E' nuovissima, visto che è stata pubblicata su Webbia alla fine del 2011. Per essere precisi è il terzo endemita ad areale ristretto del cosiddetto "Gruppo di Voltri" (gli altri due sono Viola bertolonii Pio e Cerastium utriense Barberis). Tra l'altro il professor Enio Nardi sta curando la revisione della distribuzione italiana del genere Aquilegia e, sempre nello stesso numero di Webbia ha descritto, per l'Appennino Tosco Emiliano (versante lucchese) un'altra specie nuova: Aquilegia lucensis che (come A. ophiolitica) è inserita nel gruppo di Aquilegia alpina.