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 Il 31 stop alle doppiette! :)
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Niseema
Utente Junior

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 29 gennaio 2007 : 14:55:24 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

vi posto queste 2 interessanti agenzie di oggi. sono nuova e non so se il forum accetta questo genere d'interventi. ad ogni modo provo.

CACCIA: IL 31 STOP A DOPPIETTE; WWF, NATURA MASSACRATA /ANSA
RADIOGRAFIA SU STAGIONE VENATORIA; AUMENTANO CASI FUORILEGGE
(ANSA) - SEMPRONIANO (GR), 29 gen - Regioni fuorilegge,
specie protette nel mirino dei cacciatori, ancora allarme
bracconaggio. Alla vigilia del 31 gennaio, quando le doppiette
verranno rimesse nella custodia, il Wwf scatta la prima
fotografia dell'Italia e della stagione venatoria 2006-2007 nel
suo dossier dal titolo ''Radiografia di un Paese contro natura e
fuori dall'Europa''. Il quadro, presentato oggi presso il Centro
di recupero animali selvatici della Maremma di Semproniano
(Grosseto), e' un bollettino di guerra, dove questa volta e' la
natura che si ritrova a contare i suoi morti e feriti.
Si spara da bunker interrati, si seminano trappole, lacci,
reti, si ingannano uccelli di pochi grammi con richiami vivi o
elettromagnetici vietati dalla legge e che fanno recapitare
migliaia di animali feriti o uccisi ai Centri di recupero. E il
bilancio del bracconaggio ancora una volta e' in nero. Il
fenomeno, ricorda il Wwf, sta portando sull'orlo dell'estinzione
almeno dieci specie protette: orso bruno marsicano, grifone,
falco pecchiaiolo e altri uccelli migratori, istrice, lontra,
lince, lupo, gallina prataiola e persino il dattero di mare.
Secondo il dossier sono ben 13 le Regioni che abusano del
meccanismo delle deroghe per uccidere specie protette come
peppole e fringuelli e allungano i periodi di caccia previsti
dalla legge nazionale. Tre quelle che si aggiudicano la maglia
nera per aver emanato leggi sulla caccia, piani faunistici
venatori e attuazione della direttiva Uccelli dell'Unione
europea, in contrasto con le norme comunitarie: Liguria, Veneto
e Toscana.
Nelle aree piu' calde della battaglia contro l'illegalita',
come le valli bresciane, lo stretto di Messina, Ischia, il delta
del Po, le lagune pugliesi, e' ancora necessario lo sforzo di
centinaia di guardie volontarie venatorie per contrastare il
bracconaggio. Tutto questo, denuncia il Wwf, dopo il tentativo
fallito in Parlamento di adeguarsi alle regole della Ue con un
decreto che imponeva il divieto di sparare nelle aree dei Siti
di importanza comunitaria (Sic) e delle Zone di protezione
speciale (Zps), tutelati da norme Ue.
''E' urgente invertire la rotta di un Paese dove la quasi
totale maggioranza degli italiani e' persino contraria a
qualsiasi attivita' venatoria e ricondurre questa attivita' a
semplice esercizio ricreativo riducendo il suo forte impatto,
insieme al bracconaggio, sulla fauna'', ha detto Fulco Pratesi,
presidente del Wwf Italia. Gli ambientalisti ricordano anche il
paradosso della legge italiana, che prevede che il diritto di
chi imbraccia il fucile, meno dell'1% della popolazione,
prevalga sugli altri cittadini quando si tratta di entrare in
terreni privati. E' quanto prevede un articolo del Codice
civile, che nega cosi' la proprieta' privata.
''Questo e' forse il momento piu' favorevole per agire e
lasciarsi alle spalle le polemiche strumentali e inutili e
convergere finalmente tutti su un obiettivo comune - afferma
Pratesi - che e' quello di proteggere il nostro patrimonio
comune di biodiversita', attraverso la rigida regolamentazione
dell'attivita' venatoria e un appoggio forte con strumenti e
mezzi alla lotta al bracconaggio. Il percorso e' semplice: si
tratta solo di una questione di buona volonta'''. Queste le
richieste del Wwf: alle Regioni di rispettare le leggi europee;
al Parlamento e al governo di approvare rapidamente le norme che
applicano la direttiva Habitat e appoggiare la pdl di modifica
dell'articolo del Codice Civile che vieterebbe di cacciare nei
terreni privati anche se non recintati. (ANSA).

