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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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nando57
Utente Senior
Città: Anzio
Prov.: Roma
Regione: Lazio
563 Messaggi Flora e Fauna |
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Xivass87
Utente Senior
Città: Asti
Prov.: Asti
Regione: Piemonte
977 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 novembre 2010 : 01:01:44
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Immagino che sia per avere l'occhio perpendicolare all'oggetto guardato in quel momento, in questo modo lo si può controllare meglio, in quanto nella maggior parte degli uccelli, gli occhi sono posizionati lateralmente e non frontalmente. Esempi di occhi frontali sono i rapaci notturni, che infatti vedi in molte foto "fissarti dritto negli occhi" :-)
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Luca Bajno - Asti _____________________ |
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nando57
Utente Senior
Città: Anzio
Prov.: Roma
Regione: Lazio
563 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 novembre 2010 : 09:31:49
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Ciao Luca, ti ringrazio per la risposta, ma mi sono spiegato male. faccio un esempio che mi è capitato di recente ( ma ne potrei citare molti): dal mio balcone vedo sull'albero di fronte un luì piccolo, prendo la macchina fotografica e lo miro, lui mi vede, è posizionato di fronte a me, non ruota il capo di lato per mettere un occhio in direzione mia, ma rimane con il capo rivolto in avanti (verso di me) ed invece lo piega un pò da un lato. E' come se abbia un vantaggio vedendo l'oggetto inclinato. questo non toglie che in altri casi si comportano come tu descrivi.
grazie ancora
nando57
| Messaggio originario di Xivass87:
Immagino che sia per avere l'occhio perpendicolare all'oggetto guardato in quel momento, in questo modo lo si può controllare meglio, in quanto nella maggior parte degli uccelli, gli occhi sono posizionati lateralmente e non frontalmente. Esempi di occhi frontali sono i rapaci notturni, che infatti vedi in molte foto "fissarti dritto negli occhi" :-)
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Luca Bajno - Asti _____________________
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claudio93
Utente Senior
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
4304 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 novembre 2010 : 13:22:06
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ho presente il comportamento di cui parli..credo che la spiegazione sia simile a quella che ha dato Luca: gli occhi sono laterali, quindi hanno un campo visivo molto ampio, ma una ristretta zona frontale che consente di avere una visione binoculare(i due occhi puntati sullo stesso soggetto danno profondità), se piegano la testa forse fanno sovrapporre meglio le immagini dei due occhi oppure focalizzano solo con uno, ma con più precisione. è un'ipotesi ovviamente..di sicuro utenti più esperti potranno dire qualcosa di certo, ma comunque la questione è interessante!
claudio |
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Xivass87
Utente Senior
Città: Asti
Prov.: Asti
Regione: Piemonte
977 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 novembre 2010 : 13:25:51
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Penso che il piegamento della testa sia legato comunque alla ricerca del miglior campo visivo possibile, il perchè questo piegamento influenzi la visione ottimale lo lascio a qualcuno più esperto :)
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Luca Bajno - Asti _____________________ |
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peppinomorra
Utente Junior
Città: cassolnovo
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
54 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 novembre 2010 : 20:00:13
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Restando sempre in tema ..... mi sono sempre chiesto come fanno i gabbiani a non sbagliare la punta del palo dove si appoggiano dal momento che l'atterraggio è centrato solo su un punto........... oppure altri volatili riescano a calcolare il punto e il tempo giusto per posarsi su in ramo oppure su un filo della linea. Saluti .........peppinomorra............ |
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Melanitta
Moderatore
Città: Manfredonia
Prov.: Foggia
Regione: Puglia
7889 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 novembre 2010 : 21:32:21
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Luca e Claudio hanno dato delle buone risposte. La stragrande maggioranza degli Uccelli possiede una visione binoculare molto ridotta,ma grazie alla posizione laterale degli occhi, il loro campo visivo risulta estremamente ampio. Quando devono calcolare la distanza utile per posarsi o per catturare una eventuale preda, gli uccelli puntano con entrambe gli occhi sfruttando la ristretta visione binoculare, in quanto la stima delle distanze viene compiuta tramite la valutazione che i due occhi, con i due differenti campi visivi rilevano. Inoltre possedendo l'occhio fisso, riescono a percepire i minimi movimenti provenienti dall'ambiente circostante.
