales Famiglia: Cortinariaceae Genere: Cortinarius Specie:Cortinarius pansa
Specie: Cortinarius pansa (Fries E.M. 1818 : Fries E.M. 1832) Fries E.M. 1838
Basionimo: Agaricus pansa 1818 Obs. Myc. 2 : 67 n. 51
Sinonimi: Bulbopodium pansa (inval. c. nud.)Locquin 1977; Phlegmacium. pansa Moser 1953
Data di ritrovamento 15.10.2003 legit: ignoto
Determinatore: B. Gasparini
Note di raccolta:
Luogo di raccolta: reperito durante il Comitato scientifico di Fondo*(TN)Regole di Fondo, Comune di Fondo (TN), alt. m 1200 ca slm
Habitat: bosco misto con abete, peccio, faggio
Habitus: grande, di Phlegmacium sodo del gruppo degli Arquati.
Capp.:Ø 5-15 cm. subsferico, poi convesso. orlo regolare con cuticola spessa molto viscosa ad umido, lucida, separabile, cosparsa di macule/scaglie bruno seppia con colore di fondo giallo sovrapposto da colori rossobruni, che gli conferiscono un aspetto arancio (come nei Fulvi)più carico al disco. Verso il margine si decolora in giallo, con fibrille. biancastre
Lamelle adoato-secedenti, spesse, fitte con filo quasi liscio o lievemente ondulato. di un bel cesio-violetto tenero poi decoloranti in argillaceo ed infine rugginose.
Gambo:. lungo circa quanto il diametro pileico x 20(25) mm., tozzo, sodo, cilindrico, cesio-violetto all'apice. biancastro giallogrolo in basso, con macchie gialle.. balbo nettamente marginato dal glutine di colore rossobruno, tozzo, largo fino a 40 (45) mm. giallo nella parte superiore. bianco nella metà inferiore un po' turbinato-fitonato, ma non profondamente
veli: universale. non molto evidente, bianco giallognolo cortina molto abbondante e persistente violetto rosato pallidissimo
Carne soda compatta di col violetto (più carico all’ intersezione, poi decolorante '.verso il bianco, con macchie gialle in fondo.
Odore gradevole, gusto mite
Spore da medie a grandi amigdaliformi (talvolta sbcitriniformi) con verruche rade,grosse e piatte.
L. 10,5 9,7 12 10,5 9,7 10,5 10,5 11,2 10,7 10,5 10,5 11,2 11,2 10,5 10,5 10,5 9,7 10,5 10,5 11,2 10,7 10,5 10,5 10,5 11,2
l .6 6 6,7 6 6 6 6,3 6 6 6,7 6,7 6,7 6 6,3 6 6 6 6 6,3 6 6 6,7 6,7 6,3 6
I. 1,8 1,6 1,8 1,8 1,6 1,8 1,7 1,9 1,8 1,6 1,6 1,7 1,9 1,7 1,8 1,8 1,6 1,8 1,7 1,9 1,8 1,6 1,6 1,7 1,9
min max med scarto dev- dev+
9,7 12 10,6 0,51 10,1 11,1
6 6,7 6,2 0,30 5,9 6,5
1,6 1,9 1,7 0,10 1,6 1,8 = 10,1 – 11,1 x 5,9 – 6,5 #956;m; I = 1,6 – 1,8
Imenio: filo della lamella fertile con basidi medi, 37 – 40 #956;m, tetrasporici in palizzata con cellule sterili claviformi
Riv. pileico: Ixocute spessa, gelatinizzata, con ife terminali lunghe fino a 150 #956;m pigmentate,ife medie più brevi, 50 x 6,5 #956;m,fitte, confuse fibulate, sovente forcate o diverticolate,con pigmento giallobruno nettamente incrostante, passanti poi ad uno strato di ife più brevi e più tozze, coricate e fitte, pigmentate; ipodermio ad elementi medi poligonali.
Annotazioni: Questo Phlegmacium, raro bello, descritto per la prima volta dal Fries nelle ‘Observationes Mycologicae’ possiede dei tratti distintivi inequivocabili che. se da un lato lo accostano al C. arquatus Fr. (che ha però il cappello giallo pallido),dall’altro lo fanno apparire come un C. varius Fr. (che peraltro possiede un gambo duro e conico) cin stipite da C.glaucopus (Schff.:Fr.) Fr.. Poco sensibile agli alcali, ha tuttavia sulla cuticola una reazione che lo inquadra fra i Calochroi. La questione se il gambo possa essere (ss.Fries) o no (ss. Gilett) priva di violetto, secondo me, dipende molto dall’ instabilità dei pigmenti citoplasmatici azzurri, che si decolorano molto rapidamente; restano le caratteristiche distintive (compresa la presenza di giallo nel gambo e nella carne) che, pur nella variabilità, caratterizza la specie.

