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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Gaspy
Utente Senior
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
1703 Messaggi Micologia |
Inserito il - 08 settembre 2004 : 15:17:22
Ordine: Agaricales Famiglia: Cortinariaceae Genere: Cortinarius Specie:Cortinarius mariae
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Nel maggio 1999, nel corso di una conversazione telefonica con un mio amico australiano, mi viene segnalato il ritrovamento di un Cortinarius bianco, con spore biancastre. Più tardi, tali spore saranno indicate come pallide (beige) ed infine si riscontrerà che esse sono – in deposito – di un colore olivaceo, insolito. Il mio primo pensiero fu di essermi imbattuto nella seconda specie di Leucocortinarius (L.ge) Singer (sinonimo Cortinellus Roze). All’ esame dell’ essiccata, la spora presenta subito delle caratteristiche inconsuete per un Cortinarius. La forma delle spore è grande e larga, il profilo amigdaliforme, la parete è di almeno 0,75 µm, destrinoide, praticamente liscia. Le caratteristiche si attagliano abbastanza bene al genere Hebelomina. Nel corso dell’ anno, Horak pubblica un genere nuovo monospecifico (Rapacea) ed una nuova specie (mariae), che – all’esame da me effettuato - risulta essere conspecifica con la specie trovata dal mio corrispondente in Tasmania. Horak ritiene che la specie abbia caratteristiche simili al gruppo dei Phlegmacium Cystidiorapacei, giustificando il nuovo genere con il colore diverso della sporata. A dire il vero in questi ultimi la spora, al di là dall’ essere molto grande, è normalmente spessa, non risulterebbe essere destrinoide ed è ornata da verruche normali. Ne ho raccolti io stesso numerosi esemplari dalle foreste pluviali della Tasmania e ve lo propongo come un’interessante curiosità.
Una ricerca effettuata da un gruppo di genetisti, ha poi rivelato che si tratta di un Cortinarius s.s. con la spora anomala tanto nel colore di deposito che nella struttura. È stato perciò ricombinato in Cortinarius.
Cortinarius mariae (Horak) Peinthner et al. Portamento tricolomoide Cappello : 45- 80 –110) mm, orbicolare, talvolta con lieve umbone piatto. Cuticola liscia o talvolta lievemente squamulosa, da umida a lievemente viscosa, bianca immutabile. Stipe 110 – 140 x 13 – 15 mm, espanso fino a 28 mm alla base, largamente clavato a sub-bulboso, liscio bianco, con resti velari biancastri tendenti a colorarsi per la caduta delle spore Lamelle abbastanza fitte, L = 58, alte 5 mm annesso-smarginate, ventricose, bianche tendenti a scurirsi alla maturazione delle spore, margine concolore, finemente eroso. Carne solida, bianca. Sporata in massa di un tenero verdemare o turchese. Spore grandi, considerevolmente variabili in misura e forma nell’ ambito della stessa raccolta, ellittiche, larmiformi, sementiformi, amigdaliformi a sub-citriformi o nettamente papillate. Parete notevolmente spessa (0,75 – 1 µm) in Melzer, con l’interno metacromatico (10.7-) 14.7-17.8 (-20.9) x (6.7-) 8.6-10.7 (-11.2) µm; L/B (1.1-) 1.2 - 1.9 (-2.4), ialine e apparentemente lisce in KOH, bruno-rossastre red (red-brownish), in Melzer mostrano una lieve ma visibile ornamentazione formata per lo più da creste intersecanti. Imenio parzialmente sterile perla presenza di cellule marginali clavate, brevemente clavate o sferopedunculate Basidi grandi e robusti, clavati,. 35-45 x 7.5-12 µm. Pileipellis di aspetto ialino in H2O, in soluzione ammoniacale in reattivo di Melzer. Epicute piuttosto sottile formata da ife dissociate, poco gelatinizzate, sovente brevisettate, 4.5-7.5 µm, lisce e con parete sottile, sovente con terminali eretti versiformi. Ipodermio lievemente ocraceo di profilo subcellulare, formato da ife largamente ellittiche a subglobose in profondità x 15-25 µm. Giunti a fibbia presenti in tutti i tessuti.. Habitat per o più fra il muschio sul terreno o su vecchi ceppi in decomposizione in foreste fortemente mesiche o foreste pluviali presumibilmente in simbiosi con Nothofagaceae. Abbondaante ed abbastanza comune in Tasmania, ma descritto originalmente dalla Nuova Zelanda.
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B.Gasparini
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Modificato da - Andrea in Data 13 gennaio 2009 16:45:21
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