Ciao
Massimo
Les hommes sont faits, nous dit-on,pour vivre en bande comme les moutons, moi, j' vis seul, et c'est pas demain que je suivrai leur droit chemin ( Georges Brassens - La mauvaise herbe ) |
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Flavior
Determinatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
758 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 novembre 2010 : 22:01:39
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Sono d’accordo con il vostro ragionamento, però c’è qualcosa che non mi torna. Nando ha detto che il luì non ruota il capo di lato “per mettere un occhio in direzione sua”, ma lo inclina di lato, quindi secondo un asse orizzontale (becco-nuca per capirci). In questo caso credo che la visione stereoscopica non cambi essendo il campo di sovrapposizione dei due occhi lo stesso sia con il capo dritto che con il capo piegato di lato. Forse c’è un'altra cosa da prendere in considerazione. Se non ricordo male nei globi oculari degli uccelli esiste una particolare struttura (in prossimità del nervo ottico) molto vascolarizzata, chiamata pettine. La sua funzione principale è quella di fornire ossigeno e sostanze nutritive allo strato interno della retina. La cosa particolare è che questo pettine proietta un’ombra sulla stessa retina e questo lascia ipotizzare un qualche ruolo anche nella visione. Quindi ruotando il capo su un asse orizzontale non cambierà la visione stereoscopica, ma forse la posizione o lunghezza di quell’ombra.
A che serve questo? Sono state ipotizzate di volta in volta funzioni quali:
maggiore sensibilità nella percezione del movimento (forse non è casuale che nei rapaci sia molto sviluppata); incremento della acuità visiva; funzione di sestante per misurare l’elevazione del sole; schermo intraoculare contro la luce troppo forte.
Siamo perfettamente d’accordo comunque, sul fatto che gli uccelli facciano questi movimenti del capo per vederci meglio!
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nando57
Utente Senior
Città: Anzio
Prov.: Roma
Regione: Lazio
563 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 novembre 2010 : 10:16:27
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Ringrazio tutti per le risposte. cercando un pò su internet a sostegno di quanto affermato affiora l'ipotesi che l'inclinazione del capo (a scanso di equivoci ribadisco che io mi riferivo all'equivalente umano: capo in direzione dell'oggetto, piegamento da un lato avvicinando un orecchio alla sua spalla), sia legato alla necessità di vedere l'oggetto da più angolazioni per meglio giudicarne la distanza.
Questo è facilmente comprensibile per le specie con visione scarsamente o nulla binoculare. Però nella mia poca esperienza posso dire che ho visto anche rapaci come la poiana piegare la testa da un lato senza ruotarla e questo non appariva legato al controllo di qualcosa che aveva visto lateralmente (una volta l'oggetto ero proprio io, semi-nascosto dietro un cespuglio e la poiana mi veniva incontro). Insomma un atteggiamento ben diverso dal classico pettirosso o merlo che sul prato cerca da mangiare ed inclina la testa da un lato per meglio vedere con un occhio qualcosa. Quindi potrebbe entrare in giuoco quanto descritto da Flavior. Qualche altro esperto ci potrà illuminare ulteriormente? nessuno ha esperienze simili da condividere?
grazie nando57 |
Modificato da - nando57 in data 11 novembre 2010 10:24:58 |
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D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 novembre 2010 : 12:10:18
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Solo ipotesi da non esperto.
Spesso i rapaci notturni muovono la testa "facendola scorrere in orizzontale", dastra e sinistra, tenendo lo sguardo fisso in avanti. Non so se mi sono spiegato. Ovviamente serve a prendere le misure sulla distanza dell'oggetto, che viene visto da diverse posizioni rispetto allo sfondo (è un po' come se si aumentasse la distanza fra gli occhi, ottenendo un aumento della percezione di tridimensionalità).
Questo per i rapaci notturni. Forse i diurni e i passeriformi ruotano la testa in senso orario e antiorario per ottenere diverse visioni dell'oggetto rispetto allo sfondo, e ricavandone quindi la distanza. Provate a mettere un dito a circa 20 cm dallo schermo che avete di fronte, e a 20 cm dai vostri occhi, poi ruotate la testa in senso orario e antiorario, tenendo lo sguardo fisso sul dito. Vedrete, con la coda dell'occhio, lo sfondo che ruota attorno alla punta del dito.
