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 Schileyko 2013 - Helicidae
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Fabiomax
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Flora e Fauna

Inserito il - 16 novembre 2013 : 23:03:29 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Salve a tutti
Vi segnalo questo importante lavoro morfologico di revisione dei generi e sottogeneri delle Ariantinae, tra cui Chilostoma, Faustina, Murella ecc..

Schileyko A.A., 2013. Family Helicidae excluding Helicinae (Gastropoda Pulmonata): morphology, taxonomy, and a catalogue of taxa. Ruthenica, 23: 127-162.

Link

Buona lettura
Fabio


Sicilia: bellissima per natura

Subpoto
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Inserito il - 18 novembre 2013 : 12:18:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Grazie Fabio per la segnalazione di questo interessantissimo lavoro.
Non ho avuto il tempo di approfondirlo ma mette in risalto la grande variabilità anatomiche delle Ariantine che a torto sono sempre state considerate con anatomia poco variabile.
Le specie italiane sono trattate solo marginalmente, colpa nostra e dell'isolamento in cui si è reclusa la malacologia italiana,una internazionalizzazione è sempre più impellente, infatti i problemi sistematici della nostre specie restano irrisolti.
Torna illyricum in Faustina benché i dati genetici (Groenenberg et al.2012) lo pongano decisamente in Campylea, ma allo stesso tempo ci da una facile via di risoluzione del problema pubblicando una chiara anatomia di Faustina mentre quella di illyricum per ora rimane misteriosa.
Anche se la sistematica usata da Schileyko non è complatamente soddisfacente questo lavoro ci da la chiave per la risoluzione di diversi problemi.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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fern
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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2013 : 17:30:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Adolf Schmidt scriveva che "l'applicazione di un unico criterio produce classificazioni artificiose". Quella proposta dall'autore, basata sulla struttura della papilla peniale, potrebbe finire come quella basata sulle ghiandole mucose: con l'aumento delle conoscenze si è visto che non è un criterio affidabile. Per questo, come dice Schileyko, sarà interessante confrontare questi dati con quelli genetici.
Io però voglio approfittare di questa discussione per sollevare un problema nomenclaturale, anche se non riguarda specie italiane (lo sapete, son fatto così!): Schileyko usa il nome generico Cochlopupa Jan 1830 al posto di Cylindrus Fitzinger 1833, e non da ora. In entrambi i casi si tratta di genere monotipico e non possono esserci dubbi su quel che intendesse l'autore, ma gli altri studiosi continuano imperterriti ad usare il nome Cylindrus. Che ve ne pare?
Ciao,

fern
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Subpoto
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Inserito il - 18 novembre 2013 : 22:01:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Cochlopupa Jan 1830 è un nome di gruppo genere disponibile perciò Cylindrus Fitzinger 1833 è un sinonimo jr.
Qui c'è l'originale di Jan,1830 digitalizato su Animalbase.
Propporrei, in accordo con Schileyko, di utilizzare questo nome sulla nostra checklist.



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Sandro
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Fabiomax
Moderatore


Città: Cefalù
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Regione: Sicilia


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2013 : 22:48:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cochlopupa è un nome del livello genere istituito per un “gruppo collettivo” Art. 42.1, , quindi è un nome disponibile.
Tuttavia “ l’uso predominante “ di un nome (in questo caso Cylindrus) potrebbe prevalere sulla disponibilità di Cochlopupa.

In pratica per la stabilità della nomenclatura potrebbe essere preferibile usare Cylindrus (che dovrebbe essere in “uso predominante”), anche se esso è un sinonimo del nome più antico disponibile Cochlopupa.

Rispettare il principio di priorità ? O rispettare il principio della stabilità della nomenclatura ?

Penso che la questione potrebbe essere risolta con una application alla I.C.Z.N.

P.S.
"uso predominante" nel senso del codice; vedi glossario.


Sicilia: bellissima per natura
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Subpoto
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Inserito il - 19 novembre 2013 : 02:09:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il principio della priorità è prioritario ed applicabile senza ulteriori problemi a meno che non vi sia un'opinione della Commissione dell'ICZN che con l'uso dei pieni poteri stabilisca che per la stabilità della nomenclatura sia preferibile l'uso di un sinonimo jr.
In questo caso trattandosi di un genere monospecifico non vi è problema per la stabilità della nomenclatura ma il rendere a Jan il nome di un genere regolarmente descritto e che Fitzinger nel 1033 non conosceva, infatti come referenze alla specie cita:Pupa germanica Lamark, Pupa obtusa Draparnaud e Cochlostyla obtusa Ferussac.

Il nome più recente può essere mantenuto se entrambe le condizioni richieste dal Codice sono soddisfatte:

23.9.1. prevailing usage must be maintained when the following conditions are both met:

23.9.1.1. the senior synonym or homonym has not been used as a valid name after 1899, and

23.9.1.2. the junior synonym or homonym has been used for a particular taxon, as its presumed valid name, in at least 25 works, published by at least 10 authors in the immediately preceding 50 years and encompassing a span of not less than 10 years.


Ma Schileyko ha già usato il nome più antico di Jan dunque la prima condizione non è soddisfatta e nessuno prima di queste pubblicazioni ha chiesto che il genere di Jan fosse dichiarato "nomen oblitum".




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Sandro
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Subpoto
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Inserito il - 19 novembre 2013 : 16:14:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di fern:

Adolf Schmidt scriveva che "l'applicazione di un unico criterio produce classificazioni artificiose". Quella proposta dall'autore, basata sulla struttura della papilla peniale, potrebbe finire come quella basata sulle ghiandole mucose: con l'aumento delle conoscenze si è visto che non è un criterio affidabile. Per questo, come dice Schileyko, sarà interessante confrontare questi dati con quelli genetici.

fern


Perfettamente d'accordo con la necessità di un confronto tra dati anatomici e dati genetici, questi ultimi sono utili specialmente per determinare una filogenesi di un gruppo mentre risultano molto aleatori nella definizione di una specie soprattutto quando si tratta di una speciazione recente.
Lo studio della papilla peniale è fondamentale nella divisione specifica, la forma e la struttura della papilla sono in funzione sia della possibilità di due individui di accoppiarsi che della forma della spermatofora due condizioni essenziali per la possibilità di uno scambio genico.
Più problematico è utilizzare questo carattere per la divisione genetica, essendo il genere una categoria artificiale questa suddivisione è un po' arbitraria e lasciata alle sensazioni dei singoli autori, in tal caso penso che debba avere una prevalenza il dato genetico che ci da, sebbene con una certa approssimazione, un'idea della filogenesi del gruppo.



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Sandro
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


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Flora e Fauna

Inserito il - 09 dicembre 2014 : 23:16:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Gli studi anatomici di Schileyko continuano: Link
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garagolo
Moderatore


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Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 10 dicembre 2014 : 08:25:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie !

Ale


"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più sicuro" (Umberto Eco)
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Subpoto
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Inserito il - 10 dicembre 2014 : 12:25:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie fern, finalmente compare anche un'immagine di Campylea, purtroppo tratta da un esemplare subadulto e per di più disseccato, non penso che possa aiutare molto.
Come si vede in Delphinatia fontenillii alpinum nelle immagini delle papille dei due esemplari si nota una certa differenza, per avere delle certezze dovrebbero essere esaminati più esemplari per valutare la variabilità individuale.



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Sandro
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