Bibliografia:
Antoine 1981 DM 45 : 22, C. (Phl.) pansa
Bidaud & al. 1994 Atl. Cort., Clé générale : 49, type de série pansa
Bigeard 1898 Ch. Saône et Loire : 144, C.
Bigeard & Guillemin 1909 Ch. Fr. 1 : 259, C. (Phl.)
Blytt 1904 Norges Hymen. : 70 (écol.), PHLEGMACIUM pansa (c. val.)
Britzelmayr 1885 Hym. Südb. 4 : 122-96, C. (Phl.) pansa, 1892 Bot. Centr. 51-1 : 6 (= n. 27 : 6-316), 1897 Bot. Centr. 71 : 54 (= 5, 367)
Derbsch & Schmitt 1987 Atl. Pilze Saarland 2 : 335, n. 501 (d), - id. -
Fries 1818 obs. myc. 2 : 67 n. 51, Agaricus pansa (basionyme), 1832 index S. M., 1838 Epicr. 1 : 264, Cortinarius (phl.) pansa1851 Monogr. 2 (Ed. 1851 et 1863) : 18 n. 29, 1874 Hym. Eur. : 344 n. 32, 1880 Ic. Sel. Hym. 2 : 44 n. CCCXCII
Gillet 1874 Hymen. : 464 n. 24, ss. Ricken, - id. -,
Henry 1943 Suppl. Rev. Myc. 8-2 (1-8-43) [ n° 18: 9 et 47 = ss. Ricken ], [ n° 75: 20 et 51 = ss. Fries], C. (Phl.)
Karsten 1878 Symb. ad myc. Fenn. 4 ; Medd. Soc. F. Fl. Fenn. 2 : 176 (N), C. (Phl.) pansa
Killermann 1929 D.Z.f.P. : 150, Phl. pansa, 1930 D.Z.f.P. : 36,
Kreisel 1987 Pilzflora D.D.R. : 70 (écol.), C. (Phl.)
Krieglsteiner 1982 Beih. Zeitsch f. Myk. (48) 1 : 50, 1991 Verbreit. der Grosspilze Deutsch. 1 Blättp. : n. 0673 (chorolog.)
Kung Werner 1956 Bull. suisse 54-2 (= Fev.) : 27, Phl. pansa
Locquin 1977 Fl. myc. 3 : 80, Bulbopodium pansa (c. nud.)
Massee 1893 Brit. fung. flora 2 : 116, C. (Phl.)
Michael & Hennig 1967 Handb. f. Pilzfr. 4 : 243, n. 172, Phl.
Migula 1912 Krypto. fl. 3-2-2 : 505, C. (Phl.)
Moënne-Loccoz & Reumaux 1991 Atl. Cort. 3 : Fiche 119
Moser 1951 Sydowia 5 (3-6) : 518 (clé), 1952 Sydowia 6 (1-4) : 56 (d) ss. Fries, 1953 K.Kf. : 178, Phl. pansa; 1955 K.Kf. : 2081960 Gatt. Phl. (paru 1961) : 17 (N), 186 n. 62 (clé), 190 (d), 397 (clé), 1967 K.Kf. : 293, C. (Phl.) ; 1978 (1978 et 1983) K.Kf. : 366
Oertel & Laber 1986 Zeit. f. Mykol. 52-1 : 142 (d, chim.), 152 (sp.) - id. -
Orton 1955 Cort. 1 n. 47: 13 (clé), 19 (clé), 40 (d), 77 (N), C. (Phl.)
Petersen 1983 Mycotaxon 17 : 101 (nomenclat.)
Quélet 1888 Fl. myc. : 115, C. (Phl.)
Ricken 1912 Blätterpilze : 132 n. 447, 1918 Vademecum : 84 n.
Saccardo 1887 Syll. fung. 5 : 901 n. 41, 1901 Syll. fung. 15 : 30
Schäffer Jul. 1949 D.Z.f.P. 2 ( Febr.) : 15 n. 17, pansa ss. Shaeffer
Schmid & Heckel 1985 Nat. Park. Berch. 8 : 168 (écol.), 168 Abb 83 (sp.), 1988 Nat. Park. Berch. 15 : 98 (mycorrh.)
Schumacher 1803 Enumeratio plant. Saellandiae crescent 2 : 332, AG. pachypus (nec Holm.) (sec Petersen)
Secrétan 1833 Mycogr. 1 : 188 n. 180, Ag. pachypus (sec. Fries 1838)
Trescol 1992 (1992-2000) Cort. 1-5 et Dess. 1-10 n°255 Cort. 1 : 46 ; Cort. 3 clé 120:64, 205:118 ; Dess.2.n°255 ; C.pansa Fr.
Velenovsky 1921 C. H. : 409, Phl.
Winter 1884 Rabenhorst's Krypt.-fl. Pilze 1 : 614 n° 1520, C. (Phl.)
Iconografie
Antoine 1981 DM 45 : pl. 10
Bidaud & al. 1994 Atl. Cort., Clé générale : 49(carp.,sp)
Britzelmayr 1885 Atl. T. 343, F. 16 = ss. Secrétan; 1897 Atl. T. 425 f. 370 = ss. Fries, non Secrétan
Darimont 1937 Fl. myc. Hte et Moy. Belg. : Pl. 18
Fries 1880 Ic. sel. Hym. : Pl. 145-3
Gillet 1889 Champ. Fr. : Pl. 242 (Tabl. 1898) ss. Henry, Moser, Orton (peut-être rufoviolaceus Henry ?) = Pl. 307 (Tabl. 1890)
Locquin 1977 Fl. myc. 4 : Pl. XLII
Michael & Hennig 1967 Handb. f. Pilzfr. 4 : 243 n. 172
Moënne-Loccoz & Reumaux 1991 Atl. Cort. 3 : Pl.64
Moser 1960 Gatt. Phl. (paru 1961) : Atl. XIX-108 + B-68 (sp.)



