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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
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erix
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Città: catania
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Flora e Fauna

Inserito il - 02 novembre 2010 : 22:10:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Blu
se è per questo sull'Etna c'è anche la Betulla.
E' da un paio di anni che faccio ricerche sulla letteratura passata alla ricerca di riferimenti sulla presenza delle Salamandre in Sicilia. E lasciando stare la religione (s.Agostino pensava che la Salamandra vivesse sui monti della Sicilia), la leggenda ( Canestrini nel suo splendido saggio sulla Salamandra riporta la tesi di due enciclopedisti medioevali secondo cui i Siciliani andavano a "pesca" di Salamandre nelle lave dell'Etna),la poesia (mitica quella del Veneziano di "comu la salamandra n'di lu focu vivi"),ci sono riferimenti in testi settecenteschi e dei primi dell'ottocento purtroppo frammentari perchè la Sicilia non ha avuto un grande naturalista come la Sardegna lo ha avuto nella persona del Cetti che compendiò lo scibile naturalistico di quell'Isola in un grande sforzo enciclopedico che fece conoscere la natura dell'Isola a tutto il consesso scientifico Europeo dell'epoca. Lo avremmo avuto in Cupani, ma morì giovane e la sua opera fu incompiuta, lo avremmo avuto in Chiarelli ma morì anch'egli prima che i suoi manoscritti fossero dati alle stampe: li comprò (o li ebbe in maniera occulta, questo sarebbe materia per Camilleri)il Rafinesque che secondo me attinse a piene mani da quei manoscritti che purtroppo finirono in fondo al mare insieme alla nave che portava i bagagli del Nostro in America.Scusa se sono stato precipitoso ma ho scritto di getto e la punteggiatura è quella che è... e ci sarebbe ancora tanto da scrivere.Ma sono le 22 e forse non è il caso.
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blublu
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Città: mestre
Prov.: Venezia

Regione: Veneto


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Flora e Fauna

Inserito il - 02 novembre 2010 : 23:57:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
molto interessante! (Ebbene sì, il libro di Canestrini sono riuscito a trovarlo e comprarlo un mese fa). Intriganti le tue ricerche, dev'essere una meraviglia poi coniugare simili ricerche a quelle di campo

"Salamandra
Animaletto negro e splendente
Brivido del muschio
Divoratore di insetti
Minuto araldo del temporale
Ed intimo della folgore"
Octavio Paz
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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 03 novembre 2010 : 12:46:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Patrick_S:

Bobby vai tranquillo che in Calabria (Aspromonte), secondo osservazioni di miei amici l'ululone c'è ancora e sembra star bene...


Patrick Scimè


Ah beh, ma certo....
Pensavo si parlasse sempre della Sicilia (dove pare ci fosse anche lui!)
... Errore mio, pardon!


Che importa se le miniere si riempiono di apparecchi elettronici e scorie nucleari, il mio giardino è in ordine e pieno di fiori; che importa se le foreste diventano pellet da combustione, a me l'ossigeno non manca; che importa da dove viene ciò che mangio, basta che ci sia da mangiare; che mi importa di montagne che crollano a suon di martellate, quando la mia casa sta in piedi...

Se solo potessi rendermi conto che è il mondo la mia casa...

Bernardo

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blublu
Utente Senior

Città: mestre
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Regione: Veneto


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Flora e Fauna

Inserito il - 03 novembre 2010 : 14:42:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ma l'ululone non divrebbe trovarsi, anche se raro, sull'etna?

"Salamandra
Animaletto negro e splendente
Brivido del muschio
Divoratore di insetti
Minuto araldo del temporale
Ed intimo della folgore"
Octavio Paz
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erix
Utente Senior

Città: catania
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Regione: Sicilia


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Flora e Fauna

Inserito il - 03 novembre 2010 : 17:24:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'abbiamo cercato io e il Fabrizio (Turrisi) nella località esatta che cita Bruno (Anfibi e Rettili di Sicilia,1970, pag.197-200). E' una parte dell'Alcantara il cui greto (composto da materiale geologico molto instabile,tipo "fiumara", niente a che vedere con le gole basaltiche famose più a valle)è sicuramente stato alterato dai tempi del Bruno: ci hanno fatto delle briglie di cemento che periodicamente il fiume, molto tumultuoso d'inverno, distrugge regolarmente.L'ho cercato personalmente anche nel tratto più montano del fiume , certamente più integro: una domanda per Bernardo. Mi hanno detto che al Museo di Firenze esistono un paio di esemplari etichettati "Sicilia", anche se non significa niente perchè sono d'accordo con lui: un tempo si etichettavano interi flaconi pieni di povere bestie accoppate quà e là senza un'indicazione esatta. Ritornando alla Salamandra ho scoperto un lavoro che almeno mi da qualche speranza per le ricerche quà in Sicilia: D.Escoriza,M.M.Comas,D.Donaire,S.Carranza, Rediscovery of Salamandra algira Bedriaga, 1883 from the Beni Snassen massif (Morocco) and phylogenetic relationships of North African Salamandra, Amphibia-Reptilia 27(2006):448-455.
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Chris Tower
Utente Senior


Città: trento
Prov.: Trento

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Inserito il - 03 novembre 2010 : 18:22:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Acciderbolina che tematiche interessanti in questo topic!
Continuate così!!

