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 Forum Micologico Natura Mediterraneo
 LICHENI
 O:.T.
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Inserito il - 02 dicembre 2010 : 10:06:22 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

amici lichenologi
mi interesserebbe sapere, se possibile. come si può pulire un marmo di una stele commemorativa piena di licheni
grazie
Immagine:
O:.T.
262,92 KB


nin

PUNTILLO
Utente Senior

Città: Montalto Uffugo
Prov.: Cosenza

Regione: Calabria


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Inserito il - 02 dicembre 2010 : 11:56:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I Licheni su una lapide sono un segno di vetustà. Sono un arricchimento culturale per chi li osserva. Formano una patina protettiva agli altri agaenti. Fanno parte della grande biodiversità del pianeta. Personalmente invito a non togliere questi misconosciuti e negletti organismi.
VALE
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PUNTILLO
Utente Senior

Città: Montalto Uffugo
Prov.: Cosenza

Regione: Calabria


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Inserito il - 02 dicembre 2010 : 12:00:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quel D.O.M. iniziale può significare DEO OPTIMO MAXIMO.Oppure DIIS OMNIBUS MANIBUS oppure DATUR OMNIBUS MORI (propendo per il primo)
VALE
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PUNTILLO
Utente Senior

Città: Montalto Uffugo
Prov.: Cosenza

Regione: Calabria


1328 Messaggi
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Inserito il - 02 dicembre 2010 : 15:49:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In ogni caso consiglio di leggere:
Lichens and Monuments. Ed. P.L. Nimis & M. Monte. C.N.R. Centro di Studio "Cause di deperimento e metodi di conservazione delle opere d'arte" - Roma. Trieste 1988;
Nimis Pier Luigi,Pinna Daniela& Salvadori Ornella. Licheni e conservazione dei monumenti. Editrice CLUEB, Bologna, 1992.
Si veda anche:

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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Inserito il - 02 dicembre 2010 : 16:56:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Domenico, ti ringrazio per le spiegazioni qualcuno aveva proposto di togliere i licheni ma ascolterò quanto mi hai detto
mi diletto di epigrafia e siccome la lapide è cristiana, D.O.M. deve essere interpretata come: "Deo optimo Maximo"
un saluto

nin
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Poli
Moderatore

Città: Genova


321 Messaggi
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Inserito il - 02 dicembre 2010 : 19:43:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Nino, ti consiglio di seguire i riferimenti che ha riportato Mimmo Puntillo: Ornella Salvadori e Daniela Pinna o Ada Roccardi del Istituto Centrale del Restauro di Roma sono sicuramente le persone più competenti in materia.
Ti confesso che anch'io come Puntillo sono sensibile al fascino del monumento arricchito da licheni, ma capisco che possa essere una deformazione professionale ^o^
Comunque, tieni presente che numerosi studi hanno evidenziato come i licheni epilitici abbiano un doppio ruolo di degradazione del substrato litico, ma contemporaneamente di protezione del manufatto, grazie ad una certa azione di protezione.
Rosanna Piervittori e collaboratori (Claudia Gozzano e Sergio Favero Longo) dell'Università di Torino hanno fatto recentemente un bell'articolo in merito... se fossero in giro per il forum magari potrebbero anticipare qualcosa...
A presto, Poli

_________________________________________________________________________________________________________________
La Società Lichenologica Italiana (SLI) è una società scientifica dedicata alla diffusione e al progresso degli studi lichenologici in Italia.
Veniteci a trovare!
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


6360 Messaggi
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Inserito il - 02 dicembre 2010 : 23:00:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
qualcuno temeva che non si potesse più leggere la lapide e si cercava un intervento ma siete stati esaurientissimi
Grazie anche a te, Paolo

nin
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


21536 Messaggi
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Inserito il - 03 dicembre 2010 : 16:51:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Grazie Nino e tutti per questo bell'intervento, molto interessante!
Ricordo di aver partecipato molti anni fa ad un convegno del Ministero dei beni culturali a Paestum dove si parlava dei licheni e muschi sulle opere d'arte e in questa occasione visitammo anche i vari siti archeologici compreso Pompei.



simo





Osserva in profondità, nel profondo della natura, solo così potrai comprendere ogni cosa. - Albert Einstein
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


6360 Messaggi
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Inserito il - 03 dicembre 2010 : 17:54:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di FOX:



Grazie Nino e tutti per questo bell'intervento, molto interessante!
Ricordo di aver partecipato molti anni fa ad un convegno del Ministero dei beni culturali a Paestum dove si parlava dei licheni e muschi sulle opere d'arte e in questa occasione visitammo anche i vari siti archeologici compreso Pompei.



simo
Simo, è sempre un piacere leggerti! grazie
Pompei, il 90% delle nostre conoscenze del mondo campano nel periodo di Roma dei Cesari, credo sia sottovalutata da molti
delle volte mi sorge il dubbio che qualcuno speri di fare piazza pulita delle vestigia per costruirvi un centro diresionale o qualcosa del genere
ho visitato Pompei centinaia di volte e avevo timore di portarmi a casa anche la polvere sotto le scarpe; chissà quanti turisti ogni giorno si portano via qualche sassolino per ricordo, e non c'è chi controlla.





