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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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zodiac
Utente Senior
Città: Sesto Fiorentino
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
953 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 novembre 2011 : 22:24:19
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Tarlo asiatico aggredisce foreste e piante. L'allarme si estende In Lombardia stanziati 5 milioni di euro contro l'insetto che attenta alla salute di alberi e piante. Ma il pericolo si allarga a macchia d'olio.
Chi va in giro per Milano non può fare a meno di notare la campagna di sensibilizzazione. Nelle stazioni della metropolitana a essere indicato come nemico numero uno della collettività non è un pericoloso malfattore, ma un tarlo. Una bella foto ne mostra le fattezze e suggerisce ai cittadini di denunciarne la presenza, ovunque lo si veda.
Il tarlo asiatico o Cerambide dalle lunghe antenne è un coleottero della famiglia delle Cerambydae originario dell’Asia dove, nella sola Cina, ha causato negli ultimi anni l’abbattimento di 50.000.000 alberi di agrumi; la diffusione di questo insetto è in atto probabilmente su scala globale, nella città di Montreal (Canada), negli ultimi 2 anni sono stati abbattuti 12.000 alberi. In Italia, la prima segnalazione risale all’anno 2000 a Parabiago, comune dell’hinterland Milanese, dove l’infestazione pare sia dovuta a materiale vegetale d’importazione, in particolare piante bonsai. Ad oggi, in Lombardia, il tarlo asiatico ha già causato milioni di euro di danni, attaccato circa venti specie d’alberi tra cui aceri, faggi, betulle, carpini, ippocastani, ontani, noccioli, platani, meli e peri.
Progressivamente, l’infestazione si è diffusa dalla provincia di Milano a quelle di Varese e Brescia, ma ora le segnalazioni di piante colpite si estende anche a Lazio ed Emilia Romagna e gli arrivi di materiale infetto dall’Asia può accendere nuovi focolai in altre zone della penisola.
La Regione Lombardia ha stanziato i fondi per fronteggiare la situazione. Approvato un pacchetto di risorse che ammontano a 5.815.787 euro per tre anni, di cui 255.787 euro provenienti da contribuzione comunitaria. Numerose le attività previste dal nuovo Piano, a partire dal monitoraggio delle zone delimitate, dei distretti vivaistici e delle aree protette. E, a seguire, l'abbattimento delle piante riconosciute infestate durante l'attività di monitoraggio.
Non mancherà la riqualificazione qualitativa del territorio, nonché programmi di ricerca finalizzati a una maggiore conoscenza dell'organismo nocivo e all'elaborazione di efficaci strategie di difesa. Nel nuovo Piano regionale sono anche previsti strumenti per la precoce individuazione delle piante infestate e trattamenti insetticidi di soccorso. Conclude l'elenco delle azioni una campagna di comunicazione finalizzata a far conoscere l'insetto ai cittadini, con l'obiettivo di ottenere segnalazioni relativamente a focolai non individuati dal Servizio fitosanitario.
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
33000 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 novembre 2011 : 22:46:29
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Per chi vuole saperne di più (e senza gli errori di ortografia dei giornalisti), segnalo questa discussione. luigi
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