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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 GEOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 una frana particolare
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 17 maggio 2014 : 20:10:42 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Un mio amico mi ha inviato la foto di questa frana piuttosto particolare;

a sinistra, poco sopra del punto da cui è stata scattata la foto, si trova la nicchia di distacco di uno scorrimento rotazionale;

l’accumulo è scivolato in blocco, senza disarticolarsi, fino in fondo al pendio, bloccandosi in corrispondenza dell’abitazione; si vedono ancora, in posizione quasi vitale, gli alberi e la vegetazione innestati sul blocco;

se si osserva bene la superficie di scorrimento (anche in primo piano a sinistra), si vede ancora la vegetazione erbacea che non è stata asportata ma solo piegata, nonostante siano transitati sopra varie decine di tonnellate di massa terrosa;

la superficie non è né di accumulo, né erosiva: la “zattera” deve aver scivolato su un cuscino fluido di acqua e fango con minimo attrito (flusso fluidificato). I proprietari della casa in fondo hanno assistito all’evento, svoltosi in pochi minuti…

Buona serata

Immagine:
una frana particolare
194,37 KB

maurizio
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“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)

k3kk091
Utente V.I.P.

Città: cosenza
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Inserito il - 18 maggio 2014 : 16:55:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Maurizio.. sto facendo la tesi su un fenomeno simile.. scorrimento traslazionale son successivo crollo di blocchi..

Francesco L.
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 19 maggio 2014 : 21:36:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao francesco,

da quale punto di vista devi affrontare il problema? Geologico-geotecnico? Geomorfologico? Se non ci sono problemi potresti allegare qualche immagine, così ci ragioniamo un po’;
in ogni caso, in bocca al lupo e buon lavoro!

buona serata

maurizio
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k3kk091
Utente V.I.P.

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Inserito il - 20 maggio 2014 : 16:02:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Maurizio per la disponibilità. lo studio consiste nella caratterizzazione geotecnica del terreno.. sopratutto dal punto di vista sismico.. infatti sono state fatte 2 MASW e 4 prospezioni sismiche, utili per la caratterizzazione del sottosuolo. infatti la categoria del terreno è S2. Poi è stato fatto un rilievo geomeccanico e 4 compressioni monoassiali, rispettivamente lungo la corona di frana, lungo il fianco sinistro, lungo il fianco destro e infine alla base della frana. Questa sera allego un immagine del movimento :)

Francesco L.
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k3kk091
Utente V.I.P.

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Inserito il - 23 maggio 2014 : 09:37:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao Maurizio, di seguito ti allego la foto come ti ho detto..
Immagine:
una frana particolare
136,08 KB

Francesco L.
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 23 maggio 2014 : 22:48:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao francesco,

è importante fare un’analisi dello stato fessurativo dell’ammasso (cosa che probabilmente già hai fatto); in questo tipo di frane la superficie di scorrimento corrisponde in genere a superfici preesistenti (fratture o, come in questo caso, superfici di strato); questa analisi è fondamentale per studiare il distacco di blocchi associato;
le fratture secondo la pendenza del versante potrebbero essere state importanti nel delimitare la frana, e questo spiegherebbe eventualmente il suo scarso sviluppo laterale;

in effetti la larghezza della frana sembra insolitamente ridotta per uno scorrimento traslazionale; è così? Oppure anche la parte vegetata a sinistra è parte del corpo di frana, la cui nicchia di distacco continua pertanto molto più a sinistra in cima al versante?

se è noto il periodo in cui l’evento si è verificato, sarebbe importante confrontare la situazione idrologica locale, nell’intorno temporale dell’evento, con quelle che statisticamente determinato l’innesco e/o la riattivazione di frane. Oppure pensate si sia verificata in corrispondenza di qualche sisma?

Buona serata

maurizio
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k3kk091
Utente V.I.P.

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Inserito il - 24 maggio 2014 : 08:33:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Maurizio.. praticamente l'area è caratterizzata da scisti biotitici molto fratturati.. e attraverso le analisi sismiche abbiamo ottenuti 4 sismostrati.. scisti fratturati e alterati.. inoltre facendo il rilievo geomeccanico (4 stazioni) si sono ottenute famiglia di discontinuità legate a diaclasi tettoniche ma soprattutto a scistosità.. come hai detto tu c'è la presenza di fessure (soprattutto a sinistra della nicchia). L'ammasso comunque è scadente.
La vegetazione non è interessata dalla frana ed inoltre, si è verificato ciò a causa del distacco delle gabbionate di protezione.
L'evento si è verificato a febbraio 2014 e, non ci.sono stati eventi sismici di recente.
Inoltre non è interessata dal rischio idrologico perché, i 2 fiumi principali sono.distanti. infatti l'area di studii è un versante delimitato dalla strada provinciale 10

