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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
saltimpalo
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
2642 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 marzo 2011 : 13:31:53
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Si certo.... ma è anche vero che se ci sono 5000 botanici non ci possono essere 5000 erbari..
Ciao Francesco
Oggi è molto difficile amare la natura planiziale perchè sai benissimo che ciò che vedi oggi....domani potrebbe essere coperto da asfalto o cemento; ma non demordo ed ho la certezza che questi signori stanno già arretrando e grande è la loro rovina! |
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bgiordy
Utente Senior
Città: Padova
Prov.: Padova
Regione: Veneto
3447 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 marzo 2011 : 14:16:44
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| Messaggio originario di Lucabio:
ricordo con piacere la discussione che ci hai presentato lo scorso anno: Link
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Ho anche questa sul Veneto: Link
| Messaggio originario di Lucabio: Senza la pretesa di fare divulgazione scientifica, è un po' l'intento delle "mappe di distribuzione", che mi piacerebbe poter realizzare prima o poi per tutte (o quasi) le specie. Bisogna però tener conto che oltre alle normali variabili che ci sono in un lavoro di mappatura, usando solo i dati e le segnalazioni del forum, non si può avere una panoramica precisa e sicura, perchè certe regioni hanno meno iscritti orchidofili, altre non ne hanno proprio, per cui ci saranno regioni più battute e con dati più affidabili (vedi Sicilia, Puglia, Trentino), altre molto meno rappresentate..
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Il preziosissimo lavoro che stai facendo è veramente immenso. Penso però che una semplice check list regionale aggiornata sia più fattibile.
| Messaggio originario di Lucabio: PS: qui la E. microphilla è ancora segnata.. è dove hanno costruito il parcheggio?
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Il posto è quello. Le aree circostanti sono battute dai guardoni che spiano le coppiette e non è molto salutare incontrarli. Il parcheggio c'è da molto tempo, prima dell'uscita delle recenti pubblicazioni.
| Messaggio originario di NGG: Quando si parla di coordinate bisogna capire di quale incertezza si stà parlando. Da quanto ho visto, gli articoli GIROS non forniscono mai le coordinate al metro. Ma le danno con un'incertezza di 100 metri o più. Che vuol dire un'area di 10.000 metri quadri.
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Confermo che l'incertezza è notevole. Rispetto al mio navigatore c'è un errore di oltre 200 m, un'area immensa se parliamo di posti pieni di sterpaglie, rovi, rocce ... Senza altre indicazioni non ho mai trovato nulla con le sole coordinate.
ciao
bgiordy Link |
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NGG
Utente V.I.P.
Città: firenze
332 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 marzo 2011 : 18:22:50
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| Messaggio originario di erpol:
| Messaggio originario di NGG: [[snip] Per i commercianti di natura come il tedesco i nostri discorsi sono fuori tema, lì ci vuole solo la magistratura.. Così come ci vorrebbe per quegli esperti che per scopi diversi dal commercio (produzione di articoli scientifici, lustro con gli amici, o semplice malattia mentale) offendono la natura, specialmente le specie più rare. Lo stesso termine "erbario" suona come oltraggio alla natura.
[snip] --- I know, it's only flowers, but I like it.
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Frena. No, qui non ti seguo. I botanici devono produrre articoli scientifici. E' l'unico serio modo di produrre conoscenza.
Prendiamo la Dactilorhyza: il nome ci dice "radici digitiformi" (spero di non toppare troppo.. vado a memoria, nome compreso). Questo vuol dire che la pianta e' stata estirpata e le radici sono un tratto cosi' caratteristico da giustificare il nome del genere.
Gli erbari.. Ancora oggi sono l'unica testimonianza delle specie a cui hanno dato nome. Lo studioso che vuole conoscere la pianta, deve andare a vederla. Come ribadito piu' e piu' volte, le foto non sono sufficienti a chiarire l'attribuzione di un nome ad una pianta. Un erbario ben tenuto, poi, dura secoli, al contrario delle foto che posso durare l'arco di un boot, (al boot dopo il computer si inchioda per rottura dell'hard disk) e allora.. ciao.
Ciao, Ermanno che non e' un botanico.
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Riguardo gli articoli scientifici mi riferisco agli articoli pseudoscientifici dei malati di mente che vanno a trapiantare le piante lì dove naturalmente non crescono, per poter fare il proprio "scoop scientifico". Con offesa alla natura intendo questo trapianto così come l'erbario personale. Come fa notare Santimpalo, un conto è un erbario per università (e a me sembra già troppo..) un conto è che ognuno, botanico o non, si faccia il proprio erbario. LA trovo una forma di collezionismo disgustosa.
