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 LA NATURA NELLE TRADIZIONI
 L'amico ramarro
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Danius
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Flora e Fauna

Inserito il - 20 maggio 2015 : 00:03:14 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Che sia l'amico, o il guardiano dell'uomo, in molte tradizioni locali italiane, il ramarro è un accanito difensore della nostra specie, se non gli si fa perdere la pazienza ovviamente.
Secondo la tradizione romagnola, c'era una raccomandazione, " E mar tenl a man dreta, c'ut fes-cia intl' urecia", ovvero tieni il ramarro alla tua destra, perchè ti fischia nell'orecchia. Questo fischio sarebbe l'avvertimento che il ramarro lancia all'imprudente addormentato, a bocca aperta , con una biscia che chiaramente non vede l'ora di infilarsi giù per l'esofago del malcapitato. Sempre al ramarro è attribuita, e qui magari c'è del vero, una spiccata antipatia per le vipere, attaccate senza pietà, ma per la solita benevolenza verso la nostra specie. Il ramarro poi andrebbe a curarsi con una speciale erba, in seguito utilizzata anche dagli umani.
Un guardiano, che ha insegnato qualcosa... da dove può nascere questa idea?

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L''amico ramarro
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Chi sa vivere in armonia con la Natura sa vivere davvero

Forest
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Inserito il - 20 maggio 2015 : 14:10:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ci potrebbe essere qualche collegamento con le antiche fiabe in cui figura un drago custode…


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Danius
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Flora e Fauna

Inserito il - 20 maggio 2015 : 17:22:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
O con una figura totemica?

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Forest
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Inserito il - 20 maggio 2015 : 17:25:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il fatto che "insegni agli esseri umani" ricorda assai stranamente le leggende sul cosiddetto "uomo selvatico", ma chiaramente la differenza tra le due figure è molto grande. Ci devo pensare…


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Barbaxx
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Flora e Fauna

Inserito il - 23 maggio 2015 : 02:36:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In Friuli il ramarro si chiama "sborf", cioè "spruzzo". La bestiola avrebbe tolto una spina dal piede della Madonna e sarebbe rimasta spruzzata del suo sangue... che evidentemente era "sangue blu". Di qui il bel colore della gola della bestiola.

La storia è tra i racconti popolari friulani editi da Dolfo Zorzut col titolo Sot la nape. I racconti del popolo friulano (molteplici edizioni, a partire dal 1921). Non ricordo altri particolari, è una lettura di molti anni fa e in questo momento non ho il volume con me.
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Danius
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3056 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 23 maggio 2015 : 16:46:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Fantastico! Francamente non mi aspettavo tutta quest'attenzione per il ramarro nel Folklore.
Anche a me sono venute in mente le Anguane e l'Omo selvadego, però con i ramarri di antropomorfo non abbiamo nulla, boh

Chi sa vivere in armonia con la Natura sa vivere davvero
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Barbaxx
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6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 agosto 2015 : 18:28:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho recuperato la storia popolare friulana raccolta e rinarrata negli anni '20 dall'etnografo goriziano Dolfo Zorzùt. Incollo le foto, per chi se la cava col friulano.

Per gli altri - perdonatemi, non ho il tempo di copiare il testo friulano né di fare una traduzione letterale - predispongo questo riassunto che giocoforza sarà meno poetico dell'originale (il quale, pur di sicura origine etnografica, è stato senz'altro un poco romanzato). Il dialetto fa pensare alla bassa pianura friulana, sicuramente ad Est del Tagliamento.

Il ramarro (El sborf)

La Madonna fugge, col Bambino in braccio, inseguita dai soldati di Erode, quando saltando un ruscello secco le si infila una lunga spina nel piede. Cade e non riesce più a camminare, non riesce a togliersela e invoca l'aiuto del Signore.

Arriva allora il ramarro, che facendo forza con le zampette le sfila la spina, il sangue verde [sic] della Madonna lo spruzza, il ramarro tira fuori la lingua e con essa chiude la ferita, che guarisce immediatamente.

Maria (con il tacito assenso del bambin Gesù) benedice la bestiola togliendole il veleno per cui precedentemente era temuta e dichiarando che d'ora in poi diventerà un animale di grande bellezza... e di un colore verde brillante.

E per averlo spruzzato - in friulano "sborfât" col proprio sangue, la Madonna annuncia che il nome del ramarro sarà "sborf", che in friulano vuole dire "spruzzo", e dichiara che tutti vorranno bene a questa bestiola, che avrà pure la facoltà di annunciare la pioggia.

Naturalmente l'intervento del ramarro è essenziale per salvare Madonna e Bambino: rimessasi a correre, Maria trova un nascondiglio.

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Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
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Barbaxx
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Flora e Fauna

Inserito il - 10 agosto 2015 : 18:29:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non so se corrisponda al vero che il ramarro annunci la pioggia; secondo me potrebbe esserci qualche confusione con la salamandra... ad ogni modo il racconto è sicuramente riferito al ramarro, per il nome, sborf, e per l'inconfondibile colore verde.

Barbaxx

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