CACCIA: DOSSIER WWF; LA MAPPA DELL'ILLEGALITA' / SCHEDA
(V. 'CACCIA: IUL 31 STOP A DOPPIETTE;...' DELLE 14.08)

(ANSA) - SEMPRONIANO (GR), 29 gen - Ecco la mappa del Wwf
sull'Italia delle doppiette per la stagione 2006-2007:
- CALENDARIO E SPECIE CACCIABILI: 13 Regioni che avevano
anticipato la caccia dal 2 al 7 settembre il Tar del Lazio ne ha
sospese 6 (Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna,
Molise e Puglia). C'e' stato un incremento notevole degli
esemplari cacciabili ed alcune Regioni hanno emanato delibere
per sparare a storni e passeri, peppole e fringuelli, (queste
ultime due protette dalla Ue). Maglia nera a Liguria, Veneto e
Toscana per aver approvato norme sulla caccia in contrasto con
le direttive europee. Il 19 dicembre scorso la Corte di
Giustizia ha ordinato all'Italia di sospendere l'applicazione
della legge ligure.
- L'ITALIA NEL MIRINO DELLA UE: Raffica di procedure d'
infrazione a causa della violazione delle norme comunitarie,
lacune nei testi inviati dall'Italia ed errate interpretazioni
delle norme. Lombardia e Sardegna sono le Regioni in cui le
carenze sono piu' evidenti poiche' lasciano scoperte
rispettivamente ben 25 e 16 aree importanti. Procedura
d'infrazione anche per la caccia in deroga applicata in Veneto,
quella a specie protette in Sardegna (caccia aperta a storno,
passero, passera mattugia) e in Liguria per aver concesso la
caccia allo storno.
- IL DL SULLA CACCIA: Decaduto il decreto legge che avrebbe
protetto Sic e Zps dalle doppiette a causa dell'ostruzionismo
delle Regioni. L'ultima Finanziaria ha previsto l'emanazione di
un decreto del Ministero dell'Ambiente per regolare le attivita'
nelle aree previste dalla direttiva habitat (Sic e Zps) compreso
l'esercizio della caccia.
- BRACCONAGGIO: Impennata dei ricoveri di animali protetti
(migliaia ogni anno), soprattutto uccelli rapaci, in coincidenza
con la stagione di caccia. Quest'anno non sono mancati episodi
eclatanti di uccisione o ferimento di aquile reali
(Biondino-Lecco a gennaio, nel bergamasco), di una lontra in
Basilicata. Aperti ancora i fronti piu' caldi, come le valli
bresciane, le lagune del delta del Po, dell'isola di Ischia,
dello stretto di Messina, delle lagune pugliesi. Oltre 400 le
guardie volontarie venatorie del Wwf, divise in 49 nuclei
provinciali su 4 regioni, che lavorano in stretta collaborazione
con l'Autorita' giudiziaria. Nelle Valli bresciane nel 2006 sono
stati sequestrati circa 2.000 animali protetti (fringuelli,
pettirossi, rari beccofrosoni), 400 archetti (erano 4.000 nel
2002), 26 reti da uccellagione e oltre 500 trappole , 65
richiami elettroacustici in 3.500 ore di servizio.
- CENTRI DI RECUPERO: Per recuperare animali feriti dal
bracconaggio il Wwf dagli anni '70 ha istituito una rete di
Centri di recupero. Oggi sono oltre 20 e accolgono migliaia di
animali (tra gli 8.000 e i 10.000 all'anno) tra lupi, aquile,
ricci, ghiandaie, caprioli, tassi, poiane, civette. (ANSA).