"Per scrivere sugli animali bisogna essere ispirati da un affetto caldo e genuino per le creature viventi, e penso che a me questo requisito verrà senz'altro riconosciuto".
(Konrad Lorenz)
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bernardo borri
Utente Senior


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Flora e Fauna

Inserito il - 03 novembre 2010 : 19:13:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Chiedo e ti faccio sapere se oltre ai vostri Eryx ci sono anche vostri ululoni


Che importa se le miniere si riempiono di apparecchi elettronici e scorie nucleari, il mio giardino è in ordine e pieno di fiori; che importa se le foreste diventano pellet da combustione, a me l'ossigeno non manca; che importa da dove viene ciò che mangio, basta che ci sia da mangiare; che mi importa di montagne che crollano a suon di martellate, quando la mia casa sta in piedi...

Se solo potessi rendermi conto che è il mondo la mia casa...

Bernardo

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Patrick_S
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Flora e Fauna

Inserito il - 03 novembre 2010 : 19:41:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Egregio Angelo Vaccaro

Non capisco che relazione abbia il lavoro che ha citato, visto che trattasi di Salamandra algira del marocco??

Patrick Scimè
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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
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Flora e Fauna

Inserito il - 03 novembre 2010 : 19:47:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non l'ho letto ancora Patrick, ma penso che il termine "rediscovery" del titolo lasci intuire che la si credeva estinta da tempo nel luogo in questione; e che quindi Angelo ci voglia dire che lo stesso potrebbe essere in Sicilia con la gigliolii.


Che importa se le miniere si riempiono di apparecchi elettronici e scorie nucleari, il mio giardino è in ordine e pieno di fiori; che importa se le foreste diventano pellet da combustione, a me l'ossigeno non manca; che importa da dove viene ciò che mangio, basta che ci sia da mangiare; che mi importa di montagne che crollano a suon di martellate, quando la mia casa sta in piedi...

Se solo potessi rendermi conto che è il mondo la mia casa...

Bernardo

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bernardo borri
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Flora e Fauna

Inserito il - 03 novembre 2010 : 19:51:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di salvob:

[quote]Messaggio originario di blublu:


Nel 2006 siamo stati sulla Sila e la gente del posto ci ha detto che venina gente dall'Inghilterra che ne raccoglieva decine nei fauna box.



Plausibile comunque, plausibilissimo....
Nessuno di questi signori locali ha una lupara in casa....?


Che importa se le miniere si riempiono di apparecchi elettronici e scorie nucleari, il mio giardino è in ordine e pieno di fiori; che importa se le foreste diventano pellet da combustione, a me l'ossigeno non manca; che importa da dove viene ciò che mangio, basta che ci sia da mangiare; che mi importa di montagne che crollano a suon di martellate, quando la mia casa sta in piedi...

Se solo potessi rendermi conto che è il mondo la mia casa...

Bernardo


Modificato da - bernardo borri in data 03 novembre 2010 19:52:17
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Patrick_S
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Flora e Fauna

Inserito il - 03 novembre 2010 : 20:47:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...c'è chi senza scrupoli ne fa dello sporco commercio...rovinando intere popolazioni per 4 soldi..per quello che mi tengo i miei posti segreti...
Spesso questa gente è presa con talmente tante "bestie" che le trascura facendole morire..oppure senza la benchè minima concezione di norme igieniche rigorose da adottare quando si manipolano anfibi...creando sovente focolai infettivi di ogni sorta di porcheria (Herpesvirus, chitridio, ecc), i quali per loro ignoranza non sanno con cosa (patologia) hanno a che fare ... andando amettere a repentaglio altre pop. di animali in primis...ee per secondo rovinando ceppi di animali c.b presso altri allevatori..

scusate l' Off Topic ma c tenevo a precisare quali sono i danni che provocano questi """"commercianti""""



Patrick Scimè

Modificato da - Patrick_S in data 03 novembre 2010 20:50:33
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Barbaxx
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Città: Bolzano
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Inserito il - 03 novembre 2010 : 21:02:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di blublu:

molto interessante! (Ebbene sì, il libro di Canestrini sono riuscito a trovarlo e comprarlo un mese fa).


