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gocciadimare
Utente V.I.P.
Città: roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
407 Messaggi Biologia Marina |
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spanter
Utente Senior
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
3358 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 02 gennaio 2007 : 08:04:50
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| Messaggio originario di gocciadimare:
Ma il Conus mediterraneus e velenoso come i suoi cugini esotici?? Maria
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A me risulta di no, Maria. Vediamo però cosa dicono gli altri che sicuramente saranno più esaurienti nella risposta. Spanter |
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myzar
Utente Senior
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
3886 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 02 gennaio 2007 : 08:55:56
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Cara Gocciadimare, la risposta dipende da cosa volevi chiedere. Se la tua domanda si riferiva alla eventuale "velenosità" del C. mediterraneus nei confronti deg,i esseri umani, la risposta di Spanbter è corretta. Se invece volevi sapere se anche il C. mediterraneus possiede un apparato produttore di veleno la risposta è sì. Come tutti i Coni (e più in genere per i Toxoglossa), il C. mediterraneo possiede un apparato masticatorio modificato, atto a produrre dardi che vengono lanciati contro la preda, intinti in un "veleno" potente, una "conotossina" (credo del gruppo delle neurotossine) dagli effetti paralizzanti che produce effetti analoghi a quelli del tetano. Queste conotossine sono state di recente assai studiate in neurofisiologia, ma su questo argomento potrebbe istruirti meglio Raphitoma, che lavora nel campo. Naturalmente ogni specie, o gruppo di specie, possiede una o più conotossine specifiche, di tossicità diversa. La tossicità nei confronti dell'uomo è legata sia alla conotossina iniettata che alla sua quantità e quindi anch alla mole del Cono. myzar |
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Italo
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3803 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 gennaio 2007 : 09:26:01
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Ricordo di aver letto su La Conchiglia, vari anni or sono, di un C. mediterraneus che ha punto la mano dell'incauto raccoglitore; la puntura fu paragonata a quella di una vespa. Comunque nessun pericolo, a meno che non subentrino reazione allergiche particolarmente violente. Ciao, Italo
Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare |
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gocciadimare
Utente V.I.P.
Città: roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
407 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 02 gennaio 2007 : 12:22:02
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Caro Myzar Siccome ho letto spesso di coni esotici pericolosi anche per l'uomo, ma non ho mai trovato notizie sul mediterraneus riguardanti questo argomento, volevo colmare questa mia lacuna e le tue notizie insieme a quelle di Spanter e Italo sono state molto esaurienti e quindi vi ringrazio per questo, era esattamente quello che volevo sapere. Ciao Maria p.s. Non ci sono altri gasteropodi velenosi oltre al genere Conus?? |
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petry
Utente V.I.P.
Città: roma
140 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 gennaio 2007 : 12:37:14
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Ciao Gocciadimare credo non ci stanno altri Gasteropodi velenosi come Conus, ma ho sentito i vari voci in giro che ha confermato I conus sono velenosi e nessun altro.
I coni possono sparare i vari aghetti con punta velenosa colpendo i pescipiccoli e paralizzando.....! E alla fine lo ingoia intero pesciolino!
Ciao
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Murex76
Moderatore
Città: Palermo & Jesi (AN)
1917 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 02 gennaio 2007 : 12:50:27
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Ciao ragazzi, a che ne sappia io sono solo i "coni" che usano questo sistema per predare, e per chi ne voglia sapere di più vi indico questo link:
Link
Esistono però alcuni molluschi che producono sostanze velenose per difendersi dai predatori, sopratutto i nudibranchi, ho anche letto che un piccolo cefalopode che vive nelle pozze di marea nell'area indopacifica, produce delle sostanze urticanti capaci di uccidere anche l'uomo.