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Cortinarius pansa
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B.Gasparini

Modificato da - Andrea in Data 13 gennaio 2009 16:50:41

verna
Utente Senior


Città: sant'agata militello
Prov.: Messina

Regione: Sicilia


1501 Messaggi
Micologia

Inserito il - 28 dicembre 2004 : 13:09:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che lezione magistrale!
Grazie Bruno.
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Gaspy
Utente Senior


Città: Trieste
Prov.: Trieste

Regione: Friuli-Venezia Giulia


1703 Messaggi
Micologia

Inserito il - 28 dicembre 2004 : 20:39:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nella descrizione ho omesso la reazione al KOH che è rosso porpora.
I Calochroi hanno almeno in buna parte una reazione viva agli alcali. Non sempre la reazione è in tutte le parti, perciò è prudente testare (brutta,ma efficace parola)le varie parti, cuticola, carne lamelle,base del gambo.Esistono Calochroi senza reazione, e si riconoscono per somiglianza al C.calochrous.
La reazione nei Calochroi (in altri gruppi deriva da altri pigmenti)è dovuta alle sodagnitine, che sono dei tetraterpenoidi derivanti dalla sintesi del metabolita primario dell' acido mevalonico (se la memoria non m'inganna).
Penso così di essermi scusato dell'omissione!!
Ciao a tutti
Gaspy
P.S. Il fatto che funghi imparentati tra di loro possano avere reazioni relativamente diverse o assenti, dipende con tutta probabilità dall' evoluzione biologica, per cui alcuni pigmenti non vengono più pprodotti o possomo essere abbinati ad alti di nuova formazione e provenienza.

B.Gasparini


Modificato da - verna in data 30 dicembre 2004 07:59:07
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