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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
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 ANFIBI
 Laghetto a Seregno
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Pag.di 12

Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 aprile 2019 : 19:07:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
É da parecchio che non mando notizie qui. Il laghetto sta abbastanza bene per non dire benissimo, ma qui siamo nella sezione dedicata agli anfibi e questi non se la passano bene. Il laghetto, che era stato ripristinato (anche e non solo) come luogo di riproduzione degli anfibi, si è riempito presto di pesci (carassidi credo) e in 6 anni (siamo alla settima primavera) credo di aver visto dei girini solo un paio di volte e in entrambi i casi sono durati poco .

Ciò nonostante le rane (rane verdi) ci sono ancora, poche ma ci sono, e del rospo smeraldino, che dovrebbe avere abitudinio notturne, ho sentito negli scorsi anni il trillo. Mi chiedo come facciano a esserci ancora le rane: o vivono più a lungo di quello che ho letto o nel tempo ne sono arrivate altre. Ma da dove? A Seregno non esistono altri luoghi umidi. É più facile che siano arrivati altri rospi smeraldini, che si riproducono anche in pozzanghere temporanee e sono propensi alle migrazioni.

Ultimamente vedo meno pesci. Nei mesi scorsi è stato visto parecchie volte l'airone cenerino, che sicuramente avrà predato dei pesci, quanti non riesco a immaginarlo. Più avanti, quando l'acqua sarà meno torbida e meno fredda, avremo un riscontro della situazione.

In ogni caso il laghetto è sempre (o quasi) una meraviglia, sia per la biodiversità che racchiude "al suo interno" (una piccola colonia di gallinelle d'acqua c'è sempre stata), che per quella che sostiene "esternamente". Molti esseri ci si recano per mille motivi diversi, dalle rondini che vengono a pasturare in primavera, ai fringuelli che ci vanno a bere e a fare il bagnetto.

Novità di questi giorni è l'arrivo di una coppia di germani reali, che per ora non se ne sono ancora andati. Il recinto del laghetto, sempre aperto al pubblico, è piccolissimo e il luogo è il meno adatto che si possa immaginare per la nidificazione dei germani.


Immagine:
Laghetto a Seregno
175,1 KB


Lo spettacolo comunque è bellissimo!

Saluti e grazie
Alberto
Blog dedicato al alghetto: Link

Modificato da - Albisn in data 03 aprile 2019 19:42:35
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 aprile 2019 : 19:36:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
So che la cosa si presta a difficoltà di natura pratica e divulgativa, ma i pesci rossi andrebbero eradicati. Uno stagno così altrimenti diventa una trappola riproduttiva per gli anfibi, attraendo gli adulti in un luogo in cui i loro figli moriranno divorati dai pesci.
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 aprile 2019 : 18:39:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Lo so bene. Purtroppo penso che sia impossibile eradicare i pesci, non solo quelli rossi, ma anche quelli marroncini, che sono più numerosi.

Alla fine del 2012 il laghetto, in occasione del suo ripristino, fu svuotato e i pesci, raccolti con il retino, riposti in due enormi contenitori e stipati come sardine in scatola, furono trasferiti in un altro laghetto chiuso, con tutti i crismi della legge.

Forse alcuni erano rimasti nel fango del fondo o forse qualcuno arrivò poi dallo svuotamento di qualche acquario domestico, fatto sta che nel giro di un anno il laghetto tornò a riempirsi di pesci. Nel tempo arrivarono anche diverse delle tartarughe d'acqua americane.

Penso che questo sia il destino difficilmente evitabile di un laghetto collocato in un parco uirbano.

Stranamanete le tartarughe sono ora quasi scomparse, forse raccolte da qualche appassionato e anche i pesci sembrano decimati, ma è presto per averne conferma.

Comunque il laghetto è l'unico posto in città dove un bambino, ma anche un adulto, possa ammirare un po' di natura selvatica dal vivo. Nello stesso giorno in cui ho inserito il post precedente, avevo fotografato una strano insetto. Gomphus mi ha indicato il nome e così mi ha fornito un altro bandolo da sbrogliare (vedi qui: Link), per scoprire la straordinaria biodiversità che può offrire un "banale" laghetto artificiale in città.

