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ATTENZIONE! Considerata la situazione in cui versa la grande maggioranza delle acque pubbliche italiane, il Forum di Natura Mediterraneo ricorda che l’immissione non autorizzata di qualsiasi specie di pesce in acque pubbliche è illegale in quanto può mettere a rischio gli equilibri ambientali e minacciare gravemente la biodiversità. Particolare pericolo è rappresentato dall'introduzione di qualunque specie alloctona.
In linea di principio sono da preferirsi immagini di pesci nel loro ambiente naturale o collocati temporaneamente in un acquario fotografico. Le foto di pesci morti sono in generale permesse solo in caso di individui deceduti per cause naturali (es: morie dovute a crisi anossiche o ad essiccazione di bacini, predazione, ecc.). Foto di individui morti dopo essere stati pescati sono ammesse solo in presenza di un reale interesse scientifico della cattura e comunque possono essere pubblicate solo dopo consultazione dei moderatori della sezione. Le foto di individui pescati (fotografati su nasse, retini o in mano) sono ammesse quando si tratti di individui in buona salute e ritratti nei pressi dell’ambiente di cattura, dunque non è possibile (in assenza di interesse scientifico, sempre previo consenso dei moderatori) pubblicare foto di pesci vistosamente feriti (eccettuate naturalmente le normali ferite dovute all’amo), colpiti con il raffio, tenuti tra le mani asciutte o fotografati in ambienti evidentemente lontani dal luogo di cattura (parcheggi, abitazioni, cucine, etc.). Non è inoltre consentito pubblicare nella sezione fotografie di pesci trattenuti in maniera scorretta (ad. es. per gli occhi).


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 "Shasta Rainbow"(O.mykiss stonei?) una storia nella storia!  Specie aliena Specie aliena
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xinct
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Inserito il - 31 ottobre 2011 : 18:44:05 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

“Shasta” Rainbow (Oncorhynchus mykiss stonei?)
Una storia nella storia…

Da mesi cercavo notizie riguardanti le popolazioni di Iridea “nostrane” (Oncorhynchus mykiss per gli Ittiologi italiani ?…) che si riproducono in natura, ero incuriosito dal fatto che di questo pesce non si sapesse quasi nulla in Italia, soprattutto riguardo le sue origini, il massimo che avevo trovato era “sono pesci alloctoni importati nel XIX sec. dall’America ed immessi nei nostri torrenti, che qua e là hanno attecchito”, inoltre avendo a disposizione nella mia Sicilia molti torrenti che le ospitano mi ero appassionato all’osservazione delle particolari livree notando che qualcosa in questi pesci non “quadrava” , soprattutto dopo aver parlato con Ugandensis che con le sue informazioni mi ha spinto a volerci vedere chiaro…
Ho iniziato così a studiare le varie sottospecie di iridea che popolano le acque del versante pacifico americano, le aguabonita..le chrysogaster… cercando qualcosa che le accomunasse alle nostre trote, ma a parte qualche piccolo particolare le livree erano decisamente diverse. Decisi allora di cambiare fronte per cercare di ricavare notizie documentandomi sulle immissioni in Italia del XIX secolo, altro tonfo… nessun tipo di documentazione italiana, nessuna pubblicazione, nessuna persona che sapesse aggiungere particolari alla storia…
Un pomeriggio di alcuni giorni fa mi rimisi alla ricerca di notizie e spulciando su internet mi imbattei in un “gruppo” di sottospecie di Iridea (le Redband Trout) che fino ad allora mi era sfuggito, la prima fu la O.mykiss gairdnerii (Goose Lake e suoi immissari nella zona sud-est dell’ Oregon), osservando le foto rimasi colpito dalla somiglianza con le nostre iridea, le livree, la morfologia, la loro biologia… iniziai a cercare foto di gairdnerii per confrontarle visivamente, lessi tutto quel che c’era da leggere in rete e proprio mentre studiavo scoprii che esistevano altre due sottospecie in quel “gruppo” molto simili e legate geograficamente alla gairdnerii, la O.m.newberry e la O.m.stonei (McCloud River ed affluenti nel nord-est della California ), di nuovo alla ricerca di foto… quello che vedevo mi lasciava allibito perché questa volta tutto combaciava a livello fenotipico e biologico, le macchie parr negli adulti, le colorazioni, il bianco sulle pinne, la macchia preopercolare, la linea laterale rossastra, i periodi di frega,la morfologia, le dimensioni massime ridotte;

<foto americane>
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c’è da aggiungere che non a caso geograficamente il centro-sud della nostra penisola si trova sulla stessa fascia latitudinale di quelle zone e nonostante il pacifico influisca sul clima del versante americano quegli ambienti non ne risentono poiché protetti da catene montuose.



