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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 maggio 2011 : 00:20:20
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E' noto che la formazione di perle è prerogativa di molti molluschi bivalvi ed anche di qualche gasteropode che, a difesa della propria integrità, hanno la capacità di isolare un qualsiasi corpo estraneo penetri in essi inglobandolo con una neoformazione di endostraco.Mi è spesso capitato di vedere foto di perle prodotte da varie specie,ma mai di bivalvi della famiglia Ostreidae,e ne voglio segnalare due. Immagine: 56,49 KB La prima, la più grande (circa 2 mm.),è stata rinvenuta l'altroieri nell' Ostrea edulis a sinistra nella foto,presa su un substrato solido a quindici metri di profondità al largo di Pescara. La seconda, più piccola,meno sferica e bella, viene invece dalla Crassostrea gigas a destra, importata da un allevamento della Bretagna e trovata ormai più di vent'anni fa.Qualcuno di voi ha esperienze in merito simili alla mia?Ciao.Stefano
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
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ninocasola43
Utente Super
Città: s.agnello
Prov.: Napoli
Regione: Campania
6360 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 maggio 2011 : 02:12:43
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esperienza diretta non ne ho ma ne ho sentito parlare. Pare tuttavia che si tratti di formazioni calcaree e non madreperlacee
nin
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 maggio 2011 : 02:24:44
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Non ne sapevo più di tanto,l'argomento mi ha incuriosito, mi sono documentato,e questo ho capito. Tutte le perle sono formazioni calcaree.Mi spiego meglio.Le conchiglie, o meglio lo strato interno o endostraco e le perle da loro prodotte sono formate da carbonato di calcio in gran percentuale,da acqua in minima parte, e da una matrice organica prodotta dal mantello,la conchiolina, diversa da specie a specie.Quest'ultima determina la trasformazione del carbonato di calcio in cristalli di aragonite o calcite.Ora, a seconda della percentuale di queste due componenti, la conchiglia (e di conseguenza la perla),assumeranno o meno un aspetto iridescente. Quindi perle "madreperlacee" e perle con aspetto porcellanaceo.A quest'ultimo gruppo, aggiungo per curiosità,appartiene la perla più grande mai trovata, da una Tridacna gigas,la "Perla di Allah",ovoidale-mammellonata, oltre 6 Kg di peso per 24 cm,attualmente in California.Spero di non avervi annoiato troppo,forse ho scritto inesattezze,se è così correggetemi.CiaoStefano |
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wendover
Utente V.I.P.
Città: Otranto
Prov.: Lecce
Regione: Puglia
473 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 15 maggio 2011 : 09:52:05
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Ognuno ha il suo scheletro nell'armadio... Questa discussione mi ha fatto ricordare quando da ragazzini si andava con maschera e pinne (o magari solo con maschera) a raccogliere le Pinna nobilis per estrarne le perle, e in genere ne trovavamo una ogni 5 esemplari, un po' irregolari come forma, ma dai bei riflessi rosa o turchini. All'epoca (parlo di quasi cinquant'anni fa) non esisteva una cultura della conservazione ambientale, e con la coscienza immacolata si andava sott'acqua come tanti predoni. Ce n'erano tante che certi posidonieti sembravano cimiteri sommersi, con tutte quelle pinne infissevi vicine vicine a mo' di lapidi... Scusate questo post alquanto politically incorrect, ma alla mia età si comincia a guardare con indulgenza la beata incoscienza della gioventù
Gabriele |
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ninocasola43
Utente Super
Città: s.agnello
Prov.: Napoli
Regione: Campania
6360 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 maggio 2011 : 18:22:17
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Stefano, sono io che mi sono espresso male facendo un'inesatta differenziazione tra il carbonato di calcio e la madreperla Gabriele, per gli anni passati la pinna nobilis, dalle mie parti veniva venduta ai turisti con dipinta al centro la Grotta Azzurra di Capri o la punta Scutolo di Sorrento. Dopo tanto scempio, per fortuna, ne è stata interdetta la raccolta
nin
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