|
|
|
Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
|
|
|
Autore |
Discussione |
|
Armando e Haina
Utente V.I.P.
Città: TARZO
Prov.: Treviso
Regione: Veneto
174 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 marzo 2012 : 12:06:38
|
REPORTAGE DALLE FILIPPINE.
L’arcipelago delle Filippine è costituito da oltre 7300 isole di varia grandezza. Il clima è tropicale, molto umido, per cui la superficie forestale è particolarmente abbondante con oltre il 50% del territorio. La flora, ricca e generosa, è quella tipica di tutto il Sud-Est Asiatico, ma non mancano delle specie endemiche che esistono solo qui. Le Filippine si trovano nella cosiddetta “linea dei tifoni”: durante la stagione delle piogge, che va da giugno a ottobre, l’arcipelago è sconvolto dai cicloni e dal monsone di Sud-Est, famoso -e famigerato- per la sua furia devastatrice. La vegetazione del Paese varia, oltre che in base alla latitudine, anche in virtù dell’altitudine: sulle vette di Baguio (si pronuncia: Bàghio), situato a 1450 metri sul livello del mare, si trova la “città dei Pini” che si apre alla regione delle montagne. Sotto i mille metri regnano palme e bambù, e man mano che si procede verso valle si incontrano palme da cocco, banani,ficus giganteschi, alberi da frutto di molte specie e una incredibile moltitudine di essenze dalla policroma fioritura.
Il vulcano Mayon a Legaspy. Storia e leggenda.
Il vulcano Mayon è probabilmente il più perfetto esempio, in natura, di conicità. Il vulcano Mayon si trova a Legaspy, nella regione di Bicol a sud di Manila, capitale delle Filippine. Qui le pianure e le valli sono fertilissime e le foreste molto fitte. Il simbolo della penisola di Bicol è il suo vulcano, minaccioso perché in continua attività, eppure difensore di vita perché rende fertile il suolo. Le donne di questa regione (particolare di cui i bicolanos vanno molto fieri), hanno la fama di essere le più belle delle Filippine. Ai piedi del monte Mayon la vegetazione è molto ricca. In pianura vi sono le risaie; salendo si incontrano banani e molte altre specie coltivate. Nella zona centrale e verso l’alto è più riservata alla pastorizia. La forma del vulcano è perfettamente conica, da qualsiasi lato lo si guardi. Ciò è dovuto alla sua pur minima attività, e la regolarità della sua forma lo rende unico in tutto il Sud Est Asiatico. Narra la leggenda che nell’antico regno di Bicol vivesse una principessa di nome Magayon. La sua impareggiabile bellezza attirava schiere di pretendenti, ma la sventurata scelse tra tutti proprio il mortale nemico del padre, il quale naturalmente proibì l’unione. Come ogni Giulietta e Romeo che si rispetti, Magayon fuggì con l’amato; il padre sguinzagliò i suoi sgherri e li raggiunsero uccidendo lo sfortunato pretendente. L’infelice principessa fu riportata a casa dal padre che la rimproverò duramente. Magayon non resse a lungo la disperazione per aver perso il suo amato, e di lì a poco si tolse la vita. La principessa fu cremata secondo l’usanza dell’epoca, e le sue ceneri furono sparse sulla collina. Dopo qualche tempo, la terra dove le ceneri si posero iniziò ad incresparsi, a crescere, ad innalzarsi sempre più sino a diventare una montagna, ma un bel giorno pianse lacrime sotto forma di lava e così la montagna si trasformò in vulcano. Così la bella Magayon fu ricordata e divenne il mitico vulcano, rese fertile la terra e portò messi abbondanti. Ma la principessa Magayon non dimenticò la crudeltà dell’incauto Re suo padre, e tutti i suoi servitori, e in un momento di tremenda rabbia eruttò una gran quantità di lava e lapilli devastando e distruggendo tutto ciò che viveva a valle. Ma questo suo stato d’ira la turbò moltissimo, poiché molti innocenti persero la vita e così volle rimediare in parte al suo folle gesto, promettendo a se stessa di rendere fertile la terra per sempre. Narra la leggenda, tutto quello che era accaduto era la naturale vendetta divina per la crudeltà dell’incauto Re, e gli abitanti non se la presero mai più di tanto; anzi, battezzarono il vulcano con il nome di Magayon, ricordando così la principessa, e più tardi per semplicità di pronuncia, ribattezzarono in Mayon vulcano.
Immagine: 84,34 KB
Immagine: 82,04 KB
Ficus religiosa dalle dimensioni eccezionali.
Immagine: 77,89 KB
Io con mia moglie Haina ai "piedi" dell'albero.
Armando
Giardino Museo Bonsai della Serenità Di Armando e Haina TARZO (TV) TEL. 0438587265
Link
|
|
|
Discussione |
|
|
|
Natura Mediterraneo |
© 2003-2024 Natura Mediterraneo |
|
|
Leps.it | Herp.it | Lynkos.net
|