Bravo, quasi come trovare la salamandra sull'Etna! io non l'ho mai trovato in vendita, per fortuna ci sono le biblioteche...

Il libro di Canestrini è davvero molto bello, e quasi (quasi, eh...) esauriente sul tema "salamantropologico".

Lo stesso Autore ha scritto anche un divertentissimo romanzo, Il supplizio dei tritoni, che consiglio a tutti gli appassionati... diciamo maggiori di 16 anni, soprattutto se toscani (visto che lì è ambientato). Ma su questo libro andrebbe aperta una discussione a parte...

Barbaxx

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erix
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Inserito il - 04 novembre 2010 : 18:53:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Esatto Bernardo hai colto nel segno: vi invito a vedere la mappa di distribuzione della algira : è ESTREMAMENTE frammentata.
Come scrivono gli autori è ormai ristretta ai biotopi umidi o sub-umidi dei territori forestati di Marocco e Algeria. Si tratta chiaramente di areali relittuali di un'antica diffusione maggiore : l'avanzare della desertificazione ha avuto un suo ruolo primario.Certo la bassa densità di popolazione e la vastità del territorio ancora permettono delle "riscoperte"anche se la carenza(o assenza?), di una legislazione protezionistica nei Paesi interessati non fa presagire niente di buono per il futuro della specie.
Ecco il nesso con la Sicilia: facendo il raffronto a scala ridotta (un'isola è anche la combinazione di più sistemi ecologici abitati da entità peculiari condannate anch'esse all'isolamento e quindi delicatissimi)e' quello che succederà con i nostri Anfibi: scusate se insisto con gli esempi, ma al tempo dei Greci la buona parte dei fiumi Siciliani era NAVIGABILE . Oggi , a parte un paio, sono SCOMPARSI (mi viene in mente un altro piccolo ma mirabile saggio questa volta di Sciascia sulle "Acque della Sicilia" che si chiede che fine hanno fatto i laghi e i fiumi dell'Isola).Non voglio fare ginnastica mentale . ma la desertificazione della Sicilia (ho sottomano una recente pubblicazione dell'Università di Catania di Piccione et al. RISCHIO DESERIFICAZIONE REGIONE SICILIA", 2009) e la conseguente "banalizzazione" degli ecosistemi ha prodotto l'estinzione di qualche specie( la Salamandra, perchè no?)e alla estrema rarificazione della Raganella ,(che, secondo me,è un'opinione personale, prima che Tiraxiatu mi riprenda cercandomi lavori a supporto delle mie tesi, è la prossima candidata a una probabile estinzione a lungo termine).Scusate la mia prolissità. Ma io devo attaccarmi alla teoria mentre voi le Salamandre ve le trovate dietro la porta.Porc....
Angelo
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Barbaxx
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Inserito il - 04 novembre 2010 : 21:33:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di erix:

io devo attaccarmi alla teoria mentre voi le Salamandre ve le trovate dietro la porta.Porc....
Angelo


io letteralmente, nella casa in Friuli dove passo le vacanze non posso lasciare il garage aperto (vedi qui).

Ma il problema della banalizzazione degli ecosistemi è molto grave anche quassù. Per esempio, qui in provincia di Bolzano sono rarissimi sia la raganella sia il tritone punteggiato. Colpa della monocoltura del melo.


Barbaxx

Modificato da - Barbaxx in data 04 novembre 2010 21:34:31
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bernardo borri
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Inserito il - 05 novembre 2010 : 13:56:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di erix:

Scusate la mia prolissità.


Ti perdoniamo, ma solo stavolta eh!
Scherzo, è un piacere!


Che importa se le miniere si riempiono di apparecchi elettronici e scorie nucleari, il mio giardino è in ordine e pieno di fiori; che importa se le foreste diventano pellet da combustione, a me l'ossigeno non manca; che importa da dove viene ciò che mangio, basta che ci sia da mangiare; che mi importa di montagne che crollano a suon di martellate, quando la mia casa sta in piedi...

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Bernardo

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Chris Tower
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Inserito il - 06 novembre 2010 : 12:53:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Barbaxx:
Ma il problema della banalizzazione degli ecosistemi è molto grave anche quassù. Per esempio, qui in provincia di Bolzano sono rarissimi sia la raganella sia il tritone punteggiato. Colpa della monocoltura del melo.


Lo so che è un OT, e che andrebbe aperta una discussione apposita, ma...
ci sono dati certi sulla presenza del punteggiato? Purtroppo queste entità vallive per me sono un mystero.

