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 Cervo sardo
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ruscus55
Utente Senior


Città: Vallermosa
Prov.: Cagliari

Regione: Sardegna


821 Messaggi
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Inserito il - 30 gennaio 2012 : 19:25:17 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Buona serata a tutti, fotografata a sorpresa oggi nell'areale di Monte Arcosu, siamo rimasti a guardarci per un'interminabile minuto e poi viaaa, salutoni e
a presto nel Forum, Immagine:
Cervo sardo
118,1 KB

DEUS SIVE NATURA (B.Spinoza)

Reyes52
Utente Junior

Città: Barcellona


51 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 31 gennaio 2012 : 11:52:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
complimenti per l'incontro!
sono abbastanza diffidenti i cervi sardi,come quelli peninsulari, o sono più abitutati alla presenza umana?
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Rupibex
Utente Senior

Città: Ferrara
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 31 gennaio 2012 : 15:13:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cervi sardiiii Non so perché ma mi piacciono, pensare ad una popolazione che si è evoluta nel corso del tempo, diventando così diversa. Domanda agli esperti: il cervo sardo è arrivato in Sardegna prima che diventasse isola oppure ha camminato su un ponte di terra durante le ere glaciali?

"Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata." A. Einstein
Rupibex
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botta
Utente Senior


Città: varese
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


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Inserito il - 31 gennaio 2012 : 15:41:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Rupibex:

Cervi sardiiii Non so perché ma mi piacciono, pensare ad una popolazione che si è evoluta nel corso del tempo, diventando così diversa. Domanda agli esperti: il cervo sardo è arrivato in Sardegna prima che diventasse isola oppure ha camminato su un ponte di terra durante le ere glaciali?

"Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata." A. Einstein
Rupibex

Questa si che è una bella domanda !! secondo me potrebbe essere stato portato dagli uomini , come nel caso del muflone originario della Sardegna e della Corsica che ora è presente sulle alpi e sulle prealpi .
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Rupibex
Utente Senior

Città: Ferrara
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 31 gennaio 2012 : 16:20:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Potrebbe essere, ma per avere un evoluzione così ci vuole tempo... E non mi immagino gli uomini primitivi in piroga con un branco di cervi appresso!!

"Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata." A. Einstein
Rupibex
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botta
Utente Senior


Città: varese
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


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Inserito il - 31 gennaio 2012 : 16:40:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Rupibex:

Potrebbe essere, ma per avere un evoluzione così ci vuole tempo... E non mi immagino gli uomini primitivi in piroga con un branco di cervi appresso!!

"Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata." A. Einstein
Rupibex

X quanto riguarda il muflone dal libro " Ungulati delle alpi "
Le colinie di muflone attualmente presente in europa continentale sono frutto di immissioni a partire da animali presenti dalla Sardegna e dalla corsica . Ma anche per spiegare l'origine del muflone Sardo e corso si presuppone l'intervento del uomo.. mo vedo se riesco a trovare qualcosa sul cervo .

Modificato da - botta in data 31 gennaio 2012 16:51:23
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botta
Utente Senior


Città: varese
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


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Inserito il - 31 gennaio 2012 : 16:47:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Da wikipedia :

Pur essendo una sottospecie piuttosto diversa rispetto al cervo europeo, l'origine del cervo sardo è da considerarsi artificiale, ed attuata, da parte dell'uomo nell'ultimo periodo dell'età del bronzo (1200-700 a.C.).
Questo cervo rappresenta ancora oggi un mistero e la sua importazione si giustificherebbe per la presunta utilità che l'animale avrebbe potuto recare all'uomo. Si ritiene infatti che questo ungulato possa aver destato un interesse casuale o di generica utilità tanto da garantirgli un passaggio in Sardegna o Corsica. Favorito anche dalle selve e dalle rigogliose foreste che ricoprivano le due isole, l'animale si è successivamente diffuso uniformemente su tutto il territorio.
Tra la fine dell'800 e soprattutto i primi decenni del '900, in concomitanza con la forte deforestazione, l'intensificarsi della caccia e degli incendi pastorali, il cervo ha visto ridursi notevolmente sia la propria densità distributiva, sia il proprio areale, nonostante la prima legge del 1939 che imponeva in Sardegna il divieto totale di caccia al cervo.
Ciaoo .
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Rupibex
Utente Senior

