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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
Grazie a tutti per la collaborazione


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 Anfibi nella storia dell'arte: simbologia e realismo
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

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6003 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 aprile 2013 : 12:30:51 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Invogliato da alcune considerazioni svolte qua e là da altri utenti del forum, vorrei aprire una discussione sulle raffigurazioni degli anfibi nella storia delle arti...
L'idea è indagare su che cosa rappresentino gli anfibi nella storia culturale della nostra (e magari, anche, delle altre) civiltà. Cercare, insieme, di capire perché taluno (come noi) li ama, e perché invece (presso altre persone) è così diffuso il ribrezzo verso queste creature. E che significato abbiano in una pittura od in una scultura...

Comincio con un'opera scultorea: il pulpito cinquecentesco del Duomo di S. Stefano a Vienna, attribuito tradizionalmente ad Anton Pilgram, ma probabilmente del seguito di Niclas Gerhaert van Leyden: una specie di migrazione tardogotica di (pseudo)rospi, lungo il corrimano che accompagnava la salita del predicatore. A tratti questi animali si affrontano e si aggrediscono l'un l'altro; alcuni hanno un aspetto da rospi, altri sembrano di più simile tritoni o lucertole o serpenti.
Immagine:
Anfibi nella storia dell''arte: simbologia e realismo
122,18 KB
Fonte: Wikimedia commons, autore "Derschueler",

(altra foto con prospettiva migliore qui).

In cima al corrimano è scolpito un cagnolino che abbaia, verso il basso, alle bestie che formano questa strana processione, tenendole lontane dallo spazio riservato al predicatore.

La simbologia dovrebbe essere questa: lungo il percorso, il predicatore deve liberarsi di peccati e pensieri negativi... rappresentati dagli animali in lotta, in particolare dagli anfibi che sono creature "notturne"... mentre le altre creature, il cui aspetto ricorda maggiormente le lucertole, creature "diurne", rappresentano il bene in lotta col male.

Ne parla anche una poesia in lode dell'opera (trovate il testo integrale, con tante altre informazioni sul monumento, su Wikipedia in tedesco: Link)

[...]
Auch manche krot ädex und schlang
In stain gehawen auf dem gang
Sie krümbten, paumten uber sich
So frey als werens lebendig.

[...]

che potrei tradurre così

[...] ed anche rospi, lucertole e serpenti
scolpiti in pietra sul percorso
arrampicatisi o contorti
come se fossero viventi [...]

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.

Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6003 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 maggio 2013 : 21:58:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cambiamo epoca e continente. Questa è "La salamandra gigante", un'opera del giapponese Aida Makoto, nato nel 1965.
Un artista dal linguaggio spesso provocatorio e violento, che tuttavia in questo caso assurge a vette di assoluta poesia
Sono convinto che questa sua opera, che trovo sul sito della Mizuma Art Gallery di Tokyo, Link piacerà alla follia a molti amici del forum


Immagine:
Anfibi nella storia dell''arte: simbologia e realismo
76,75 KB
Makoto Aida, Giant Salamander, 2003. Acrilico su pannello di legno, 314 x 420 cm

Barbaxx

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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 maggio 2013 : 08:52:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Leggo con ammirazione...

Ric
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6003 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 gennaio 2015 : 09:47:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questo invece è un olio su tela di Richard Seewald, Katze mit Salamander, 1933.

Influenzato dal surrealismo, ma anche accurato osservatore della natura, l'autore dipinge una scena cui ha assistito personalmente: un gatto che ha catturato un ramarro si blocca intimorito di fronte all'umano. Alla situazione si aggiungono una giovane Salamandra salamandra, nella livrea striato-maculata tipica della Germania, ed una mantide. Anche i vegetali sono realmente esistenti... ad esempio la cicuta (forse c'è un nesso simbolico col veleno della salamandra?).
Scrisse l'autore: "ogni gatto nell'erba è come una tigre nella giungla".

Köln, Museum Ludwig, ML 76/2809

rubo la foto dal loro sito, convinto di far loro solo pubblicità

Un accurato commento, in tedesco, si trova qui: Link
Immagine:
Anfibi nella storia dell''arte: simbologia e realismo
204,24 KB

P.S.: Seewald ebbe la sorte di essere classificato come "artista degenerato" nella Germania nazista; riuscì a trasferirsi in Svizzera e a prenderne la cittadinanza. Questo quadro è del 1933 ed esprime forse alcuni brutti presentimenti...

Barbaxx

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