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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione  |
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elleelle
Moderatore Trasversale
    
Città: roma
Regione: Lazio
33201 Messaggi Flora e Fauna |
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Chalybion
Moderatore
    
Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
13416 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 marzo 2014 : 02:12:03
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Se vivono dentro i formicai già alla schiusa si troveranno impregnati degli odori dell'ospite e quindi tollerati? o no?  |
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winny88
Utente V.I.P.
  
Città: Torre Annunziata
Prov.: Napoli
Regione: Campania
371 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 marzo 2014 : 02:54:22
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Direi che il mancato attacco dei commensali (non simbionti) e parassiti delle formiche non sia "tolleranza", piuttosto mancata identificazione come minaccia. Questa mancata identificazione come minaccia sicuramente è un'acquisizione evolutiva apposita di questi organismi. Il rendersi non riscontrabile per l'ospite è una tipica tattica nel parassitismo.
Non credo che l'ipotesi del mimetismo con l'odore coloniale sia troppo credibile. Il riconoscimento coloniale nelle formiche avviene tramite l'analisi sia di componenti esogene sia endogene della cuticola. Le prime, dovute all'ambiente del nido, sono certamente acquisibili dai parassiti, le seconde, geneticamente determinate, certamente no.
E' vero che sembrerebbero essere predominanti le componenti esogene (poiché altrimenti non potrebbero esistere fenomeni come la dulosi e l'adozione in cui individui con genealogia diversa, persino di specie diverse, diventano a tutti gli effetti un'unica colonia) ma la predominanza di questi è comunque subordinata alla non troppo ampia differenza delle componenti endogene.
Mi spiego con degli esempi: un'adozione intercoloniale all'interno della stessa specie di pupe va sempre a buon fine perché le componenti endogene sono non identiche, ma almeno conspecifiche; le adozioni nel caso di specie di formiche parassite di altre o che fanno dulosi riescono nella maggior parte dei casi perché avvengono nel 99% dei casi tra specie vicinissime filogeneticamente (da cui la storica frase del mirmecologo Emery che "il simile parassita il simile") e le eccezioni sono davvero rarissime; se si tentano adozioni in cattività tra specie vicine filogeneticamente (es: due Serviformica) spesso riescono, se invece si tentano tra specie lontane filogeneticamente (es: una Formicina e una Myrmicina)falliscono puntualmente!
Alla luce di queste considerazioni direi che si può pensare che la lontananza filogenetica tra una formica è un acaro sia troppo ampia per far sì che le componenti esogene analoghe siano sufficienti affinché l'acaro sia adottato. 
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Vade ad formicam... |
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