--- I know, it's only flowers, but I like it. |
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erpol
Utente Senior
Città: Roma/Albano Laziale
Prov.: Roma
Regione: Lazio
639 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 marzo 2011 : 18:37:57
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| Messaggio originario di NGG:
| Messaggio originario di erpol:
| Messaggio originario di NGG: [[snip] Per i commercianti di natura come il tedesco i nostri discorsi sono fuori tema, lì ci vuole solo la magistratura.. Così come ci vorrebbe per quegli esperti che per scopi diversi dal commercio (produzione di articoli scientifici, lustro con gli amici, o semplice malattia mentale) offendono la natura, specialmente le specie più rare. Lo stesso termine "erbario" suona come oltraggio alla natura.
[snip] --- I know, it's only flowers, but I like it.
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Frena. No, qui non ti seguo. I botanici devono produrre articoli scientifici. E' l'unico serio modo di produrre conoscenza. [snip] Gli erbari.. Ancora oggi sono l'unica testimonianza delle specie a cui hanno dato nome. Lo studioso che vuole conoscere la pianta, deve andare a vederla. Come ribadito piu' e piu' volte, le foto non sono sufficienti a chiarire l'attribuzione di un nome ad una pianta. Un erbario ben tenuto, poi, dura secoli, al contrario delle foto che posso durare l'arco di un boot, (al boot dopo il computer si inchioda per rottura dell'hard disk) e allora.. ciao.
Ciao, Ermanno che non e' un botanico.
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Riguardo gli articoli scientifici mi riferisco agli articoli pseudoscientifici dei malati di mente che vanno a trapiantare le piante lì dove naturalmente non crescono, per poter fare il proprio "scoop scientifico".
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Questo tipo di "scienziato", non esiste come scienziato. E' un truffatore e basta. | Con offesa alla natura intendo questo trapianto così come l'erbario personale. Come fa notare Santimpalo, un conto è un erbario per università (e a me sembra già troppo..) un conto è che ognuno, botanico o non, si faccia il proprio erbario.
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Non credo che ognuno possa farsi un erbario, almeno a livello scientifico. Come ho detto gli erbari tengono le piante tipo, quelle che fanno fede per le caratteristiche della specie. | LA trovo una forma di collezionismo disgustosa.
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Non fare di tutto l'erbario un fascio. | --- I know, it's only flowers, but I like it.
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Ciao, Ermanno
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Modificato da - erpol in data 09 marzo 2011 18:39:03 |
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Lucabio
Utente Senior
Città: Mongardino
Prov.: Asti
Regione: Piemonte
4359 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 marzo 2011 : 19:17:57
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| Messaggio originario di bgiordy:
Penso però che una semplice check list regionale aggiornata sia più fattibile.
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Ci sto facendo un pensierino.. e non credo sia poi così complicato! Grazie per l'idea!
Ciao!
Luca
Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata. Albert Einstein
Non c'è niente come la paleontologia. Nessun piacere può essere paragonato a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo. Charles Darwin
Forum geologia e paleontologia - Forum orchidee spontanee
ITIS, Integrated Taxonomic Information System - Biodiversity Heritage Library
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cianix
Utente Senior
Città: tarcento
Prov.: Udine
Regione: Friuli-Venezia Giulia
2773 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 marzo 2011 : 20:27:03
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| Messaggio originario di NGG:
| Messaggio originario di circus:
.. Invece e' interessante la questione delle coordinate fornite nella pubblicazione del Giros, e' una cosa da approfondire, anche a me sembra un po' azzardato, se non sbaglio pero' anche li le coordinate GPS possono essere date in forma semicriptata, ma non ne so molto...
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Quando si parla di coordinate bisogna capire di quale incertezza si stà parlando. Da quanto ho visto, gli articoli GIROS non forniscono mai le coordinate al metro. Ma le danno con un'incertezza di 100 metri o più. Che vuol dire un'area di 10.000 metri quadri.
