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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 GEOLOGIA DEL MEDITERRANEO
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maremmano
Utente V.I.P.

Città: istia d'ombrone
Prov.: Grosseto

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Inserito il - 17 febbraio 2013 : 16:50:51 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

da amante delle pietre,sono sempre alla ricerca della loro bellezza e a capirne la sua creazione, anni fà trovai queste pietre nel fiume sotto casa,l'ombrone (Gr), le ho fatte vedere ad alcuni amici,anche geologi, il nome appunto geologo è calcilutite,,
è fantastico capire come si formano,,in anni di ricerca di esse,ho capito che si formano e poi spariscono in un tratto abbastanza delimitato del fiume,questo per via delle piene,perchè?,,questa domanda viene anticipata da come si formano? sono macro elementi che stanno nell'acqua, con essa calma,si agrappano alle pietre(ciotoli),l'acqua quando sembra ferma nel fiume ha movimenti,essi sono disegnati sui ciotoli con questi macroelementi.sono durissimi,con carta vetrata non vanno via,,con l'acido invece si. per cui quando ci sono le piene,la forza dell'acqua li elimina,,così è il ciclo di esse,con la calma si ricreano.che ne pensate?

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maremmano

PaoloMarenzi
Utente Senior


Città: Cremona
Prov.: Cremona

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 17 febbraio 2013 : 18:58:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
spettacolo!!!

amatoeridano.blogspot.it
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 18 febbraio 2013 : 06:17:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao maremmano;
belle le pietre (soprattutto se bagnate);
però non credo di avere compreso bene il meccanismo da te proposto per la formazione di quei disegni;
a me sembrano dei sottilissimi veli (calcitici?) che rimpiono una maglia di microfratture variamente orientate nella roccia originaria;

buona giornata a tutti

maurizio
____________________

“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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maremmano
Utente V.I.P.

Città: istia d'ombrone
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Inserito il - 18 febbraio 2013 : 08:00:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao maurizio,,in effetti quando descrivevo come si formano,pensavo se ero chiaro,,sai a voce con l'aiuto dei gesti è più facile,,cercherò con le foto di dimostrarti che sono solo in superfice,,
ho scritto che con la carta vetrata non vengono via,,sarò più esatto,con carta vetrata da carrozzieri,bagnata,con parecchio "olio di gomito" viene via,,rimane solo il ciotolo.
le prime in foto, le ho prese nel mezzo della zona che dico si realizzano,le seconde invece nella parte scendente del fiume,dove da li in poi non ce ne più,,ecco perche dico la forza delle piene è come la carta vetrata,,le elimina.come si nota i disegni stanno sparendo.
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per confermare quello che dico, ne ho rotta qualcuna,,come si vede i ciotoli sono di diverse composizioni,all'interno non vi sono quelle linee tondeggianti, in più al macro,si notano tanti "puntini" che sono quelli che creano i disegni. si vi sono delle microfratture,a volte riempite di calcite,a volte di questi minerali dell'acqua,i macroelementi.

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ci tengo a dire che quello che scrivo è dato da aiuto di amici geologi,((i quali si sono solo soffermati alla visione dei ciotoli)e da anni di esperienza,,quindi da amante delle pietre, tutto puo essere,,,infatti scrivo per capire meglio.
allego altre 2 foto, di come valorizzo le pietre con supporti "adeguati".
una figura unana
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un cammeo,un veliero nella nebbia
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maremmano
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balocchi
Utente V.I.P.


Città: Modena
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Inserito il - 18 febbraio 2013 : 16:01:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
mi chiedo se non siano di origine antropica.
Io così non le ho mai viste, e anche i disegni mi sembrano molto particolari...

I disegni mi stupiscono molto...

Visto meglio i disegni, mi sembra che quei "veli" siano distribuiti secondo dei piani che simili al piano della superficie dell'acqua. La formazione del disegno circolare da un effetto ottico molto bello.
Potrebbero essersi formati quando la pietra era immersa parzialmente nell'acqua? A contatto con l'acqua del fiume si sono depositati dei sali che hanno formato quei cerchi...
può essere???

Paolo

Modificato da - balocchi in data 18 febbraio 2013 16:05:37
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maremmano
Utente V.I.P.