Francesco L.
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 25 maggio 2014 : 09:36:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di k3kk091:

Inoltre non è interessata dal rischio idrologico perché, i 2 fiumi principali sono.distanti. infatti l'area di studii è un versante delimitato dalla strada provinciale 10

Ciao francesco,
mi riferivo alla piovosità: spesso l’analisi dei dati evidenzia che questa variabile idrologica ha superato il valore soglia statisticamente significativo per l’innesco o la riattivazione di quella tipologia franosa (causata dall’incremento delle pressioni interstiziali neutre sulla superficie di scorrimento); l’acqua è quasi sempre il “gran nemico” da combattere nella stabilità dei versanti; c’è una sterminata bibliografia in merito alle piogge come “triggering factor” sulle frane, vedi ad esempio qui Link

Messaggio originario di k3kk091:

La vegetazione non è interessata dalla frana ed inoltre, si è verificato ciò a causa del distacco delle gabbionate di protezione.


non mi meraviglierei se le variazioni morfologiche per la sistemazione della sede stradale sulla spianata sovrastante si siano tradotte o in un sovraccarico localizzato lungo il pendio (incremento delle tensioni tangenziali) o in una variazione della situazione idraulica con effetti del primo tipo (diminuzione della resistenza tangenziale); in ogni caso, essendosi verificata una rapida transizione tra due stadi di equilibrio, è probabile che sia intervenuta una “causa perturbatrice” (naturale o artificiale) ben individuabile;

potrebbe essere utile verificare (anche da mappe google) la morfologia precedente al franamento, per accertarsi che non si tratti della riattivazione di una vecchia frana (poco probabile a mio avviso);

allega altre foto

buona giornata

maurizio
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k3kk091
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Inserito il - 26 maggio 2014 : 09:28:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Buon giorno Maurizio.. provo ad allegare appena possibile anche la carta geomorfologica.. devo riguardare un po il problema della piovosità..

Francesco L.
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k3kk091
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Inserito il - 30 maggio 2014 : 10:02:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Buon giorno Maurizio.. la frana si è verificata a causa dell'elevata fratturazione e alterazione degli scisti biotitici e degli gneiss e, a causa dell'acclività della frana. Infatti, il bedrock attraverso le MASW risulta essere a circa 21 m. Che tipo di foto vorresti allegata?

Francesco L.
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 31 maggio 2014 : 16:34:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di k3kk091:

Buon giorno Maurizio.. la frana si è verificata a causa dell'elevata fratturazione e alterazione degli scisti biotitici e degli gneiss e, a causa dell'acclività della frana. Infatti, il bedrock attraverso le MASW risulta essere a circa 21 m.?


Ciao francesco,
quelle che descrivi sono condizioni dell’ammasso (fratturazione) e morfologiche (acclività del pendio) predisponenti al movimento, ma non lo scatenano;

Immagine:
una frana particolare
98,55 KB

Messaggio originario di k3kk091:

Che tipo di foto vorresti allegata?


potrebbero essere utili foto più dettagliate della nicchia di distacco, visioni frontali del versante più sintetiche e anche un’immagine google;

piccolo anedotto personale che descrive quanto l’equilibrio possa essere “instabile”: nel 1988 ci trovavamo (io e il mio compagno-amico di tesi Stefano), alla sommità di un crinale in cui affioravano, in una situazione molto simile alla tua, calcareniti massicce intervallate a marne argillose; il mio amico si appoggia con una mano al pinnacolo sommitale calcarenitico a franapoggio (un blocco prismatico di 5m di lato circa); questo scorre, con un movimento sordo e tra la paura/incredulità di entrambi, di buoni 20 cm lungo il pendio per arrestarsi subito dopo…

buona giornata a tutti

maurizio
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k3kk091
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Inserito il - 31 maggio 2014 : 17:03:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si si Maurizio.. la fratturazione e l'acclività contribuiscono al movimento.. dai provo ad allegarti una foto della nicchia di distacco.. e qui è stato fatto anche un rilievo geomeccanico.. gli strati risultano essere a franapoggio.. buona giornata e grazie dei chiarimenti :)

Francesco L.
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k3kk091
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Inserito il - 31 maggio 2014 : 18:32:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ecco Maurizio.. questa è la foto della nicchia di distacco.. come puoi vedere in basso si osserva la superficie di traslazione
Immagine:
una frana particolare
135,01 KB

Francesco L.
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k3kk091
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Inserito il - 31 maggio 2014 : 18:34:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa invece è una foto presa da google earth..
Immagine:
una frana particolare
123,17 KB

Francesco L.
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 01 giugno 2014 : 10:20:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
è per caso quella la zona della nicchia di distacco?