A presto
Giuseppe |
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Murex76
Moderatore
Città: Palermo & Jesi (AN)
1917 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 02 gennaio 2007 : 13:14:17
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Faccendo un paio di richerche in rete ho trovato 2 specie (1 + sp.) potenzialmente pericolose per l'uomo, ecco i link:
Link
Link
A presto
Giuseppe |
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gocciadimare
Utente V.I.P.
Città: roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
407 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 02 gennaio 2007 : 16:31:07
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Ciao Petry ciao Murex grazie anche a voi per il vostro contributo. Maria |
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raphitoma
Utente V.I.P.
Città: anguillara
Prov.: Roma
Regione: Lazio
450 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 10 gennaio 2007 : 15:12:36
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È un periodo che frequento solo saltuariamente il sito ed in particolare ne sono stato distante per un bel po’ di settimane. Oggi mi sono messo a cercare quello che mi ero perso in questo periodo e ho trovato questa discussione in cui Enzo mi cita. In effetti finalmente sono sul mio. Ovvero su un argomento per approfondire il quale, porto la zuppa a casa. Concordo nel fatto che il ventricosus sia dotato di un veleno che, come al solito, è un cocktail di varie tossine, in questo caso di natura peptidica capaci di interagire con elementi del sistema nervoso. Principalmente “evolutosi” per le prede naturali dei ventricosus (i policheti) ma capace di essere tossico anche per gli animali superiori. Gabriella Rebaudy si è laureata qualche anno fa sulla purificazione e caratterizzazione biochimica di uno (o più) di questi peptidi. Uno, o più lavori sono stati pubblicati sull’argomento. Personalmente non ho mai lavorato su tossine di conidae, ma recentemente parlando con una collega biochimica di Roma 1, sono venuto a sapere delle cosette interessanti che potrebbero avere delle ricadute anche sulle nostre collezioni. La collega lavora sostanzialmente su due popolazioni di conus ventricosus, provenienti da Lampedusa, la prima e da non ricordo dove esattamente della costa pugliese, la seconda. Il contenuto del “cocktail” tossico del veleno estratto dagli esemplari provenienti dalle due popolazioni varia grandemente sia come quantità relativa dei componenti sia come qualità. Questo lavoro non credo sia già stato pubblicato e forse avrei fatto meglio a non parlarne. Ma insomma. Per quanto riguarda la perciolosità sull’uomo direi che non ricordo di casi di avvelenamento da conus ventricosus, anche se non vuol dire che non potranno esserci in futuro. Alcune tossine del nostro conus, infatti, sono letali per cellule umane in coltura e quindi potenzialmente anche per quelle in vivo. Ovviamente, oltre alla tossicità intrinseca del veleno per determinare la pericolosità per l’uomo, vanno considerati altri fattori come per esempio la quantità di tossico prodotto o la capacità di inniettare da parte dell’animale di una dose potenzialmente pericolosa. Non a caso, gli esempi più comuni di avvelenamento sono causati da C. geographus, che come dire, è un bel conone. Esistono comunque evidenze che quasi tutti i neogasteropodi producano tossine, di sicuro i cymatium e i buccinum, ma probabilmente anche qualche murex. Quello che queste bestie sicuramente non hanno è un efficiente apparato capace di inniettare il veleno nella preda. Sarebbero dei rilasci ghiandolari che si limiterebbero a indurre il rilassamento dei muscoli dei bivalvi dei quali si nutrono o come nel caso di alcuni gasteropodi ematofagi (cancellaridi, colubraria) a “placare” il pesce ospite durante l’operazione di succhiamento del sangue. Credo di essermi dilungato troppo. Alla prossima stefano
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raphitoma
Utente V.I.P.
Città: anguillara
Prov.: Roma
Regione: Lazio
450 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 10 gennaio 2007 : 15:29:39
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Un sito che vale la pena visitare: Link filmati "da paura"
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Mathilda
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3970 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 10 gennaio 2007 : 17:30:22
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Grazie Stefano, veramente interessante quello che dici sul veleno dei coni ... dilungati pure quando vuoi e quando puoi ....
