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 L'UOMO E LA NATURA: SCIENZA CULTURA ED ETICA
 Le 10 regole di manomissione dell'informazione ambientale
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nanni
Utente Senior

Città: Napoli


2280 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 05 novembre 2010 : 23:56:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E sì Sarah, secondo me bisogna parlare. In ascensore in autobus al lavoro e in vacanza.. dovunque sia possibile. Rispondere a domande di adulti e bambini, ricchi e poveri, ignoranti e istruiti, intelligenti e ..distratti. Discorsi ed espressioni, musiche e toni, sorrisi e lacrime, fotografie e grafici, disegni e schemi. E chissà cosa altro.. A volte rispondere può essere porre strane domande..
Penso che tutto serva, ma soprattutto lo studio, che supporta le motivazioni di una proposta. Io dico : meglio parlare oggi che dover salire sulle barricate domani. Perché non possiamo sapere quel che ci verrà richiesto DOPODOMANI. E una sola noce in un sacco, non fa rumore.. e, come si dice : libertà = partecipazione. Fondamentale la riflessione che ci propone Theco.
La suggestione del silenzio, conserviamocela per quando stiamo nel bosco e dobbiamo ascoltare i fili d’erba gli alberi e tutti gli altri, per poi riportare il loro messaggio
PS E' il mio 1250'esimo post e mi sembra di aver detto sempre le stesse cose! Davvero grazie per lo spazio qui trovato...

Modificato da - nanni in data 06 novembre 2010 00:07:26
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Cmb
Moderatore


Città: Buers
Prov.: Estero

Regione: Austria


12844 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 novembre 2010 : 15:48:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di lynkos:

Intervengo per la prima volta in questa sezione per festeggiare un primato... la possibilità di trovarmi d'accordo tre volte in una pagina sola .
Come non essere d'accordo con le 10 regole di manomissione dell'informazione (in generale) di Andrea/theco, e lo dico avendo lavorato come entrambi giornalista e addetta d'ufficio stampa. Sarà anche per questo che sono cinque anni che non guardo il telegiornale, preferisco raccogliere e "assemblare" le notizie da varie fonti al livello internazionale da quali cerco di ricavare un quadro più equilibrato dell'argomento in questione.




Info sulla "libertà della stampa" - io penso che gia queste fonti sono manipulati...

Immagine:
Le 10 regole di manomissione dell''informazione ambientale
111,35 KB




"La distinction des espèces de limaces est extrêmement difficile,
et aucun zoologiste n’est encore parvenu à quelque chose
d’un peu satisfaisant sous ce rapport."
H. M. DUCROTAY DE BLAINVILLE 1823

Riassunto del Forum Natura Mediterraneo degli Limax dell'Italia
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32908 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 novembre 2010 : 22:18:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Hemerobius:

Da domani sarò senza rete sino a giovedì compreso.
Altrimenti avrei invece discusso volentieri (e con cognizione di causa) di OGM o meglio di come sono presentato gli OGM dall'informazione, ed avrei polemizzato con Brand. Ma magari faccio a tempo dopo.



Te ne approfitti perché lui non può ribattere!

Io, invece, approfitto per rubarti l'idea degli OGM, ma non so se dico quello che volevi dire tu.
La mia sensazione è che i mezzi di informazione presentino in maniera fraudolenta (o è semplice ignoranza) gli OGM (organismi geneticamente modificati) come potenzialmente pericolosi per la salute di chi li mangia e, in particolare, potenzialmente cancerogeni.

Anche qui è importante l'effetto delle parole: quel "geneticamente modificati" fa pensare alle modificazioni genetiche che subiscono le cellule sane quando diventano cellule tumorali, e anche alle alterazioni genetiche indotte dalle radiazioni ionizzanti.

Sembra quasi che, per la proprietà transitiva, le cellule geneticamente modificate possano indurre modificazioni genetiche nelle cellule dell'organismo che le mangia; non credo sia mai stato verificato niente di simile.

