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   CORTINARIUS
 Schede di Cortinarius
 Cortinarius (Dermocybe) phoeniceus
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Gaspy
Utente Senior


Città: Trieste
Prov.: Trieste

Regione: Friuli-Venezia Giulia


1703 Messaggi
Micologia

Inserito il - 31 agosto 2004 : 22:12:59 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ordine: Agaricales Famiglia: Cortinariaceae Genere: Cortinarius Specie:Cortinarius phoeniceus
Eccola scheda del C.(Dermocybe) phoeniceus N. A1101300
Immagine:


Cortinarius (Dermocybe) phoeniceus

213,47 KBSpecie: C. phoeniceus (Bulliard J.B. 1793 ex Ventenat 1812?) Maire R. 1911

Basionimo: Agaricus phoeniceus Bulliard 1793, Champ. Fr. , Tab. 598-1 ex Ventenat 1812?
Sinonimi: Cort. purpureus (Persoon C.H. 1801 : Fries E.M. 1821) ****el L. 1860ss. J.Melot ; Cort. miltinus Fries 1838 ss. Quélet 1872 et 1888, Cooke 1883, Gillot & Lucand 1891, Boudier 1907, // Karsten, Killermann 1928; non ss. Fries 1838 et 1874, Gillet 1874, Saccardo 1887, Ricken 1912 (Derm.)// Agaricus cinnamomeus et semisanguineus Fries 1821 p.p., sec. Pilat, Konrad & Maublanc // Agaricus sanguineus ss. Krombholz 1831, non Fries, // Agaricus semisanguineus var. B;, Secrétan 1833, sec. Pilat, Konrad & Maublanc // Derm. anthracina (Fries) Ricken 1912 ss. Ricken, non Fries, sec. Moser 1974 // Cort. cinnamomeus Fries 1874 p.p., sec. Konrad & Maublanc // Derm. sanguinea (Wulfen : Fries) Wünsche 1877 var. vitiosa Moser 1976 sec. Hoiland 1983
Data raccolta 13.19.2001 Legit: ignoto (reperito durante la mostra micologica di Sezana (SLO)

Note di raccolta
Habitat: presumibilmente sotto faggio (dai resti sul cappello e base del gambo). Denotare che l’ecologia di questo fungo è prevalentemente confinata a zone umifere e muscose di aghifoglie,tuttavia escresce –come pare in questo caso – anche sotto faggio, carpino e quercia.
Habitus: robusto da Dermocybe rossa.
Cappello: Æ < 32 mm subgloboso a convesso, cuticola liscia asciutta, lievemente igrofana di un bel colore rosso carminio con fibrille innate, rosso-nerastre, margine involuto, permanentemente rosa ciliegia.
Lamelle: abbastanza fitte, ca. 49 al gambo, alte 5 mm, annesse, ondulate, con il margine liscio di colore rosso sangue, poi rosso nerastro, margine ancora rosso sangue
Gambo: robusto, un po’ ricurvo, lungo7 cm. x 8 mm., base lievemente ingrossata < 13 mm, colore di fondo giallo aranciato, sovrapposto dalle fibrille rosso carminio del velo
Carne: soda e compatta biancastra con sfumature rosate ciliegia
Odore: on po’ rafanoide, Gusto: lievemente amaro
Reaz. Chim.
Spore: ellittiche finemente punteggiate
5,9 – 7 (-7,8) x (2,9-) 3,3 – 4 (-4,9):ind. 1,5 - 2 #956;m.
Imenio: filo parzialmente fertile con basidi cilindracei, bi o tetrasporici 25 – 33 x 6 –7 #956;m. Numerosissime le cellule sterili cilindriche o subclavate o vescicolose 15 – 22 µm..
Pileipellis: ife cilindriche, parallele o lievement intrecciate x 5 –10 µm con giunti a fibbia e talvolta con un contenuto vacuolare rosso. Ife terminali con testa arrotondata o sub-lanceolata. Ipodermio quasi indistinto, ma ife piùellissoidali z 20µm. Presenza di incrostazioni sulle ife superficiali. Ife tromboplere presenti con un contenuto oleoso giallognolo.

