|
|
|
Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
|
Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
|
|
Autore |
Discussione |
|
chap
Utente Senior
Città: Pozzolo formigaro
Prov.: Alessandria
Regione: Piemonte
2163 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 novembre 2013 : 16:06:08
|
Buongiorno a tutti, da poco è stato pubblicato un volume sui Lepidotteri del Parco delle Capanne di Marcarolo, sito in Piemonte sud orientale, ai confini con la Liguria. A chi fosse interessato consiglio di leggere l'allegato che dà un'idea sul lavoro pubblicato.
Carlo Cabella
PRESENTAZIONE DEL VOLUME
Baldizzone, G., Cabella, C., Fiori, F., Varalda, P.G., 2013. #9472; I Lepidotteri del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo. 350 pp., 17 x 24 cm, 32 tavole a colori. Memorie dell’Associazione Naturalistica Piemontese, Vol. XII. Il Piviere ed. ISBN: 978-88-902859-5-0. Col patrocinio del WWF e il contributo economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Il volume non è in vendita, ma verrà concesso a fronte di un’offerta da concordare con Giorgio Baldizzone (giorgiobaldizzone@tin.it) più le spese di spedizione. Il ricavato sarà utilizzato per ricerche e pubblicazioni dedicate alla conoscenza della fauna lepidotterologica di biotopi italiani della rete Natura 2000.
Il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo si trova in Piemonte a cavallo dell’Appennino ligure-Piemontese e corrisponde al SIC e ZPS IT 1180026 caratterizzato da peculiari condizioni geologiche e climatiche. Per la sua collocazione è considerato una zona di passaggio tra la catena alpina e quella appenninica, cosa confermata da numerosi elementi di flora e fauna tipicamente boreali frammisti ad altri a distribuzione mediterranea. Il volume presenta i risultati di 10 anni di lavoro (2002-2012) di ricerche sul campo e di un imponente lavoro di identificazione delle specie con la collaborazione di alcuni dei più noti specialisti internazionali, soprattutto per quanto riguarda i microlepidotteri. In tutto sono state identificate ben 1464 specie, delle quali 19 nuove per l’Italia e almeno 75 per la fauna del Piemonte e talora per l’Italia continentale. Si tratta della prima pubblicazione che prende in considerazione tutta la fauna lepidotterologica (micro- e macrolepidotteri) di un Parco naturale italiano, non solo per dare un contributo alla conoscenza della sua biodiversità, ma per fornire accurate indicazioni gestionali atte a conservare e possibilmente migliorare le condizioni che hanno permesso la presenza di tante specie di lepidotteri, alcune delle quali rare o poco conosciute, di cui una, Coleophora marcarolensis è un probabile endemita. Il volume inizia con un capitolo dedicato alla storia della zona in cui il parco è inserito, dalle epoche remote fino agli anni recenti con la istituzione del Parco Regionale, il suo inserimento nella rete Natura 2000 e gli strumenti gestionali di cui l’area protetta si avvale. Seguono capitoli sulla geologia, il clima, flora e vegetazione a cura di specialisti dei vari settori. Ogni capitolo è corredato dalla bibliografia adeguata. Dopo questa parte introduttiva, viene presentata la ricerca lepidotterologica, scopi, materiali, metodi e criteri di classificazione e elencazione. Segue la lista delle specie, elencate seguendo in linea di massima il Catalogo di Karsholt & Razowski (1996) con successive modifiche su alcune famiglie e gruppi di specie. Per ogni specie sono elencate tutte le località e date di cattura nel Parco, e vengono indicate la distribuzione generale, quella italiana al miglior dettaglio possibile; sono inoltre fornite indicazioni sulla biologia e sulle piante nutrici. Di una specie, Homeosoma incognitellum, nuova per la fauna italiana, viene descritta la femmina a il suo apparato genitale ancora sconosciuti. Le Conclusioni de volume, oltre ad analizzare i risultati ottenuti, sono rivolte soprattutto a fornire indicazioni gestionali per l’area protetta, sulla base di specie, ambienti, piante nutrici. Da questo lavoro è derivato lo strumento gestionale adottato dal Parco Naturale relativo alla conservazione dei lepidotteri. Seguono una ricca bibliografia, la lista alfabetica delle specie e sottospecie censite e una lista delle piante vascolari indicate come nutrici dei lepidotteri elencati; la lista ha lo scopo di evidenziare le specie botaniche conosciute per il parco e quelle che nella zona non esistono. La parte iconografica consta di 32 tavole a colori: la mappa del parco con le principali località di raccolta, alcune tavole sugli aspetti climatici, geologici, floristici, tavole sulla biologia di ropaloceri e del microlepidottero Coleophora marcarolensis e 20 tavole con le specie più notevoli che sono state scoperte, alcune delle quali mai raffigurate in un volume.
Il volume è consigliato a tutti gli studiosi di lepidotteri, sia professionisti, che amatoriali. Può essere un valido strumento e un esempio di ricerca destinata a buone pratiche gestionali, per cui può risultare utile anche a chi si occupa di conservazione della natura e gestione di aree d’interesse naturalistico.
|
carlo cabella |
Modificato da - elleelle in Data 20 novembre 2013 23:06:38
|
|
|
Discussione |
|
|
|
Natura Mediterraneo |
© 2003-2024 Natura Mediterraneo |
|
|
Leps.it | Herp.it | Lynkos.net
|