Angela
"Nulla è più urgente di una giornata al mare" Ivano Fossati (ne sono convinta anch'io) |
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gocciadimare
Utente V.I.P.
Città: roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
407 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 10 gennaio 2007 : 20:10:24
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Concordo con Angela e se hai altro da aggiungere sarà più che un piacere leggerlo, grazie anche da parte mia. Maria |
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Aurantium
Utente V.I.P.
Città: Arezzo
Prov.: Arezzo
182 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 gennaio 2007 : 10:01:14
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Stefano, certe lezioni non possono altro che renderci felici per qualcosa in più che impariamo e ben vengano, per cui dilungati pure, anzi da parte mia, dato che sono stato solleticato soprattutto dai molluschi ematofagi, di cui, scusa la mia ignoranza, ma non conoscevo assolutamente le abitudini alimentari, ti chiedo e chiedo in genere a chi ne sa davvero tanto oltre alla struttura del nicchio, di illuminarci su abitudini e quanto sia rilevante per meglio conoscere il mondo dei molluschi.
I giorni passati sono fiori appassiti nel roseto della vita,conta quanti sono e rifletti - Claudio |
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myzar
Utente Senior
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
3886 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 11 gennaio 2007 : 10:32:46
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| Messaggio originario di Aurantium:
Stefano, certe lezioni non possono altro che renderci felici per qualcosa in più che impariamo e ben vengano, per cui dilungati pure, anzi da parte mia, dato che sono stato solleticato soprattutto dai molluschi ematofagi, di cui, scusa la mia ignoranza, ma non conoscevo assolutamente le abitudini alimentari, ti chiedo e chiedo in genere a chi ne sa davvero tanto oltre alla struttura del nicchio, di illuminarci su abitudini e quanto sia rilevante per meglio conoscere il mondo dei molluschi.
I giorni passati sono fiori appassiti nel roseto della vita,conta quanti sono e rifletti - Claudio
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Già, gli ematofagi! Sai che gli Americani chiamano le Colubraria "Vampire snail"? Un animale dalla conchiglia così graziosa con abitudini così....inquietanti! Comunque stai in campana: Marco Oliverio ha presentato al Congrasso di Napoli una relazione molto interessante prorpio su Colubraria, relazione che apparirà nel volume del Bollettino degli Atti di questo Congresso, volume che è in preparazione credo abbastanza avanzata. myzar |
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Laser
Utente Senior
Città: Valle Mosso
Prov.: Biella
Regione: Piemonte
1685 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 gennaio 2007 : 10:42:13
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Grazie Stefano e a tutti quelli che trasmettono disinteressatamente il loro sapere ai meno dotati! A cosa servirebbe raccogliere e collezionare gusci vuoti se non quella di avere in mano una piccola testimonianza di quanto ci avete raccontato or ora?
Sergio -------------------- Indagare per conoscere la natura è vivere (Settepassi) |
Modificato da - Laser in data 11 gennaio 2007 10:47:13 |
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Aurantium
Utente V.I.P.
Città: Arezzo
Prov.: Arezzo
182 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 gennaio 2007 : 11:07:21
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Grazie Enzo anche per il tuo intervento molto interessante, facci sapere anche quando uscirà il volume che hai citato e come fare per entrarne in possesso.
I giorni passati sono fiori appassiti nel roseto della vita,conta quanti sono e rifletti - Claudio |
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gocciadimare
Utente V.I.P.
Città: roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
407 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 11 gennaio 2007 : 11:08:22
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Sono pienamente d'accordo con Sergio e di questo voglio ringraziare anche io tutti per quello che mi state dando e non solo didatticamente ma anche dal lato umano, mi sa che sotto i nostri duri gusci di cercaconchiglie batte un grande cuore pieno di amicizia, altruismo e umiltà. RAGAZZI SIAMO TROPPO FORTIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! |
Modificato da - gocciadimare in data 11 gennaio 2007 11:10:08 |
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