Comunque grazie per il suggerimento. Speriamo che possa essere raccolto da chi si accinge a creare un laghetto: alla larga dai pesci!

Saluti
Alberto

Modificato da - Albisn in data 06 aprile 2019 18:47:15
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 aprile 2019 : 13:40:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'eradicazione è "impossibile" e poi altri pesci verrebbero immessi di nuovo, nonostante i cartelli.
Lo dico perché una vasca urbana che ho naturalizzato in Piazza della Costituzione a Piombino presenta problemi analoghi: ogni tanto organizziamo pesche notturne e togliamo pesci rossi, carpe e altro, lascinado solo pesci autoctoni quali rovelle, cavedani, cagnette, ecc. Via via qualche atro pesce rosso ricomaper, nonostante la cartellonistica.

Comunque l'ambiente di Seregno mi pare un compromesso accettabile. Non l'ideale per gli anfibi, ma comunque accettabile. Le rane verdi in genere riescono in qualche modo a sopravvivere, magari in numero ridotto (se restano zone di acqua bassa, ricca di alghe e difficilmente raggiungibili da certi pesci).
Diciamo che occorre mantenere il tutto entro certi limiti di tollerabilità.

Ric
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 aprile 2023 : 16:34:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono passati oltre 10 anni dal ripristino di questa "pozza". La scommessa di mantenere una piccola oasi di biodiversità in ambito urbano è. a mio avviso, vinta. I problemi ci sono, ma il successo è consolidato. Parte del merito va ascritta sicuramente a questo magnifico forum da cui sono arrivati a profusione aiuti e consigli.

Saluti e grazie
Alberto
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 aprile 2023 : 16:37:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dopo i ringraziamenti torno ad approfittare delle vostre competenze. Sulla riva nord del laghetto ho notato questa strana massa verdastra, a bolle e forse anche gelatinosa. Di cosa si tratta?

Immagine:
Laghetto a Seregno
215,15 KB
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 aprile 2023 : 16:38:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Laghetto a Seregno
181,82 KB
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 aprile 2023 : 16:48:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E questa è la zona interessata. Si tratta della riva nord, soleggiata ma esposta ai venti, acqua bassa con presenza di giunchi e nuove foglie di tifa. Le masse indicate sopra sono, nella foto, in basso e al centro.

Immagine:
Laghetto a Seregno
205,69 KB


Saluti e grazie
Alberto
Qui il blog dedicato al laghetto: Link

Modificato da - Albisn in data 07 aprile 2023 16:52:47
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 aprile 2023 : 23:40:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Alghe.
A volte queste crescono sui residui di ovatura degli anfibi, ma non mi sembra nel caso specifico.

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 aprile 2023 : 10:53:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Barbaxx:

Alghe.
A volte queste crescono sui residui di ovatura degli anfibi, ma non mi sembra nel caso specifico.



Grazie.

Sarei curioso di sapere se la presenza di queste alghe sia indice di qualche particolare situazione dell'acqua.
Penso che l'acqua, di origine piovana o da acquedotto, sia ben ossigenata dalla vegetazione. Al laghetto non affluiscono sostanze azotate tipo concimi. Sono però presenti dei pesci, non molte rane e poche (sei) tartarughe esotiche.
Non ho mai riscontrato problemi di eutrofizzazione, nemmeno in estate. A volte in autunno si formano alghe simili che interessano solo una parte marginale della superficie.

Ciao e grazie ancora
Alberto
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 aprile 2023 : 18:18:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I pesci possono fertilizzare lo stagno con le loro deiezioni? le anatre che ho visto in foto?
Tieni presente che uno stagno in cui dominano gli anfibi presenta a fine stagione una rilevante biomassa in uscita (neometamorfosati) e quindi tende ad essere meno eutrofico di uno in cui vivano pesci o in cui periodicamente si posino gli uccelli (che possono portare anche ulteriore biomassa in entrata).