E' un'informazione che da sola non permette di ritrovare la stazione. Necessita una ricerca sul campo che può dare risultati solo se vi si uniscono altre conoscenze che un malintenzionato dell'ultima ora non possiede. Per i commercianti di natura come il tedesco i nostri discorsi sono fuori tema, lì ci vuole solo la magistratura.. Così come ci vorrebbe per quegli esperti che per scopi diversi dal commercio (produzione di articoli scientifici, lustro con gli amici, o semplice malattia mentale) offendono la natura, specialmente le specie più rare. Lo stesso termine "erbario" suona come oltraggio alla natura.
Personalmente del mondo delle orchidee, a parte la bellezza dei fiori in sè, la cosa che trovo stimolante è il fatto che devono essere ricercate nella natura. Per questo personalmente non sono interessato ad essere "portato" alla stazione (da un GPs o da una persona), piuttosto mi piace ricercarle sul campo sulla base di alcune informazioni. In maniera tale da imbattermi in più natura possibile, non solo orchidee.
Preciso che non sono socio GIROS e mi riferisco ad articoli che si trovano in rete.
--- I know, it's only flowers, but I like it.
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Su questa affermazione avrei tre osservazioni da fare: -non si può generalizzare in questo modo, ovvero se in questi 10000 mq devo trovare un'unica pianta di Liparis loeselii in una torbiera è un conto, ma se devo trovare 2000 piante di Oprhys sp oppure 20 Himantoglossum robertianum inj gariga o in un incolto è un altro; -spesso le informazioni che si trovano sulla Rivista sono simili a "la stazione si trova sulla SS xy al km xy 200 mt. prima del bivio xy alla quota xy in prossimità di xy" ecc. ecc. se non sono precise queste... -infine credo che anche un'informazione approssimata ai 100 mt non sia sufficientemente "scarsa" da impedire il ritrovamento ad un eventuale malintenzionato, come ad un vero appassionato. Con questo non voglio dire che non concordo con la linea del Giros, anzi, la condivido pienamente, in fondo credo che un malintenzionato cerchi altre strade, meno faticose della ricerca con questo sistema!
luciano |
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pedropablo
Utente V.I.P.
Città: Empoli
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
313 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 marzo 2011 : 20:44:05
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Dagli ultimi interventi apparsi su questo forum viene da chiedere come si fa a dimostrare in maniera incontrovertibile la presenza di una determinata specie sia essa vegetale o animale in un determinato luogo e se questa debba essere divulgata e condivisa. Una documentazione fotografica e' importante perché' diretta e non troppo invasiva ma da sola non dimostra granché' così' come una pianta in erbario. La foto oltre ad essere per sua natura manipolabile non dice niente sulla provenienza così' come i campioni d'erbario. Portare i a conoscenza il ritrovamento di una stazione attraverso il forum ha senso in quanto argomento di discussione per la comunità' ,ma non credo abbia valore assoluto in termini scientifici. La divulgazione in termini esatti della posizione di un sito importante su queste pagine, a me sembra superflua per non dire controproducente e che poco aggiunga al senso del Forum e delle discussioni. Condividere i nuovi risultati ottenuti con persone competenti membri di riconosciute associazioni di settore, attraverso osservazioni e rilevamenti condivisi in maniera diretta sul campo, credo sia la maniera migliore per dimostrare la presenza di questa o di un'altra specie in un determinato territorio. Comunque resta il fatto che bisogna condividere prima e poi in un modo o nell'altro, divulgare. Un saluto, Paolo
La verita'nel bosco e' dare un senso a tutti gli alberi |
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matalia
Utente Junior
Città: Torino
Regione: Piemonte
23 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 marzo 2011 : 12:45:10
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E' la prima volta che intervengo in questo forum, pur seguendolo da qualche mese ed occupandomi di orchidee selvatiche da oltre vent'anni. Penso che questa discussione tocchi un tasto dolente, lo scopo primario della ricerca cioè la conservazione delle specie (in questo caso orchidee)nel loro ambiente. Negli ultimi anni si è discusso a lungo, anche con ricercatori di altri paesi (Francia in particolare) dell'opportunità o meno di divulgare la localizzazione di "specie sensibili", e ho verificato che vi sono due linee di tendenza: da una parte chi ritiene che portare a conoscenza e in tal modo sensibilizzare sia il male minore, piuttosto che assistere impotenti alla scomparsa di interi biotopi; dall'altra l'amara consapevolezza che la divulgazione porti con sè il rischio che persono poco accorte, non necessariamente malintenzionate, causino anche con il loro "entusiasmo" danni talvolta irreversibili. Cito ad esempio un caso che da anni tormenta per così dire le coscienze di tanti ricercatori e appassionati piemontesi: negli anni 90 fu