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Sonicardo
Utente V.I.P.


Città: Brescia

Regione: Lombardia


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Inserito il - 30 luglio 2013 : 17:17:51 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao,

E' ben conosciuta la teoria dell'evoluzione oggi accettata unanimamente dalla scienza, secondo la quale ogni organismo si evolverebbe adattandosi all'ambiente circostante. In linea generale questo adattamento si sviluppa nella direzione di non causare una degenerazione eccessiva dell'ambiente circostante (biotico e abiotico), quando ciò accade intervengono le regole naturali a riportare il tutto in accordo con il sistema.
Il punto è, possibile che questa regola dell'evoluzione non si applichi nel caso dell'essere umano?
L'Homo sapiens, un organismo come tutti gli altri (nell'accezione scientifica), dovrebbe evolversi inserendosi nel sistema generale della terra. Sappiamo bene le differenze tra la nostra specie e le altre (utilizzo avanzato di attrezzi, tecnonogia, cultura, eventuale egocentrismo..ecc..) ma tuttavia dovremmo rimanere ancorati alle leggi della natura. Con questo non si vuole andare contro la constatazione che l'uomo è "dominatore" dell'ambiente naturale, ma si vuole porre l'attenzione sul fatto che il sistema naturale nel suo complesso non prevede la possibilità che una sua parte possa decretarne la distruzione.
In poche parole, se si ammettesse che l'uomo possa arrivare a rendere inabitabile il pianeta terra, bisognerebbe ammettere che il sistema biologico naturale (da cui è generato l'uomo) non è effettivamente così perfetto come è oggi presentato.
Voi che ne pesante? Credete che il sistema nel suo complesso sia efficiente e dunque A-l'essere umano compirà interventi atti ad integrarsi maggiormente, B-carestie, guerre e malattie faranno da scrematura; oppure che il sistema sia fallace?

Cmb
Moderatore


Città: Buers
Prov.: Estero

Regione: Austria


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Flora e Fauna

Inserito il - 30 luglio 2013 : 19:50:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non credo al creazionismo, ma guardi questo link linkato:
Link

Ci sono domande facile: chi era prima - l'uova, il gallo o la gallina....?


"Good people don't go into government" (D. Trump)

Evoluzionismo Homo sapiens
Link - nothing is more dangerous than the truth - solo chi conosce il passato, può capire il presente!
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

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Inserito il - 30 luglio 2013 : 20:32:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono molto contento che c'è qualcun altro appassionato dell' argomento.
Purtroppo dovrai armarti di molta pazienza, perché coloro i quali faticano a comprendere l' evoluzionismo e le sue logiche (ed in Italia purtroppo sono tanti) sono invece molto abili nelle tecniche diversive (chiamiamole così).

Come opinione personale, ritengo che quello che tu chiami "sistema biologico naturale" sia tutt' altro che perfetto. Basti pensare al meccanismo che è alla base del processo evolutivo e cioè alle mutazioni. Le mutazioni sostanzialmente non sono altro che errori nella riproduzione del DNA.




Giuseppe
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Sonicardo
Utente V.I.P.


Città: Brescia

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Inserito il - 30 luglio 2013 : 20:38:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Sono molto contento che c'è qualcun altro appassionato dell' argomento.
Purtroppo dovrai armarti di molta pazienza, perché coloro i quali faticano a comprendere l' evoluzionismo e le sue logiche (ed in Italia purtroppo sono tanti) sono invece molto abili nelle tecniche diversive (chiamiamole così).

Come opinione personale, ritengo che quello che tu chiami "sistema biologico naturale" sia tutt' altro che perfetto. Basti pensare al meccanismo che è alla base del processo evolutivo e cioè alle mutazioni. Le mutazioni sostanzialmente non sono altro che errori nella riproduzione del DNA.


Bene!
Mi verrebbe da provar a dire che quel tipo di errori sono contemplati dal sistema, in quanto vanno nella direzione che consente comunque un mantenimento del suddetto, consentendo essi l'evoluzione e l'adattamento all'ambiente.
Eventuali effettivi errori sarebbero quelli che conducono all'annientamento del sistema e conseguente autodistruzione di chi ha generato gli errori.