"Per scrivere sugli animali bisogna essere ispirati da un affetto caldo e genuino per le creature viventi, e penso che a me questo requisito verrà senz'altro riconosciuto".
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Barbaxx
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Inserito il - 06 novembre 2010 : 17:22:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Chris Tower:
Lo so che è un OT, e che andrebbe aperta una discussione apposita, ma...
ci sono dati certi sulla presenza del punteggiato? Purtroppo queste entità vallive per me sono un mystero.


L'Atlante del Trentino cita tre località, e quello d'Italia ne mette una anche in Alto Adige
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Chris Tower
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Inserito il - 07 novembre 2010 : 18:59:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Barbaxx:
L'Atlante del Trentino cita tre località, e quello d'Italia ne mette una anche in Alto Adige


Ah grazie, pure l'atlante della SHI cita qualche località, che però non ho identificato.
Sarà un compito arduo, ma appassionante. E nel frattempo DEVO procurarmi anche l'atlante del Trentino.

"Per scrivere sugli animali bisogna essere ispirati da un affetto caldo e genuino per le creature viventi, e penso che a me questo requisito verrà senz'altro riconosciuto".
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Stefano Sulligi
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Flora e Fauna

Inserito il - 15 febbraio 2019 : 14:26:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In trentino il tritone punteggiato lo puoi trovare nel lago di Loppio,
Insieme a ululone a ventre giallo , raganella e rospo comune...almeno fino a 25 anni fa....
In provincia di bolzano non l'ho mai visto(e in gioventù ero un assiduo ricercatore di anfibi),uno degli ultimi biotopi di fondovalle dove sarebbe stato possibile incontrarlo mi risulta distrutto qualche anno fa per creare un circuito di prova x veicoli...grazie al sindaco Durnwalder e soci.

Stefano
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Barbaxx
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Prov.: Bolzano

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Flora e Fauna

Inserito il - 17 febbraio 2019 : 21:52:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Due piccole doverose precisazioni da Bolzano (Stefano, credo di ricordarti fra gli studenti del locale Liceo classico di tanti anni fa, dimmi se sbaglio, ricordo per l'appunto "un assiduo ricercatore di anfibi").

1) Luis Durnwalder all'epoca era il presidente della Provincia di Bolzano. Figura politica dalle molteplici qualità, di cui molti hanno nostalgia, ma anche personaggio famoso per la velocità di decisione e per tornare difficilmente indietro sulle proprie scelte, specie in materia ambientale.

Immagino tu ti riferisca alla storia della località Ischia Frizzi / Frizzi Au, comune di Vadena (il cui sindaco, per la cronaca, era contrario all'opera).

Non si trattava però di un biotopo, ma di una zona bonificata coltivata a frutteti tra l'Adige e il Monte di Mezzo. Tornata in mano pubblica, la zona sarebbe potuta diventare uno straordinario corridoio ecologico di fondovalle, come proposero alcuni ecologisti.

Si preferì, invece, la scelta urbanisticamente infelice di realizzarvi una discarica e soprattutto, nella parte restante (e più grande), di cementificare qualche decina di ettari in un'area potenzialmente unica, per realizzarvi il cosiddetto "centro di guida sicura", cioè un dedalo di piste per i ragazzini che imparano a guidare (ma anche per una nota industria che ci prova carri armati e veicoli militari che poi noi bravi bolzanini esportiamo un po' ovunque, anche nelle zone di conflitto).

Detto questo, e dimenticando per il momento le battaglie ecologiche perdute.

2) Il tritone punteggiato è presente in Alto Adige in almeno tre siti, dati post 2010. Io stesso ne ho fotografati alcuni individui e ne ho pubblicato le fotografie su questo forum. Con una paziente ricerca nell'archivio di Naturamediterraneo le puoi trovare.

Confermo che si tratta di un avvistamento difficile, per le abitudini schive della specie e perché probabilmente quassù le densità sono più basse che altrove.

Gli ululoni sono ancora discretamente diffusi, e posso annunciare che tra poco sarà presentato al pubblico un lavoro di una nota studiosa della specie (Anna Rita Di Cerbo) sulla presenza della specie in provincia di Bolzano (cerca la notizia sul sito dell'Associazione erpetologica altoatesina "Herpeton", Link dovrebbe essere questione di poche settimane).

Le raganelle, invece, sono probabilmente sulla soglia dell'estinzione. Io personalmente le ho sentite cantare l'ultima volta nel 2014. Con altri soci dell'associazione erpetologica altoatesina "Herpeton", ci riproveremo quest'anno 2019, ma le speranze sono poche, visto che qualche archetipico genio del male ha liberato delle pseudorasbore nell'ultimo sito riproduttivo serio della specie.
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