trovata una stazione di Cypripedium calceolus (la terza conosciuta per la regione) in un luogo indsolito assai minacciato, un bosco privato e lavorato. Ogni anno si temeva (e si teme) per la sopravvivenza della piccola stazione; dopo lunghe discussioni si è deciso di non pubblicizzarne la presenza nè di intervenire presso il proprietario, temendo che questi, per timore di qualche forma di vincolo, potesse eliminare le piante. Tuttavia la notizia si è diffusa, un appassionato tira l'altro, chi l'ha detto solo ad "amici fidati" che a loro volta sono andati a fotografare ecc. ecc. Il timore adesso è che il proprietario, vedendo questa sospetta processione, non arrivi alle medesime conclusioni. In breve, penso comunque che un forum di discussione non sia la sede adatta per divulgare certe informazioni, proprio per la sua natura "aperta". Penso che in molte regioni esistono dei gruppi di ricerca che coordinano i dati, e che sarebbe utile mettersi in contatto con loro. Penso soprattutto che fare ricerca come ho già detto sia soprattutto il mezzo per fare conservazione, e non per "fare la tacche" nel proprio personale album di figurine di orchidee. |
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FOX
Moderatore
Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 marzo 2011 : 14:30:01
Classe: Monocotyledones Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Genere: Specie:
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| matalia:
In breve, penso comunque che un forum di discussione non sia la sede adatta per divulgare certe informazioni, proprio per la sua natura "aperta". Penso che in molte regioni esistono dei gruppi di ricerca che coordinano i dati, e che sarebbe utile mettersi in contatto con loro. Penso soprattutto che fare ricerca come ho già detto sia soprattutto il mezzo per fare conservazione, e non per "fare la tacche" nel proprio personale album di figurine di orchidee.
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Grazie Matalia e un caloroso benvenuto in questo Forum, gli esperti sono più che mai graditi...soprattutto condivido quanto hai detto! Tantissimi auguroni per il vostro impegno e per tutto quello che fate in Piemonte.
Purtroppo spesso si ha più la sensazione, come dici tu, di aggiungere tacche nel proprio personale album di orchideee. So che dalle tue parti è diverso e fate molte iniziative, mentre qui niente si fa per la salvaguardia e l'educazione verso i cittadini.
simo
Osserva in profondità, nel profondo della natura, solo così potrai comprendere ogni cosa. - Albert Einstein |
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OrchidsLover
Utente V.I.P.
Città: Stezzano
Prov.: Bergamo
Regione: Lombardia
268 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 marzo 2011 : 15:51:34
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| Messaggio originario di bgiordy:
Stamattina, mentre ero inutilmente a caccia della mitica Barlia dei Berici, riflettevo su questa serie di interventi. Secondo me, in questo forum, quando ci sono indicazioni troppo specifiche, basta che il moderatore cancelli quella parte del post, avvisando l’utente, senza scatenare eccessive polemiche. Il problema della condivisione è invece serio. Sto cercando di censire le specie di orchidee presenti nel Veneto verificando quanto riportato nei diversi testi e mi sono accorto che in alcuni casi si stanno tramandando informazioni che non sono verificate o che sono a conoscenza di qualche misterioso appassionato. Faccio alcuni esempi. 1. Epipactis microphylla è riportata come presente in una certa località dei Colli Euganei. In quella località da diverso tempo hanno fatto un ampio parcheggio. Ho chiesto ad alcuni esperti e mi hanno detto che “qualcuno sa che c’è ancora”, anche se nessuno l’ha vista. Se si stanno condividendo conoscenze scientifiche e non tramandando leggende, chi “sa”, perché non pubblica una bella foto e mi dimostra che esiste o si dichiara una volta per tutte che negli Euganei non c’è più? È meglio una comunicazione con una generica indicazione o che la sua esistenza rimanga un mistero praticamente per tutti? 2. Solo nel libro del Giros è indicata nella cartina la presenza di Orchis anthropophora. Mi basta questo per dire che esiste? Perché nessun altro testo la riporta? C’è qualche pubblicazione in merito? O si tratta di una conoscenza riservata a pochi eletti? O magari c’era tanto tempo fa, come nel terzo esempio. 3. Anacamptis coriophora è indicata come rarissima sugli Euganei e i Berici. “Voci” dicono che era presente una ventina di anni fa e ma non è stata più ritrovata. Qualcuno sa se c’è ancora? Perché viene riportata nei testi se si sa che è scomparsa da tantissimo tempo? 4. La Barlia dei Berici – e di questa ho visto la foto – esiste ancora o non è più spuntata? Per chiudere, se questo forum fa divulgazione scientifica, mi piacerebbe avesse una check list, aggiornata annualmente, che riportasse l’effettiva esistenza delle diverse specie di orchidee presenti nel territorio italiano, divise per regione, senza indicare il preciso luogo di ritrovamento, come ho cercato di fare nei due precedenti anni.