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non nascondo che fui davvero molto felice di queste semplici scoperte.
Nei giorni a seguire continuai a confrontare foto siciliane con quelle trovate in rete, chiesi inoltre aiuto ad alcuni conoscenti pescatori (frequento un forum di pesca alla trota) per avere anche foto di iridea della Calabria e del Montefeltro (simili alle siciliane); quelle calabresi erano davvero interessanti, i due individui presentavano livree più rustiche/ancestrali delle altre, confrontandole con le livree delle O.m.stonei la corrispondenza era impressionante.

<foto montefeltro> ringrazio Jeremy per le foto
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<foto sicilia>
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<foto calabria> ringrazio Malaha per le foto
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La storia sarebbe potuta finire così ma il caso volle che mentre continuavo la ricerca arrivai alla pagina di un sito californiano che recitava così:

The McCloud Rainbows have been touted for many years as the primary rainbow that was distributed to hatcheries and fisheries throughout the United States and other countries. The McCloud Rainbow is also referred to as the Shasta Rainbow. According to Robert Behnke, professor emertis of Fisheries at Colorado State University, the brood stock that was procured by the U.S. Fish Commission in 1880 were primarily Coastal Rainbows (Steelhead) that inhabited the McCloud River with some McCloud River Redbands mixed-in. The resulting eggs that were shipped from this brood stock for the next fifty years were mostly of Coastal Rainbow genes with some McCloud Redband genes mixed-in. Behnke also points out that not all Coastal Rainbows will return to the ocean but some will remain within it's resident stream, as may have been the case with the McCloud strain. One of the major attributes of the "McCloud Rainbows" was the ability to remain within the waters that they were introduced. This can be also explained by the fact that steelhead strains also tend to remain within the resident streams when they are introduced into areas outside their native waters. It has been evident that the McCloud Rainbows have been a successful introduction of rainbows throughout the world. However, much of this success can be attributable to the Coastal Rainbow (Steelhead) that were developed within the McCloud drainage. It is difficult to say how those attributes have changed over time with continued introduction of hatchery trout and the loss of genetic diversification by the damming of the McCloud drainage with the Shasta Dam.
Da: Link


Ero “shockato”, non potevo credere a quello che leggevo, lo lessi e rilessi varie volte per essere sicuro di aver capito bene.. ed avevo capito bene… mille pensieri in testa si sommavano, le ipotesi che avevo avanzato si cristallizzarono all’improvviso… esplodevo di felicità!
Non contento cercai di approfondire ancora di più la cosa e casualmente mentre rileggevo la scheda della O.mykiss (specie nominale) su wikipedia, ad ulteriore conferma, trovai questo:

The first rainbow trout hatchery was established on San Leandro Creek, a tributary of San Francisco Bay, in 1870 with trout production beginning in 1871. The hatchery was stocked with the locally native rainbow trout, and likely steelhead. The fish raised in this hatchery were shipped to hatcheries out of state for the first time in 1875, to Caledonia, New York and then in 1876 to Northville, Michigan. In 1877, another rainbow trout hatchery was established on Campbell Creek, a McCloud River tributary. However, the McCloud River stock indiscriminately mixed rainbow trout with Redband trout (Oncorhynchus mykiss stonei)
Da: Link

Cercando di esprimere le mie sensazioni in quelle ore, posso dire con franchezza che ero estasiato, quella notte non riuscii quasi a chiudere occhio.
All’indomani il mio pensiero era ancora fisso su quelle scoperte, le vecchie ipotesi mi turbinavano in testa e nuove congetture si sommavano al tutto. Rilessi per l’ennesima volta quello stralcio in lingua americana e segnai il nome del Prof. Behnke in un foglietto sperando che le ricerche sul suo nome mi avrebbero portato a qualcosa di “firmato”… ed infatti fu così… vidi che tale Professore aveva scritto parecchi libri su trote e salmoni originari della costa pacifica, cercai questi testi per leggerli ma in rete li si poteva solamente acquistare, nessuno stralcio, nessuna citazione di terzi. Un po’ amareggiato stavo quasi ponderando l’idea di acquistare quello che mi sembrava il più completo, ma il prezzo mi trattenne (si parla di 120 euro o giù di lì), fu in quei minuti che andai a finire su Amazon e spulciando la bibliografia del Prof. Behnke capitai nella pagina del libro:
About trout: the best of Robert J.Behnke from Trout Magazine - di R.J.Behnke.
Fortuna volle che Amazon offre un anteprima di alcune pagine e indice del libro per invogliare l’acquirente.. potevo resistere ? potevo non guardarle ?