Immagine:
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123,8 KB

maurizio
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Inserito il - 01 giugno 2014 : 14:36:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si si Maurizio :) adesso sto facendo le ciclografiche con stereonet

Francesco L.
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 02 giugno 2014 : 09:35:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L’immagine google è precedente al franamento del febbraio 2014? Se così fosse, appare evidente dall’immagine satellitare che il distacco sia avvenuto in una parte del crinale già in attivo arretramento per franamenti della stessa tipologia; la mancanza di vegetazione arborea nella striscia di versante corrispondente alla larghezza della nicchia potrebbe essere legata allo stato di attività della forma;
cos’è quella struttura che si vede alla base del versante in frana sulla sede stradale della provinciale? (paramassi, deviazione/restringimento della sede stradale?); potrebbe essere legata alla frana stessa;

la tua frana sembra presentare molte delle condizioni che caratterizzano le cosiddette “plane failure” (rotture planari) di Hoek e Bray; forse già la conosci: si tratta di una classificazione basata sulle caratteristiche della superficie di rottura e che può essere considerata come un approfondimento geotecnico della normale classificazione delle frane.

buona giornata

maurizio
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Inserito il - 02 giugno 2014 : 09:53:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Buon giorno Maurizio.. intendi la striscia nera sulla SP? Credo che ovviamente si tratti di una deviazione.. comunque la strada non è stata interessata dalla frana perché il materiale detritico è stato bloccato dai muri di sostenimento.. e se vuoi ti allego un immagine della base della frana ( zona di accumulo ). La classificazione di Hoek e Bray l'ho usata per il rilievo nel calcolo di alcuni parametri. Essendo un materiale fratturato e scadente, attraverso Bieniawsky il terreno risulta estremamente scadente. Maurizio scusami se ti do del tu.. se magari vuoi darmi la tua e-mail posso mandarti le parti salienti e leggerle con calma..

Francesco L.
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 03 giugno 2014 : 20:04:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di k3kk091:

.. se magari vuoi darmi la tua e-mail posso mandarti le parti salienti e leggerle con calma..


Certo, non ci sono problemi;

pensavo ad una rottura planare secondo H.&B. in quanto sembrano verificate le condizioni geometriche necessarie:
- superficie di rottura parallela o quasi alla faccia del pendio (così sembra nella prima immagine che hai allegato)
- superficie di scorrimento a franapoggio (idem)
- pendenza della superficie di rottura maggiore dell’angolo di attrito sulla superficie (e questo è verificato ex-post: la frana si è verificata)
- massa franante limitata lateralmente da discontinuità strutturali o litologiche

la proiezione stereografica delle famiglie di discontinuità potrà comunque verificare a quale dei due casi teorici principali (rottura planare o cuneiforme) la tua frana assomiglia di più, nonché aiutarti a definire il volume roccioso unitario della massa fratturata e molte altre cose;


le altre condizioni al contorno, come quelle idrologiche a cui accennavo all’inizio, sono altrettanto importanti e determinanti per una verifica di stabilità (a questo punto una back-analisys), come puoi vedere da questo schema semplificato delle forze in gioco, sia nel caso esistano fessure di tensione sul ciglio del versante, sia nel caso in cui la superficie di scorrimento tagli sia al piede che alla sommità il versante.


Immagine:
una frana particolare
57,38 KB


Immagine:
una frana particolare
52,61 KB

sì, allega anche delle foto della zona di accumulo e del piede del versante sulla strada provinciale.

maurizio
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Inserito il - 05 giugno 2014 : 20:44:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Buona sera Maurizio e scusami se ti risp. In ritardo.. dopo averti allegato una foto della zona di accumulo ti allego anche le ciclografiche? I movimenti dedotti dalle ciclografiche sono scorrimenti e ribaltamenti.. le famiglie di discontinuita sono legate essenzialmente a scistosita e diaclasi tettoniche..

Francesco L.
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 06 giugno 2014 : 07:46:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
no, non è necessario, basterebbero le giaciture del versante e la giacitura media delle famiglie di discontiunuità che avete rilevato (quante sono a proposito?) per avere un'idea (magari la stereografica me la puoi inviare per email);
non sarebbe male, a questo punto, invece, una carta geologica e/geomorfologica;

per la nostra regione sono disponibili sorvoli aerei a partire dagli anni '50, che sono sempre interessanti per valutare la dinamica recente dei versanti, anche in relazione alle pratiche antropiche...come vedi una cosa tira l'altra, come al solito;

buona giornata

maurizio
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