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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Formica su ombrellifera: Myrmica sp.
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olaffio
Utente Senior


Città: Ozzano dell'Emilia
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


3230 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 marzo 2014 : 23:21:45 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao!

Questa foto non era voluta, nel senso che non mi ero accorto della formica ed è apparsa al margine di varie foto mentre cercavo di fotografare un coleottero

E' stata scattata a fine luglio scorso nei pressi di Cavalese (TN).

Non ho idea del genere...azzarderei Myrmica ma è proprio un azzardo


Immagine:
Formica su ombrellifera: Myrmica sp.
51,01 KB

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Stefano
_______

Modificato da - elleelle in Data 25 marzo 2014 23:53:28

winny88
Utente V.I.P.

Città: Torre Annunziata
Prov.: Napoli

Regione: Campania


371 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 marzo 2014 : 23:48:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Come dice Bud Spencer in un suo film: "La supposta è giusta!"

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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32995 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 marzo 2014 : 23:57:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una mia curiosità.

Mi sembra che non tutte le formiche siano interessate alle sostanze dolci come quelle che si trovano sui fiori, oppure alla secrezioni degli "omotteri", anche se la maggioranza dei generi invece le apprezza.

Per esempio, non ricordo di aver mai visto delle Messor allevare afidi o nutrirsi di nettare.

Com'è il panorama?
Le Myrmica, in particolare, non ero sicuro che gradissero il nettare ....

luigi
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winny88
Utente V.I.P.

Città: Torre Annunziata
Prov.: Napoli

Regione: Campania


371 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 marzo 2014 : 00:09:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, un panorama completo non è facile...

Molte formiche disdegnano completamente nettare, melata e simili. Come regola per provare a generalizzare direi che ne fanno a meno le specie che hanno scelto nell'evoluzione fonti di carboidrati alternative (come Messor, che appunto come sospetti non ricorre alle secrezioni degli omotteri e non gradisce neppure il miele; il motivo è che ha come fonte elitaria di carboidrati l'amido dei semi) e quelle fortemente predatrici, che potremmo considerare... carnivore. Non ti aspettare mai per esempio di vedere un Dorylus mungere un omottero.

Fra le formiche autoctone vanno inserite in questo insieme di predatori le Ponerinae, le Amblyoponinae, le Proceratiinae, e alcune Myrmicinae come Strumigenys.

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olaffio
Utente Senior


Città: Ozzano dell'Emilia
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


3230 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 marzo 2014 : 20:41:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Innanzitutto grazie per la conferma dell'identificazione

Vorrei continuare però la discussione chiedendo una cosa: una formica (o meglio una specie di formica) che utilizza fonti di carboidrati di un certo tipo, può adeguarsi, in condizioni di mancanza della sua fonte, a "estrarre" i carboidrati in altro modo? Oppure sono specie altamente specializzate?

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Stefano
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winny88
Utente V.I.P.

Città: Torre Annunziata
Prov.: Napoli

Regione: Campania


371 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 marzo 2014 : 21:31:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Innanzitutto è dimostrato che le formiche che ricorrono usualmente alle sostanze zuccherine in natura hanno un bisogno vitale e inalienabile dei carboidrati che ne ricavano.

C'era un bell'articolo a riguardo che avevamo linkato su formicarium.it, ma ho controllato e il link non è più attivo. Era uno studio presentato ad un congresso dello IUSSI (Unione Internazionale per lo Studio degli Insetti Sociali)(Link), magari cercando sul sito si potrebbe rintracciarlo. Parlava del fatto che in queste specie se la dieta è mantenuta troppo proteica con privazione di sostanze zuccherine le operaie irrimediabilmente iniziano a morire giovani e la colonia collassa.

Il motivo è semplice: il nutrimento proteico in queste specie (che sono la maggioranza) è utile quasi esclusivamente per nutrire la/le regina/e (che ne hanno bisogno per la produzione di uova) e le larve (che ne necessitano per la maturazione e la metamorfosi). Le operaie ne hanno un fabbisogno minimo, tanto è vero che se un'operaia repleta ha importanti scorte proteiche inizia a produrre uova trofiche con cui nutrire le larve.

Nell'economia energetica della colonia però occorre un grossissimo apporto calorico per sostenere la grande mole di lavoro delle operaie stesse. Le operaie di conseguenza hanno un fabbisogno quasi esclusivo di carboidrati. Con la privazione della fonte principale di carboidrati le operaie iniziano appunto a morire anche se c'è grande abbondanza di prede animali (artropodi, esempio larve di Tenebrionidi).

Tutto questo per sottolineare l'importanza della fonte di carboidrati. Le formiche sono molto versatili. In natura ricorrono praticamente solo a nettare e alle secrezioni zuccherine di cui parlavamo sopra. Ma in cattività si adattano a qualunque fonte fluida di zuccheri: acqua zuccherata, miele, marmellate ecc...

Diverso è il discorso per il genere Messor, che come detto, trae carboidrati elitariamente dai semi. Per mia esperienza, se in cattività ad una colonia di Messor non si forniscono mai semi le operaie non ci pensano minimamente a nutrirsi di miele. Piuttosto iniziano a morire! Quindi direi che in questo caso, data l'alta specializzazione, l'adattabilità è scarsa.

Per la questione delle specie predatrici (di altri artropodi o delle loro uova come nel caso delle Proceratiinae) che non ricorrono a sostanze zuccherine direi che non vale il discorso di prima. Sono specie in cui le colonie sono molto poco numerose (anche meno di una decina di individui) e in cui ogni singolo individuo si nutre molto molto raramente. Sono specie quindi poco "lavoratrici" in cui il fabbisogno energetico è molto ridotto. Bastano quindi i carboidrati ricavati dalle prede. Sono quindi organismi paragonabili, per esigenze metaboliche, ad altri artropodi predatori, come per esempio ragni e scorpioni.

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olaffio
Utente Senior


Città: Ozzano dell'Emilia
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


3230 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 marzo 2014 : 18:49:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissima spiegazione! Grazie!

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Stefano
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Cmb
Moderatore


Città: Buers
Prov.: Estero

Regione: Austria


12844 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 marzo 2014 : 09:25:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Fuori questa tema: Ant eMuseum e Ameisen-Wiki due siti con tant'info...


"Good people don't go into government" (D. Trump)

Formica su ombrellifera: Myrmica sp.
Link - nothing is more dangerous than the truth - solo chi conosce il passato, può capire il presente!
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