Per quanto riguarda il fenomeno, ti consiglio di seguirne gli sviluppi con attenzione.

Conosco uno stagnetto ombroso, con acqua debolmente corrente, dove per molti anni queste alghe si sono manifestate con un particolare ciclo stagionale.

A primavera fiorivano massicciamente occupando quasi tutto il volume dello stagno.
In estate la loro massa crollava, perché le foglie degli alberi riducevano la luce e perché i numerosissimi girini di Rana temporaria se ne nutrivano massicciamente.
In autunno lo stagno si riempiva di foglie morte.
In inverno le foglie tendevano ad affondare, l'acqua tornava limpida e con la nuova primavera il ciclo ricominciava.


Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 19 aprile 2023 : 19:21:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie della risposta. Ho cercato di capire qualcosa in più delle alghe (certamente non ovature), ma credo che l'argomento sia fuori dalla mia portata. In ogni caso le alghe al laghetto non sono mai state un problema e anche per questo non ho dedicato loro particolare attenzione nel corso di 10 anni di osservazioni. Recentemente poi ho notato che si sono ridotte a tre chiazze di pochi decimetri quadri ciascuna, sicuramente meno del'1% della superficie del bacino.
Per quanto riguarda la carica di materiale azotato (vado a spanne nella terminologia) ci sono i pesci (pesci rossi o comunque carassidi), ma non moltissimi perché decimati dall'airone, ci sono una decina di tartarughe esotiche medio piccole e c'è una piccola colonia di gallinelle d'acqua (tre adulti o forse 4). Fra l'altro oggi ho notato che sono nati tre pulcini. Gli anfibi non si sono ancora fatti vedere, ma sono qualche decina di rane verdi. In compenso ci sono piante ossigenanti che si stanno risvegliando proprio in questo periodo, principalmente tife e ninfee (le cui foglie sono diventati verdi da pochi giorni).

Per documentarmi sulle alghe ho scaricato la seguente pubblicazione: Link

Ciao e grazie
Alberto
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 19 aprile 2023 : 19:42:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Qualche immagine di oggi e di ieri.

Immagine:
Laghetto a Seregno
261,76 KB
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
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Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 19 aprile 2023 : 19:44:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Laghetto a Seregno
238,8 KB
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 19 aprile 2023 : 19:47:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Laghetto a Seregno
257,8 KB


Le chiazze di alghe si sono ridotte a tre. Due delle quali nelle foto sopra. Sono più verdi.

Saluti e grazie
Alberto
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 16 agosto 2024 : 00:21:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il laghetto ha superato nelle settimane scorse un periodo piuttosto critico. Già da febbraio si era capito che qualcosa non funzionava nell'impianto di rabbocco. Il laghetto non ha alcun immissario. Tuttavia le frequenti piogge hanno dissimulato a lungo il problema. Il 22 luglio si è notato che il livello dell'acqua era sceso moltissimo, forse più di 30 cm. Lanciato l'allarme sono tervenuti prima i tecnici dell'Ufficio Ecologia e poi, dopo vari tentativi, i Vigili del Fuoco, che hanno effettuato il rabbocco in due fasi diverse. Nel frattempo è stato riparato il sistema di erogazione dell'acqua temporizzato. In quei giorni faceva un caldo terribile, siamo arrivati a un massimo di quasi 36°C e si temeva che la poca acqua potesse subire fenomeni di eutrofizzazione, cosa che, in tutti questi anni, non è mai successa, e, fortunatamente, nemmeno questa volta.
La situazione è tornata alla normalità, ma che spavento!
Per chi fosse interessato ai dettagli può trovarli
  • sul blog dedicato Link
  • e sulla pagina FB ""Seregno:il laghetto di San Carlo" Link

Faccio conto prossimamente di capire meglio come funziona e come si previene l'eutrofizzazione. Ci sarà poi da organizzare meglio la manutenzione. Riprendiamo invece da subito il soltito tran tran, indagando la sua biodiversità, grazie anche all'aiuto di FNM.

Saluti e grazie
Alberto

Modificato da - Albisn in data 16 agosto 2024 00:36:06
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