Il problema, probabilmente, è un altro: che si possano diffondere sul territorio, anche fuori della colture agricole, delle specie che non esistono in natura, con possibili competizioni, ibridazioni e quant'altro nel rapportarsi con le specie naturali.
In realtà, dovrebbe essere un rischio remoto, perché i produttori di queste specie vegetali fanno in modo che siano sterili per costringere gli agricoltori a ricomprare le sementi da loro.

Comunque, questo secondo problema è troppo sottile per le "orecchie grosse" di tanti lettori e telespettatori, e rende meglio la paura che gli OGM siano cancerogeni. Tanto, il fine (non si sa quale) giustifica i mezzi (di informazione)....

luigi
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leonella55edo47
Utente Super



5652 Messaggi
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Inserito il - 07 novembre 2010 : 09:52:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:

Comunque visto che sono stato io a lanciare la provocazione spetta a te chiuderla con l'ultima parola, dilla se vuoi, poi non perdiamo altro tempo con i 'miei esempi'.

Ciao, Andrea


Caro Andrea, come faccio a litigare dopo una risposta come la tua!
Ti ringrazio della pazienza dimostratami.
Ciao e auguri!

Edo
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leonella55edo47
Utente Super



5652 Messaggi
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Inserito il - 07 novembre 2010 : 10:24:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La manomissione dell'informazione non è prerogativa dei cattivi che nascondono le idee dei buoni.

E' una prerogativa di quelli che hanno potere sull'informazione, anche se pensano, in buona fede, di essere buoni.
Anzi, quello di attribuire a priori la qualifica di cattivi a chi non la pensa come noi, è un'altro, e forse il più usato, dei metodi di manipolazione.
Attribuisci all'avversario intenzioni seconde e magari vergognose, e puoi evitare di entrare in discussioni motivate, per te piuttosto scomode.

La manipolazione dell'informazione, perciò, esisterà sempre, laddove non esiste libertà di informazione.
E' la libertà l'unico rimedio, anche se questa permette le falsificazioni e le manipolazioni.
Bisogna pertanto evitare di pensare che si possa combattere la manipolazione con leggi e divieti: chi fa le leggi e può vietare, di solito, è al potere (che non è solo quello istituzionale)...e può meglio manipolare.

Gli unici divieti devono essere quelli che usiamo oggi anche noi qui: l'insulto, la insinuazione gratuita, l'attribuzione all'avversario di fini occulti e non provati.
Per il resto ognuno dica quello che vuole.

Infine, credo che oggi il pericolo maggiore non stia tanto nella manipolazione delle notizie con contenuti scientifici o culturali, ma nell'imbecillimento generale delle coscienze e delle intelligenze con trasmissioni sempre più idiote e diseducative, di cui non occorre fare menzione, tanto non è possibile non caderci sopra ogni volta che si accende la TV.
Meno la gente è abituata ad usare la ragione critica, più sarà propensa a farsi manipolare. Più è abituata a veder mettere in discussione qualsiasi idea, anche la più santa, vera e scientifica, meno si farà manipolare dalle parole d'ordine di moda..

Saluti

Edo


Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità.

Modificato da - leonella55edo47 in data 07 novembre 2010 10:26:17
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32908 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 novembre 2010 : 10:44:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono sostanzialmente d'accordo con Leonedo; tanto d'accordo che buona parte delle cose che ha scritto le avevo già scritte io nel mio primo messaggio.

Secondo me, però, l'imbecillimento generale e la disinformazione che ci cresce sopra come la muffa sono frutto più della libertà di informazione che dell'abuso di potere di chi gestisce i mezzi.
Ad ogni modo, sono d'accordo che è nella stessa libertà di informazione che possiamo trovare le difese contro questi attacchi, deliberati, ma più spesso casuali, e per ciò stresso più pericolosi perché non si sa dove vanno a parare.

