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 Chondrina avenacea lessinica?
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SnailBrianza
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Flora e Fauna

Inserito il - 15 maggio 2015 : 19:17:58 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Nell'orrido di Valsorda, Lessini, ho trovato delle Chondrine molto piccole (da 5 a 6 mm), mentre un esemplare l'ho trovato più a monte in zona aperta ed era decisamente più grande (8 mm). Io penso che sono tutte e due della stessa specie, solo che vorrei sapere se potrebbe essere la sottospecie Chondrina avenacea lessinica o qualche forma nana di Chondrina megacheilos avenoides.
Questi sono le Chondrine che ho trovato sui Lessini:

Chondrina avenacea lessinica?


Ciao
Vittorio


"Non affermo niente; ma mi contento di credere che ci sono più cose possibili di quanto si pensi." (Voltaire)

Subpoto
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Inserito il - 15 maggio 2015 : 19:35:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Queste sono le notizie che ci ha lasciato Adami sulla varietà lessinica:


"L'altra varietà che si trova accidentalmente in molte
località ed è frequente a Breonio è quella, che nella mia
collezione distinguo col nome di var. Lessinica.
Elongata, fusca, apertura irregulariter subangulata,
indentata, Anf. 8-10, Long. 8-11 mm. Lai. 2 y, mm.
Si distingue per la forma assai allungata, color più fosco,
semilucente, coll' apertura coi margini acuti e irregolarmente
più o meno angolata alla base senza alcuna plica o callosità
e solo qualche volta se ne vede alcuna appena rudimentale."


si può cominciare da qui.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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SnailBrianza
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Flora e Fauna

Inserito il - 15 maggio 2015 : 21:08:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se ho ben capito la lessinica non ha dentatura e gli esemplari che ho trovato hanno delle pliche ben evidenti. La località dei miei ritrovamenti non sono molto lontano da Breonio e trovo molto strano che possano vivere due sottospecie in uno stesso areale e questo mi farebbe pensare che probabilmente la lessinica sarebbe una specie a se.

Ciao
Vittorio


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SnailBrianza
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Flora e Fauna

Inserito il - 15 maggio 2015 : 23:19:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In rete ho trovato sul sito di Guido Poppe una probabile Chondrina avenacea lessinica da Breonio (locus typicus) e mi sembra che è identica alle mie:QUI
Adami nella descrizione parla di un'altra forma per i Lessini, la forma pliculata affine per somiglianza alla megacheilos che corrisponde al mio ritrovamento.
Mi è sorto il dubbio che la popolazione di Breonio che aveva individuato Adami e qualche ritrovamento sparso nei Lessini, era riferito ad esemplari giovani con il labbro non ancora formato e questo spiega l'apertura angolosa con i margini acuti e l'assenza di pliche.

Chondrina avenacea lessinica?

Chondrina avenacea lessinica?

Altra ipotesi è che l'assenza di pliche era un carattere comparso solo in un ristretto periodo e poi regredito e scomparso definitivamente. La nuova Chondrina megacheilos frassineana recentemente descritta da Nardi ad esempio ha la caratteristica di avere dei piccoli denti sul margine interno del labbro, carattere che ho riscontrato ben evidente l'anno dopo alla sua pubblicazione ma dopo due anni, tornando sul posto, ho trovato molti esemplari privi di questa microdentatura.

