|
|
|
Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
|
|
|
Autore |
Discussione |
|
ninux
Utente Junior
Città: Roma
42 Messaggi Tutti i Forum |
|
baudino
Moderatore
Città: Robilante
Prov.: Cuneo
Regione: Piemonte
3969 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 03 agosto 2014 : 20:24:35
|
E' una Commelina communis L. (Commelinaceae), pianta originaria dell'Asia temperata, dalla Georgia a Taiwan, naturalizzata altrove e diffusamente coltivata |
bruno |
|
|
ninux
Utente Junior
Città: Roma
42 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 agosto 2014 : 19:53:58
|
| Messaggio originario di baudino:
E' una Commelina communis L. (Commelinaceae), pianta originaria dell'Asia temperata, dalla Georgia a Taiwan, naturalizzata altrove e diffusamente coltivata
|
Grazie Bruno, sempre tempestivo e informato. Hai scritto "coltivata", perché si coltiva pure qui? Solo a scopo ornamentale? Chissà come è finita sul mio balcone. |
|
|
|
baudino
Moderatore
Città: Robilante
Prov.: Cuneo
Regione: Piemonte
3969 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 agosto 2014 : 09:59:02
|
In Italia la Commelina communis L.risulta coltivata a fini ornamentali a partire dal 1700. Pietro Romualdo Pirotta la segnala però nel 1890 in Lomellina come già abbondantemente naturalizzata. E' pianta invasiva nelle risaie del vercellese dove riduce la biodiversità delle comunità vegetali in cui si insedia. Per quanto riguarda gli usi...: Un importante link agli usi della C. communis L. lo trovi qui: Link
Comunque, anche nel caso tu avessi difficoltà con l'inglese, provo a farne una breve e sintetica esposizione in questo post:
In Cina ed in India è usata come pianta foraggiera.
E' considerata dalla medicina tradizionale cinese, coreana e giapponese pianta dalle proprietà antipiretiche, antiinfiammatorie e diuretiche. E' usata tradizionalmente nel trattamento sintomatico di faringiti, laringiti e tonsilliti. Recentemente, studi condotti presso la He'nan University of Traditional Chinese Medicine a Zhengzhou hanno permesso di identificare almeno 5 composti attivi di cui uno, l'acido p-hydroxycinnamico dimostra proprietà antibatteriche mentre un secondo, il D-mannitolo, è attivo contro la tosse. Altri studi, questa volta condotti in Corea del Sud ed in Giappone hanno evidenziato gli effetti ipoglicemizzanti e antiossidanti di estratti acquosi della pianta potenzialmente utili nel trattamento del diabete non insulino dipendente. (In Corea decotti di C. communis venivano d'altra parte già tradizionalmente impiegati nel trattamento del diabete). Studi più recenti condotti presso l'Hubei College of Traditional Chinese Medicine a Wuhan hanno infine dimostrato in vivo ed in vitro un'attività anti-influenzale degli alcaloidi estratti da C. communis.
La C. communis è inoltre un importante organismo modello negli studi di fisiologia vegetale, per esempio nello studio dei meccanismi di apertura e chiusura degli stomi e dello sviluppo della pigmentazione.
Data la facilità con cui si riesce a staccare dalla faccia superiore delle foglie (epidermal Peels)uno strato epidermico che ha lo spessore di una sola cellula la C. communis è molto usata a scopi didattici nei laboratori di Biologia e di Fisiologia Vegetale.
Infine in Giappone, nella prefettura di Shiga, una varietà di C. communis la Commelina communis var. ludens che ha petali di dimensioni relativamente maggiori è coltivata per ricavarne un pigmento blu (aigami o aobanagami o tsuyukusairo) che viene impiegato nella colorazione di una carta tradizionale giapponese chiamata boshigami o aigami. Il pigmento, composto principalmente di malonil-abowanina, era estesamente usato nei secoli 18° e 19° nella xilografia giapponese anche da artisti famosi dell'epoca. Ma, data la sua instabilità e la sua tendenza a scolorire in pochi mesi, il suo uso fu abbandonato e sostituito con il molto più stabile blu di Prussia di importazione dall'Europa.
|
bruno |
|
|
|
Discussione |
|
|
|
Natura Mediterraneo |
© 2003-2024 Natura Mediterraneo |
|
|
Leps.it | Herp.it | Lynkos.net
|