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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 GEOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 Albite e....??
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Pangea
Utente nuovo

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 09 novembre 2010 : 18:35:23 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Anche se ho i miei dubbi pure sull' Albite -.-''
Immagine:
Albite e....??
66,24 KB

mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 10 novembre 2010 : 09:58:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
è sempre difficile valutare a distanza:
Immagine:
Albite e....??
48,6 KB
in almeno due dei cristalli sembra di vedere uno scalenoedro (addirittura terminato da un romboedro in quello più piccolo); potrebbe pertanto trattarsi, acnhe se non mi convince molto, di calcite (scalenoedrica appunto per quei due individui); potrebbe però trattarsi anche di quarzo: prova a valurtarne la durezza e a fare un attacco acido con un pò di HCl anche diluito.

ciao

maurizio
____________________

“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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francesco longo
Utente Super


Città: Partinico
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


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Inserito il - 10 novembre 2010 : 13:23:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Pangea,
Sì, prova a valutare la durezza utilizzando un temperino o un chiodo d'acciaio,o una chiave, vedi se i cristalli si rigano.

Valuta anche se con l'attacco acido (puoi utilizzare anche acido muriatico, facilmente reperibile) si formano delle effervescenze o non si formano (sul quarzo non c'è reazione chimica, sul calcare si scatena una reazione con formazione di una effervescenza).

Poi ci fai sapere.

Ciao

Franco
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Pezzo da Gaeta
Utente Senior


Città: Lecco
Prov.: Lecco

Regione: Lombardia


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Inserito il - 10 novembre 2010 : 18:07:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il riconoscimento per fotografia è sempre difficile e può trarre in inganno più di quanto si pensi.
Bisognerebbe conoscere la provenienza (non il luogo preciso), la roccia madre, e qualche particolare in più.
Prima di rigare e attaccare con acidi il campione, col serio rischio di compromettere tutto, prova su qualche pezzetto isolato se ne possiedi, altrimenti rinuncia, potrai riconoscerlo anche in altri modi.

A vista si tratta di un assieme di XX di feldspato che formano questa geode e, per esperienza, vi si possono trovare diveverse specie, fra le prime il quarzo, ma anche la calcite, la fluorite ed altri minerali interessanti in genere ben cristallizzati.

La raccolta di minerali è regolamentata.

Pezzo da Gaeta
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Pangea
Utente nuovo

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 12 novembre 2010 : 19:24:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Prima di tutto,grazie per aver risposto :)
Allora come abito direi che somiglia più sia ad una fluorite che ad una calcite,ma come durezza è decisamente più quarzosa (non si scalfisce) ; solo che in alcuni punti presenta una colorazione marroncina scura.
Purtroppo non so da dove proviene ma la roccia madre,rimasta intatta dietro è granito.
Mmm...cerco di fare una foto migliore?
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francesco longo
Utente Super


Città: Partinico
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


6632 Messaggi
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Inserito il - 12 novembre 2010 : 19:40:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mandacela al più presto per valutare meglio.

Ciao

Franco
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 12 novembre 2010 : 19:50:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
beh, se quelli che vedi somiglano più ad ottaedri (e comunque ad un aspetto "cubico")che scalenoedri si; però una bella foto magari di qualche particolare cristallo è utile; rimane valido l'attacco acido, ma con quello solforico (e concentrato per di più) se hai una lampada all'ultravioletto poi il gioco è fatto; anche la sfaldatura (al contrario del quarzo) è "perfetta" (se hai dei frammenti, come ti ricordava Pezzo da Gaeta...)

ciao



maurizio
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EC
Utente Junior

Città: milano


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Inserito il - 12 novembre 2010 : 23:07:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Pangea:

Anche se ho i miei dubbi pure sull' Albite -.-''


L'albite sono quei piccoli xx sulle facce di ortoclasio. Quello scuro e' quarzo. In alto a sinistra c'e' una forma vagamente somigliante all'axinite ma probabilmente si tratta sempre di quarzo. Con una foto piu' nitida si dovrebbe capire. Da dove arriva il campione?