Vittorio



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Subpoto
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Inserito il - 16 maggio 2015 : 11:56:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Studiare le Chondrine è uno dei problemi più ardui, si tratta di popolazioni con scarsissima mobilità con esemplari nella maggior parte afallici che si riproducono per partenogenesi e vivono per innumerevoli generazioni sulla stessa roccia.
Tutte queste cause favoriscono delle apprezzabili differenze anche in popolazioni vicine.
L'altra forma descritta nei Lessini dall'Adami è una forma di alta quota, la trovò dai 1600 m in su ed era molto simile alla popolazione della cima del monte Baldo.
Qui oltre i problemi prima accennati si aggiunge una separazione di quota che durante le alternanze glaciali ed interglaciali può aver causato una separazione delle forme di alta quota, un caso simile a quello dei Chilostoma delle Grigne che conosci molto bene.
Anche in questo caso è molto difficile stabilire se tra la popolazione di quota dei Lessini vi sia stata una separazione di tipo insulare dovuta ad un interglaciale che ha permesso la sopravvivenza di esemplari costulati solo in quota oppure un fenomeno di convergenza che ha creato forme simili in condizioni ambientale simili, qui solo la genetica potrebbe dare delle indicazioni.
Per la dentatura penso che hai completamente ragione, sicuramente si accentua con l'età come si vede nei due esemplari che hai postato, ed anche la bocca è più subangolosa nel giovane, quello che no torna molto sono le misure indicate dall'Adami di 8/11 mm, l'esemplare grande odierno corrisponde al minimo indicato in letteratura.



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Sandro
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fern
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Flora e Fauna

Inserito il - 16 maggio 2015 : 14:10:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A Breonio (v. qui) ho trovato effettivamente delle Chondrina che corrispondono alla descrizione della var. lessinica, ma insieme ad altre ben munite di pliche e l'idea che mi sono fatto è la stessa di Vittorio, cioè che si tratti individui non ancora sviluppati, oppure di varianti individuali. Aggiungo che io sulle pliche di queste piccoline mi perdo ...

Avevo preferito non parlarne per evitare fenomeni di "raccoglionismo", come ci rammenta il sito di Poppe, anche se poi chiunque può reperire in rete tutte le notizie che di cui ha bisogno.
Non vorrei mai che Solatopupa guidonii si sia estinta all'Elba (v. qui) perché era stata chiamata con un altro nome.

fern
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Subpoto
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Inserito il - 16 maggio 2015 : 15:41:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Hai le misure delle Chondrina di Breonio?



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Sandro
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fern
Utente Senior

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Flora e Fauna

Inserito il - 06 maggio 2019 : 09:54:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Riprendo questa discussione innanzitutto perché, scorrendo la checklist di Bank e Neubert (2017) ho notato una cosa strana:
- Ch. avenacea lessinica, Adami 1885 è elencata come sottospecie valida (come nella nostra Checklist del 1995), e tuttavia ...
- ... fra i sinonimi di Ch. megacheilos avenacea si trova "? lessinica Adami 1886"

L'incongruenza è doppia: per la sinonimia che contraddice lo status di buona sottospecie e per la diversità delle date.

Il taxon in questione è stato pubblicato da G.B. Adami nel "Bullettino" N.11 del 1885 ma gli ultimi fascicoli (14°-17°) sono stati stampati nel 1886. Neanche a farlo apposta l'articolo di Adami (Novità malacologiche recenti) inizia nel fasc. 13 del 1885 e termina nel fasc. 17 del 1886. In particolare la "Pupa avenacea var. lessinica" si trova nel fasc. 14, quindi la data corretta è 1886.

La sinonimia è molto interessante e mi era sfuggita pur essendo stata presentata nel forum già nel 2005 da Clemens. Oltretutto ricordo che Vittorio aveva trovato solo Ch. megacheilos in Valpolicella.

L'altro motivo per rispolverare la discussione è che ho trovato l'importante lavoro di Gittenberger: Beiträge zur Kenntnis der Pupillacea: III Chondrininae, del 1973, in cui si suggerisce per la prima volta questa sinonimia:
? Pupa avenacea var. lessinica G. Β. Adami, 1885, Bull. Soc. Malac. I tal., 11: 222 (nov. syn.). Locus typicus: Breónio, Verona, Italien

Tuttavia non la elimina dalla lista:
"Pupa avenacea var. lessinica G.B. Adami, 1885, potrebbe essere stata descritta sulla base di una malformazione priva di dentatura. Viene elencata "con riserva" (trad. mia)

A quanto pare tutti quelli che si sono interessati della questione siano giunti più o meno alla stessa conclusione: cioè che dovrebbe trattarsi di variazioni individuali prive di valore sistematico.

fern
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