Annotazioni: la specie è di abbastanza facile riconoscimento ove si tengano presenti alcuni dati: 1) Il colore del cappello (simile al C. semisanguineus, ma decisamente con tonalità purpuree o carminio), (2) il colore delle lamelle (rosso sangue come il C. semisanguineus, (3) Il colore del velo (rosso fuoco) particolarmente evidente alla base del gambo, (4) le spore decisamente allungate e sublisce (pari per lunghezza,ma diverse per indice dal C. semisanguineus e C. sanguineus.
Si noti dalle fotografie come il portamento ed i colori questa collezione poino ad indicare il C. cinnabarinus: tuttavia,il colore sanguineo (e non cinabro), la carne biancastra ed il gambo giallognolo escludono questa Telamonia. La microscopia conferma la determinazione.
Esiste una forte disputa nomenclaturiale: la disputa è tra tre taxa: il C. miltinus Fr., C .purpureus (Pers.: Fries) ****el e C. phœniceus (Bulliard J.B. ex Ventenat) Maire. Ciò è dovuto alle varie interpretazioni dei differenti autori. Innanzitutto benché la denominazione C. phoeniceus Bull ex Maire non corrisponda ai canoni richiesti dal CINB, - in quanto la specie contenuta nella scarna descrizione del Bulliard possiede tratti in comune con il taxon del Maire (cappello rossastro, lamelle rossastre poi rugginose,gambo giallo con tinte rossastre), ma nella tavole dello stesso autore il fungo è rappresentato con lamelle rossastro-rugginose o aranciato-ocracee che sono caratteri del C. fervidus) indubbio che molte tavole dei padri della micologia non siano sempre fotografiche ed in questo caso la descrizione deve ritenersi più confacente alla realtà. Con ciò risulterebbe il taxon nomen dubium; ma non meno dubbiosi sono il C.purpureus e C.miltinus -che hanno data successiva. Utilizzare come nomen novum – il neotipo del Maire (anche se indubbiamente esistono delle discrepanze con il basionimo) è la migliore tra le soluzioni con ciò implicando la reiezione (come ad esso sinonimi) di C. purpureus e il C. miltinus. Fries nel 1821 sanziona il C. purpureus del Persoon, ma nella scheletrica descrizione lo ritiene identico al C. phœniceus. (che, come abbiamo visto è troppo incerto per avere una validità) e più tardi chiama un fungo da essi indistinguibile C. miltinus. Il quale viene –tra l’ altro – descritto con le lamelle “ferrugineis”(mentre gli altri dati corrispondono al C. cinnamomeus,ed il portamento al C. spilomeus!!).Tralascio qui, per brevità, le interpretazione del Cooke, del Ricken etc., che aggiungono ulteriori elementi di confusione. Mi pare che gli unici elementi da valutare siano: la priorità nomenclaturiale del C. phœniceus e la sua accettabile interpretazione del Maire, che inoltre è l’unico ad aver lasciato un exsiccatum dal quale si sono potute ricavare informazioni microscopiche e chimiche impossibili negli altri casi. (Si noti anche che il Fries mai ha usato o sanzionato il taxon “phœniceus”. Ritengo pertanto che siano da rigettare tanto l’interpretazione del C. purpureus Pers.:Fr. (ricombinato dal ****el) fatta dal Melot (in Brandrud et al 1994). Molto discutibili sono anche le interpretazioni del C. miltinus e del C. purpureus di Bidaud et al. (1994) che propongono delle forme di questo indiscutibilmente variabile cortinario. Si noterà dalle nie osservazioni a propositodel C.fervidus,quantointrcambiabili ianoi tratti dei tre taxa, per cui tagliar la testa al toro come fa Melot, mi sembra come gettare un sasso nel pozzo sperando ce ne esca qualcosa di buono..
Per la stabilità nomenclaturiale ritengo sia più utile affidarsi ad elementi certi che ad interpretazioni – belle dal punto di vista storico - ma discutibili dal punto di vista pratico-scientifico.






B.Gasparini

Modificato da - Andrea in Data 13 gennaio 2009 16:44:24

amanita
Utente V.I.P.