Città: Ferrara
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


1260 Messaggi
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Inserito il - 31 gennaio 2012 : 19:42:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ah, quindi li hanno davvero portati in piroga! No, scherzi a parte: nel 1200 a. C. non c'erano Ere Glaciali in corso, quindi il livello delle acque marine era pressoché uguale a quello odierno. Per andare dal continente alla Sardegna gli uomini del tempo sono per forza dovuti andare via mare, quindi i cervi sardi in solo 3000 anni di isolamento si sono evoluti così? Secondo me è strano... Comunque per ora sono costretto a seguire la tua versione, Botta!

"Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata." A. Einstein
Rupibex
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botta
Utente Senior


Città: varese
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


643 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 31 gennaio 2012 : 21:12:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Havete fatto caso che i cervi sardi sono più piccoli di quelli continentali
secondo voi perchè sono così ?
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botta
Utente Senior


Città: varese
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


643 Messaggi
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Inserito il - 04 febbraio 2012 : 11:02:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho trovato un altra versione dal libro ungulati delle alpi :
L'origine del cervo sardo è strettamente legata al azione del uomo , le teorie più accreditate descrivono il cervo presente in Sardegna , come una sottospecie distinta ( C. e. Corsicanus ) e vista la completa mancanza di resti fossili , ipotizzano che la sua diffusione sull'isola ( e nella vicina Corsica ), posssa essere spiegata con l'introduzione dei soggetti provenienti dal Medio Oriente avvenuta in tempi assai antichi , provabilmente già nel tardo Neolitico ( circa 8.000 anni fà ).
Ciaoo .
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 febbraio 2012 : 14:13:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di botta:

Ho trovato un altra versione dal libro ungulati delle alpi ....


Non so se sia stato inserito in una nuova versione di quel testo, .... ma la citazione che riporti è tratta da:
Pedrotti L., E. Duprè, D. Preatoni, S. Toso, 2001 – Banca Dati Ungulati: status, distribuzione, consistenza, gestione, prelievo venatorio e potenzialità delle popolazioni di Ungulati in Italia. Biol. Cons. Fauna, 109: 1-132.


Ciaoo
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botta
Utente Senior


Città: varese
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


643 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 04 febbraio 2012 : 17:25:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Luciano54:

Messaggio originario di botta:

Ho trovato un altra versione dal libro ungulati delle alpi ....


Non so se sia stato inserito in una nuova versione di quel testo, .... ma la citazione che riporti è tratta da:
Pedrotti L., E. Duprè, D. Preatoni, S. Toso, 2001 – Banca Dati Ungulati: status, distribuzione, consistenza, gestione, prelievo venatorio e potenzialità delle popolazioni di Ungulati in Italia. Biol. Cons. Fauna, 109: 1-132.



Ciaoo

Non so , disolito nelle altre pagine dicona da ... e l'anno ma in quella pagina non c'era !! ciaoo .
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Iosto
Utente Junior

