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 Ceterach officinarum dalla pianura revennate
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Danius
Moderatore


Città: Bastia
Prov.: Ravenna

Regione: Italy


3056 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 gennaio 2011 : 11:26:37 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Questa stazione è vicino a dove vivo e nessuno l'ha impiantata per la coltivazione, anche se eventualmente così fosse a qualche centinaio di metri di distanza (non mi risulta), le spore hanno attecchito su questo tratto di muro.
Questa è la situazione nel 2007:

Immagine:
Ceterach officinarum dalla pianura revennate
161,08 KB

Ora proprio quel tratto del capanno è parzialmente crollato, e il fabbricato intero è decisamente pericolante, e pare non ci siano altre stazioni nel raggio di decine di chilometri.
Cos'ha di particolare quel muro? Il tetto, suppongo, ha lasciato passare grandi quantità di acqua piovana, che ha dilavato i sali (infatti tra un mattone e l'altro ci sono solo sabbia e humus) ed infatti osservando questa specie in collina e montagna, spesso la si trova sui tratti più rovinati dei muri, oppure mi sbaglio io?
Ho letto che esistono due sottospecie di questa felce in Emilia Romagna, una dovrebbe preferire substrati acidi e l'altre i calcarei, quali caratteri permettono di discriminarle con esattezza? Il Pignatti, ho letto, riporta invece un'altra specie per l'Italia, o la situazione nomenclaturale e tassonomica è cambiata nel frattempo e si tratta delle medesime entità?
Grazie
La Rana non s'ingozza mai di tutta l'acqua dello stagno in cui vive
[Proverbio Sioux Teton]

Modificato da - Danius in Data 07 gennaio 2011 11:38:12

pan_48020
Utente Senior


Prov.: Ravenna

Regione: Emilia Romagna


2334 Messaggi
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Inserito il - 09 gennaio 2011 : 07:36:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Eccomi,
Almeno per quel che riguarda la nostra regione, il Pignatti è stato superato da l "Atlante delle Pteridofite nella regione emilia-romagna" di Bonafede e altri.

C.o. bivalens è rara in regione, conosciuta con una stazione in collina provincia di rimini (verso il confine con San Marino) e un dato d'erbario proveniente dalla vena del gesso ravennate.
L'atlante ne suppone la presenza in altre località dell'emilia Romagna su substrato calcareo o gessoso.

C.o. officinarum è ampiamente diffusa in montagna e collina, su ogni tipo di substrato, rocce muri. Oltre i 1000 m. cresce in pieno sole, in collina a mezz'ombra. Per la pianura è data come rarissima.
L'atlante riporta solo 2 stazioni sotto la via emilia, una in prov. di Modena e una in Prov. di Bologna. Nel ferrarese manca del tutto.
Recentemente ho pubblicato i dati della stazione trovata in Pineta San Vitale (RA). Sta uscendo proprio in questi giorni e verrà spedito a tutti i soci dell'associazione di Studi Naturalistici della Romagna il quaderno IBIS 4 di Lazzari e altri che riporta anche lui la stazione di San Vitale osservata sin dal 2003.
La tua quindi dovrebbe essere la seconda stazione di pianura per il ravennate

La distinzione tra le due sottospecie non è semplice e si basa su caratteri microscopici. A livello macroscopico C.o. bivalens dovrebbe avere una lamina più lanceolata.
Se credi al prossimo incontro al Cogollo (se riesco a venire) ti porto l'atlante

ciao


Conoscere gli altri, è saggezza; ma conoscere se stessi è saggezza superiore.

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Danius
Moderatore


Città: Bastia
Prov.: Ravenna

Regione: Italy


3056 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 gennaio 2011 : 17:32:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Esatto Sergio, ho proprio consultato l'Atlante delle Pteridofite, se è quello che intendi, già fatto. La lamina è apparentemente da C.o.officinarum, per i caratteri microscopici, immagino sori o spore o altro sarò ben lieto di imparare,
ciao!


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