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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


21536 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 29 gennaio 2007 : 15:30:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ci vorrebbero tutte zone così....

simo

Il 31 stop alle doppiette! :)

________________________________________________________________
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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earlybird
Utente Junior

Città: taverne d'arbia - si


66 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 gennaio 2007 : 17:17:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

queste doppiette si dovrebbero arrestare!

ale
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giampaolo
Utente Senior

Città: roma

Regione: Lazio


2500 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 gennaio 2007 : 17:50:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'ho già scritto in un'altra parte del forum e lo ripeto: ho le "scatole piene" di cacciatori, bracconieri e gentaccia varia!
Purtroppo ho paura che non si possa fare granchè; anzi c'è il rischio che prima o poi allunghino il calendario venatorio ufficiale da metà agosto a fine febbraio o addirittura metà marzo come molti anni fa.
Sono rimasto deluso anche da questo governo che come il precedente è ricattato dalle lobbies delle cartuccie (oltre mezzo milione di cacciatori quando vanno alle urne, di questi tempi possono essere decisivi); insomma, sarò pessimista, ma non la vedo rosea!
Un salutone agli amici anti-caccia! Mi auguro e spero che ciò che ho detto sia smentito il prima possibile!! Ciao a tutti! giampaolo
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Niseema
Utente Junior

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 30 gennaio 2007 : 12:26:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
From: "LAC - Ufficio Stampa" <LAC_UfficioStampa@fastwebnet.it>

30 gennaio 2007 – Comunicato stampa

Il 31 gennaio termina la stagione di caccia.
Ma il bracconaggio resta incontenibile in diverse aree del Paese,
Dopo corollario di decine di morti e feriti per “incidenti” con armi da caccia, e di circa 100 milioni di animali selvatici abbattuti, resta irrisolto il problema dell’accesso dei cacciatori nei terreni privati e dello stillicidio di deroghe regionali illegittime.

Al tramonto di mercoledì 31 gennaio si conclude la stagione di caccia 2006/07. I cacciatori italiani sono passati dai 2 milioni degli anni ’60 ai circa 700.000 di oggi, ed un’attività ormai oggetto del disprezzo della maggioranza degli Italiani, di nessun interesse per i giovani d’oggi, cerca di sopravvivere ai propri errori invocando assurde deregulations , anziché concorrere alla tutela del patrimonio faunistico.

I dati della stagione venatoria che volge alla fine attestano una sequenza impressionante di fatti di sangue in incidenti di caccia: 33 morti e 69 feriti per soli episodi correlati all’impiego di armi da fuoco e relative munizioni ; tra questi 3 morti e 17 feriti sono cittadini non cacciatori, recatisi nei boschi o in campagna per altre attività, e rimaste vittime della caccia.

Anche l’alto numero di cacciatori colpiti da infarto nella zone di caccia mentre vagavano con armi cariche dimostra la frettolosità degli esami medici per il rinnovo delle licenze, e l’inadeguatezza del Decreto del Ministero Sanità del 28/4/1998 sui requisiti psicofisici per esercitare la caccia, che nulla prescrivono in caso di malattie cardiovascolari o propensione all’alcolismo.

Non è garantito che maggior rigore venga prestato al preliminare accertamento di turbe psichiche, questo obbligatorio, a fronte di diverse tragedie avvenute nel 2006 connesse all’uso a fini di violenza privata di armi da caccia.
I dati completi sul sito : Link (pagine “Di caccia di muore”)

L’insufficienza dell’attività di vigilanza non riesce ancora a contrastare alcune grandi sacche di bracconaggio, come nella provincia di Brescia, nei laghi costieri pugliesi, in Sardegna e nelle lagune venete, compreso in special modo il Delta del Po, ove abbonda l’esasperato uso dei proibiti richiami acustici a funzionamento elettromagnetico, con conseguenti mattanze di decine di migliaia di uccelli acquatici.

Nell’ Italia delle sbandierate “liberalizzazioni” un proprietario di un terreno non è libero di impedire l’accesso dei cacciatori al loro interno: l’articolo 842 del Codice Civile vieta al proprietario di un fondo rurale di negare al cacciatore l’accesso nei propri terreni, a meno che i terreni stessi non siano costosamente recintati nei modi di legge (attualmente recinzione non inferiore ad un metro e 20 centimetri). Una vessazione nata nel lontano 1942, quando si riteneva che agevolare la diffusione delle armi da caccia concorresse alla preparazione pre-militare degli Italiani……..