Regione: Marche


174 Messaggi
Micologia

Inserito il - 31 agosto 2004 : 22:16:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Gaspy

ti sei dimenticato di posrare l'immagine.
L'immagine è sempre bella da vedersi . Grazie e ciao.
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Gaspy
Utente Senior


Città: Trieste
Prov.: Trieste

Regione: Friuli-Venezia Giulia


1703 Messaggi
Micologia

Inserito il - 31 agosto 2004 : 22:40:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ordine: Agaricales Famiglia: Cortinariaceae Genere: Cortinarius Specie:Cortinarius cinnabarinus
L'immagine è quella nella rubrica Funghi da determinare.

Link

Qui volevo allegare una foto del C. (Telamonia) cinnabarinus,ma per qualche motivo non mi compare la finestra degli allegati; sentirò domani.
A proposito è lecito parlare di Telamonia cinnabarina soltanto se già pubblicato sotto tale genere. Posso sbagliarmi,ma mipare che sinora nessuno l'abbia fatto.
Gaspy

B.Gasparini



Immagine:
Cortinarius (Dermocybe) phoeniceus
28,3 KB

Immagine:
Cortinarius (Dermocybe) phoeniceus
28,3 KB

Modificato da - Andrea in data 20 luglio 2008 18:59:28
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Alfredo
Utente Senior


Città: Torino

Regione: Piemonte


1893 Messaggi
Micologia

Inserito il - 01 settembre 2004 : 10:15:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non ti sbagli e mai nessuno lo farà, perchè come ti dicevo Telamonia non è un genere indipendente.......

Alfy
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Alfredo
Utente Senior


Città: Torino

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1893 Messaggi
Micologia

Inserito il - 01 settembre 2004 : 10:24:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si noti dalle fotografie come il portamento ed i colori questa collezione poino ad indicare il C. cinnabarinus: tuttavia,il colore sanguineo (e non cinabro), la carne biancastra ed il gambo giallognolo escludono questa Telamonia. La microscopia conferma la determinazione.


.......caratteri chiaramente visibili nella foto..........

Alfy
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Gaspy
Utente Senior


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1703 Messaggi
Micologia

Inserito il - 01 settembre 2004 : 21:20:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Alfredo,
Mi dispiace contraddirti, ma cominciamocon distinguere le questioni tassonomiche da quelle nomenclatoriali.
A) tassonomia.Chiunque può pubblicare (cioè rendere pubblico su carta stampata) ciò che meglio crede purché abbia amici sufficientemente potenti....nell'editoria. Telamonia è stato usato da parecchi micologi (es.Velenovsky) a livello di genere. Se non ha usato Telamonia cinnabarina è perché la riteneva una Dermocybe.
+B) Nomenclatura. Come anzidetto non è lecito usare il nome di un taxon a meno che non sia stao pubblicato validamente (e sarebbe sempre opportuno indicare il nome dell'autore,del ricombinatore e le date di validazione.

Perciò la tua affermazione "e mai nessuno lo farà" lascia il tempo che trova,i8n quanto a nessuno è dato di sapere che cosa penseranno o faranno gli altri.
Come dato di fatto,è stato ampiamente provato che Cortinarius e Telamonia provengono da origini diverse e che perciò Cortinarius nel senso in cui qui lo usiamo è polifiletico (o almeno bifiletico)e che perciò dovrebbero essere inclusi in due generi diversi.Quindi, come vedi,il fatto che nessuno lo abbia al presente fatto, dipende da motivi di carattere pratico e non (o almeno non completamente)scientifico.
Da giovane imparavo che tutti i funghi a tuboli separabili erano Boletus ora tutti -anche i principianti - separamo Boletus,Siullus,Xerochomus, ecc. Quindi perché non Cortinarius e Telamonia? Perché no Coprinus, Coprinellus, Coprinopsis e Parasola??

