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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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fern
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SnailBrianza
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Città: Besana in Brianza
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Inserito il - 24 novembre 2010 : 20:44:00
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Grazie Fern, questo post era finito nel dimenticatoio . Secondo la vecchia checklist italiana nelle Alpi Marittime c'é solo il Chilostoma cingulatum liguricum e il Chilostoma cingulatum bizona. Le segnalazioni del cingulatum tipico per le Alpi Marittime sono dovute alle interpretazioni dei francesi che ritengono il C. cingulatum bizona sinonimo di C. cingulatum cingulatum e probabilmente non ritengono valide nessuna delle numerose sottospecie italiane tranne quelle di alta quota. Forse i francesi hanno visto bene ma personalmente riunificare tutte le forme di questa specie sotto un unico nome mi sembra riduttivo, le differenze ci sono e per il momento preferisco lasciare il nome sottospecifico. Se in un discorso parliamo ad esempio del Chilostoma cingulatum colubrinum tutti sapranno a quale morfo facciamo riferimento senza dover descrivere l'aspetto del nicchio. A mio avviso il bizona è molto diverso dal cingulatum tipico, ha l'ombelico più largo e la bocca più piccola e tondeggiante e volendo azzardare, è più vicino morfologicamente alle popolazioni delle Alpi Apuane. Chilostoma cingulatum liguricum invece dovrebbe essere una specie di quote più elevate e dovrebbe somigliare agli esemplari lombardi di alta quota del gruppo hermesianum dall'aspetto frigidoso.
Vittorio
"La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca." (M.Heidegger) |
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fern
Utente Senior
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Inserito il - 24 novembre 2010 : 22:31:22
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La checklist non dice nulla sulla forma nominotipica. Riporto le parole esatte con copia-incolla:
| Chilostoma (Chilostoma) cingulatum: A Chilostoma cingulatum sono state attribuite moltissime sottospecie, alcune delle quali considerate nel passato specie distinte. L'ordinamento qui proposto è ripreso, con lievi modifiche, dalla monografia di Pfeiffer (1951 - Arch. Molluskenkd., 80: 89-214), il quale riunisce le diverse sottospecie in sette gruppi geografici, cinque alpini e due appenninici. A parte una revisione delle forme viventi nelle Alpi Apuane (Giusti & Mazzini, 1970 - Lav. Soc. ital. Biogeogr. (N.S.), 1: 201-335) e un'indagine sul gruppo di forme di C. c. gobanzi (Girod, 1974 - Natura bresciana. Annu. Mus. civ. Stor. nat. Brescia, 11: 101-106; 1976 - Natura bresciana. Annu. Mus. civ. Stor. nat. Brescia, 13: 93-114), non si registrano altri significativi contributi. Il gruppo rimane, quindi, in attesa di una revisione basata su più moderni metodi di indagine. Così come intese da Pfeiffer (1951), le diverse sottospecie occupano areali geografici, talvolta abbastanza estesi, altre volte puntiformi. Le popolazioni dell'Emilia non sono state inquadrate a livello sottospecifico. |
In rosso ho sottolineato le parole che qui mi interessano da cui risulta che è ancora il vecchio K.L.Pfeiffer a dettar legge, e lui sostiene proprio che Chilostoma cingulatum cingulatum si presneta in due popolazioni: una intorno al L.T. di Lugano ed una sulla Alpi Marittime. Se ben ricordo, per i Francesi il problema era se questa o quella sottospecie appartenga alla lofo fauna, essendo spesso segnalate presso il confine. Quanto a riconoscere le sottospecie, la "checklist" francese ha fra gli autori G.Falkner che, non vorrei sbagliare, è anche l'ispiratore di Fauna Europaea dove onguno può verificare che le sottospecie "italiane" di Chilostoma cingulatum sono tutte riconoscuite, anzi ne aggiungono qualche altra come alzonai, boccavallense, transiens, frigidescens ... Ciao,
fern |
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SnailBrianza
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Inserito il - 24 novembre 2010 : 23:13:59
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In Francia, precisamente nella valle della Roya, avevo trovato degli esemplari molto simili a quelli del messaggio che hai linkato che io ritengo essere dei bizona. Io penso che è molto improbabile che una sottospecie localizzata in un ristretto territorio tra il comasco e la Svizzera possa trovarsi anche sulle Alpi Marittime, se gli autori europei considerano valide le sottospecie italiane allora a maggior ragione dovremmo considerare il bizona anche per la checklist francese lasciando la sottospecie nominotipica esclusiva per la nostra fauna. Nella rivista Malaco N°3 c'è una tavola a colori dove il Chilostoma cingulatum cingulatum, secondo i francesi, corrisponde alla forma che si trova anche in provincia di Cuneo che a mio parere è molto diversa dalla sottospecie nominotipica. Il liguricum addirittura è considerato sottospecie di un'altra specie e viene chiamato Chilostoma frigidum liguricum e di conseguenza presumo che anche le popolazioni della Grigna, Pizzo Arera, Presolana e Frerone sono da attribuire alla specie Chilostoma frigidum e tutto questo fa capire quanto siano confuse e discordanti le idee degli studiosi.
Vittorio
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fern
Utente Senior
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Inserito il - 25 novembre 2010 : 02:43:36
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Secondo Faunaeur, in Francia si trovano solo Chilostom cingulatum cingulatum e Chil.cing. liguricum. Ma stando al sito ufficiale dell'INPN, che fa capo al Museum Nat.Hist.Naturelle di Parigi, lo stesso che ha commissionato la "checklist", le specie sono Chil.cingulatum cingulatum e Chil.frigidum liguricum. Evidentemente l'opinione espressa in Malaco, peraltro da un autore della checklist, è stata recepita almeno in Francia. Ero convinto che la cosa non avesse avuto seguito, dal momento che gli argomenti erano puramente conchigliari (non avevano trovato nemmeno un esemplare vivo!). Nell'800 erano considerate specie distinte, ma la revisione di K.L.Pfeiffer aveva mostrato che non c'erano motivi validi per mantenere tale distinzione. Sia chiaro, sarei l'ultimo a stupirmi se fosse vero, ma pensavo che certi metodi fossero solo un lontano ricordo. Non conosco la zona, ma ricordo che secondo Charpentier esisteva un passaggio graduale fra cingulatum tipico in basso e liguricum in alto, cosa che escluderebbe una differenza specifica.
Ciò detto, non vedo "pericoli" per le nsotre sottsospecie.
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