Le differenti modalità di movimento della testa immagino siano da ricercarsi nell'anatomia dei differenti animali. Un passeriforme, che ha uno stretto campo visivo tridimensionale davanti a sè, non sposterà la testa come un gufo perchè perderebbe di vista l'oggetto almeno con un occhio, e quindi niente più tridimensionalità. Per i rapaci diurni forse vale il discorso che la testa così mossa scomporrebbe l'assetto di volo. Da posati si muovono molto, a volte spostando anche il busto.
Tutto questo ha senso?
Sul pettine proprio non saprei...
Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.) |
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Bigeye
Moderatore
Città: viterbo
Prov.: Viterbo
Regione: Lazio
6269 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 novembre 2010 : 16:05:01
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che bella discussione... e io non so aggiungere altro. anzi ho appreso qualcosa
bravi a tutti voi...
okkione ammirato e silenzioso :)
Link Au village sans pretention, j'ai mauvaise reputation. -Georges Brassens-
Link
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claudio93
Utente Senior
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
4304 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 novembre 2010 : 21:14:27
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| Messaggio originario di D21:
Le differenti modalità di movimento della testa immagino siano da ricercarsi nell'anatomia dei differenti animali. Un passeriforme, che ha uno stretto campo visivo tridimensionale davanti a sè, non sposterà la testa come un gufo perchè perderebbe di vista l'oggetto almeno con un occhio, e quindi niente più tridimensionalità. Per i rapaci diurni forse vale il discorso che la testa così mossa scomporrebbe l'assetto di volo. Da posati si muovono molto, a volte spostando anche il busto.
Tutto questo ha senso?
Sul pettine proprio non saprei...
Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
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avevo fatto anch'io il tuo raginamento.. nell'ultima parte però non ho ben capito cosa intendi con il dire che il movimento della testa dei rapaci diurni è limitato per non scomporre l'assetto di volo...forse che la loro testa non si muove in orizzontale(come i rapaci notturni) oppure che proprio non la muovono??perchè a me sembra che i rapaci scrutino per bene ciò su cui volano anche muovendo la testa di lato...
per il quesito posto da Flavior non posso certo fare ipotesi sulla funzione generale del pettine, ma nel movimento in considerazione la diversa ombra di esso sulla retina non farebbe solo capire all'uccello che sta effettivamente piegando la testa?? io mi sentirei anche di escludere che l'ombra del pettine normalmente infastidisca la visione frontale, sarebbe uno svantaggio maggiore dei suoi vantaggi, no?? sapresti per caso spiegare il ruolo che avrebbe nella percezione del movimento? non riesco anche qui a capire come farebbe..
magari sono solo un po' rinco io a quest'ora, poi ho la tendenza a complicarmi le cose..
claudio |
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Flavior
Determinatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
758 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 novembre 2010 : 22:03:36
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Per quanto riguarda la percezione del movimento si è ipotizzato questo. Il pettine, con la sua ombra, crea sulla retina uno o più punti ciechi. Un’immagine in movimento non impressiona la retina in continuazione (come avviene in assenza di pettine), ma a tratti perché compare e scompare (entra ed esce da questi punti ciechi). Questo sfarfallio (non so come chiamarlo) renderebbe l’oggetto in movimento ancora più evidente. Non so quanto questa ipotesi sia convincente, ma spiegherebbe il perché (come ho già detto nel mio precedente intervento) del maggiore sviluppo del pettine nei rapaci.
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Forest
Moderatore Tutor
Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
10115 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 novembre 2010 : 15:57:04
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Sono molto contento e grato per questa bellissima discussione!
Link Link |
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claudio93
Utente Senior
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
4304 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 novembre 2010 : 17:24:42
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| Messaggio originario di Flavior:
Per quanto riguarda la percezione del movimento si è ipotizzato questo. Il pettine, con la sua ombra, crea sulla retina uno o più punti ciechi. Un’immagine in movimento non impressiona la retina in continuazione (come avviene in assenza di pettine), ma a tratti perché compare e scompare (entra ed esce da questi punti ciechi). Questo sfarfallio (non so come chiamarlo) renderebbe l’oggetto in movimento ancora più evidente. Non so quanto questa ipotesi sia convincente, ma spiegherebbe il perché (come ho già detto nel mio precedente intervento) del maggiore sviluppo del pettine nei rapaci.
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ora ho capito..grazie della spiegazione!
claudio |
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