Primo perché ci vuole tempo e secondo perché prima di creare una sistematica finalmente stabile!! ci vupole studio serio ed acquisizione di certewzze-.
La scienza viaggia su ipotesi, tesi e dimostrazioni fino al giungere di condizione necessaria e sufficiente:purtroppo oggi nellamicologia e non si viaggia sul pressapochismo di chi ama giungere non ad una costruzione seria, ma ad un arrivo per primi (Giusto o errato che sia).
Cari saluti
Gaspy

P.S. Come avrete notato ho allegato al mio precedente messaggio le footo del C.cinnabarinus,ma per quanto siano indicate in calce al messaggio esse non sono visibili.
Forse qualcuno può spiegarmi che cosa posso fare per farvele vedere.


B.Gasparini
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Alfredo
Utente Senior


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Micologia

Inserito il - 02 settembre 2004 : 10:06:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Gaspy, mi inviti a nozze....

Alfy
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Alfredo
Utente Senior


Città: Torino

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1893 Messaggi
Micologia

Inserito il - 02 settembre 2004 : 10:16:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Perciò la tua affermazione "e mai nessuno lo farà" lascia il tempo che trova,i8n quanto a nessuno è dato di sapere che cosa penseranno o faranno gli altri.
Come dato di fatto,è stato ampiamente provato che Cortinarius e Telamonia provengono da origini diverse e che perciò Cortinarius nel senso in cui qui lo usiamo è polifiletico (o almeno bifiletico)e che perciò dovrebbero essere inclusi in due generi diversi.Quindi, come vedi,il fatto che nessuno lo abbia al presente fatto, dipende da motivi di carattere pratico e non (o almeno non completamente)scientifico.


Caro Gaspy, rispondo alle tue parole in modo conciso (come al solito): ma come, tu attento lettore di Mycological Research, hai forse trascurato l'importanza delle osservazioni di Garnica et al., 2003?????? In questo lavoro viene fatto osservare come aumentando il numero di taxa esaminati a livello molecolare.....Telamonia simostra polifiletico, altro che genere autonomo




Morphological and molecular phylogenetic studies in South American Cortinarius species di Garnica S, Weiss M, Oberwinkler F
MYCOLOGICAL RESEARCH 107: 1143-1156


Alfy
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Gaspy
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Micologia

Inserito il - 02 settembre 2004 : 14:29:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Alfi,
allora non hai letto bene e considerato ciò che ho scritto. Ho dretto "bifiletico o polifiletico" che è nel senso di Garnica (che è in costante contatto con me).Somo convinto che le origini siano diverse:per ora indicate in due phyla, ma probabilmente ben di più.
Anche Phlegmacium è polifiletico, ma nessuno si è spinto oltre ....
Vedi anche ciò che o scritto in calce e che si spiega così "per fortuna i micologi intrallazzatori non si sonoancora spinti a creare una nupova sistematica,che avrebbe ladurata dal'alba al tramonto:soltantoquandomoltipiù dati saranno acquisiti, si potrà proicedere allasistmazione di generi,sottogeneri e - perché no? - anche di tribù e sottotribù.

Vedo che l'amministratore ha sistemato la foto del Cortinarius (per ora)cinnabarinus.
Qui sottone aggiungo la scheda.
Cari saluti ( ecomplimnetile discussioni salate mi entusiasmano!!!)
Gaspy