La migliore difesa, comunque, è l'analisi di quello che ci dicono. Io ho preso l'abitudine, dopo ascoltato un discorso o una notizia in TV, di chiedermi: "In sostanza, che cosa ha detto?" E spesso la risposta che mi do mi sorprende, perché scrostando il testo dalle parole di circostanza, le frasi fatte, le metafore e i luoghi comuni, spesso assume un significato molto diverso o addirittura opposto a quello apparente.

Mi è capitato di leggere le prove di ammissione a certe facoltà universitarie e tra le altre, ce n'è sempre una di "Comprensione del testo".
Iniziativa benemerita, perché oggi, per pigrizia e assuefazione, abbiamo preso l'abitudine di non digerire le informazioni e mandarle giù con un bicchiere d'acqua come le pastiglie.

luigi
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leonella55edo47
Utente Super



5652 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 07 novembre 2010 : 14:27:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Sono sostanzialmente d'accordo con Leonedo; tanto d'accordo che buona parte delle cose che ha scritto le avevo già scritte io nel mio primo messaggio.

luigi



Mi sembra che ultimamente si vada un po' troppo d'accordo...
Non ci son più quelle belle risse di una volta.
Mah!
Tu ti sei convertito perfino ai paradossi...

Ciao
Edo
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32908 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 novembre 2010 : 23:19:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Secondo me, per completare l’elenco di Theco bisognerebbe aggiungere quella che non è una regola, ma piuttosto una tecnica che si usa nell’applicazione delle 10 regole. Come ho accennato prima, è il trucco di usare le parole, più che i concetti, per trasmettere un’informazione inconscia.

Facciamo l’esempio dei biocombustibili.

In questo caso, la chiave di successo della disinformazione è il prefisso “bio”. I pubblicitari sono maestri di queste manipolazioni e sono capaci di comporre messaggi senza senso usando parole chiave (morbido, ricco, cremoso, croccante, naturale, leggero, ecc….); l’importante non è il senso del messaggio, ma l’impatto inconscio delle singole parole.
I biocombustibili, di “bio” hanno il fatto che si producono da piante viventi anziché fossili e il loro unico pregio è di non produrre più anidride carbonica di quanta ne hanno consumata per formarsi; lo stesso che succede quando si produce energia bruciando legna o paglia (peraltro, con un rendimento molto più alto).
A parte questo contributo positivo al rallentamento dell'effetto serra, il loro scopo, principale non è di dare una mano alla natura né alla nostra salute; sono semplicemente sostituti della benzina e del gasolio e ci permetteranno di usare automobili simili a quelle attuali anche quando il petrolio sarà finito e, quindi, di non rinunciare alle nostre abitudini sprecone.
E’ quella che Roberto critica come “visione del mondo” consumistica e fondata sullo sviluppo. Infatti, se si consuma energia prodotta da fonti rinnovabili, se ne può consumare a volontà senza sensi di colpa; tanto, non finirà mai ....... (non è così, ma potrebbe sembrare ...)
Nel frattempo, imprenditori astuti faranno i soldi con i contributi di stato; il bello, però, è che non sono loro a manipolare l'informazione; altri, in buona fede, gli fanno questo servizio gratis e senza saperlo.

Per quanto riguarda la salute sembra che etanolo e biodiesel abbiano emissioni nocive leggermente superiori a quelle della benzina e del gasolio, mentre per la natura sono una vera calamità. Infatti, per produrli si dovranno destinare all’agricoltura i pochi territori oggi rimasti allo stato incolto (quelli dove andiamo a fare le foto), e, dove non ce ne sono abbastanza, si abbattono le foreste per ricavare nuovi terreni agricoli (vedi la soia in Amazzonia o la palma da olio in Madagascar e Indonesia).
Per giunta, questi nuovi prodotti agricoli non sono destinati all’alimentazione umana, e quindi non ci sono remore ad impiegare pesticidi e concimi di qualsiasi tipo e in qualunque quantità, insieme, naturalmente, alle tecniche OGM, pur di aumentare la produzione.