Ah tra l'altro ne approfitto per specificare che con "sistema biologico naturale" vorrei intendere il sistema che riguarda la vita sulla terra e le interazioni con la componente abiotica. Perchè se vorremmo riferirci al sistema generale (usando come soggetto anche la parte abiotica) allora potrebbe continuare ad esistere anche con l'annientamento di tutte le specie (ovviamente con modificazioni sostanziali, ma la parte abiotica, cioè la "materia", non mi risulta possa essere annientata completamente su grande scala).






Modificato da - Sonicardo in data 30 luglio 2013 20:52:43
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

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Flora e Fauna

Inserito il - 30 luglio 2013 : 20:58:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Di questo argomento ne abbiamo discusso a lungo in altre discussioni, che, volendo, puoi trovare col tasto "cerca".

Credo che il malinteso di fondo sia che, in base alla teoria evoluzionistica, non esiste nessun "sistema".
Se esistesse si ricadrebbe nella teoria del "disegno intelligente".
Perciò, se la natura va come va solo per effetto delle leggi della statistica, come nel caso del meccanismo selezionante del "successo riproduttivo", non ci vedrei niente di strano se ad un certo punto, andasse in crisi.
Peraltro, la probabilità degli eventi futuri non dipende dalla serie passata, come imparano a loro spese quelli che giocano al lotto i numeri in ritardo; cioè, non esiste nessun meccanismo correttivo per riportare i fenomeni alla media statistica.

luigi
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Sonicardo
Utente V.I.P.


Città: Brescia

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Inserito il - 30 luglio 2013 : 21:06:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Cmb:

Non credo al creazionismo, ma guardi questo link linkato:
Link

Ci sono domande facile: chi era prima - l'uova, il gallo o la gallina....?




L'ho letto un pò, ammetto che l'argomento trattato è più complesso di quello a cui mi riferivo. Se possibile preferirei rimanere ad un livello più scientifico che filosofico (benchè anche quello possa essere interessante), evitando di entrare nel campo del libero arbitrio ed altro..
In realtà, riferendosi il più scientificamente possibile, il discorso che vorrei fare non cozzerebbe con il libero arbitrio e non dovrebbe andare incontro a quel tipo di teorie.
Cercando di entrare meno il possibile nel merito, da un punto di vista scientifico l'essere umano ha il libero arbitrio. Quando mi riferivo al "sistema", intendevo il sistema biologico naturale che è stato provato dalla scienza, non il fatto che l'uomo sia soggiogato a chissà che destino.
In parole povere un conto è pensare che l'uomo percorra un sentiero prestabilito (discorso filosofico con cui peraltro non sono d'accordo), un altro è riconoscere che i valori che possediamo e che abbiamo riconosciuto tramite la cultura, facciano parte del nostro patrimonio di specie. Es. fratellanza, amicizia, amore ..tutti valori che peraltro si possono trovare anche in altre specie (seppur su livelli inferiori sia chiaro).
Spero che la parte filosofica finisca qua!


Modificato da - Sonicardo in data 30 luglio 2013 21:09:47
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Sonicardo
Utente V.I.P.


Città: Brescia

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Inserito il - 30 luglio 2013 : 21:08:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Di questo argomento ne abbiamo discusso a lungo in altre discussioni, che, volendo, puoi trovare col tasto "cerca".

Credo che il malinteso di fondo sia che, in base alla teoria evoluzionistica, non esiste nessun "sistema".
Se esistesse si ricadrebbe nella teoria del "disegno intelligente".
Perciò, se la natura va come va solo per effetto delle leggi della statistica, come nel caso del meccanismo selezionante del "successo riproduttivo", non ci vedrei niente di strano se ad un certo punto, andasse in crisi.
Peraltro, la probabilità degli eventi futuri non dipende dalla serie passata, come imparano a loro spese quelli che giocano al lotto i numeri in ritardo; cioè, non esiste nessun meccanismo correttivo per riportare i fenomeni alla media statistica.