ciao
bgiordy Link
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Totalmente d'accordo con le tue affermazioni. Non si può solo nascondere...come dice Lucabio, bisogna diffondere conoscenza e buon senso..altrimenti si protraggono nel tempo "informazioni" che tali non sono; come citi i tuoi casi, i posso citare Ophrys fusca, citata nel libro GIROS per la Lombardia, ma che non ho la più pallida idea di dove sia (e se ci sia realmente). O Orchis italica, segnalata erroneamente nell'800 e nei primi del 900 per la bergamasca, ancora riportata dal Pignatti. O, leggevo in un forum, di segnalazioni (di non so chi e dove) di Ophrys incubacea attorno al Lago d'Iseo; come minimo, senza riferimenti alcuni, mi suona un pò "strana" la cosa. Personalmente io non ho mai avuto problemi, ne ne ho osservati ad accompagnare chi mi chiedeva di vedere Liparis, Cypripedium o Ophrys... Mi dispiace molto che esistano certi problemi; probabilmente sono fortunato a non averli ancora incontrati. |
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SEDANACCIO
Utente Senior
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
4448 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 marzo 2011 : 16:06:54
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Scusate se intervengo tardi a discussione già ampiamente sviluppata. So che non ce ne sarebbe bisogno ma, qualora in questo forum vi siano dei dubbi, posso garantire sulla serietà di Brunello. Per cui bene che ognuno abbia giustamente esposto le proprie idee e timori, anche in relazione al ruolo che svolge su NM, ma state tranquilli che se i botanici locali seri conosceranno la dislocazione di questa pianta, meglio sarà assicurata la sua protezione.
Per quanto riguarda la pubblicazione di coordinate di stazioni sono anch'io piuttosto contrario ed è pratica che dovrebbe essere scoraggiata dalle redazioni delle riviste botaniche. Meglio un'indicazione generica della zona.
Per quanto riguarda la difesa delle specie ad alto valore non si dovrebbe lasciare al singolo l'onere di segnalare la presenza di specie importanti nella tal zona e, semmai, seguire il principio per cui l'unione fa la forza. Leggi: le associazioni botaniche, in caso di specie importante a rischio, dovrebbero farsi carico di interfacciarsi con chi di dovere.
Infine per quanto riguarda la raccolta di piante non "notevoli". Estirpandole una oggi e una domani, anche se inizialmente abbondanti, poi scompaiono e ci dovrebbero essere regolamenti ben precisi per la raccolta di specie selvatiche. La mia idea è che le istituzioni locali dovrebbero rilasciare permessi solo a chi dimostra di conoscere la flora locale. Per esempio dopo un corso ed un esame specifici. Anche se so bene che è solo utopia ma mi è venuto a noia vedere i gitanti della domenica col mazzolino di Campanula medium o di Ophrys in mano...
Saluti a tutti
Valerio |
Modificato da - SEDANACCIO in data 13 marzo 2011 16:30:01 |
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SEDANACCIO
Utente Senior
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
4448 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 marzo 2011 : 17:27:27
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| Messaggio originario di SEDANACCIO:
Scusate se intervengo tardi a discussione già ampiamente sviluppata. So che non ce ne sarebbe bisogno ma, qualora in questo forum vi siano dei dubbi, posso garantire sulla serietà di Brunello. Per cui bene che ognuno abbia giustamente esposto le proprie idee e timori, anche in relazione al ruolo che svolge su NM, ma state tranquilli che se i botanici locali seri conosceranno la dislocazione di questa pianta, meglio sarà assicurata la sua protezione.
Per quanto riguarda la pubblicazione di coordinate di stazioni sono anch'io piuttosto contrario ed è pratica che dovrebbe essere scoraggiata dalle redazioni delle riviste botaniche. Meglio un'indicazione generica della zona.