Città: Cagliari
Prov.: Cagliari

Regione: Sardegna


36 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 febbraio 2012 : 19:24:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sull'origine del Cervo Sardo ci sono diverse teorie più o meno valide e più o meno fantasiose.
Alcuni autori ipotizzavano che il cervo fosse arrivato in Sardegna dalla penisola Italica attraverso la corsica , quando le isole erano unite al continente e che poi la sottospecie Cervus elaphus corsicanus si fosse evoluta in seguito all'isolamento.
Altre teorie ipotizzano che sia stato importato in epoca storica.
Purtoppo ad oggi nessuna teoria scientifica ha dato risposta esaustiva a questo quesito, ma negli ultimi anni si è fatta chiarezza su alcuni aspetti.
Vi sono tracce risalenti alla seconda glaciazione (500.000 - 250.000 anni fa) di fossili di cervidi assieme ad altri mammiferi quali cinghiali antilopi e un canide arcaico (Cyon sardus), orso volpe e scimmia (Ophtalmomegas lamarmorae).
Durante la seconda glaciazione (Pleistocene medio ) la Sardegna e la Corsica erano unite tra loro e separate dalla penisola da un breve tratto di mare con acque basse facilmente attraversabile.
Ne è testimonianza il ritrovamento di fossili di Megaceros verticornis rinvenuti in Lazio toscana e Sardegna.
Fossili di Megaceros cazioti sono stati rinvenuti nella grotta Corbeddu di Oliena.
Il Megaceros ebbe diverse vie evolutive in Corsica e Sardegna , ma le teorie più accreditate attualmente dicono che si estinse in epoca neolitica a causa della caccia indiscriminata.
Il genere Cervus si sarebbe originato intorno al Pliocene inferiore (5Mil. di anni fa).
E. Beccu nel libro il Cervo Sardo cita diverse teorie sulla presenza del cervo in Sardegna: la prima quella di Joleaud farebbe risalire la prima migrazione a 100.000-75.000 anni fa intorno alla III glaciazione.
Ci sarebbero testimonianze di fossili nelle arenarie quaternarie di Marimenta (Gonnesa) risalenti alla III Glaciazione.
Altri rinvenimenti a Capo Figari ( Golfo Aranci ) M. Forsyth Major testimonierebbero la presenza nel quaternario del Cervo in Sardegna.
Lamarmora e Cuvier segnalano la presenza di denti e ossa di Cervo nella zona di Monreale ( Cagliari).
Secondo la teoria attualmente più accreditata (Azzaroli) il cervus elaphus non sarebbe stato presente nel quaternario ma molto più tardi, sarebbe stato introdotto dall'uomo in Sardegna per scopo alimentare nell'età del Bronzo (1200-700A. C.).
In Corsica le uniche tracce documentate risalgono al VI secolo dopo Cristo ( Vigne 1988).
Questa teoria sarebbe supportata dal fatto che In Sardegna la presenza di resti di Cervus elaphus è precedente ai ritrovamenti della Corsica.
In Sardegna esistono prove che il cervo venisse cacciato in epoca nuragica (1260-900 a.C.).
Mentre in Corsica non ci sono reperti databili in quel periodo, e non esistono testimonianze storiche di epoca romana della presenza del cervo in Corsica.
Di certo esistono numerose testimonianze risalenti all'epoca nuragica di rappresentazioni di cervo, sia in oggetti di bronzo , quali le navicelle nuragiche che mostrano protome di cervo ad ornare la prua dell'imbarcazione, e nelle armi spesso ricorre la figura del cervo.




Immagine:
Cervo sardo
113,65 KB
Navicelle Nuragiche

Le recenti tecnologie di indagini genetiche hanno provato a dare una risposta più concreta sulle origini e l'evoluzione del genere Cervus
In passato i metodi di classificazione delle specie si sono basati unicamente sull'aspetto morfologico, in quanto non erano allora disponibili altri sistemi di documentazione della diversità delle specie.
Oggi sono a disposizione della scienza delle tecnologie molto raffinate che permettono di osservare la biodiversità in maniera estremamente accurata , e addirittura di poter ricostruire il percorso evolutivo di una specie e determinarne l'origine sia da un punto evolutivo che da un punto geografico.
E' quindi possibile oggi stabilire per la specie in esame da quale altra specie si sia originata, e da che area principale abbia iniziato il suo percorso evolutivo e di colonizzazione del territorio, e inoltre possibile stabilire con un grado di approssimazione elevato se una specie si sia evoluta nell'area dove attualmente vive o se vi è stata introdotta per azione dell'uomo.
La scienza che si occupa di ricostruire il percorso evolutivo delle specie si chiama Filogenetica , essa si avvale di tecniche genetiche , mediante analisi molecolari, che vengono affiancate e confrontate ai caratteri morfologici.
Un importante studio effettuato nel 2004 (Evolution and phylogeny of old world deer
Christian Pitraa,*, Joerns Fickela, Erik Meijaardb, P. Colin Grovesc).
Ha permesso di ricostruire la Filogenesi evolutiva delle specie di cervo esistenti, tramite l'utilizzo di tecniche molecolari, e di collocarle in una cronologia evolutiva.
Lo studio ha preso in esame le varie specie di cervo precedentemente elencate , per ciascuna specie è stato analizzato un campione di tessuto dal quale è stato estratto il DNA che dopo amplificazione con PCR , è stato sequenziato, i dati ottenuti sono stati analizzati e , il confronto delle variabilità genetiche delle sequenze ottenute ha permesso la creazione di schemi filogenetici evolutivi.