Si noti la differenza soprattutto microsopica dal C.phoeniceus

Specie: Cortinarius cinnabarinus Fries E.M. 1838
Basionimo: Cortinarius (Derm.) cinnabarinus Fries-1838-Epicr.-: 287
Sinonimi: Agaricus purpureus Persoon C.H. 1801 p. p., C. coccineus Reum. 1994
Data raccolta 14.10.1001 Legit: N.N.
Note di raccolta
Località: strada verso Fiume (SLO) alt.400 slm.
Habitat: latifoglie miste prevalentemente Quercus pubescens, Ostrya carpinifolia
Habitus: dermocyboide
Cappello: 4 cm, irregolarmente spianato appena lievemente umbonato (piatto). , cuticola asciutta, feltrata, di colore aranciato, con zone rossastre.
Lamelle: mediamente fitte, L = ca 50 al gambo, annesse, alte 5 mm, ventricose, filo liscio ed omogeneo, di colore aranciato
Gambo: 5 cm. x 7 mm., cilindrico appena ispessito alla base, concolore al cappello ma più pallido
Carne: soda, giallo aranciato pallido
Odore:lievemente rafanoide, Gusto: non provato
Reaz. Chim. KOH sul cappello nero.
Spore: ovoidi, amigdaliformi o ellittiche con verruche larghe e piatte, irregolari e poco sporgenti. 8,8 – 10,2 x 5,8 – 6,6 µm; ind 1,4 – 1,6 .
Imenio: filo parzialmente fertile con basidi cilindrici tetrasporici, 30 - 40 x 10 #956;m piuttosto radi in palizzata con cellule sterili claviformi a quasi flagelliformi...
Cuticola:, epicute abbastanza spessa di ife parallele, fitte, di forma + regolare, subellittiche (41x5 µm.), indistinta dagli strati inferiori; pigmenti rosso cinabro contenuti nel citoplasma delle ife; altri pigmenti rossastri fortemente incrostanti le ife. ife del velo sottili e flagelliformi
Annotazioni: Questo bellissima specie, tipica delle latifoglie termofile, è caratterizzata dal colore rosso cinabro vivissimo e, generalmente, da una certa igrofaneità. Per molto tempo è stata ascritta al sotto(genere) Dermocybe, nonostante alcune caratteristiche morfologiche facessero dubitare tale posizione sistematica. Si invece provato on l’ausilio dello studio del DNA che questa specie (assieme al suo sosia americano C. californicus) è una Telamonia che, sempre lo studio del DNA, ha largamente indicato come genere separato dal genere Cortinarius. Una specie simile – il C. veronicae – è stato descritto dal Soop nella Nuova Zelanda e dal sottoscritto in Tasmania. Pochi sono le specie affini a questa; ma certamente il più sistematicamente vicino è il C. bulliardi, molto comune nelle latifoglie, che, però, possiede gli stessi pigmenti [antrachinonici] rossi solamente nel velo. Da notare che gli antrachinoni neutri [i.e-. fortemente ossidati] sono quasi esclusivo patrimonio delle Telamonia. Telamonia dovrebbe essere considerato genere a se stante e, se il sottoscritto non lo fa, è esclusivamente per la considerazione che la ricombinazione sarebbe troppo onerosa al momento.
Bibliografia:
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Arnold-1993-Libri botanici 7-: 15(n), 16(n), 21(n), 23(N), 26(n), 29(n), 32(n), 101(d), 102(Abb.57-58 :sp), 103(n), 177(clé)
Arnold et al.-1987-Z. f. Mykol., 53 (2)-: 188 (n), 189 (n), 190 (N), Derm.
Azéma-1988-DM 73-: 10 (n)
Balletto-1972-Fl. mic.-: 337, C.
Bataille-1911-Fl. cort.-: 60, C. (Inol.)
Bendiksen & al.-1992-Direct. for Nature Manag., Report 1992-6-: 32(Red List, vulnerable)
Berkeley & Broome-1873-Notices Brit. fungi-: 27, n. 1352, C. (Derm.)
Bertaux-1960-Cah. d. natur.-: 14, C. (Inol.)
Bertaux-1966-Cort.-: 65 n. 88, - id. -
Bidaud & al.-1994-Atlas Cort. 6-Fiche 259 +Livret, : 171(clé), 185(fig.15 :sp) ; C. (Derm., Miniatopodes, Sie Bulliardii, st. cinnabarinus)
Bigeard-1898-Ch. Saône et Loire-: 158, C.
Bigeard & Guillemin-1909-Ch. Fr.-: 277, C. (Inol.)
Bohus-1984-Act. Bot. Hung., 30-: 163 (antécologie = pH)
Bon-1988-Champ. Eur. occ.-: 224 (d), C. (Derm.)
Boudier-1907-Icon. mycol., IV-: 57, C.
Boullard-1986-DM 63-64-: 51 (mycorrh.), C.
Brandrud & al.-1994-CFP 3-C 14 +Livret, : 4(class.)
Britzelmayr-1885-Hym. Südb. 4-: 125-99, C. (Derm.), 1892-Bot. Centr., LI (2/3)-: 34 (ou n. 27 : 10, 320), C. (Derm.)
Cetto-1976-Funghi dal vero 2-: 496, C. (Derm.)
Chevassut-1978-Le monde fabuleux des cort.-: 18, C. (Derm.), 1983-Fl. Cort. Languedoc-Cévennes-: 39,
Clémençon & al.-1980-4 saisons champ.-: 361 (1883-Handb. Br. Fungi Ed. 2-: 260, C. (Derm.)N), Derm.
Cooke-1874-Grevillea, II, n. 20 (Febr.)-: 117,
Dähncke-1979-700 Pilze-: 406, C.
Dennis/Orton/Hora-1960-T.B.M.S., 43-: 55, C. (Derm.)
Derbsch & Schmitt-1987-Atl. Pilze Saarl. 2-: 371 n. 640 (éc), Derm.
Engel et Gröger-1984-Pilzwander.-: 145, Derm.
Fries-1821-Syst. mycol., I-: 228, Ag. purpureus
Fries-1838-Epicr.-: 287, 1851 (1863)-Monogr., III-: 64 n. 110, C. (Derm.), 1874-Hymen. Eur.-: 370 n. 127, 1878-Icon. Hymen., II-: 53 n. 41
Fuhrer-1985-Australian fungi-: 33 (specie affine) *
Gillet-1874-Hymen.-: 483, C. (Derm.), 1884-Tabl. an.-: 102
Guminska & Wojewoda-1985-Grzyby i ich oznaczanie-: 398, Derm.
Heim-1957-Champ. d'Eur.-: 341 (Ed. 1969 : 498), C. (Araneosi)
Hoiland-1981-Svampe IV-: 72, C. (Derm.), 1983-Opera botanica, n. 71-: 104
Hongo-1972-Mem. Shiga Univers., 22-: 65 (d, sch.), C. (Derm.)
Imazeki & Hongo-1987-Color. ill. of mushr. of Jap., I-: 242, Derm.
Jaccottet-1948-Champ. dans la nat.-: 137 (Ed. 1968 : 176), - id. -
Kauffman-1905-Bull. Torr. Bot. Cl., 32-: 320, C. (Derm.), 1907-Journ. of mycol., Vol.13-: 38, 1918-Ag. of Michig.-: 401 n.409, 1932-Cort. in N. Amer. Fl., 10 (5)-: 286 (clé), 321 n. 111 (d)
Keller & Ammirati-1983-Mycotaxon, 18 (2)-: 359 (chim.)
Konrad & Maublanc-1927-I.S.F.-: Pl.146, C. (Derm.), 1948-Agaricales-: 213
Krieglsteiner-1991-Verbreit. der Grosspilze Deutsch. I Blättp.-: n. 0497 (chorolog.)
Kühner-1957-Samoëns-: 91, C. (Inol. + Derm.)
Kühner & Romagnesi-1953-Fl. anal.-: 289, - id. -
Lanessan (De)-1883-Traduct. fl. de Wünsche-: 241, Derm.