Per quanto riguarda la difesa delle specie ad alto valore non si dovrebbe lasciare al singolo l'onere di segnalare la presenza di specie importanti nella tal zona e, semmai, seguire il principio per cui l'unione fa la forza. Leggi: le associazioni botaniche, in caso di specie importante a rischio, dovrebbero farsi carico di interfacciarsi con chi di dovere.
Infine per quanto riguarda la raccolta di piante non "notevoli". Estirpandole una oggi e una domani, anche se inizialmente abbondanti, poi scompaiono e ci dovrebbero essere regolamenti ben precisi per la raccolta di specie selvatiche. La mia idea è che le istituzioni locali dovrebbero rilasciare permessi solo a chi dimostra di conoscere la flora locale. Per esempio dopo un corso ed un esame specifici. Anche se so bene che è solo utopia ma mi è venuto a noia vedere i gitanti della domenica col mazzolino di Campanula medium o di Ophrys in mano o dei "botanici" che raccolgono piante a piu non posso perché devono fare l'erbario...
Saluti a tutti
Valerio
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Valerio |
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FOX
Moderatore
Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 marzo 2011 : 17:57:42
Classe: Monocotyledones Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Genere: Specie:
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| SEDANACCIO:
Estirpandole una oggi e una domani, anche se inizialmente abbondanti, poi scompaiono e ci dovrebbero essere regolamenti ben precisi per la raccolta di specie selvatiche. La mia idea è che le istituzioni locali dovrebbero rilasciare permessi solo a chi dimostra di conoscere la flora locale. Per esempio dopo un corso ed un esame specifici. Anche se so bene che è solo utopia ma mi è venuto a noia vedere i gitanti della domenica col mazzolino di Campanula medium o di Ophrys in mano...
Saluti a tutti
Valerio
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Ciao Valerio...
Condivido, le leggi esistono già basta farle attuare... Nessuno mette in dubbio la buona fede e la persona di Brunello...però dove riconoscere che non è sttao corretto il modo che si è presentato e l'approccio che ha avuto a questo forum e visto che conosceva benissimo i moderatori di sezione poteva eventualmente contattare via MP. Dietro un semplice nick si può nascondere tutto e spesso ben altro... vedi me?
simo
Osserva in profondità, nel profondo della natura, solo così potrai comprendere ogni cosa. - Albert Einstein |
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NGG
Utente V.I.P.
Città: firenze
332 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 marzo 2011 : 11:56:21
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| Messaggio originario di SEDANACCIO:
.. Infine per quanto riguarda la raccolta di piante non "notevoli". Estirpandole una oggi e una domani, anche se inizialmente abbondanti, poi scompaiono e ci dovrebbero essere regolamenti ben precisi per la raccolta di specie selvatiche. La mia idea è che le istituzioni locali dovrebbero rilasciare permessi solo a chi dimostra di conoscere la flora locale. Per esempio dopo un corso ed un esame specifici. Anche se so bene che è solo utopia ma mi è venuto a noia vedere i gitanti della domenica col mazzolino di Campanula medium o di Ophrys in mano...
Saluti a tutti
Valerio
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Buongiorno, Non sono sicuro di aver capito fino in fondo l'idea e il ragionamento. Bisognerebbe vietare ai non esperti di raccogliere qualsiasi pianta!? Questo perché non conoscendo bene potrebbero raccogliere anche piante "notevoli" facendo danno!?
Sinceramente non sono tanto daccordo, per raccogliere asparagi dovrei conoscere le orchidee!? Per raccogliere le bacche di mirto dovrei conoscere magari le piante erbose? Sicuramente vedere gente coi mazzi di ophrys non dev'essere un bello spettacolo, ma la soluzione non può essere un divieto generalizzato! Che poi tra l'altro non sarebbe rispettato. Io sono dell'idea che non è giusto ipotizzare a priori che un non esperto vada a giro a fare danni. Allora bisognerebbe anche impedirgli di uscire fuori da sentieri ufficiali perché può calpestare le ophrys! Secondo me non è questa la strada. Diffondere la conoscenza, fare le regole e farle rispettare davvero, ma lasciare la libertà.