<scansione pagine libro behnke>
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La mia ricerca “storica” finisce così… ce l’ho fatta e ne sono molto orgoglioso !!!!


CONCLUSIONI:
E’ altamente probabile (per me è certo) che le Trote Iridea che si riproducono nelle nostre acque, immesse in Italia per la prima volta nel 1886 (dato preso dal sito fishbase) appartenessero agli stock provenienti dall’allevamento di Campbell Creek sul fiume McCloud che tra il 1880-1888 produsse uova/avannotti per l’esportazione mischiando le steelhead (forma anadroma della O.mykiss)e le Redband trout del fiume McCloud (O.M.stonei).




Nuovi dubbi, domande ed ipotesi nascono da queste scoperte, soprattutto riguardo allo “stock” prodotto dall’allevamento Campbell; ad esempio: in che quantità erano presenti le due popolazioni “riproduttive” al momento della frega? gli individui che nacquero erano tutti ibridi?...non credo si possa trovare risposta…
Ritengo comunque plausibile che i nuovi nati fossero un mix di redband (predominanti)+ ibridi + steel head…

IPOTESI FINALE:
Nel 1886 alcuni di questi “mix” vennero immessi capillarmente nei torrenti italiani, questi “mix” però potevano avere casualmente predominanze genetiche (ibridi) o addirittura l’esatto profilo genetico della sottospecie O.m.stonei . Ho motivo di credere che alcune di queste popolazioni “originali” si siano conservate nelle acque calabresi e siciliane, probabilmente perché le immissioni (di O.mykiss) dei decenni a seguire che hanno ibridato quelle preesistenti nei corsi principali, non furono capillari come le prime e quindi le trote di alcuni torrenti/fossi/rigagnoli isolati o di scarso interesse si salvarono dall’inquinamento genetico arrivando intatte fino ad oggi.

©Stefano Tiglio








Modificato da - etrusko in Data 13 dicembre 2011 11:40:25

limbarae
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Inserito il - 31 ottobre 2011 : 19:09:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Wow! Mi complimento con te per la ricerca e gli esiti interessanti.
Mi hai fatto venire la curiosità di andare a vedere se le iridee che si riproducono nel torrente della mia zona siano simili o meno a quelle da te descritte. Sfortunatamente oggi era l'ultimo giorno disponibile prima della chiusura per il periodo della frega. Se ne riparlerà il primo marzo...


"Non c'è nulla di più fragile dell'equilibrio dei bei luoghi". Marguerite Yourcenar
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xinct
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Inserito il - 31 ottobre 2011 : 19:23:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Limbarae!
Capisco... c'è da dire che comunque la chiusura della pesca in questo periodo per questi pesci è insensata (chi l'ha deciso forse pensava solo alle Fario che si riproducono in inverno), le nostre iridea si riproducono in primavera, da marzo fino a maggio/giugno... quando la pesca ha già riaperto purtroppo...
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limbarae
Moderatore


Città: Berchidda
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Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 31 ottobre 2011 : 19:30:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Pensa che la chiusura della fario parte dal primo novembre al 31 gennaio, mentre quella dell'iridea è prolungata fino al 28 febbraio (29 il prossimo anno). Quindi mi stai dicendo che riapre la pesca proprio quando questa sta iniziando la stagione della frega...
Comunque c'è abbondanza di avannotti, per cui significa che la riproduzione va a buon fine, considerando anche il bassissimo numero di pescatori di trote della mia zona.


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gigi58
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Inserito il - 31 ottobre 2011 : 19:33:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
interessantissimo

Gigi
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xinct
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Inserito il - 31 ottobre 2011 : 19:35:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Proprio così... si fortunatamente anche dalle mie parti le popolazioni sono ben strutturate e gli avannotti si trovano in gran quantità.
Non sapevo che in sardegna ci fosse una proroga per le Iridee, interessante, in Sicilia invece non fanno differenza e da quel che so pure in molte altre regioni italiane...
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etrusko
Moderatore

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Inserito il - 01 novembre 2011 : 00:30:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Wow Stefano, interessantissimo! Premetto che non sono un grande esperto di Salmonidi americani ma credo proprio che questa tua intuizione vada coltivata soprattutto se, e ogni evidenza sembra confermarlo, lo status tassonomico di queste paleo-iridee non è mai stato investigato.

No all'autostrada in Maremma!
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ugandensis
Utente Senior

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Flora e Fauna

Inserito il - 01 novembre 2011 : 16:37:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Intervento molto bello, interessante e articolato, complimenti!
Le tue conclusioni sono convincenti, e credo che nessuno, in passato, abbia investigato in tal senso.
Una cosa: mi confermi che -come ho sentito spesso dire- dove si riproduce l'iridea non c'è la fario e viceversa? o hai notizia anche di coabitazioni di popolazioni riproduttiva?