Ciao Enrico
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Pezzo da Gaeta
Utente Senior


Città: Lecco
Prov.: Lecco

Regione: Lombardia


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Inserito il - 13 novembre 2010 : 10:09:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Credo che stiamo usando dei termini che se fossero comuni a Pangea, avrebbe risolto i dubbi da sola.
Pangea, se usi gli acidi, stai attenta, oltre al tuo campione, anche alle tue mani e ai tuoi occhi. Stai all'aria aperta.

Pezzo da Gaeta
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Pangea
Utente nuovo

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 16 novembre 2010 : 16:56:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Albite e....??
68,21 KB

Ecco la foto,e spero sia migliore.
L'attacco con gli acidi purtroppo ancora non riesco a farlo,scusatemi,per mancanza di tempo e di materia prima.
Comunque siete stati abbastanza chiari: c'è ortoclasio+ albite e quarzo (fumè? )

Pezzo da Gaeta,grazie per la premura :) ma qualche termine dovrei conoscerlo dato che proprio in questo periodo sto seguendo un corso di Mineralogia (sono una Naturalista)
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 16 novembre 2010 : 17:30:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sì, Pangea,
ad esempio si vede bene che quei due cristalli che, nella prima foto in cui li avevo indicati, sembravano allungati verticalmente (nella posizione in cui sta il campione) e apparivano simili a calcite scalenoedrica, non lo sono affatto, ed il loro asse di simmetria (per quello più grande si vede bene, per l'altro non so) è invece orizzontale! sembra anche che, per il cristallo più grande dei due che ti avevo indicato, e per l'altro alla sua destra, sia riconoscibile la classica bipiramide esagonale simulata dai due romboedri, abbastanza tipica del quarzo...

ciao


maurizio
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“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)

Modificato da - mauriziocaprarigeologo in data 16 novembre 2010 18:01:36
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Pezzo da Gaeta
Utente Senior


Città: Lecco
Prov.: Lecco

Regione: Lombardia


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Inserito il - 16 novembre 2010 : 23:30:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono d'accordo con Maurizio.
Non conosci qualche minerofilo a cui mostrare il tuo campione?

Pezzo da Gaeta
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Pangea
Utente nuovo

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


8 Messaggi
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Inserito il - 19 novembre 2010 : 21:56:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Trovata la soluzione!
Ho chiesto al mio prof e mi ha detto,ad una prima occhiata,senza esitazione,che è una pegmatite formata da feldspati (ortoclasio + plagioclasio) e quarzo affumicato ("l'affumicatura" è dovuta probabilmente alla vicinanza di elementi radioatttivi)
Insomma ci ha confermato quanto avete detto ;-)
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Pezzo da Gaeta
Utente Senior


Città: Lecco
Prov.: Lecco

Regione: Lombardia


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Inserito il - 20 novembre 2010 : 00:28:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ora non ti resta che scoprire da dove proviene.

Pezzo da Gaeta
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duemme
Utente Junior