Città: istia d'ombrone
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Inserito il - 18 febbraio 2013 : 22:11:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao balocchi,,,scusa da ignorante non so cosa vuol dire "antropica",..comunque se ho ben capito il tuo concetto "veli" siano distribuiti secondo dei piani che simili al piano della superficie dell'acqua" è quello che voglio spiegare,,e,che so!,,però non sono sali, ma ninerali nell'acqua che si depositano.ho saputo che li trovano nel tevere,vicino a roma(molto simili),nell arno sopra a firenze uniforni nel colore,,,quindi penso siano i ninerali dell'acqua che diano i colori diversi,,,,,chissà se altri li trovano nei poro fiumi?,,,comunque grazie del tuo intervento.

maremmano
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balocchi
Utente V.I.P.


Città: Modena
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Inserito il - 19 febbraio 2013 : 01:07:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
antropico --> umano

una cosa è di origine antropica quando è di origine umana.

In altre parole potrebbero essere fatti dall'uomo??? E' il dubbio che viene da me, perchè dei "segni" così definiti non li ho mai visti.

Potrebbe esserci la spiegazione che ho dato anche io. Se i veli o linee sono rappresentate da minerali, bisognerebbe capire che minerali??? Da quì cercare di comprendere la genesi. Io di minerali non ne so nulla... lascio la parola ad altri esperti...

Paolo
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maremmano
Utente V.I.P.

Città: istia d'ombrone
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Inserito il - 19 febbraio 2013 : 18:17:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
è vero Balocchi,,,la genesi,,,non ci avevo mai pensato,,,ora pensandoci,,credo sia così,,il fiume ombrone ha questo nome perchè è quasi sempre torbido,ombroso,questo è dato da parecchio limo,fango,sabbia finissima,(oltre che dai ciotoli di varie misure),,questi 3 elementi sono creati da,sia i molti torrenti affluenti pieni di pietre di ogni genere di composizione sedimentaria,( selci,calciti marnose,gessi,quarziti,ardesie,arenarie,conglomerati etc,,,)che dallo stesso fiume per la forza che prende con le piene,rompendo,limando queste pietre ne ricava sia il depositi di argille che i minerali che li compongono,,,essi credo siano quelli che discolti nell'acqua si "agrappano" ai ciotoli. ma questa è la mia genesi,,da inesperto,una domanda mi viene a questo punto però,perchè solo alcuni ciotoli e di dimensioni come quelli in foto?(da 1 cm al massimo di 20 cm)
comunque no,non sono antropici sono sicuro.

maremmano
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balocchi
Utente V.I.P.


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Prov.: Modena

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Inserito il - 19 febbraio 2013 : 18:43:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi hanno confermato che le pietre "Sono naturali definite anche come pietre paesine cioe' rocce calcareo dendritiche a grana fine costituite da calcare compatto e argilla e l'origine dei disegni e' dovuta da soluzioni mineralizzate di ferro e manganese queste rocce di origine pelagica si sono formate circa 50 milioni di anni fa' (Eocene-Paleocene) e sono tipiche quasi esclusivamente della Toscana".

Quindi il modello genetico torna molto bene. Il fiume torbido porta in soluzione dei minerali che si depositano sui sassi quando sono parzialmente immersi, lascanodo le carateristiche forme ad anello. Durante la piena, i sassi rotolano e trovano nuove posizioni. Nel successivo periodo di magra, le pietre si trovano parzialmente immerse e avviene la deposizione dei minerali, con la formazione delle caratteristiche forme ad anello.

Paolo
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maremmano
Utente V.I.P.

Città: istia d'ombrone
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Inserito il - 19 febbraio 2013 : 21:41:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
no Balocchi,,,non sono paesine,,,esse se le tagli hanno all'interno i muovimenti, le conosco le paesime,e roba diversa,,,,te lo confermo!,,,,forse possono essere l'inizio di esse,,ma come ho scritto poi spariscono,,,e se spacchi le pietre,, dentro non cè niente!nelle paesine si. per curiosità mia a questo punto,,dovrò trovare esperti in campo,,e mandargli i campioni,per analizzarli,,,sono curioso,,.cè qualcuno quì che può farlo?,,,dai comunque sia la loro formazione sono bellissime! e non ve le ho mostrate tutte!ne ho fatto collane,braccialletti,etcc,,, per me.ci tengo a dirlo,,non faccio commercio.sono solo amante.approposito,per conferma che sono materiali diversi,,,con frese per dentisti(materiale proffessionale),,,alcune si forano,altre no! per niente!,,

maremmano
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balocchi
Utente V.I.P.