Mi sembra di capire quindi che a tuo parere il sistema biologico è governato dal caos e che se è perdurato per millenni è solo un fatto ci casualità?


Modificato da - Sonicardo in data 30 luglio 2013 21:08:44
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marz
Utente Super

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Inserito il - 30 luglio 2013 : 21:22:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non capisco il senso dell' obiezione. I meccanismi evolutivi sono ben conosciuti. A tuo parere, il sistema biologico da cosa è governato?

Temo che le tue idee sull' evoluzionismo siano abbastanza confuse. Mi permetto di suggerirti la lettura di "Perché non possiamo non dirci darwinisti" di Edoardo Boncinelli. Non è di facilissima comprensione, ma sicuramente potrà chiarire i tuoi dubbi.





Giuseppe

Modificato da - marz in data 30 luglio 2013 21:29:28
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Sonicardo
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Inserito il - 30 luglio 2013 : 21:36:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Non capisco. A tuo parere, il sistema biologico da cosa è governato?
Vuoi forse sostenere che la natura sia frutto di un "progetto intelligente"?
Se facciamo un discorso scientifico, non esiste nulla di nulla di nulla a supporto di questa tesi.




No, il mio ragionamento era ad un livello inferiore. Non era un ragionamento di tipo filosofico, ma scientifico.
Per le mie conoscenze scientifiche mi sento di poter affermare che è appurato (ripeto puramento scientifiche, escludendo la religione) che la vita si sia generata per casualità. Quindi non credo in nessun disegno intelligente. Il sistema biologico si è generato assolutamente casualmente.
Ma dal momento in cui si sono generate le primissime forme di vita, tutto il sistema biologico che si è formato si è basato su di esse.
Con il topic non intendevo discutere dell'iniziale creazione, a mio avviso basata sulla pura casualità, ma sul sistema biologico che si è creato di conseguenza, sistema di cui l'uomo fa parte (derivando dalla scimmia che a sua volta è derivata da altro.. fino ad arrivare ai primi organismi).
Essendo generato da questo sistema biologico (sempre in termini scientifici), mi chiedevo se è possibile che la specie umana possa portare all'annientamento delle altre specie, ovvero all'annientamento di quello che nomino come "sistema biologico naturale".
Per cercare di spiegare provo a fare anche la seguente considerazione: riferendosi all'uomo molti sostengono che esso sia arrivato al punto di andare contro le leggi della natura e a distruggere il mondo; ci si dimentica però che l'uomo stesso è stato creato dal mondo naturale e quindi la sua stessa presenza ed evoluzione è contemplata dalla natura. Dunque se oggi abbiamo la tecnologia per poter distruggere l'ambiente, anche questo è contemplato dal sistema biologico naturale che si è intaurato dalla prime forme di vita.
Di conseguenza le domande del primo post.


Modificato da - Sonicardo in data 30 luglio 2013 21:36:33
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Sonicardo
Utente V.I.P.


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Inserito il - 30 luglio 2013 : 21:55:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Rileggendo la risposta, mi sembra di aver capito che opteresti per il possibile fallimento del sistema.

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D21
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Inserito il - 30 luglio 2013 : 22:04:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Normalmente gli altri animali non hanno un sentiero finalistico nella loro esistenza: mangiano tutto quello che trovano e se non c'è altro si estinguono.

Ma nel caso dell'uomo c'è una coscienza del problema, che ci permette (forse) di fermarci in tempo. Il guaio è che questa coscienza deve essere attuata da tutti, non solo da alcuni (inutile inquinare meno, se altri inquinano sempre di più - e il protocollo di Kyoto, per esempio, non è stato firmato da tutti - guarda caso).

In altre parole bisognerebbe che la coscienza del problema, di cui tutti siamo dotati, fosse messa all'opera da tutti. Ma così non è, nella realtà.

E qui dico qualcosa di terrificante: a mettere in atto le "contromisure" sono solo quei popoli che possono permetterselo. Cioè i più ricchi, o chi più ne ha voglia. Quando però si è in stato di necessità non c'è coscienza che tenga.

