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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 febbraio 2011 : 20:11:38
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«Il mio pensiero fondamentale è che la gente, per una legge di natura, si divide generalmente in due categorie: una inferiore (gli ordinari), ovvero per così dire, il materiale utile unicamente alla procreazione di qualcosa di simile a se stesso, e un’altra che è quella degli uomini, ovvero di coloro in possesso del dono o del talento di dire la loro parola nuova nell’ambiente.
A questo punto si intende che le suddivisioni sono infinite, ma i tratti distintivi di entrambe le categorie sono abbastanza netti: la prima categoria, ovvero il materiale, parlando in termini generali consiste in persone per loro natura conservatrici, ammodo, che vivono nell’obbedienza e amano essere obbedienti.
Nella seconda categoria, invece, tutti violano la legge, sono dei distruttori, o sono inclini a esserlo, a seconda delle capacità. S’intende che i delitti di queste persone sono relativi, e dei più vari; perlopiù essi esigono, nelle forme più svariate, la distruzione del presente in nome di qualcosa di migliore.
La prima categoria è sempre signora del presente, la seconda categoria è signora del futuro.I primi conservano il mondo e l’accrescono numericamente, i secondi muovono il mondo e lo conducono verso una meta. Tanto questi che quelli hanno esattamente lo stesso diritto di esistere.»
(Fëdor DOSTOEVSKIJ, 1821-1881, scrittore russo, ‘Delitto e castigo’, 1866).
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marz
Utente Super
Città: Bergamo
Regione: Lombardia
8788 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 febbraio 2011 : 21:19:26
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Le tue citazioni letterarie sono sempre eccellenti.
Forse non mi crederai, ma io ritengo che le leggi vadano comunque rispettate. Non vedo però per quale motivo, se si ritengono sbagliate, non cercare di cambiarle.
Giuseppe |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 febbraio 2011 : 11:40:38
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Secondo me si può individuare una terza categoria, che è quella che mi piace di più.
Nella metafora dell'ascensione in montagna il modo più efficace di arrivare in cima non è - ovviamente - accontentarsi di rimanere al campo base (massimo della conservazione), ma neppure il free climbing, che solo pochi superdotati si possono permettere, è comunque molto rischioso ed è una pratica individualista.
Il terzo approccio, che permette a molti e non solo ai superdotati di raggiungere la cima, è quella dell'arrampicata in cordata con l'uso dei chiodi (non sono un tecnico e forse uso termini impropri).
Fuori metafora, si tratta di non buttare via il bambino insieme all'acqua sporca, lanciandosi in un'arrampicata a mani nude su una via mai percorsa, ma di conservare i punti fermi (chiodi) su cui si può fare affidamento, cioè quanto di buono e condivisibile è stato fatto fino a quel momento, e basarsi su quelli per andare avanti in modo efficace a sicuro. luigi
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nanni
Utente Senior
Città: Napoli
2280 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 07 febbraio 2011 : 02:02:26
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Incondivisibile questa visione ottocentesca della specie umana divisa in due categorie. Non credo attuale neanche la divisione in più caste di alcune culture indiane. Neanche quella di Luigi, col “terzo approccio”. Non serve 2, ,3, N… corporazioni, nel mondo del vivente. Serve TUTTI. Ognuno con le sue peculiarità contribuisce a fare domani. E' già così, e bisogna solo capirlo o vederlo o fotografarlo.. dirlo? Nel caso si dovesse, alcuni la chiamano “biodiversità”… |
Modificato da - nanni in data 07 febbraio 2011 02:10:11 |
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nanni
Utente Senior
Città: Napoli
2280 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 07 febbraio 2011 : 02:31:27
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In realtà le grandi scoperte e conquiste sono sempre state espressione delle società che hanno dato i natali e gli interrogativi all’inventore o condottiero, meritevole di una genetica adatta ai ruoli necessari, nel momento storico.. E con i contributi di mogli e clan o potentati in sostegno. Ripropongo la lettura di “Armi, acciaio e malattie” Jared Diamond Link
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 febbraio 2011 : 13:25:45
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Sei sicuro che questo sia il pensiero di Dostoevskij, e non quello di Raskolnikof?
Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità. |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 febbraio 2011 : 21:20:09
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| Messaggio originario di leonella55edo47:
Sei sicuro che questo sia il pensiero di Dostoevskij, e non quello di Raskolnikof?
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E' Raskolnikof che parla, Dostoevskji che scrive.
Se qualcuno vuole approfondire il contesto della citazione può trovarla a pag.392 del pdf presente al link sotto riportato, benché con una traduzione leggermente diversa.
Link
Ciao, Andrea |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 febbraio 2011 : 21:33:46
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| Messaggio originario di nanni:
In realtà le grandi scoperte e conquiste sono sempre state espressione delle società che hanno dato i natali e gli interrogativi all’inventore o condottiero |
Secondo me, se per un insieme di circostanze le scoperte di Keplero o di Newton non avessero potuto esser rese note agli uomini se non mediante il sacrificio della vita di una, dieci, cento o più persone, che a tali scoperte si fossero opposte o che, comunque, fossero state di ostacolo sul loro cammino, ebbene, essi avrebbero avuto il diritto, e perfino il dovere... di eliminare queste dieci o cento persone, per far conoscere le loro scoperte a tutta l'umanità.
Appena poco prima, a pagina 390 dello stesso file pdf, trovate anche questa citazione. La citazione inziale non richiede di essere condivisa o meno, è proprio del genio di Dostoevskij mostrare verità (o ipocrisie) profonde attraverso personaggi contradditori.
Quali che siano i criteri attraverso cui si forma l'Innovazione culturale (forse, come pensa nanni, anche attraverso la collaborazione inconsapevole della Continuità), l’esistente ha dalla sua parte una forza immensa: esiste, e per ciò stesso ha diritto di parola, è rappresentato, si siede ai tavoli, influisce. Il nuovo, ciò che ancora non ha preso forma, la «parola nuova», ha al contrario da dimostrare al mondo il suo diritto di esistere. Andrea Bonaccorsi (modificato)
Ciao, Andrea |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 febbraio 2011 : 11:10:05
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A me sembra che le cose siano andate in maniera diversa in epoche diverse.
Galileo e altri sono dovuti andare contro corrente e hanno lottato rischiando perfino la vita; gli scienziati illuministi, invece, hanno goduto di un clima di entusiasmo per il nuovo perfino eccessivo, che a volte accreditava vere e proprie "cantonate", e ciascuno di loro "saliva" sulle scoperte dell'altro per andare sempre più in alto, come dice Giovanni. Lo stesso, in periodi diversi, è avvenuto in campo artistico e letterario. luigi
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