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Amo cominciare a fare un sacco di cose, ma non riesco mai a finirne nes
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xinct
Utente Junior

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Inserito il - 01 novembre 2011 : 16:44:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di ugandensis:

Intervento molto bello, interessante e articolato, complimenti!
Le tue conclusioni sono convincenti, e credo che nessuno, in passato, abbia investigato in tal senso.
Una cosa: mi confermi che -come ho sentito spesso dire- dove si riproduce l'iridea non c'è la fario e viceversa? o hai notizia anche di coabitazioni di popolazioni riproduttiva?

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Amo cominciare a fare un sacco di cose, ma non riesco mai a finirne nes


Grazie Ugandensis.
Si da quanto ho potuto osservare e da quanto mi è stato riferito da conoscenti di altre regioni, le due specie non coabitano mai spontaneamente, o l'una o l'altra. Mi hanno riferito di un unico caso di coabitazione "forzata" ma non conosco gli sviluppi ad oggi, si diceva comunque che le due specie avevano colonizzato zone ben distinte all'interno dello stesso torrente, una a monte e l'altra a valle..
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Hemerobius
Moderatore


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Flora e Fauna

Inserito il - 01 novembre 2011 : 17:36:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di xinct:
...
Un pomeriggio di alcuni giorni fa mi rimisi alla ricerca di notizie e spulciando su internet mi imbattei in un “gruppo” di sottospecie di Iridea (le Redband Trout) che fino ad allora mi era sfuggito, la prima fu la O.mykiss gairdnerii (Goose Lake e suoi immissari nella zona sud-est dell’ Oregon), ...
La curiosità di un appassionato ignorante (cioé io). Mi ha sorpreso questa tua affermazione perché quando ero giovane (ormai 30-40 anni fa) la trota iridea introdotta in Europa veniva chiamata proprio Salmo gairdnerii. Per lo meno nei manualetti dozzinali che mi capitavano in mano o nel testo di Idribiologia e piscicoltura (G. Giordani - Edagricole - 1972) su cui ho studiato.
Riporto testualmente (cfr. p. 107):
Salmo gairdneri o Trota iridea o Trota arcobalemo. E' la tipica trota di allevamento, che dà i risultati migliori per la crescita rapida, la adattabilità alla alimentazione artificiale e la tollerenza per acque più tiepide. Di origine nord-americana, è stata introdotta in Europa nel 1880. Ha corpo più appiattito di S. trutta, squame più grandi e caduche, macchiette nere ed una banda rosea iridescente, vistosa soprattutto al momento della riproduzione, che corre lungo i fianchi. Allo stato libero, raggiunge la lunghezza di 50-70 cm ed il peso di 4-5 o più kg- Il periodo di fregola è piuttosto lungo e può estendersi da novembre ad aprile secondo le varietà. Depone 1.550-2.500 uova per kg di peso vivo (4-6 mm di diametro); la durata dell'incubazione si aggira sui 300-320 gradi-giorno.

Ciaoooo Roberto

verum stabile cetera fumus
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limbarae
Moderatore


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Flora e Fauna

Inserito il - 01 novembre 2011 : 17:48:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vero. Anche nei miei vecchi libri di pesca ricorre il nome Salmo gairdnerii.

Riguardo gli areali di riproduzione che non si sovrappongono, posso affermare che a monte c'è l'iridea e a valle la fario. Nel punto in cui si incontrano le due specie l'iridea risulta sporadica mentre è più frequente la fario. Nell'ultima piscina dove le fario (non introdotte a monte) si devono fermare per la presenza di una cascata, potete osservare invece il contrario, molte più iridee che fario. Non c'è quindi un punto nel quale le due specie si equivalgono.


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xinct
Utente Junior

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Inserito il - 01 novembre 2011 : 18:11:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ottima osservazione Hemerobius, da appassionato (ignorante pure io) posso dirti che durante le ricerche mi ero imbattuto in questa definizione in alcuni siti italiani e per quel poco che ho capito con Salmo gairdnerii si definiva l'intero gruppo Redband.
Forse all'epoca (1880) le trote di quelle zone erano state catalogate con un unico nome e quindi i vecchi testi e le successive ristampe avevano mantenuto questa nomenclatura, sempre ipotizzando potrebbe esserci stato in epoca moderna un aggiornamento sul gruppo Redband, inserite nel genere Oncorhynchus e divise in 3 sottospecie distinte anche in base agli aerali occupati: gairdnerii, newberrii e stonei...
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