Luigi
p.s. aggiungo che un divieto esteso di questo tipo lo vedo plausibile solo in aree definite con rischi particolari per presenza di specie a rischio e forte frequentazione. E' quello che succede in molti parchi: divieto di uscire dai sentieri segnalati e di raccolta di qualsiasi pianta. |
Modificato da - NGG in data 14 marzo 2011 12:06:10 |
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FOX
Moderatore
Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 marzo 2011 : 12:03:10
Classe: Monocotyledones Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Genere: Specie:
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Le orchidee non si possono raccogliere in base alla convenzione di Washington, poi sarebbe uguale, la raccolta degli asparagi, mirtilli, lamponi, fragole, funghi. muschi... e altre bacche del sottobosco, comunque il tutto è regolamentato dalla legge regionale...compreso il verde che poi viene utilizzato dai fiorai, per questo ci vuole l'autorizzazione da parte della forestale con il pagamento di una quota annuale fissa.
Forse non hai capito bene, qui si parla e si tratta di non diffondere siti d'importanza scientifica e unici ritrovamenti, è ben diverso.
simo
Osserva in profondità, nel profondo della natura, solo così potrai comprendere ogni cosa. - Albert Einstein |
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NGG
Utente V.I.P.
Città: firenze
332 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 marzo 2011 : 12:43:03
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| Messaggio originario di FOX:
Le orchidee non si possono raccogliere in base alla convenzione di Washington, poi sarebbe uguale, la raccolta degli asparagi, mirtilli, lamponi, fragole, funghi. muschi... e altre bacche del sottobosco, comunque il tutto è regolamentato dalla legge regionale...compreso il verde che poi viene utilizzato dai fiorai, per questo ci vuole l'autorizzazione da parte della forestale con il pagamento di una quota annuale fissa.
Forse non hai capito bene, qui si parla e si tratta di non diffondere siti d'importanza scientifica e unici ritrovamenti, è ben diverso.
simo
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1. Il mio msg è rivolto a una considerazione di Sedanaccio. E sono io il primo a dire che forse non ho capito bene. Ma dal momento che si riferisce ai gitanti della domenica mi sembra che stia parlando di permessi non solo ai fini commerciali ma in generale per la raccolta di quasiasi pianta.Ad ogni modo risponderà lui (sempre se vuole ovviamente). Se poi un moderatore ritiene opportuno che non si parli di questi argomenti lo dirà. 2. A proposito di capire bene, la convenzione di Washington mi risulta vieti il commercio e non la raccolta; quindi il problema dei soliti gitanti con la convenzioen di Washington non c'entra nulla. 3. Anche con la legge regionale (stai parlando della Toscana?) c'entra poco. Infatti i divieti di raccolta, ci sono per un numero limitato di specie a rischio; e tra queste non ci sono orchidee.
--- I know, it's only flowers, but I like it. |
Modificato da - NGG in data 14 marzo 2011 12:44:25 |
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FOX
Moderatore
Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 marzo 2011 : 13:34:13
Classe: Monocotyledones Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Genere: Specie:
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Ciò che non è regolamntato dalla Convenzione di Washington, è regolamentato dalla Leggi Regionali e dalle Direttive CEE, anche se questo è dell'Emilia Romagna, ma vale per tutta Italia, vedi nel PDF a pag.24, QUI
simo
Osserva in profondità, nel profondo della natura, solo così potrai comprendere ogni cosa. - Albert Einstein |
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SEDANACCIO
Utente Senior
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
4448 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 marzo 2011 : 13:40:54
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| Buongiorno, Non sono sicuro di aver capito fino in fondo l'idea e il ragionamento. Bisognerebbe vietare ai non esperti di raccogliere qualsiasi pianta!? Questo perché non conoscendo bene potrebbero raccogliere anche piante "notevoli" facendo danno!?
Sinceramente non sono tanto daccordo, per raccogliere asparagi dovrei conoscere le orchidee!? Per raccogliere le bacche di mirto dovrei conoscere magari le piante erbose? Sicuramente vedere gente coi mazzi di ophrys non dev'essere un bello spettacolo, ma la soluzione non può essere un divieto generalizzato! Che poi tra l'altro non sarebbe rispettato. Io sono dell'idea che non è giusto ipotizzare a priori che un non esperto vada a giro a fare danni. Allora bisognerebbe anche impedirgli di uscire fuori da sentieri ufficiali perché può calpestare le ophrys! Secondo me non è questa la strada. Diffondere la conoscenza, fare le regole e farle rispettare davvero, ma lasciare la libertà.
Luigi
p.s. aggiungo che un divieto esteso di questo tipo lo vedo plausibile solo in aree definite con rischi particolari per presenza di specie a rischio e forte frequentazione. E' quello che succede in molti parchi: divieto di uscire dai sentieri segnalati e di raccolta di qualsiasi pianta.