Osserva in profondità, nel profondo della natura, solo così potrai comprendere ogni cosa. - Albert Einstein



nin
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 dicembre 2010 : 17:59:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusate, ma va bene la questione dei licheni e anzi, complimenti a Poli per la sua competenza (vedo anche che è diventato moderatore e gli faccio i miei auguri), ma qualche buona anima che ci spieghi cosa significhi la lapide e perchè è lì?

Voglio anche fare il pignolo e il saputello (con alto rischio di figuraccia): le pietre non sono tutte uguali, ci sono quelle resistentissime (porfido, granito, basalto) e quelle che durano poco, indipendenetemente dall'inquinamento e dai licheni (arenaria, tufo). La lapide di che pietra è?

Il fulmineo morbo asiatico sarebbe una influenza? E perchè i morti per influenza li mettevano in un cimitero a parte? Immagino che li cremassero e li mettessero lì per pauira di contagio. Ma dopo cremati? Qualche spiegazione in più, una foto del luogo?

Saluti e grazie
Alberto

"Ogni nostra cognizione prencipia da sentimenti".
"Come è più difficile a 'ntendere l'opere di natura che un libro d'un poeta"
"La natura è piena d'infinite ragioni, che non furon mai in isperienzia." (L.d.V.)

Modificato da - Albisn in data 05 dicembre 2010 18:04:17
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


6360 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 05 dicembre 2010 : 21:04:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Carissimo Alberto
dal 1347 una ciclica epidemia di peste, che in pratica si presentava ad ogni generazione (ogni 25-30 anni) si abbatteva su quasi tutta l'Europa
quella citata del 1347 ne ridusse la popolazione a meno della metà.
la più funesta per Napoli e Sorrento fu quella del 1656 dove la popolazione, da stime molto approssimate, si ridusse ad un terzo
molti cadaveri venivano sepolti nelle chiese ma molti altri finanche nei giardini di casa
quando poi le popolazioni, a partire dal 18° secolo e per i primi anni del 19° si furono notevolmente sviluppate, non si riusciva nelle cripte delle chiese a provvedere ad un'adeguata sepoltura e, per ragioni di sicurezza fu vietato seppellire nei giardini di casa, si provvide ad inviare i defunti in "collina".
si pensò quindi di seppellire i corpi degli appestati su una collina della penisola sorrentina "Casanocillo, nella tenuta delle suore Agostiniane per le epidemie di peste e colera negli anni 1836-37, 1854, 1866
Nel 1887, come si evince dalla data silla lapide, fu posto questo cippo in marmo commemorativo dei morti dei comuni di Sorrento, S. Agnello, Piano e Meta e da qualche anno, per iniziativa di un sacerdote, nella quarta settimana di quaresima le confraternite della penisola vi si recano in preghiera

nin
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 dicembre 2010 : 21:49:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Antonio.

Siamo in una discussione dal titolo O.T. approfittiamone per divagare un po'.

A Seregno dove abito c'è un quartiere che si chiama Lazzaretto. A Meda, paese confinante, c'è una lapide fuori dal paese, una volta in campagna, ora fra una strada e una cava, che ricorda i morti della peste. Non avevo mai sentito chiamare la peste il fulmineo morbo asiatico. Da qualche parte devo avere una foto di quella lapide. Chissà se ci crescono i licheni (tanto per non esagerare con l'OT).

Saluti
Alberto
PS salutami Napoli. Qui nevica.

"Ogni nostra cognizione prencipia da sentimenti".
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"La natura è piena d'infinite ragioni, che non furon mai in isperienzia." (L.d.V.)

Modificato da - Albisn in data 05 dicembre 2010 21:51:31
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Inserito il - 06 dicembre 2010 : 08:18:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
peste, colera e vaiolo furono una piaga fino al primo quarto del 1800 e per fortuna furono debellati: si pensi che di vaiolo morirono le prime due principesse asburgiche promesse spose di Ferdinando IV di Borbone Maria Giovanna e Maria Giuseppa: Ferdinando IV sposò Maria Carolina mentre l'altra sorella, Maria Antonietta andò in sposa a Luigi XVI.
P.s. - per la neve, ieri c'era la prima spolverata di zucchero sul panettone del Vesuvio
un saluto

nin

Modificato da - ninocasola43 in data 06 dicembre 2010 08:19:54
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