Lange J.E.-1938-Fl. ag. Dan. 3-: 33 n. 60, C. (Derm.)
Lasch-1828-31-Linn.-: n. 571, Ag. purpureus
Lindau-1911-Krypt. fl. Ed. 1-: 147 (et fig.418 : 149), 1928-Krypt. fl. Ed. 3-: 263, Derm.
Locquin-1956-Petite flore-: 254, C. (Inol.)
Lundell & Wikland-1946 (Sept.)- Sweden, Blekinge, Förkäla, Trömlö-(néotype)
Macias/Perez Silva/Perez Amador-1987-Rev. Mex. Mic., 3-: 195(fig.6-7), 196(texte), Derm. cinnabarina
Marchand-1982-Champ. N. et Midi 7-: 616, Derm.
Massee-1893-Br. Fung. Fl, II-: 66, C. (Derm.), 1911-Brit. Fungi lich.-: 304,
Melot-1986-DM 63-64-: 114 (n), C.
Michael & Hennig-1967-Handb. f. Pilzfr. 4-: 213 n. 94, Derm.
Miller-1972-Mushr. of North Amer.-: 254, C.
Moser-1953-K.Kf.-: 153, Derm. cinnabarinus (Fries) Wünsche, 1955-K.Kf.-: 175, 1967-K.Kf.-: 276, 1972-Bull. suisse, 50, 11 (Nov.)-: 166 (clé), 1974-Bull. suisse, 52, 9 (Sept.)-: 135 (clé), 1977-Frusta mycol. ill. (= Bull. suisse 1974), 1978-1983-K.Kf.-: 346
Moser & Horak-1975-C. Sudam. (N. Hedw. B.52)-: 441 (n), 606 (n), Derm.
Nezdojminogo-1983-Cort.-: 18 (n), 215 (sp. et cyst.), 220 (clé), 222 (d), C. (Derm.)
Nitare-1981-Sv. Myk., 2 (1)-: 11, C. (Derm.)
Orton-1958-Cort. II-: 92 (clé), 128 n. 145 (d), 140 (N), C. (Derm.)
Oudemans-1897-Rev. Champ. Pays-Bas-: 29, C.
Parrot-1958-SMF 74-2-: 181, C.
Patouillard-1889-Tab. an., fasc. 7-: 56 n. 647, C.
Peck-1884-Ann. Rep. N.Y. St. Mus., 37-: 67 (n), . 1887-Bull. N.Y. St. Mus. Nat. Hist., Vol.1 n. 2-: 26 (éc)
Pilat-1955-Ceske Mykol.-: 91, C.
Pomerleau-1980-Fl. champ. Québec-: 388 (clé), 390 (d) et S.40, C. (Derm.)
Quélet-1872-Ch. Jura et Vosges-(Ed. 1 = Asher, 1, 1872 : 171) = (Ed. 2 : 143), C. (Derm.), 1888-Fl. mycol. Fr.-: 150, C. (Inol.)
Rastetter-1966-Mitt. Land. Nat., 9 (1)-: 116
Rea-1922-Br. Basid.-: 164 n. 436, C. (Derm.)
Ricken-1912-Blättp.-: 158 n. 493, Derm, -1918-Vademec.-: 96 n. 676
Romagnesi-1962-Petit Atlas 3-: 108, C. (Inol.+ Derm.) cinnabarinus
Runge-1986-Abh. Westf. Mus. Naturk., 48, 1-: 52, Derm.
Ryman & Holmasen-1986-Svampar-: 487, C.
Saccardo-1887-Syll. Fung. 5-: 940 n. 182, C. (Derm.)
Saccardo & Della Costa-1916-Fl. ital. crypt., 15-: 628, C. (Derm.)
Sammler-1983-Gleditschia, 10-: 187
Schmid-Heckel-1988-Nat. Park. Berch., Forsch 15-: 99 (mycorrh.), C.
Schroeter-1889-Kryptog. fl. Schles., III-1-: 594 n. 1325, C. (Derm.)
Serzhanina-1984-Hutpilze von Weissrussland-: 337(d)
Smith W.G.-1908-Brit. Bas.-: 232 n. 1072, - id. -
Stevenson-1882-Mycol. scot.-: 227, C. (Derm.), 1886-Brit. fung., II-: 33 n. 67
Tartarat-1988-Fl. an. Cort.-: 22, Derm.
Thoen-1970-Natur. belges, 51-4-: 148, 154
Urbonas/Kalamees/Lukinas-1974-Conspect.-: 76, Derm., 1979-Conspect. fl. Balt. Rep.-: 73 n. 1141 (éc),
Velenovsky-1921-C. H.-: 435, Derm.
Vesely/Kotlaba/Pouzar-1972-Prehled. ceskosl.-: 299 (d, sch.)
Winter-1884-Rabenhorst's Krypt.fl. ; Pilze 1-: 595 n°1550 ; C.(Derm.)
Wünsche-1877-Die Pilze-: 125, DERMOCYBE cinnabarina (c. val.)