Secondo me una tribù (una cittadinanza? Un solo individuo che incasina tutto?) che sta morendo di fame per esaurimento delle risorse, non ci penserebbe due volte a mangiarsi l'ultima gallina, anche sapendo che il giorno dopo non ci saranno più uova, nè mai più carne.

In altre parole: i più sensibili faranno il possibile, mentre i più bisognosi consumeranno senza controllo. Quando le risorse saranno ridotte al lumicino sarà troppo tardi per salvarsi. Buonanotte umanità.

L'unico modo per evitarlo sarebbe imporre a chiunque un piano d'azione da seguire, ma qui intervengono i singoli casi di necessità dei popoli più bisognosi, che non ci staranno a sacrificarsi più degli altri (proprio perchè bisognosi). Servirebbe che i popoli più ricchi aiutassero i più poveri. Non mi risulta che sia mai successo, senza che ne avessero un tornaconto. In pratica: fallimento.

C'è però una speranza, per quanto remota: se l'intelligenza umana riuscisse a costruire una fonte di energia a basso costo, ecologica e usabile da chiunque, il problema si esaurirebbe da sè. Ci si sta lavorando, ma siamo ancora lontani...

Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
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elleelle
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Inserito il - 30 luglio 2013 : 22:05:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Sonicardo:
Mi sembra di capire quindi che a tuo parere il sistema biologico è governato dal caos e che se è perdurato per millenni è solo un fatto ci casualità?


No. Escludere un disegno intelligente non significa che l'alternativa sia il caos.

Io ho parlato di statistica e probabilità.

Forse ci capiamo meglio con degli esempi.

Il meccanismo che produce la selezione naturale è il successo riproduttivo.

Se possedere certe caratteristiche geneticamente trasmissibili conferisce all'individuo o agli individui del suo gruppo (che verosimilmente hanno caratteristiche simili, come le formiche di una stessa colonia) un buon successo riproduttivo, viene da sé, per motivi puramente statistici, che tali caratteristiche si ritroveranno in buon numero negli individui delle generazioni future. In altre parole, quelle caratteristiche saranno state "selezionate positivamente" dall'evoluzione.
Viceversa gli elementi che non contribuiscono al successo riproduttivo si troveranno sempre meno presenti nelle generazioni future e tenderanno a scomparire.

Per maggior chiarezza, il successo riproduttivo si può schematizzare in un prodotto di probabilità:
  • probabilità di sopravvivere alla nascita;
  • probabilità di crescere e diventare adulti
  • probabilità di trovare un partner e accoppiarsi
  • probabilità di mettere i figli nelle condizioni di nascere e sopravvivere
.
In ognuna di queste fasi (ma se ne potrebbero individuare altre) la probabilità di successo è legata a caratteristiche fisiche, di intelligenza, di carattere ecc...

Le caratteristiche più efficaci non vengono selezionate da qualcosa di esterno, ma si selezionano da sole attraverso un processo statistico.

Il risultato non è per niente casuale; se mai, le mutazioni genetiche e le mutazioni dell'ambiente possono essere casuali, ma la selezione avviene in maniera ben determinata (e, in una certa misura, anche prevedibile).


luigi

Modificato da - elleelle in data 30 luglio 2013 22:09:27
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marz
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Inserito il - 30 luglio 2013 : 22:05:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A me (e non solo a me) pare che la specie umana abbia già portato all' annientamento di altre specie.

E ti dirò di più, continuando di questo passo, la specie umana porterà anche all' annientamento della propria specie.

Evolutivamente parlando, in tutto questo non ci sarebbe niente di strano . Tutte le specie viventi sono destinate prima o poi ad estinguersi.



Giuseppe
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Sonicardo
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Inserito il - 30 luglio 2013 : 22:07:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di D21:

Normalmente gli altri animali non hanno un sentiero finalistico nella loro esistenza: mangiano tutto quello che trovano e se non c'è altro si estinguono.