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Esatto, io sono per una regolamentazione generalizzata. Le piante naturali vanno guardate nel loro ambiente. Se vuoi delle piante in casa te le compri dal fioraio o raccogli qualche seme e le semini. Se hai da fare l'erbario per l'esame o perché studi una flora ti fai fare il permesso dopo che hai dimostrato un minimo di conoscenza botanica. Se vuoi raccogliere asparagi idem. Dov'è il problema? Ciao
Valerio |
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matalia
Utente Junior
Città: Torino
Regione: Piemonte
23 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 marzo 2011 : 21:56:45
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| Messaggio originario di SEDANACCIO:
| Buongiorno, Non sono sicuro di aver capito fino in fondo l'idea e il ragionamento. Bisognerebbe vietare ai non esperti di raccogliere qualsiasi pianta!? Questo perché non conoscendo bene potrebbero raccogliere anche piante "notevoli" facendo danno!?
Sinceramente non sono tanto daccordo, per raccogliere asparagi dovrei conoscere le orchidee!? Per raccogliere le bacche di mirto dovrei conoscere magari le piante erbose? Sicuramente vedere gente coi mazzi di ophrys non dev'essere un bello spettacolo, ma la soluzione non può essere un divieto generalizzato! Che poi tra l'altro non sarebbe rispettato. Io sono dell'idea che non è giusto ipotizzare a priori che un non esperto vada a giro a fare danni. Allora bisognerebbe anche impedirgli di uscire fuori da sentieri ufficiali perché può calpestare le ophrys! Secondo me non è questa la strada. Diffondere la conoscenza, fare le regole e farle rispettare davvero, ma lasciare la libertà.
Luigi
p.s. aggiungo che un divieto esteso di questo tipo lo vedo plausibile solo in aree definite con rischi particolari per presenza di specie a rischio e forte frequentazione. E' quello che succede in molti parchi: divieto di uscire dai sentieri segnalati e di raccolta di qualsiasi pianta.
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Esatto, io sono per una regolamentazione generalizzata. Le piante naturali vanno guardate nel loro ambiente. Se vuoi delle piante in casa te le compri dal fioraio o raccogli qualche seme e le semini. Se hai da fare l'erbario per l'esame o perché studi una flora ti fai fare il permesso dopo che hai dimostrato un minimo di conoscenza botanica. Se vuoi raccogliere asparagi idem. Dov'è il problema? Ciao
Valerio
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Secondo me il problema non è che per raccogliere asparagi o mirtilli si debba conoscere tutta la flora, o che occorranno permessi rilasciati da Enti che poi lasciano il tempo che trovano, data la scarsità di controlli. io penso che si dovrebbe fare uno sforzo per uscire da questa cultura di "cacciatori-raccoglitori" sopravvissuta dal Paleolitico, per cui ogni prodotto commestibile della terra deve essere rapacemente sottratto, senza mai pensare A) che non siamo gli unici a poter beneficiare di questi doni: a fronte dello spettacolo davvero squallido cui ho assistito la scorsa estate in Val Stura, con DECINE di persone che riempivano DECINE di sporte di mirtilli, mi vien da pensare che sono una risorsa alimentare importantissima anche per altri animali(ad es. i galliformi e dove rimangono gli orsi) B) che nel trip di raccogliere ad es. gli asparagi selvatici ho visto gente calpestare proprio importanti stazioni di orchidee perchè non le vedevano nè erano attratti e incuriositi. Sono abbastanza contraria a cartelli di divieto, regole ovunque, spauracchi di ogni genere. Sarei più favorevole a riflettere su come ci comportiamo e perchè. Scusate se sono andata fuori tema. |
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matalia
Utente Junior
Città: Torino
Regione: Piemonte
23 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 marzo 2011 : 22:01:22
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| Messaggio originario di Lucabio:
[quote]Messaggio originario di bgiordy:
Penso però che una semplice check list regionale aggiornata sia più fattibile.
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Ci sto facendo un pensierino.. e non credo sia poi così complicato! Grazie per l'idea!
Infatti non è per niente complicato, almeno per quanto riguarda la regione Piemonte: basta andare sul sito floradoc.org, cliccare su Rete floristica, quindi su Progetto Atlante Orchidee Piemontesi e scaricare il pdf della lista delle orchidacee piemontesi corredata dai sinonimi. Ciao a tutti
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Modificato da - matalia in data 14 marzo 2011 22:03:55 |
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