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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
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Mammut
Utente Super
Città: Castel Maggiore
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
7086 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 dicembre 2012 : 17:33:29
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Ciao Luigi Osservando la punta delle elitre e i femori anteriori molto ingrossati, la tua immagine mi ricorda questa :
Immagine: 127,18 KB
Sarebbe un Megalonotus sabulicola - nel caso della tua foto mooolto sporco (oppure può essere un fungo?) Ne ho trovati diversi sul mio terrazzo, sono piuttosto pelosi e così la polvere si attacca facilmente. Ciao Franziska |
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Modificato da - Mammut in data 10 dicembre 2012 17:35:18 |
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Mammut
Utente Super
Città: Castel Maggiore
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
7086 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 dicembre 2012 : 17:42:50
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Ho appena visto che di Megalonotus ne esistono parecchi - forse il tuo esemplare è di un'altra specie rispetto ai miei esemplari casalinghi (ho notato che ha le tibie scure non rossicce come i miei) Il genere comunque credo sia giusto. Ciao Franziska |
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Paris
Moderatore
Città: Sondrio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
5737 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 dicembre 2012 : 18:26:13
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E' una cosa molto più rara che, nel forum mi pare non sia ancora stata documentata. La patina, sembra polvere di legno grigiastra, però non ne sono sicuro. La parte dorsale di questo ligeide dovrebbe essere, di norma, nera-vellutata con setole biancastre piuttosto evidenti di profilo, e, per qusto, è facile che si attacchino delle impurità. Assomiglia all'Aellopus atratus (vedi Galleria tasonomic), ma, è tutta un'altra cosa. Infatti, la differenza sostanziale è in quella macchia più chiara alla base della membrana, assente in Aellopus. Si tratta di: Microtomideus carbonarius (Rambur 1839)
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Mammut
Utente Super
Città: Castel Maggiore
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
7086 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 dicembre 2012 : 22:03:45
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questa volta sono stata un po' troppo temeraria! Scusate! Ciao Franziska |
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Paris
Moderatore
Città: Sondrio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
5737 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 dicembre 2012 : 22:14:00
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| Messaggio originario di Mammut:
questa volta sono stata un po' troppo temeraria! Scusate! Ciao Franziska
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 dicembre 2012 : 22:47:53
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Così avrei fatto il colpaccio? Grazie, Paride! luigi
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Paris
Moderatore
Città: Sondrio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
5737 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 dicembre 2012 : 22:49:46
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Il problema che mi sono posto, invece, è un altro. Infatti, oltre a quella identificata, esiste un'altra specie molto simile che, un tempo veniva separata per avere la membrana color bianco-latte: Rhyparochromus (M.) leucodermus. Questo carattere ha "funzionato" finché nelle collezioni, anche quelle dei grandi specialisti e, quindi, dei musei, vi erano 2-3 exx per ciascuna delle due especie, entrambe mediterranee e, per questo motivo, relativamente rare tra i colleghi mittel-europei. Inoltre è avvenuta, comunque, una grossa confusione nelle citazioni di loocalità. Negli anni '70, fortunatamente, il compianto amico Carlo Meloni di Cagliari, riuscì a raccogliere parecchi esemplari di entrambe le specie (sparsi tra la mia collezione e la sua che oggi è al Museo di Genova)che mostrano forme di passaggio in cui la membrana è talora chiara, o più scura, o del tutto scura con venature o la parte prossimale chiara. Dunque il criterio di separazione - è evidente - deve essere assolutamente un altro, se non si vuole ricorrere all'estrazione dei parameri dalla capsula genitale maschile. E' possibile, ad esempio, esaminare (anche dal vivo, fotografandole)le tibie delle zampe posteriori, per poi confrontarle. Ecco il risultato:
a dx: R.carbonarius; a sx R. leucodermus: 120,47 KB
In pratica la differenza è nelle setole che, nel primo sono folte e diritte, nel secondo, corte e coricate. Anche se la foto di Luigi non è nitidissima, è evidente che le tibie posteriori sono fittamente tomentose (come tutto il corpo del resto) e che si tratta di R.carbonarius. Partendo da questa foto, l'amico Luis Vivas (MOhon) ha tratto un'ottima figura in cui si evidenziano le differenze e che compare in un lavoro che, assieme, abbiamo dedicato al genere Trichaphanus e ai sottogeneri Graptopeltus e Microtomideus, che è visionabile in questo link: Link |
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vladim
Moderatore trasversale
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
34172 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 settembre 2016 : 14:10:13
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21/09/16
Il sottogenere Microtomideus è diventato un genere a tutti gli effetti, quindi Microtomideus carbonarius (e M. leucodermus) !
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Modificato da - vladim in data 21 settembre 2016 14:18:45 |
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