Ma nel caso dell'uomo c'è una coscienza del problema, che ci permette (forse) di fermarci in tempo. Il guaio è che questa coscienza deve essere attuata da tutti, non solo da alcuni (inutile inquinare meno, se altri inquinano sempre di più - e il protocollo di Kyoto, per esempio, non è stato firmato da tutti - guarda caso).

In altre parole bisognerebbe che la coscienza del problema, di cui tutti siamo dotati, fosse messa all'opera da tutti. Ma così non è, nella realtà.

E qui dico qualcosa di terrificante: a mettere in atto le "contromisure" sono solo quei popoli che possono permetterselo. Cioè i più ricchi, o chi più ne ha voglia. Quando però si è in stato di necessità non c'è coscienza che tenga.

Secondo me una tribù (una cittadinanza? Un solo individuo che incasina tutto?) che sta morendo di fame per esaurimento delle risorse, non ci penserebbe due volte a mangiarsi l'ultima gallina, anche sapendo che il giorno dopo non ci saranno più uova, nè mai più carne.

In altre parole: i più sensibili faranno il possibile, mentre i più bisognosi consumeranno senza controllo. Quando le risorse saranno ridotte al lumicino sarà troppo tardi per salvarsi. Buonanotte umanità.

L'unico modo per evitarlo sarebbe imporre a chiunque un piano d'azione da seguire, ma qui intervengono i singoli casi di necessità dei popoli più bisognosi, che non ci starenno a sacrificarsi più degli altri (proprio perchè bisognosi). In pratica: fallimento.

C'è però una speranza, per quanto remota: se l'intelligenza umana riuscisse a costruire una fonte di energia a basso costo, ecologica e usabile da chiunque, il problema si esaurirebbe da sè. Ci si sta lavorando, ma siamo ancora lontani...


Concordo con questi ragionamenti.
Se ho ben capito quindi a tuo parere il sistema biologico in realtà è perfetto. Nel senso che o l'uomo riuscirà ad integrarsi meglio oppure soccomberà, prima di aver condotto all'annientamento di ogni forma di vita.
Quindi in caso negativo, dopo l'uomo la vita continuerà ad evolversi.

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D21
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Inserito il - 30 luglio 2013 : 22:09:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per quanto ne sappiamo scientificamente, l'evoluzione non ha nulla di finalistico!
Ma attenzione: non è la perfezione del sistema, ma la sua imperfezione a permettere l'esistenza dell'evoluzione. Che poi segue la via della casualità. Niente finalismo. Forse un pochettino nella coscienza umana, che può scegliere entro certi parametri il proprio destino. Tutta la speranza risiede lì.

Dario.
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Sonicardo
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Inserito il - 30 luglio 2013 : 22:12:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Messaggio originario di Sonicardo:
Mi sembra di capire quindi che a tuo parere il sistema biologico è governato dal caos e che se è perdurato per millenni è solo un fatto ci casualità?


No. Escludere un disegno intelligente non significa che l'alternativa sia il caos.

Io ho parlato di statistica e probabilità.

Forse ci capiamo meglio con degli esempi.

Il meccanismo che produce la selezione naturale è il successo riproduttivo.

Se possedere certe caratteristiche geneticamente trasmissibili conferisce all'individuo o agli individui del suo gruppo (che verosimilmente hanno caratteristiche simili, come le formiche di una stessa colonia) un buon successo riproduttivo, viene da sé, per motivi puramente statistici, che tali caratteristiche si ritroveranno in buon numero negli individui delle generazioni future. In altre parole, quelle caratteristiche saranno state "selezionate positivamente" dall'evoluzione.
Viceversa gli elementi che non contribuiscono al successo riproduttivo si troveranno sempre meno presenti nelle generazioni future e tenderanno a scomparire.

Per maggior chiarezza, il successo riproduttivo si può schematizzare in un prodotto di probabilità:
  • probabilità di sopravvivere alla nascita;
  • probabilità di crescere e diventare adulti
  • probabilità di trovare un partner e accoppiarsi
  • probabilità di mettere i figli nelle condizioni di nascere e sopravvivere
.
In ognuna di queste fasi (ma se ne potrebbero individuare altre) la probabilità di successo è legata a caratteristiche fisiche, di intelligenza, di carattere ecc...