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Prov.: Modena

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Inserito il - 19 febbraio 2013 : 23:22:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non ho esperienza di queste "strutture".

Tienici informato, sono pietre molto belle.

Paolo
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 20 febbraio 2013 : 01:28:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bentrovato Paolo, ciao maremmano

la questione è diventata interessante da quando maremmano c’ha mostrato il ciottolo spaccato;

l’idea che mi sono fatto non è facile da spiegare, ma ci provo;

l’alterazione superficiale dei ciottoli ha evidenziato sia le numerosissime microfratture (senza dislocazione), sia le eventuali strutture sedimentarie (laminazioni) preesistenti nella roccia, ma in particolare le prime;

il processo è superficiale e ciò spiega, ovviamente, perché l’aspetto a “festoni” non compare nelle sezioni dei ciottoli;

è però molto evidente il fittissimo reticolo di microfratture (vedi foto) che, se il processo avesse il tempo sufficiente, produrrebbe qualcosa di simile alla “pietra paesina” tipica, funzionando da linee guida per l'impregnazione della roccia

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ci troviamo praticamente di fronte allo stadio iniziale di un processo simile alla “paesinitizzazione” vera e propria

Link


potremmo anche dirlo in una maniera diversa (e in questo l’intuizione di maremmano creda sia corretta): l’abrasione del ciottolo mantiene il processo sempre ad uno stadio iniziale, “superficiale”, asportando progressivamente la parte alterata della roccia, pronta per un successivo attacco;

è probabile che alcuni dei frammenti raccolti da maremmano (forse l’ultimo, ad esempio) presentano all’interno l’aspetto tipico della paesina: questi dovrebbero pertanto corrispondere a frammenti di pietra paesina “preformata”, in ambito diverso da quello fluviale (ad esempio nell’affioramento da cui proviene);

non credo invece che le forme abbiano nulla a che fare con la variazione dei livelli idrici del fiume;

girando un po’ per il web, ho trovato questo link

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in cui i reperti sembrano assolutamente identici a quelli di maremmano;
l’autrice del ritrovamento solleva le stesse questioni poste da maremmano (in particolare sull’interno “omogeneo” dei ciottoli): in effetti ci troviamo di fronte sì a pietra simil-paesina, ma di un tipo particolare riguardo al suo stadio di sviluppo…davvero interessante, grazie maremmano per aver sollevato questa discussione con i tuoi reperti;

cosa ne pensate?


maurizio
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maremmano
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Inserito il - 20 febbraio 2013 : 07:37:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie mauriziocaprarigeologo, molto,molto interessante il tutto!!!,,cè parecchio da studiare,,,e a me piace.
conosco benissimo "sampietrino",,,è una amica,,, dopo che ho scoperto tali ciotoli,,ha provato a cercarli a roma(nei dintorni)..
molto convincente la relazione sulla genesi della paesina,,,da rileggere!!
ho capito tante cose,esempio,come vedere meglio le pietre anche a occhio nudo, sono curioso,andrò col martello geologo a romperne qualcuna in più,,anzi,,come si dice,battere le pietre a caldo,se posso,ci vado oggi,,così vi faccio vedere al macro,meglio.per ora grazie.

maremmano
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maremmano
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Inserito il - 20 febbraio 2013 : 17:49:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
di nuovo grazie,mauriziocaprarigeologo, ho riletto tutto,interessante,alcuni pensieri leggendo la relazione della genesi,loro parlano di campioni esposti alle interperie naturali,non in acqua,,per cui se i ciotoli che trovo sono quello che si dice,penso che la reazione appunto esterna a contatto continuo con l'acqua sia diversa.
sono andato,,ho visto in modo diverso dal solito,,grazie anche a questo post,
devo dire che sono come i funghi,,hanno le loro stagioni,,infatti ne ho trovate pochissime(cè stata una piena poco tempo fa),in 100mq circa ne ho trovate 7, mi sono soffermato a vedere i depositi di limo sui ciotoli,guarare la sommiglianza dei movimenti

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queste immagini sono quelle che mi hanno dato spunto alla loro formazione.
non è facile vederle,almeno che non siano in acqua, voi la vedete?