Resta irrisolto il problema delle violazioni da parte di più della metà delle Regioni italiane della direttiva 79/409/CEE in materia di tutela dell’avifauna, con deroghe illegittime per cacciare specie protette come storni, passeri e fringuelli, che hanno attivato diverse procedure di infrazione da parte della Commissione UE:


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Niseema
Utente Junior

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 30 gennaio 2007 : 15:22:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
From: "Ufficio Stampa2" <dangelo.stampa@animalisti.it>

CHIUSURA CACCIA: ANIMALISTI ITALIANI ATTENDONO IL SILENZIO DELLE DOPPIETTE FACENDO IL BILANCIO DI UN’ALTRA STAGIONE VENATORIA CON MORTI, FERITI, ILLEGALITA’ E CONCESSIONI AI CACCIATORI.

Un’altra stagione venatoria volge al termine e come ogni anno si contano decine di morti e feriti umani e circa 100.000 animali selvatici abbattuti (fonte LAC). “Migliaia di vite innocenti sono state sacrificate in nome di una barbara tradizione mascherata da sport” – dichiara Daniela Britti, responsabile campagna caccia per Animalisti Italiani ONLUS – “Vittime della caccia non sono, però, solo gli animali selvatici. Centinaia infatti gli animali, tra cani e gatti, vittime di bocconi avvelenati, di trappole illegali come tagliole o lacci. Trappole in cui animali selvatici e domestici possono agonizzare per giorni od automutilarsi nei disperati tentativi di fuga.

La chiusura della caccia, tanto attesa da chi, nel vero rispetto della vita animale e dell’ambiente, ha trascorso un’intera stagione invernale con la tristezza nel cuore al pensiero di tanto sangue versato nei nostri boschi, finalmente farà riprendere fiato da tante amarezze tra preaperture, allungamenti dei periodi di caccia e deroghe per uccidere anche specie protette come peppole e fringuelli.

Resta ancora la curiosità di venire a capo di una delle tante stranezze italiane per cui non si comprende come una piccolissima fascia di popolazione dedita alla caccia, ossia meno dell’1% riesca ad ottenere tante deregulations.

Speriamo in una stagione venatoria 2007/2008 più rispettosa almeno della legge sul prelievo venatorio 157/’92 che, ricordiamo ancora una volta, considera la caccia una concessione dello Stato e non un diritto. Una concessione troppo spesso abusata e che ancora non si riesce a revocare nonostante la maggior parte degli italiani continua a dichiararsi contrario alla caccia".

Roma, 30 gennaio 2007

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picus
Utente Senior

Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 31 gennaio 2007 : 09:06:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ha ragione Gianpaolo ecco subito la risposta dei cacciatori :

LOMBARDIA: APPROVATE LEGGI QUADRO CACCIA SU DEROGHE E RICHIAMI
(ASCA) - Milano, 30 gen - Il Consiglio regionale della
Lombardia ha approvato due ''leggi quadro'' sulla caccia, la
prima sul prelievo in deroga e l'altra sui richiami.
Soddisfatta per il via libera Viviana Beccalossi
vicepresidente della giunta e assessore all'Agricoltura con
delega alla Caccia: ''Attraverso questi due atti - ha
osservato - si compie un nuovo passo avanti verso il
riassetto legislativo di una materia complessa come quella
del prelievo venatorio in deroga. In buona sostanza con le
leggi approvate oggi dal Consiglio vengono recepite le
indicazioni della Giunta regionale e definite le linee guida
all'interno delle quali agire per la formulazione dei
provvedimenti che riguardano la caccia in deroga. Una cornice
nella quale inserire provvedimenti rispettosi delle
disposizioni nazionali ed europee''.
fcz/mcc/lv
(Asca)

Come da descrizione l'anno prossimo in Lombardia la situazione sarà tragica con un prossimo Istituto che sostituirà l'INFS si faranno le deleghe per ammazzare frullini e peppole,fringuelli e verdoni e tutto il resto. E purtroppo so già anche il nome di chi si presterà all'opera. Ma in tal caso un prezzolato si trova sempre.
Il governo di Pecoraro verde ? Eccolo qua e non si dica che non possa fare nulla per la storia delle lobby semplicemente fa parte del carrozzone.
Luigi
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