Città: Pernumia
Prov.: Padova

Regione: Veneto


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Biologia Marina

Inserito il - 25 dicembre 2010 : 18:45:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il minerale proviene al 99,99% dall'Isola d'Elba e più precisamnete "Grotta d'Oggi". Il tuo prof ha visto giusto. Si tratta di pegmatite con quarzi fumé. La radioattività ha alterato anche la matrice che risulta di color bruno. Per me è "un bel pezzo" ma per alcuni "eletti" sono scarti di ricerca ...
La zona di Grotta d'Oggi si raggiunge a piedi dalla strada che unisce S. Piero a S. Ilario, quella per la precisione che passa sotto al paese di S. Piero. All'altezza di una curva a sinistra, poco prima di un gruppo di pini, dalla destra della strada parte uno stradello sterrato, in discesa. L'auto va lasciata sulla strada e si deve prendere lo stradello. Dopo circa 40-50 metri, sulla sinistra parte un sentiero ben battuto che procede di taglio lungo il fianco della collina. Si continua per circa 20 minuti, avendo il blocco granitico di Grotta d'Oggi quasi sempre davanti o sulla destra, attraversando sterpaglie e boschi di ginestra fino a raggiungere il fosso sottostante, superato il quale, si apre la zona di ricerca.
Sulla parete granitica di Grotta d'Oggi si possono vedere tracce evidenti di lavorazione ma anche vene pegmatitiche impossibili ad aprire col solo ausilio di martello e scalpello. La ricerca va fatta sui massi della discarica, rigirandoli con attenzione per scoprire vene e fratture delle bianche pegmatiti che possano dare possibilità di reperimento di qualche campione ben cristallizzato. Talvolta i filoni pegmatitici permettono di essere scavati: è quello che è stato fatto da alcuni cercatori prima di noi e che assieme John Veevaert, nel giugno 2001, abbiamo continuato a fare con alcuni buoni risultati
Al momento attuale i campioni di tormalina e berillo rinvenuti sono sempre stati dell'ordine massimo di 4-10 mm. La ricerca deve essere fatta sui blocchi di granito con vene di pegmatite evidenti e di un certo spessore. Spesso è conveniente cercare in profondità nella discarica, cercando di raggiungere dei blocchi ancora non "visitati" da altri cercatori.

Se vai a Grotta d'Oggi attenta alle zecche!

Buone Feste ed un abbraccio affettuoso a tutti Voi che leggete.
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Albite e....??
38,88 KB

Devi fare una buca di un metro quadro profonda un metro e più lavando tutti i pezzi e setacciando la sabbia. Ma attenta ai berilli bianchi.

Immagine:
Albite e....??
43,52 KB

Questo sito è quello di uno scritteriato del martello, di un malato del setaccio, in breve di un Paleontologo dilettante! E' noto che i dilettanti, lontano da essere dei predatori, spesso screditati, sono in effetti i veri protettori dei fossili e dei siti! Grazie a questa passione, delle migliaia di testimonianze di mondi spariti sono state preservate dall'alterazione naturale, dai frantoi nelle carriere, dal cemento o dall'asfalto nei cantieri.
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Pezzo da Gaeta
Utente Senior


Città: Lecco
Prov.: Lecco

Regione: Lombardia


2268 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 27 dicembre 2010 : 22:05:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quali elementi ti fanno dire che il campione provenga (al 99,99%) dall'Isola d'Elba e in particolare da Grotta d'Oggi? Mi sono perso qualcosa della discussione?

La raccolta di minerali è regolamentata.

Pezzo da Gaeta
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EC
Utente Junior

Città: milano


94 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 30 dicembre 2010 : 08:48:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di duemme:

Spesso è conveniente cercare in profondità nella discarica, cercando di raggiungere dei blocchi ancora non "visitati" da altri cercatori.


Ricordo che da bambino (parliamo di inizi anni 70), in estate salivo con la mia biciclettina da marina di campo, la nascondevo fra le ginestre e andavo a cercare berillo, tormaline e pollucite in questi filoni, armato solo di martello e scalpelli. Una fatica incredibile! Dopo 2 o 3 ore di ricerca dovevo scappare perche' arrivavano svizzeri o tedeschi armati di trapani ed esplosivi ed io avevo paura dei "botti".

Ciao Enrico
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duemme
Utente Junior

Città: Pernumia
Prov.: Padova

Regione: Veneto


29 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 14 gennaio 2011 : 20:44:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono pressochè identici a quelli che ho trovato io... anzi sembrano i miei campioni scambiati qualche anno fa!

Un abbraccio.

Questo sito è quello di uno scritteriato del martello, di un malato del setaccio, in breve di un Paleontologo dilettante! E' noto che i dilettanti, lontano da essere dei predatori, spesso screditati, sono in effetti i veri protettori dei fossili e dei siti! Grazie a questa passione, delle migliaia di testimonianze di mondi spariti sono state preservate dall'alterazione naturale, dai frantoi nelle carriere, dal cemento o dall'asfalto nei cantieri.
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