Immagine:
Cervo sardo
209,3 KB
L'analisi cladistica effettuata con le nuove tecniche molecolari ha permesso inoltre di ricostruire i percorsi evolutivi del cervo oltre che da un punto di vista temporale , anche da un punto geografico.
Gli studi di Filogeografia infatti hanno permesso di ricostruire le origini geografiche del cervo e i percorsi migratori evolutivi della specie , e la loro presenza nei vari areali durante le glaciazioni , e la storia delle possibili reintroduzioni per opera dell'uomo nelle epoche storiche.
Un importante studio pubblicato nel 2009 phylogeography of red deer (Cervus elaphus) in Europe A. Skog, F. E. Zachos
ha permesso di ricostruire l'evoluzione del genere Cervus in europa, attraverso l'analisi molecolare di due Markers molecolari mitocondriali, il Citocromo b e il D-loop , la variabilità molecolare osservata nelle sequenze esaminate , confrontate con il dato di prelievo nei vari areali ha permesso di creare una mappa delle varie specie e sottospecie europee e di creare una modello sui percorsi migratori evolutivi del Cervo rosso in Europa, e anche di formulare una teoria abbastanza attendibile sull'origine del Cervo sardo.
Lo studio si basa sull'esame degli aplotipi ovvero le combinazioni di varianti alleliche lungo un cromosoma o parte di esso che sono associate e trasmesse ereditariamente insieme.
I vari aplotipi sono stati riuniti in aplogruppi , insiemi di aplotipi differenti tra loro ma originati da un unico aplotipo ancestrale.
Si sono distinti tre aplogruppi: un aplogruppo A presente in Europa occidentale dalla penisola Iberica , sino all'Inghilterra e la Norvegia, un aplogruppo C presente in Europa centrale e orientale , e un aplogruppo B presente in Sardegna e Nord Africa.




Immagine:
Cervo sardo
286,22 KB

Cerchi aperti, citocromo b aplogruppo trovato in località corrispondente:
AC aplogruppo indicato in rosso; BC aplogruppo in arancione; CC in blu,

Cerchi pieni, indicano la frequenza di aplotipi D-loop nelle diverse località
sfumature di rosa e rosso, aplogruppo A; sfumature di blu e verde, aplogruppo C; cerchi gialli, aplotipo D-loop sardo (B) e aplotipo africano
la tabella è stata ridisegnata da Phylogeography of red deer (Cervus elaphus) in Europe A.Skog et al.

