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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Maurizio Gazzaniga
Utente Senior
Città: Borgarello
Prov.: Pavia
2838 Messaggi Flora e Fauna |
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tecameba
Utente Senior
Città: montecatini terme
Prov.: Pistoia
Regione: Toscana
903 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 maggio 2014 : 12:48:03
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GENIALE!!
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Franco Link
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Maurizio Gazzaniga
Utente Senior
Città: Borgarello
Prov.: Pavia
2838 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 maggio 2014 : 09:27:11
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Grazie Franco. |
Maurizio
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Guido Gherlenda
Utente Senior
Città: Oderzo
Prov.: Treviso
Regione: Veneto
2066 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 maggio 2014 : 09:41:04
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Ci mancava solo: | soprattutto se avete una certa età |
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Guido Gherlenda 45°46'38.85"N 12°28'59.46"E |
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Maurizio Gazzaniga
Utente Senior
Città: Borgarello
Prov.: Pavia
2838 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 maggio 2014 : 11:06:03
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Quando ero studente, intorno ai vent'anni non ne ero parassitato, ora si.
Comunque il club è aperto, se vuoi entrarci devi sapere |
Maurizio
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alessioo
Utente V.I.P.
Città: Trezzano Rosa
246 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 maggio 2014 : 18:52:14
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pazzesco, sto pensando di smettere di fare microscopia :-) una domanda : che tecnica di prelievo hai usato ? ciao Alessio |
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Maurizio Gazzaniga
Utente Senior
Città: Borgarello
Prov.: Pavia
2838 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 maggio 2014 : 10:24:01
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La più alta concentrazione di questo ectoparassita si verifica in quelle zone corporee dove le ghiandole sebacee sono numerose e si ha un abbondante produzione di sebo (pieghe naso-labiali, naso, fronte, regioni periorali). Quindi è qui che va cercato.
Il metodo che ho utilizzato l'avevo appreso molti anni fa al corso di Parassitologia. Ovviamente ve ne sono altri, ma io considero questo il più adatto a scopi didattici come i nostri.
Il momento migliore per catturare questi ectoparassiti è la notte quando risulta più facile che si spostino lentamente sulla pelle. Tuttavia si può tranquillamente cercare di catturarne un qualche esemplare anche di giorno, sebbene questo possa comportare molti tentativi andati a vuoto. Indipendentemente comunque dall’ora del prelievo, occorre tagliare un pezzo di nastro adesivo trasparente lungo qualche centimetro ed applicarlo sulla pelle (non lavata da diverse ore) premendo bene. Dopo qualche secondo lo si può togliere e posizionare direttamente su di un vetrino portaoggetti preventivamente ben pulito e sgrassato. Nel farlo, almeno inizialmente, non premete troppo rischiereste di danneggiare il campione. A questo punto, dopo aver messo il vetrino al microscopio iniziate ad osservare il campione con un obiettivo da 5x o 10x sistematicamente da sinistra a destra (o viceversa) ed una volta percorsa l’intera lunghezza del nastro salite o scendete (a seconda di dove vi siete posizionati) e ripetete sino a raggiungere il bordo opposto. Per non confondersi e saltare qualche zona, inizialmente, fate in modo di vedere uno spigolo del nastro adesivo. Le prime volte è meglio usare un obiettivo da 10x di modo da riuscire ad individuare meglio la caratteristica sagoma di questi acari. Poi, eventualmente , si può anche utilizzare l’obiettivo da 5x che consente di trovare gli esemplari molto più rapidamente. Una volta trovatone uno potete osservarlo con un obiettivo da 20x o anche da 40x. In quest’ultimo caso sarebbe meglio premere leggermente il nastro adesivo sul portaoggetti di modo da far si che il campione possa occupare, per quanto possibile, un unico piano di fuoco, soprattutto se volete fotografarlo. Attenzione però a non premere troppo: correreste il rischio di rovinare irreparabilmente il campione. |
Maurizio
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