Eppure, se chiediamo a una persona a caso se è favorevole ai biocombustibili, grazie al prefisso traditore, quasi certamente, risponderà di sì, magari per analogia con i prodotti da agricoltura biologica.
luigi


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nanni
Utente Senior

Città: Napoli


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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 08 novembre 2010 : 11:04:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Luigi hai ragggione ...da vendere! Davvero si dovrebbe parlare di pubblicità/bisogni indotti ..
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theco
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Inserito il - 19 novembre 2010 : 23:42:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un esempio di qualche giorno fa della seconda regola, tratto dalla cronaca locale di un quotidiano il cui nome è indegno di essere portato alla vostra attenzione.

Il titolo: LA PINETA STA MORENDO.

L'articolo si riferisce alle pinete storiche ravennati e denuncia il fatto che lo stato di abbandono in cui versano ha portato il sottobosco a crescere a tal punto da mettere a rischio la sopravvivenza dei pini.

Seguono due interviste: la prima ad un noto esponente del mondo venatorio locale, la seconda ad un appassionato cercatore di tartufi.

Entrambi i nostri esperti di botanica confermano il fatto che il cattivo sottobosco sta soffocando il prezioso pino. E' necessario intervenire o perderemo le pinete.

Questo è il messaggio che l'indegno foglio trasmette alla gente.

Ora vi racconto, ma solo per voi cari amici, come stanno davvero le cose in pineta.
Il sottobosco è l'unica speranza per il pino di sopravvivere ai rigori invernali di queste latitudini, ma non basta, l'espansione del Rubus, di cui si lamenta il mancato controllo, è dovuta proprio agli interventi di decespugliamento artificiale che si invocano, questi infatti indeboliscono il sottobosco autoctono, lasciando campo libero ad una specie pioniera come il rovo.

Ma allora per quale ragione i nostri esperti di fisiologia vegetale vorrebbero trasformare il bosco in un colonnato di pini? che sia solo ignoranza?
Naturalmente no: in un colonnato privo di sottobosco è più facile cacciare e cercare tartufi, senza quelle odiose spinaglie ovunque.

In sostanza si racconta un falso problema (anzi si invertono i termini di un problema) per convincere i cittadini che se l'amministrazione comunale non intrverrà a decespugliare la pineta morirà. In realtà tutto ciò deve servire solo a facilitare la vita ai nostri amanti del bosco, che potranno così fare le loro cose con meno problemi... con buona pace dei pini, che si troveranno scoperti alla prima gelata e del rovo, che così potrà conquistare nuovi spazi.

A volte vorrei vivere nell'antimateria.

Ciao, Andrea
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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 20 novembre 2010 : 00:03:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:
........ In realtà tutto ciò deve servire solo a facilitare la vita ai nostri amanti del bosco, che potranno così fare le loro cose con meno problemi... con buona pace dei pini, che si troveranno scoperti alla prima gelata e del rovo, che così potrà conquistare nuovi spazi.


Da non trascurare l'altro elemento che completa quasi sempre (e nobilita!) questi sodalizi perversi: qualche impresa in difficoltà che conta di farsi appaltare il lavoro e ricavarne una boccata di ossigeno .....

luigi
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Cmb
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Città: Buers
Prov.: Estero

Regione: Austria


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Flora e Fauna

Inserito il - 04 maggio 2011 : 07:26:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non ho trovato un contributo per aiumentare con questo link:

i valori della radioattività in Austria, che informano sulle valori anche in Nord-Italia. I valori sono tenuti attuale

Link





"La distinction des espèces de limaces est extrêmement difficile,
et aucun zoologiste n’est encore parvenu à quelque chose
d’un peu satisfaisant sous ce rapport."
H. M. DUCROTAY DE BLAINVILLE 1823

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