L'esistenza di tre gruppi distinti , individua tre principali percorsi evolutivi.
Gli aplogruppi A e C si sono , originati da due differenti rifugi glaciali situati rispettivamente nella penisola Iberica, nei Balcani , infatti queste regioni sono conosciute come rifugi glaciali per molte specie (Taberlet et al, 1998; Hewitt, 2004) e coincidono anche con i ritrovamenti di fossili di cervo (Sommer & Nadachowski, 2006).
Durante tutto il Plio-Pleistocene si sono alternati dei periodi di glaciali ed interglaciali, durante queste fasi le specie che prima abitavano gran parte dell'europa rimasero isolate in delle aree circoscritte a causa delle barriere naturali ,quali le catene montuose o i bacini ghiacciati che impedirono le migrazioni e lo scambio genetico; queste aree isolate vengono chiamate refugium , rifugi glaciali.
A causa dell'isolamento e , si sono create delle aree di biodiversità, che caratterizzarono l'evoluzione delle specie delle singole aree.
Durante il periodo post glaciali , ci fu la ricolonizzazione delle terre ormai non più ghiacciate e le specie isolate si diffusero secondo delle direttrici obbligate a causa dell'isolamento geografico.
Lo studio dimostra che l'origine del Cervo in Europa è dovuta a tre indipendenti reti di immigrazione pre glaciali provenienti dall'Asia come già documentato da Ludt et al. (2004), successivamente nel pleistocene si originarono delle divergenze dovute all'isolamento nei refugium , L'aplogruppo A isolato nella penisola Iberica segui un percorso evolutivo verso la direttrice Nord-Ovest, L'aplogruppo C , verso la direttrice Nord-Est.
L'ultimo aplogruppo B a cui appartiene il cervo sardo è direttamente discendente dal cervo Asiatico ed è il più antico clade di Cervo rosso in Europa, in quanto appartiene ai rami più basali dell'albero filogenetico.
La sola analisi genetica purtroppo non può dirci se esso provenga dall'africa e poi sia stato introdotto in Sardegna o viceversa.
Di fatto conferma che il Cervo Sardo è una Sottospecie che ha avuto una evoluzione distinta in epoca storica molto remota e di fatto esclude che il genere Cervus sia arrivato dalla penisola italica attraverso la Corsica.






Immagine:
Cervo sardo
133,47 KB
Evoluzione del Genere Cervus , secondo Ludt ( 2004)

I dati che ho riportato sono frutto di una mia ricrìerca per un testo sul Cervo Sardo che spero di pubblicare entro il 2012
Saluti a tutti
Iosto Doneddu

Iosto
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 febbraio 2012 : 22:11:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grande Iosto!
Davvero grazie per le molteplici e interessantissime informazioni che ci hai fornito!
Aspetto con ansia la pubblicazione!

Ciaoo
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Rupibex
Utente Senior

Città: Ferrara
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 06 febbraio 2012 : 22:17:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Wow. Ho letto quasi tutto, lo schema sui cervidi (quel "cerchietto", intendo) è molto interessante! Complimenti. In bocca al cervo per il libro!

"Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata." A. Einstein
Rupibex
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mauriz
Utente V.I.P.

Città: guiglia
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 07 febbraio 2012 : 18:57:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Complimenti Iosto, mi accordo per la pubblicazione

Maurizio

Modificato da - mauriz in data 07 febbraio 2012 18:58:43
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tostoinnu
Utente nuovo

Città: gonnesa
Prov.: Cagliari

Regione: Sardegna


13 Messaggi
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Inserito il - 11 febbraio 2012 : 20:29:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
vi risulta che sia questo il periodo della caduta dei palchi dei cervi sardi?
io ne ero sicuro, ora non del tutto, tre giorni fa ho trovato un palco che sembra nuovo, oggi però ho visto sia cervi che daini maschi con i loro bei palchi ben piantati sulla capoccia.



viva il selvatico
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botta
Utente Senior


Città: varese
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


643 Messaggi
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Inserito il - 11 febbraio 2012 : 21:06:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il periodo della caduta dei palchi dei cervi comincia tra pochi giorni se puoi posta la foto ciaoo : ) .
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mauriz
Utente V.I.P.

Città: guiglia
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 12 febbraio 2012 : 19:10:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di tostoinnu:

vi risulta che sia questo il periodo della caduta dei palchi dei cervi sardi?
io ne ero sicuro, ora non del tutto, tre giorni fa ho trovato un palco che sembra nuovo, oggi però ho visto sia cervi che daini maschi con i loro bei palchi ben piantati sulla capoccia.



viva il selvatico

Non lo posano tutti contemporaneamente, abbi pazienza e li vedrai calvi ...

Modificato da - mauriz in data 12 febbraio 2012 19:11:09
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