Le caratteristiche più efficaci non vengono selezionate da qualcosa di esterno, ma si selezionano da sole attraverso un processo statistico.

Il risultato non è per niente casuale; se mai, le mutazioni genetiche e le mutazioni dell'ambiente possono essere casuali, ma la selezione avviene in maniera ben determinata (e, in una certa misura, anche prevedibile).




Mi fa piacere questa esposizione, va nella direzione che intendevo, dai un'occhiata al post di risposta a marz.

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marz
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Inserito il - 30 luglio 2013 : 22:13:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non credo proprio che Dario intendesse sostenere la "perfezione" della natura. Sostenere che il sistema biologico è perfetto è un' assurdità, una contraddizione in termini e, di fatto, nessun evoluzionista ritiene che sia così.

Perché mai dovrebbe evolvere qualcosa che è perfetto ?






Giuseppe
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Sonicardo
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Inserito il - 30 luglio 2013 : 22:15:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di D21:

Per quanto ne sappiamo scientificamente, l'evoluzione non ha nulla di finalistico!
Ma attenzione: non è la perfezione del sistema, ma la sua imperfezione a permettere l'esistenza dell'evoluzione. Che poi segue la via della casualità. Niente finalismo. Forse un pochettino nella coscienza umana, che può scegliere entro certi parametri il proprio destino. Tutta la speranza risiede lì.


Esatto, come ho scritto prima in realtà la casualità è parte del sistema! Con imperfezione intendo il fatto che una specie evolutasi dal e secondo le leggi del sistema posso portare al suo annientamento.

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Sonicardo
Utente V.I.P.


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Inserito il - 30 luglio 2013 : 22:17:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Non credo proprio che Dario intendesse sostenere la "perfezione" della natura. Sostenere che il sistema biologico è perfetto è un' assurdità, una contraddizione in termini e, di fatto, nessun evoluzionista ritiene che sia così.

Perché mai dovrebbe evolvere qualcosa che è perfetto ?








Ma il sistema mica si evolve, sono gli organismi a farlo.
Si sta facendo un pò di confusione, e la tematica si presta.
Il sistema si basa sulla casualità e in questo senso può considerarsi perfetto, ovvero la casualità consente al sistema di mantenersi.
Il punto è, può questa casualità condurre al formarsi di una specie (in questo caso l'essere umano) in grado di annientare il sistema? Ovvero tutti gli organismi viventi?


Modificato da - Sonicardo in data 30 luglio 2013 22:18:21
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elleelle
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Inserito il - 30 luglio 2013 : 22:17:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi sembra che stiamo mescolando due temi.

Il primo è se il "sistema naturale" troverà il modo di correggere le intemperanze della nostra specie.
E, per me, la risposta è no. Non vedo perché dovrebbe e "chi" o "che cosa" dovrebbe farlo.

Il secondo tema introdotto da Dario è che, dando per scontato che il sistema non è in grado di autoregolarsi, noi uomini che siamo consapevoli del problema, ci dovremmo autoregolare.
E qui il problema è che la terra non è come la maggior parte dei mondi immaginati nei romanzi di fantascienza, governati da un capo supremo, ma è divisa tra tanti poteri in conflitto tra di loro, che quindi non riescono a prendere decisioni condivise (vedi il "protocollo di Kioto").
L'energia è solo uno dei grandi problemi, ma il problema di fondo è la crescita demografica. E' per questo che finiremo per annientare quasi tutte le altre specie animali e buona parte di quelle vegetali.

luigi
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D21
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Inserito il - 30 luglio 2013 : 22:18:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Chiedo scusa, elleelle: ho editato il messaggio per perfezionarlo () mentre stavate rispondendo. Siete velocissimi! Comunque hai ragione: hai interpretato correttamente il mio pensiero.

Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
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