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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Hymenoptera
 Tropidotilla litoralis.Lui e lei: cent'anni per ritrovarsi!
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Velvet ant
Moderatore


Città: Capaci
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


3768 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 febbraio 2007 : 22:43:43 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Hexapoda Ordine: Hymenoptera Famiglia: Mutillidae Genere: Tropidotilla Specie:Tropidotilla litoralis
La Tropidotilla litoralis è una bella specie di Mutillide, descritta su un esemplare di sesso femminile nel lontano 1787 dal Petagna.
Si riconosce e si distingue immediatamente da tutte le altre mutille italiane per la presenza, lungo il margine posteriore di ciascuno dei primi cinque segmenti addominali, di una frangia di pubescenza fitta, dai riflessi argentei.
La fisionomia generale di questa specie è assai caratteristica: il corpo si presenta di aspetto robusto e compatto, con la testa grossa e nera, di forma subtriangolare ed il torace rosso scuro quasi quadrato.
Come le altre femmine di questa Famiglia, si incontra spesso deambulante sul terreno. Nel suo continuo spostarsi, si arrampica sovente sulle piante e talvolta si incontra sulle ombrellifere in fiore, come mi è capitato appunto quest’estate:






Tropidotilla litoralis.Lui e lei: cent''anni per ritrovarsi!
SICILIA - Ponte Cinque Archi (CL), 6 giugno 2006






Nulla si sa sulla biologia di questa specie, presente in Tutta Italia, isole maggiori comprese (anche se non l’ho mai vista di Sardegna).
Solo un entomologo siciliano, il De Stefani, riferisce di averne visto alcune femmine con la parte anteriore del corpo sprofondata nelle cellette dei nidi di Polistes spp. attaccati agli arbusti.
Pensate che questa osservazione, che è l’unica di cui disponiamo, risale al 1882!
Ancora un’ immagine della femmina, dove si vede bene la disposizione della pubescenza sull’addome.







Tropidotilla litoralis.Lui e lei: cent''anni per ritrovarsi!






La Tropidotilla litoralis è un esempio perfetto di quello che è stato e resta tuttora il problema principale nello studio di questa Famiglia di Imenotteri, conseguenza del loro caratteristico e vistosissimo dimorfismo sessuale, che si manifesta in primo luogo con l’essere le femmine attere (senz’ali) e i maschi normalmente alati, questi ultimi con livree assai diverse, nella gran parte dei casi, da quella delle femmine.
Prima di accertare quali siano i due sessi di ciascuna specie, a meno che non si abbia la fortuna di incontrarli in copula, può passare anche qualche…secolo!
Moltissime sono ancora oggi le specie per le quali è noto solo un sesso, o meglio, sono forse stati descritti entrambi con nomi diversi, ma manca qualunque prova certa per poterli riunire in un unico taxon.

Così, fino all’inizio del ‘900, il vero maschio della T. litoralis rimaneva sconosciuto e le venivano attribuiti, in maniera del tutto arbitraria, maschi che si sono dimostrati in seguito appartenere ad altre specie.
Finchè una mattina dei primi del ‘900, un entomologo di Barcellona sciolse finalmente l’enigma, avendo trovato la femmina della T. litoralis mentre si accoppiava allegramente con un maschio, di una specie già nota alla comunità scientifica per essere stata descritta nel 1858 da Achille Costa con il nome di Mutilla salentina.
Dopo poco più di cento anni la coppia era finalmente riunita!

E non potevo finire senza riunire, ma solo virtualmente, anche nel nostro forum, i due partners, mostrandovi appunto il maschio della T. litoralis, da me sorpreso l’estate scorsa nei dintorni di Capaci.







Tropidotilla litoralis.Lui e lei: cent''anni per ritrovarsi!
SICILIA - Capaci (PA), 15 giugno 2006






Marcello


Tropidotilla litoralis.Lui e lei: cent''anni per ritrovarsi!
 

Modificato da - Velvet ant in Data 28 settembre 2007 10:56:43

Alberto Gozzi
Moderatore


Città: Trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


26216 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 12 febbraio 2007 : 22:55:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


grazie,Marcello


...di questa delizia trascrittaci ...

...e delle magnifiche immagini .....................alberto

albertotn1
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Mantis
Moderatore


Città: Bologna
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


2214 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 febbraio 2007 : 08:56:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Davvero straordinaria questa storia dei Mutillidi, Marcello, di cui ignoravo completamente.
Grazie .

Carmine


Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto).
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salvatore sottile
Utente V.I.P.

Città: cinisello balsamo
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


180 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 13 febbraio 2007 : 22:58:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
appena ho visto Ponte a Cinque Archi (CL) ho pensato che ti fossi spinto in un luogo a me ben conosciuto, nella campagna di Mazzarino, ma poi quel ponte a me noto è a tre archi e un po più a Sud...
Tra i muri che reggono la SP 13 qualche anno fa mi capitato incontrare la Smicromyrme rufipes, la Ronisia brutia e la Bisigilla negrei ovviamente con beneficio del dubbio sulle determinazioni visto che sono state fatte da me!

Questo "ritrovarsi" tra maschio e femmina dopo cento anni di studi mi ha fatto ricordare i "miei" Cynipidae dove ci sono molte specie ancora, di cui non si conosce la generazione sessuata o asessuata e mi viene legittimo il dubbio che alcuni taxa sono descritti con nomi differenti nella alternanza di generazioni sessuate a quelle partenogeniche che contraddistingue questo gruppo.
Chissà che la genetica "a basso costo" di domani non possa chiarire molti equivoci tassonomici del passato e di oggi.

Compimenti per le straordinarie immagini.

saluti da Salvatore
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salvatore sottile
Utente V.I.P.

Città: cinisello balsamo
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


180 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 13 febbraio 2007 : 23:26:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dimenticavo...

Felice compleanno !!!

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paolofon
Utente Super

Città: Reggio nell'Emilia
Prov.: Reggio Emilia

Regione: Emilia Romagna


7460 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 14 febbraio 2007 : 09:18:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sembra una storia del giorno di San Valentino ...

Quindi l'unico modo per riconoscere maschio e femmina della stessa specie è trovarli in accoppiamento?
E con l'analisi del DNA si potrà fare meglio?
Ciao



Paofon
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