· trattasi quasi certamente del C. veronicae Soop

Illustrazioni:
Antoine-1981-DM 45-:Pl.14 (carp.), C. (Derm.) cinnabarinus
Bertaux-1960-Cah. d. natur.-:Tab. 5 fig.6 (carp.), C. (Inol.), 1966-Cort.-:102 fig.88, C. (Inol.)
Bidaud & al.-1994-Atlas Cort. 6-Pl. 141
Bon-1988-Champ. Eur. occ.-:225
Boudier-1906-Icon. mycol., I-:Pl.113, sauf forme des spores
Brandrud & al.-1997-CFP 3-C 14 ; C. (Tel. ; Cinnabarini)
Bresadola-1930-Icon. Mycol.-:645-1
Britzelmayr-1885-Atl.-:T.351 f.61, C. (Derm.)
Bulliard-1793-Herb. Fr.-:598-1, Ag. purpureus (?)
Cetto-1976-Funghi dal vero 2-:496
Chevassut-1983-Fl. Cort. Languedoc-Cévennes-:Pl. 15 (carp.)
Clémençon & al.-1980-4 saisons champ.-:361, Derm.
Cooke-1887-Ill. Br. Fungi-:774/785 B
Courtecuisse-1986-Clé Ch. Nord Fr.-:329 (clé), Derm.
Dähncke-1979-700 Pilze-:407, 1993-1200 Pilze-: 709
Dermek-1976-Huby lesor, poli a luk-:290
Dumée-1911-Nouv. Atl., II-:Pl.34
Fries-1878-Icon. Hymen.-:T.154-4
Fuhrer-1985-Australian fungi-:33 (espèce affine)
Gillet-1874-Champ. Fr.-:Pl.327 (Tabl. 1890) = Pl.203 (Tabl. 1898)
Heim-1969-Champ. d'Eur.-:Pl. 39
Hoiland-1981-Kanel - Slorhattene (Cort. ss. G. Derm.); Norden, Svampe, 4-:Pl.22, 1983-Opera botanica, 71-:Fig.20, 30, 39, 44, 48, 104 (sch., sp.)
Imazeki & Hongo-1987-Color. ill. of mushr. of Jap., I-:Pl.446 ; Derm. cinnabarina
Juillard-Hartmann-1919-Ic. champ., III-:110-7, ad Fries
Konrad & Maublanc-1927-I.S.F.-:146-1
Lange J.E.-1938-Fl. agar. Dan.-:94 E
Lange M.-1964-Guide des champ.-:166 n. 417
Lincoff-1981-The Aud. Soc. Field Guide-: 332(photo)
Lindau-1911-1917-1928-Kryptog. fl.-:Tab. 10 fig.418
Lucand-1881-1886-Champ. Fr.-:Tab.91
Marchand-1982-Champ. N. et Midi 7-:616
Margaine-1975-Planches suisses des champ., T.V-:Pl.62
Mazza-1992-I Funghi d. valle di Fiemme-Pl. 30
Michael & Hennig-1967-Handb. f. Pilzfr. 4-:213 n. 95
Montégut-1985-Fich. anal.-:1213
Moser-1974-Bull. suisse, 52-9 (Sept.)-:Fig.14 (Pl. color.)+ : 137 Abb.12a (sch., sp., cheiloc.), 1977-Frusta mycol. ill.-(= Bull. suisse 1974)
Patouillard-1883-86-Tab. an.-:n. 647
Phillips-1991-Mushrooms of N-America-: 168
Quélet-1878-Grevillea 6I-:110 f.4
Ricken-1912-Blättp.-: 47-5
Ryman & Holmasen-1986-Svampar-: 487
Usak-1955-Cesk. Mykol., 9-3-: Taf.19



Immagine:
Cortinarius (Dermocybe) phoeniceus
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Modificato da - Gaspy in data 02 settembre 2004 14:35:02
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Alfredo
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Inserito il - 02 settembre 2004 : 14:45:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Gaspy,

purtroppo ho letto bene (anche perchè un po' mi intendo di biologia molecolare) e vorrei sapre cosa hanno inteso gli altri amici del Forum

ciao

Alfy
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Alfredo
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1893 Messaggi
Micologia

Inserito il - 02 settembre 2004 : 15:16:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
e chiaramente caro Gaspy,

sempre in amicizia

ciao

Alfy
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