Salve a tutti. Lungo alcuni torrenti montani dell'isola d'Elba (area occidentale del Monte Capanne) ho rinvenuto svariati esemplari di un Prunus (sembrerebbe laurocerasus) in consociazione con Alnus glutinosa, Ilex aquifolium, Sambus nigra, Quercus ilex, Laurus nobilis, Osmunda regalis. I luoghi di ritrovamento sono molto distanti da forme di antropizzazione. Quindi mi chiedo se possa trattarsi di esemplari spontanei, anche se il Lauroceraso pare abbia origini mediorientali. Qualcuno mi sa dire qualcosa in proposito? Grazie! Immagine: 71,62 KB
Modificato da - Centaurea in Data 11 ottobre 2012 14:07:58
I luoghi di ritrovamento sono molto distanti da forme di antropizzazione. Quindi mi chiedo se possa trattarsi di esemplari spontanei,
Una possibile spiegazione risiede nella disseminazione zoocora (in questo caso ornitocoria) alla quale sono sottoposte le specie che producono bacche carnose.
Non ti far influenzare se ti appare evidente che nessuno volontariamento può aver portato il lauroceraso lassù, ce l'hanno portato gli uccelli con i loro escrementi.
Grazie! Però il fatto che vegeti in particolari comuni condizioni ambientali (ripide sponde di torrenti, quota elevata) sembrerebbe indice di una particolare diffusione "spontanea"...boh!
Vieni in Sardegna e vedi dove riesce a crescere l'Opuntia. Eppure non è spontanea.
Nel caso del lauroceraso si tratta di un esempio di rusticità che gli ha permesso di ben adattarsi alle condizioni del Monte Capanne. Non è scontato che nella zona dove è autoctono non viva in condizioni simili.
Ma guarda che non devi considerarlo una "perdita" per l'Isola d'Elba che di biodiversità autoctona e endemica ne ha già molta.
Anzi, visto che ci dici che il lauroceraso si è diffuso forse sarebbe il caso di sviluppare un progetto di intervento prima che invada le tassete.