Generalmente si pensa che una lunga serie di piccoli terremoti possa scongiurare l’arrivo di un terremoto più forte, poiché l’energia elastica immagazzinata verrebbe progressivamente liberata a piccoli quanti; lo si sente talvolta ripetere anche dai mezzi di informazione.
Non è così. Il cosiddetto sciame sismico libera in genere una quantità di energia di vari ordini di grandezza inferiore a quella di una “main shock” (scossa primcipale), tanto che le condizioni per un eventuale forte terremoto restano immutate. I forti terremoti non sembrano influenzati dalla sismicità “premonitrice” di bassa magnitudo; sono invece influenzati da terremoti di magnitudo comparabile.
I ricercatori dell’INGV ribadiscono il concetto analizzando la recente sequenza sismica “di Gubbio” (Link), a proposito della quale la “leggenda metropolitana” dello “scarico di energia” come elemento favorevole ad una diminuzione del rischio è tornata a circolare.
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)