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ne ho rotte 5, in effetti come si vede in alcune da inesperto si notano le linee dritte che si congiungono al disegni eserni
credo che maurizio con queste foto abbia tanto da scrivere,,e lo ringrazio.
la prima che mostro rotta,ne ho fatte 2 foto,ascutta e bagnata,,,le altre sono bagnate,si notano meglio,


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questa è l'ultima,,sopra e sotto

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una domanda maurizio,,ma quelle macchiette nere che si vedono tra un rigo e l'altro(all'esterno, si nota bene nella terzultima foto),in alcune ce ne parecchi,in altre meno,in altre ci sono e non ci sono,,che sono?

maremmano

Modificato da - maremmano in data 20 febbraio 2013 17:51:39
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PaoloMarenzi
Utente Senior


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Flora e Fauna

Inserito il - 20 febbraio 2013 : 20:23:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
complimenti a tutti per come sta evolvendo la discussione

paolo

amatoeridano.blogspot.it
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 20 febbraio 2013 : 20:27:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
bella documentazione maremmano,
che conferma, direi, tutto quanto siamo andati dicendo;

questa immagine in particolare (ma tutte le altre hanno lo stesso significato) esemplifica il meccanismo;

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si nota bene, infatti, la progressione dall'esterno verso l'interno della formazione (penso, ma non sono sicuro al 100%) di ossidi di manganese dendritici (una volta chiamati psilomelano), che utilizzano le microfratture per raggiungere il volume interno della roccia;
allargandosi lateralmente rispetto alla frattura che seguono, queste sostanze possono impregnare e/o alterare sezioni "geometriche" su una superficie compresa tra linee diverse, dando l'aspetto tipico della paesina (i "movimenti" di cui parlavi, che in realtà non corrispondono a dislocazioni, come dicevo);

le forme concentriche dei depositi fangosi sui ciottoli dopo le piene presentano una singolare analogia con le tue "sculture", ma non hanno nulla a che vedere con la genesi del fenomeno, a mio parere...

buona serata a tutti







maurizio
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maremmano
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Inserito il - 21 febbraio 2013 : 21:04:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
scritto da mauriziocaprarigeologo"""""bella documentazione maremmano,
che conferma, direi, tutto quanto siamo andati dicendo;""""
grazie maurizio,,,grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla conoscenza,,ed anche a chi ha seguito,,
una cosa bella,capire le cose, con altri.
insomma se conclusione si può dire," genesi della paesina",, versione particolare,da parte mia ho scritto tutto quello che so,che ho visto,,spero non finisca quì..a presto con altre tipologie. grazie.

maremmano
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Hoplocampa
Utente Senior

Città: Vicobarone di Ziano P.no
Prov.: Piacenza

Regione: Emilia Romagna


1377 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 febbraio 2013 : 00:21:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie a te Maremmano, e a tutti quelli che hanno partecipato alla bella ed istruttiva discussione.
renato

Più poeti, meno banchieri!
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 28 febbraio 2013 : 20:56:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Hoplocampa:

Grazie a te Maremmano, e a tutti quelli che hanno partecipato alla bella ed istruttiva discussione.
renato


sì, abbiamo imparato molte cose tutti assieme..

e però...mi è rimasta una curiosità che giro a maremmano: anche tu, come sanpietrino, hai verificato che la colorazione è più tenue se i ciottoli sono di maggiori dimensioni, ovvero che le pietre “decolorate” sono di dimensioni mediamente maggiori delle altre? Se questo fatto è vero, andrebbe in qualche modo spiegato…

buona serata

maurizio
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 28 giugno 2013 : 08:11:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per solidarietà…
Marne a fucoidi, appennino umbro marchigiano, ieri


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maurizio
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